Intensifica l'impegno politico anche se alcuni disturbi nervosi, agorafobia, gli impediscono un'azione diretta.
Ormai la produzione letteraria lascia spazio a scritti filosofici, critici, storici e linguistici:
Sulla lingua italiana (1847)
Dell'invenzione (1850)
Del romanzo storico e, in genere, dei componimenti misti di storia e d'invenzione (1850)