Vorrei parlare dell’evoluzione della lingua italiana dall’unificazione. Prenderò spunto da due articoli. Il primo articolo, che si intitola, “Italia e dialetto dal 1861 a oggi” pubblicato da “Treccani” e scritto da Pietro Trifone, ci dice che, all’epoca dell’unificazione, il 80% degli adulti italiani non potevano né leggere né scrivere, quindi il dialetto era il loro modo di esprimersi. La legge Coppino del 1877 menzionata nell’articolo, ha reso la scuola obbligatoria per i bambini di 6 a 15 anni. Questa legge ha incoraggiato l’uso della lingua italiana, siccome è stata usata nelle scuole. Il secondo articolo, si chiama “Storia della lingua italiana - unificazione linguistica” pubblicato da “skuola.net”, riguarda l'importanza del boom economico del secondo dopoguerra sull’apprendimento della lingua italiana, affermando che l’introduzione della televisione e la radio è stata il più grande catalizzatore per la diffusione di massa della lingua italiana. Viene menzionato anche il programma televisivo “Non è mai troppo tardi” che aveva l'obiettivo di insegnare la grammatica agli adulti non educati e analfabeti. Questo programma televisivo mi interessa perché sembra molto moderno, visto che è stato diffuso negli anni 60.