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Napoli Malta Sicilia Gli spostamenti di Caravaggio: 1606/1607: Napoli 1608: Malta, dove ottiene la Croce di Cavaliere per il suo «zelo religioso» (documento di ammissione) e per il suo «comportamento coraggioso contro i turchi» (Sandrart, ed. Norimberga 1675-79) 1608-1609: Sicilia (Siracusa, Messina) 1609: Napoli 1610: muore a Feniglia (Porto Ercole, in Toscana), sulla via del ritorno a Roma, dove spera di ottenere la grazia per la condanna capitale a seguito dell’omicidio compiuto a Roma - Caravaggio, al processo del 1603, su querela di Giovanni Baglione «valent’huomo, appresso di me vuol dire che sappi far bene, cioè sappi far bene dell’arte sua, così un pittore valent’huomo, che sappi depinger bene et imitar bene le cose naturali» secondo Caravaggio «tutte le cose non sono altro che bagatelle, fanciullaggini o baggianate – chiunque le abbia dipinte – se esse non sono fatte dal vero, e che nulla vi può essere di buono o di meglio che seguire la natura. Perciò non egli traccia un solo tratto senza star dietro alla natura, e questa copia dipingendo» «infatti, dipingere su disegni, anche se essi ritraggono il vero, non è certamente la stessa cosa che avere il vero davanti a sé e seguir la natura nei diversi colori» (Karel van Mander 1604) Mancini scrive che Caravaggio dipingeva in una stanza «tinta di negro», con una luce spiovente dall’alto, senza riflessi (Giulio Mancini, 1619) per Caravaggio «tanta manifattura gli era a fare un quadro buono di fiori come di figure» (Vincenzo Giustiniani, 1620-30)
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Caravaggio, Ragazzo con canestra di frutta, Roma, Galleria Borghese, 1593-1594
Caravaggio dipinge «alcuni quadretti da lui nello specchio ritratti» (Giovanni Baglione 1642)
Caravaggio, Fanciullo morso dal ramarro, Firenze, Uffizi, 1593
Caravaggio, La buona ventura, Roma, Pinacoteca Capitolina, 1593-1594 (per il cardinale Francesco Maria Del Monte)
Caravaggio, I bari, Fort Worth, Kimbell Art Museum, 1594 (per il cardinale Francesco Maria Del Monte)
Caravaggio, Riposo durante la fuga in Egitto, Roma, Galleria Doria Pamphili, 1595 circa
Caravaggio, Canestra di frutta, Milano, Pinacoteca Ambrosiana, 1594-98
Caravaggio, Maddalena penitente, Roma, Galleria di Palazzo Doria Pamphilij 1594-95
Giovan Pietro Bellori (1672): «dipinse una fanciulla a sedere sopra una seggiola, con le mani in seno in atto d’asciugarsi i capelli, la ritrasse in una camera ed aggiungendovi in terra un vasello d’ unguenti, con monili e gemme, la finse per Maddalena»
- Gabriele Paleotti, Discorso intorno alle immagini sacre e profane (1582): sugli errori degli artisti
ad esempio le «novità», di coloro che non si attengono alla «consuetudine» dando «più tosto da fantasticare alla mente, che divozione»
«quando si figurassero cose di santi che non giovano né rilevano punto, come serìa chi dipingesse san Filippo in letto che dorme, o sant’Andrea a tavola che mangia, o san Petronio che si veste, o sant’Agnese che si scalza; perché, se bene non si può negare che queste cose non siano state vere, nientedimeno è novità infruttuosa il rappresentarle, se non siano accompagnate da altra cosa notabile». Invece, è bene che «quell’atto che si rappresenta possa avere qualche esempio di umiltà, di pietà, d’industria o di fatica, ma che però non sia in uso di essere dipinto, essendovi altre cose molto più segnalate et esemplari di quel santo da publicare al popolo»
Caravaggio, Vocazione di Matteo, Roma, San Luigi dei Francesi, cappella Contarelli, 1599-1600 (per il cardinale Matteo Cointerel, italianizzato Contarelli)
Caravaggio, Martirio di Matteo, Roma, San Luigi dei Francesi, cappella Contarelli, 1599-1600 (per il cardinale Matteo Cointerel, italianizzato Contarelli)
Caravaggio, San Matteo e l’angelo, prima versione, già Berlino, Museo Statale (distrutto durante la Seconda guerra mondiale)
cfr → San Matteo e l’angelo, seconda versione, Roma, San Luigi dei Francesi, cappella Contarelli, 1602 (per il cardinale Matteo Cointerel, italianizzato Contarelli)
San Matteo e l’angelo, seconda versione, Roma, San Luigi dei Francesi, cappella Contarelli, 1602 (per il cardinale Matteo Cointerel, italianizzato Contarelli)
cfr → Caravaggio, San Matteo e l’angelo, prima versione, già Berlino, Museo Statale (distrutto durante la Seconda guerra mondiale)
Caravaggio, Conversione di San Paolo, Roma, Santa Maria del Popolo, cappella Cerasi, 1600- 1601 (per Monsignor Tiberio Cerasi, Tesoriere della Camera Apostolica)
cfr → Ludovico Carracci, Conversione di San Paolo, Bologna, Pinacoteca Nazionale, 1587-1588 (per la cappella Zambeccari in San Francesco)
Caravaggio, Martirio di San Pietro, Roma, Santa Maria del Popolo, cappella Cerasi, 1600- 1601 (per Monsignor Tiberio Cerasi, Tesoriere della Camera Apostolica)
Annibale Carracci, Assunzione della Vergine Maria, Roma, Santa Maria del Popolo, cappella Cerasi, 1600- 1601
Caravaggio, Madonna dei Pellegrini, Roma, chiesa di Sant’Agostino, 1604- 1606 (per Ermete Cavalletti)
«estremo schiamazzo» del popolo (Baglione, 1642)
cfr → Annibale Carracci e Bottega, Madonna di Loreto, Roma, Sant’Onofrio, 1606
Caravaggio, Madonna del serpe, Roma, Galleria Borgese, 1605- 1606 (per l’altare dei Palafrenieri in San Pietro)
la Vergine ritratta «vilmente» e il Bambino «ignudo» (Giovan Pietro Bellori, 1672)
Caravaggio, Morte della Vergine, Parigi, Louvre, 1606 (per l’altare di Laerte Cherubini, nella chiesa dei carmelitani scalzi di Santa Maria della Scala a Roma)
«spropositata di lascivia e di decoro», prendendo a modello una prostituta (Giulio Mancini, 1619) la Vergine raffigurata «a gambe scoperte» (Baglione, 1642) E con il corpo gonfio (Bellori 1672)
cfr → Carlo Saraceni, Morte della Vergine, Roma, Santa Maria della Scala, 1615-1619
Caravaggio, Madonna del Rosario, Vienna Kunsthistorisches Museum, 1606-1607
Caravaggio, Sette opere di misericordia, Napoli, Pio Monte di Misericordia, 1607
Caravaggio, Decollazione del Battista, Malta, La Valletta, cattedrale, 1608
Caravaggio, Seppellimento di Santa Lucia, Siracusa, Santuario di Santa Lucia al Sepolcro, 1608
Caravaggio, Resurrezione di Lazzaro, Messina Museo Nazionale (per la Chiesa dei Padri Crociferi), 1608- 1609
Caravaggio, Adorazione del Bambino, Palermo, già Oratorio di San Lorenzo, (trafugato nel 1969), oggi si crede abbia una datazione intorno al 1601, e non più 1608-1609
Caravaggio, Davide con la testa di Golia, Roma, Galleria Borghese, per Scipione Borghese, 1609 (dipinto a Napoli, secondo soggiorno)