CRANIO e COLONNA - primo plico

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1
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Scheletro della testa - il cranio - 2 componenti - neuro e splancnocranio

Neurocranio o scatola cranica:

  • Porzione dorsale e superiore

  • Protegge l’encefalo (che comprende telencefalo, diencefalo, cervelletto e tronco encefalico circondati dalle meningi)

  • Ospita gli organi di senso della vista, udito ed equilibrio

Splancnocranio o viscerocranio (scheletro della faccia):

  • Porzione ventrale e inferiore

  • Accoglie porzioni iniziale del digerente (cavità orale e annessi) e respiratorio (cavità nasali e paranasali)

  • Ospita organi di senso del gusto e dell’olfatto.

Queste due porzioni hanno origini differenti, ma sono anatomicamente in continuità tra loro.

N.B. alcune ossa contribuiscono alla struttura di entrambe le componenti

<p>Neurocranio o scatola cranica:</p><ul><li><p>Porzione dorsale e superiore</p></li><li><p>Protegge l’encefalo (che comprende telencefalo, diencefalo, cervelletto e tronco encefalico circondati dalle meningi)</p></li><li><p>Ospita gli organi di senso della vista, udito ed equilibrio</p></li></ul><p>Splancnocranio o viscerocranio (scheletro della faccia):</p><ul><li><p>Porzione ventrale e inferiore</p></li><li><p>Accoglie porzioni iniziale del digerente (cavità orale e annessi) e respiratorio (cavità nasali e paranasali)</p></li><li><p>Ospita organi di senso del gusto e dell’olfatto.</p></li></ul><p>Queste due porzioni hanno origini differenti, ma sono anatomicamente in continuità tra loro.</p><p>N.B. alcune ossa contribuiscono alla struttura di entrambe le componenti</p><p></p>
2
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Neurocranio - 8 ossa

Comprende 8 ossa:

  • 4 impari e mediane:

    • Osso frontale

    • Osso etmoide (fa parte anche della struttura del viscerocranio)

    • Osso sfenoide

    • Osso occipitale (parte squamosa considerata piatta)

  • 4 pari e simmetriche:

    • Due ossa parietali

    • Due ossa temporali

Cavità cranica:

  • Volta cranica (parte superiore del neurocranio):

    • Squama del Frontale

    • Squame dei Parietali

    • Squama dell’Occipitale

    • Squame dei Temporali

    • Grandi ali dello Sfenoide

    • Sono ossa piatte saldate da suture craniche

  • Base cranica (parte inferiore del neurocranio):

    • Corpo e processi dello Sfenoide

    • Lamina cribrosa e perpendicolare dell’Etmoide

    • Porzioni basali (inferiori, orizzontali) del Frontale

    • Parti petrose e mastoidee dei Temporali

    • Basi dell’Occipitale

    • Sono ossa più irregolari (sfenoide e temporali non sono completamente piatte)

N.B. Con squama si intende la porzione sottile, piatta ed estesa di alcune ossa del cranio

<p>Comprende 8 ossa:</p><ul><li><p>4 impari e mediane:</p><ul><li><p>Osso frontale</p></li><li><p>Osso etmoide (fa parte anche della struttura del viscerocranio)</p></li><li><p>Osso sfenoide</p></li><li><p>Osso occipitale (parte squamosa considerata piatta)</p></li></ul></li><li><p>4 pari e simmetriche:</p><ul><li><p>Due ossa parietali</p></li><li><p>Due ossa temporali</p></li></ul></li></ul><p>Cavità cranica:</p><ul><li><p>Volta cranica (parte superiore del neurocranio):</p><ul><li><p>Squama del Frontale</p></li><li><p>Squame dei Parietali</p></li><li><p>Squama dell’Occipitale</p></li><li><p>Squame dei Temporali</p></li><li><p>Grandi ali dello Sfenoide</p></li><li><p>Sono ossa piatte saldate da suture craniche</p></li></ul></li><li><p>Base cranica (parte inferiore del neurocranio):</p><ul><li><p>Corpo e processi dello Sfenoide</p></li><li><p>Lamina cribrosa e perpendicolare dell’Etmoide</p></li><li><p>Porzioni basali (inferiori, orizzontali) del Frontale</p></li><li><p>Parti petrose e mastoidee dei Temporali</p></li><li><p>Basi dell’Occipitale</p></li><li><p>Sono ossa più irregolari (sfenoide e temporali non sono completamente piatte)</p></li></ul></li></ul><p></p><p>N.B. Con squama si intende la porzione sottile, piatta ed estesa di alcune ossa del cranio</p><p></p>
3
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Viscerocranio - 14 ossa

Comprende 14 ossa:

  • 6 pari:

    • Ossa Nasali

    • Ossa Lacrimali (nella parete della cavità orbitarla)

    • Ossa Mascellari

    • Ossa Zigomatiche

    • Ossa Palatine

    • Cornetti nasali inferiori (conche)

  • 2 impari:

    • Vomere (fa parte del setto e separa la cavità nasale in 2)

    • Mandibola (unico osso mobile del cranio)

4
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Veduta Laterale del Cranio

Si osserva:

  • Parte squamosa dell’Osso Temporale che si articola:

    • Anteriormente con la grande ala dello Sfenoide formando la Sutura Sfenosquamosa

    • Anteriormente con il Processo Temporale dell’Osso Zigomatico formando la Sutura Temporozigomatica

    • Superiormente con l’Osso Parietale formando la Sutura squamosa (o temporoparietale)

  • Parte mastoidea dell’Osso Temporale che si articola:

    • Posteriormente con l’Osso Occipitale formando la Sutura Occipitomastoidea

    • Posteriormente con l’Osso Parietale formando la Sutura Parietomastoidea

<p>Si osserva:</p><ul><li><p>Parte squamosa dell’Osso Temporale che si articola:</p><ul><li><p>Anteriormente con la grande ala dello Sfenoide formando la Sutura Sfenosquamosa</p></li><li><p>Anteriormente con il Processo Temporale dell’Osso Zigomatico formando la Sutura Temporozigomatica</p></li><li><p>Superiormente con l’Osso Parietale formando la Sutura squamosa (o temporoparietale)</p></li></ul></li><li><p>Parte mastoidea dell’Osso Temporale che si articola:</p><ul><li><p>Posteriormente con l’Osso Occipitale formando la Sutura Occipitomastoidea</p></li><li><p>Posteriormente con l’Osso Parietale formando la Sutura Parietomastoidea</p></li></ul></li></ul><p></p>
5
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Veduta Posteriore del Cranio

Si osserva:

  • Osso occipitale che si articola:

    • Superiormente a ciascun Osso Parietale formando la Sutura Lambdoidea (andamento che ricorda la lettera greca lambda)

    • Il punto di intersezione tra sutura sagittale e lambdoidea è chiamata Lambda

<p>Si osserva:</p><ul><li><p>Osso occipitale che si articola:</p><ul><li><p>Superiormente a ciascun Osso Parietale formando la Sutura Lambdoidea (andamento che ricorda la lettera greca lambda)</p></li><li><p>Il punto di intersezione tra sutura sagittale e lambdoidea è chiamata Lambda</p></li></ul></li></ul><p></p>
6
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Veduta Superiore

Si osservano le Ossa Parietali che:

  • Tra loro di uniscono formano la Sutura Sagittale

  • Anteriormente si articolano con l’Osso Frontale formando la Sutura Coronale.

  • Il punto di intersezione tra sutura sagittale e coronale è detto Bregma ed è situato ad un paio di cm anteriormente al Vertice (punto più alto della volta cranica)

<p>Si osservano le Ossa Parietali che:</p><ul><li><p>Tra loro di uniscono formano la Sutura Sagittale</p></li><li><p>Anteriormente si articolano con l’Osso Frontale formando la Sutura Coronale.</p></li><li><p>Il punto di intersezione tra sutura sagittale e coronale è detto Bregma ed è situato ad un paio di cm anteriormente al Vertice (punto più alto della volta cranica)</p></li></ul><p></p>
7
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Pterion

Regione di incontro a forma di H tra:

  • Osso Frontale

  • Osso Parietale

  • Osso Temporale

  • Grande ala dello Sfenoide

Clinicamente importante perché:

  • Parete ossea molto sottile al di sotto della quale decorre il ramo anteriore dell’arteria meningea media

  • Un trauma qui può causare ematoma epidurale.

<p>Regione di incontro a forma di H tra:</p><ul><li><p>Osso Frontale</p></li><li><p>Osso Parietale</p></li><li><p>Osso Temporale </p></li><li><p>Grande ala dello Sfenoide</p></li></ul><p>Clinicamente importante perché:</p><ul><li><p>Parete ossea molto sottile al di sotto della quale decorre il ramo anteriore dell’arteria meningea media</p></li><li><p>Un trauma qui può causare ematoma epidurale. </p></li></ul><p></p>
8
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Punti craniometrici

Sono punti in cui due o più ossa del cranio si incontrano.

Fungono da riferimenti ossei che usiamo per valutare il corretto sviluppo delle ossa craniche.

9
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Vista Esterna Base Cranica

Nella Parte Anteriore (parte viscerocranica):

  • Arcata alveolare dei Mascellari

  • Processi palatini dei Mascellari + Lamine orizzontali delle Ossa Palatine che vanno a formare lo scheletro del Palato Duro (che separa cavità orale e nasale)

Nella Parte Posteriore (parte neurocranica):

  • Sfenoide

  • Vomere (costituisce parte posteriore setto nasale)

  • Ossa Temporali

  • Osso Occipitale con il forame magno (dove passa il midollo allungato o bulbo insieme a vasi e nervi)

<p>Nella Parte Anteriore (parte viscerocranica):</p><ul><li><p>Arcata alveolare dei Mascellari</p></li><li><p>Processi palatini dei Mascellari + Lamine orizzontali delle Ossa Palatine che vanno a formare lo scheletro del Palato Duro (che separa cavità orale e nasale)</p></li></ul><p>Nella Parte Posteriore (parte neurocranica):</p><ul><li><p>Sfenoide</p></li><li><p>Vomere (costituisce parte posteriore setto nasale)</p></li><li><p>Ossa Temporali</p></li><li><p>Osso Occipitale con il forame magno (dove passa il midollo allungato o bulbo insieme a vasi e nervi)</p></li></ul><p></p>
10
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Vista Interna Base Cranica

Fosse craniche

Distinguiamo tre zone che delimitano le 3 fosse craniche

Fossa Cranica Anteriore, delimitata da:

  • Osso Frontale (porzione orbitaria)

  • Lamina cribrosa dell’Etmoide

  • Piccole ali dello Sfenoide

  • Il suo pavimento rappresenta il tetto delle cavità nasali

  • Contiene i lobi frontali

Fossa Cranica Media, delimitata da:

  • Corpo e Grandi ali dello Sfenoide

  • Parte anteriore petrosa dei Temporali

  • Contiene i lobi temporali, ipofisi e lobi mediali degli emisferi cerebrali

Parte Posteriore:

  • Osso Occipitale

  • Parte posteriore petrosa dei Temporali

  • Clivo dello Sfenoide

  • Contiene il cervelletto e tronco encefalico

N.B.

Le fosse non sono sullo stesso piano:

  • l’anteriore è più alta, segue la media e poi la posteriore

<p>Distinguiamo tre zone che delimitano le 3 fosse craniche</p><p>Fossa Cranica Anteriore, delimitata da:</p><ul><li><p>Osso Frontale (porzione orbitaria)</p></li><li><p>Lamina cribrosa dell’Etmoide</p></li><li><p>Piccole ali dello Sfenoide</p></li><li><p>Il suo pavimento rappresenta il tetto delle cavità nasali</p></li><li><p>Contiene i lobi frontali</p></li></ul><p>Fossa Cranica Media, delimitata da:</p><ul><li><p>Corpo e Grandi ali dello Sfenoide</p></li><li><p>Parte anteriore petrosa dei Temporali</p></li><li><p>Contiene i lobi temporali, ipofisi e lobi mediali degli emisferi cerebrali</p></li></ul><p>Parte Posteriore:</p><ul><li><p>Osso Occipitale</p></li><li><p>Parte posteriore petrosa dei Temporali</p></li><li><p>Clivo dello Sfenoide</p></li></ul><ul><li><p>Contiene il cervelletto e tronco encefalico</p></li></ul><p></p><p>N.B.</p><p>Le fosse non sono sullo stesso piano:</p><ul><li><p>l’anteriore è più alta, segue la media e poi la posteriore</p></li></ul><p></p><p></p>
11
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Tuberosità

Tubercolo

Cos’è un processo in anatomia?

Fossa

Funzione di inserzione muscolare o legamentosa:

  • Tuberosità: sporgenza ossea piuttosto grande che diventa rugosa (es: tuberosità tibiale)

  • Tubercolo: sporgenza tondeggiante più piccola della precedente (es: tubercolo maggiore dell’omero)

Funzione di articolare con altro osso o come attacco muscolare:

  • Processo: Una sporgenza a punta, arrotondata, più o meno lunga o breve

Fossa: depressione che si sviluppa in superficie

Seno: spazio interno alle ossa (es: seni paranasali) o spazio tra due lamine della dura madre (es: seni venosi dura madre)

Setto: lamina o parete che separa in due parti anatomiche (es: setto nasale), può essere osseo, cartilagineo o fibroso

12
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Ossificazione Neurocranio

Ossificazione membranosa:

  • Ossificazione diretta, cioè si sviluppa direttamente dal mesenchima senza passare dalla cartilagine

  • Vale per ossa piatte come quello frontale, parietale e la porzione squamosa dell’occipitale e temporale

Ossificazione endocondrale:

  • Ossificazione indiretta, cioè si forma prima la cartilagine che poi viene sostituita da tessuto osseo

  • Tipica delle ossa della base cranica come lo sfenoide, etmoide e porzioni basali dell’occipitale e temporale.

Quindi occipitale e temporale hanno sia ossificazione diretta che indiretta.

13
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Volta Cranica (calvaria o calotta cranica) Superficie Interna

Superficie Interna:

  • Anteriormente troviamo la Cresta Frontale (sull’osso frontale) e sotto il Solco del Seno Sagittale Superiore che percorre la linea mediana della calotta:

    • Questo solco ospita il seno sagittale superiore, seno venoso della dura madre

  • A seguire abbiamo le Ossa Parietali dove evidenziamo altri solchi:

    • Essi sono impressi dai rami delle arterie meningee (soprattutto quella media)

    • L’arteria meningea media, che decorre tra lamina periostale della dura madre e osso, è clinicamente importante soprattutto a livello dello pterion (che come abbiamo detto prima è una zona sottile e fragile) perché in caso di frattura e poi lacerazione dell’arteria, si crea un ematoma epidurale (o extradurale) che scolla la dura madre dall’osso cranico.

    • Questo causa aumento della pressione intracranica potenzialmente fatale con danneggiamento dell’encefalo

<p>Superficie Interna:</p><ul><li><p>Anteriormente troviamo la Cresta Frontale (sull’osso frontale) e sotto il Solco del Seno Sagittale Superiore che percorre la linea mediana della calotta:</p><ul><li><p>Questo solco ospita il seno sagittale superiore, seno venoso della dura madre</p></li></ul></li><li><p>A seguire abbiamo le Ossa Parietali dove evidenziamo altri solchi:</p><ul><li><p>Essi sono impressi dai rami delle arterie meningee (soprattutto quella media)</p></li><li><p>L’arteria meningea media, che decorre tra lamina periostale della dura madre e osso, è clinicamente importante soprattutto a livello dello pterion (che come abbiamo detto prima è una zona sottile e fragile) perché in caso di frattura e poi lacerazione dell’arteria, si crea un ematoma epidurale (o extradurale) che scolla la dura madre dall’osso cranico.</p></li><li><p>Questo causa aumento della pressione intracranica potenzialmente fatale con danneggiamento dell’encefalo</p></li></ul></li></ul><p></p>
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Meningi Encefaliche

Rivestono l’encefalo (quelle che rivestono il midollo spinale si chiamano meningi spinali) e sono:

  • Dura madre, strato più esterno che presenta due lamine:

    • Foglietto Periostale più esterno aderente alle ossa costituendo il periostio (rivestimento connettivale delle ossa)

    • Foglietto meningeo più interno dove forma delle pieghe

    • I due strati aderiscono tranne nelle sedi dei seni venosi durali, cioè canali rivestiti da endotelio che raccolgono sangue venoso.

  • Aracnoide: membrana intermedia

  • Pia madre: aderente all’encefalo.

15
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Falce cerebrale (foglietto meningeo della dura madre)

Una delle pieghe che forma il foglietto meningeo è la Falce Cerebrale:

  • Si inserisce sulla cresta frontale interna e crista galli dell’etmoide

  • Lungo la sua linea decorre il seno sagittale superiore.

  • Essa separa i due emisferi e limita i movimenti dell’encefalo all’interno della cavità cranica

<p>Una delle pieghe che forma il foglietto meningeo è la Falce Cerebrale:</p><ul><li><p>Si inserisce sulla cresta frontale interna e crista galli dell’etmoide</p></li><li><p>Lungo la sua linea decorre il seno sagittale superiore.</p></li><li><p>Essa separa i due emisferi e limita i movimenti dell’encefalo all’interno della cavità cranica</p></li></ul><p></p>
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Fossette Granulari (fovee granulari dell’aracnoide)

  • Ai lati del Solco del Seno Sagittale Superiore troviamo piccole depressioni chiamate Fossette Granulari

  • Esse sono estroflessioni della membrana aracnoidea

  • Servono per il riassorbimento del liquor che circola nello spazio subaracnoideo tra aracnoide e pia madre:

    • fungono come “valvole di scarico”, cioè prendono il liquor dallo spazio subaracnoideo e lo riversano nei seni venosi della dura madre per regolare la pressione intracranica

17
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Fontanelle

Alla nascita, le ossa della volta sono separate dalle Fontanelle Craniche:

  • Aree di tessuto connettivo fibroso di origine mesenchimale

  • Servono per garantire flessibilità al cranio durante il parto

  • Poi ossificheranno con la crescita del bambino

Principali fontanelle:

  • Fontanella anteriore Bregmatica:

    • Forma a diamante (losanga)

    • Sede del futuro Bregma (tra frontale e parietali)

    • Chiuderà verso il 18 mese

  • Fontanella posteriore Lambdica:

    • Forma triangolare

    • Sede del futuro Lambda (tra parietali e occipitale)

    • Chiuderà tra 3-6 mese

  • Fontanelle anterolaterali Sfenoidali:

    • Sede del futuro Pterion (tra frontale, sfenoide, parietale e temporale)

    • Chiude entro 3 mesi

  • Fontanelle Posterolaterali Mastoidee:

    • Sede del futuro Asterion (tra parietale, occipitale e temporale)

    • Chiude entro i primi 2-3 mesi

Importanza clinica:

  • Palpare le fontanelle ci permette di valutare lo stato di crescita delle ossa craniche

  • Una fontanella depressa è indice di grave disidratazione

  • Al contrario, una fontanella prominente e tesa indica un aumento della pressione intracranica

  • Vengono valutate principalmente la fontanella anteriore e posteriore, mentre quelle sfenoidali e mastoidee no perché ricoperte da muscoli come quello temporale e perché chiudono precocemente.

Patologie:

  • La Craniostenosi è la chiusura precoce delle fontanelle o suture che causa:

    • Errato sviluppo cranio

    • Deformità craniche

  • Ad esempio, la Scafocefalia è dovuta alla ossificazione precoce della sutura sagittale:

    • Il cranio diventa stretto al centro e si allunga in senso antro-posteriore.

<p>Alla nascita, le ossa della volta sono separate dalle Fontanelle Craniche:</p><ul><li><p>Aree di tessuto connettivo fibroso di origine mesenchimale</p></li><li><p>Servono per garantire flessibilità al cranio durante il parto</p></li><li><p>Poi ossificheranno con la crescita del bambino</p></li></ul><p>Principali fontanelle:</p><ul><li><p>Fontanella anteriore Bregmatica:</p><ul><li><p>Forma a diamante (losanga)</p></li><li><p>Sede del futuro Bregma (tra frontale e parietali)</p></li><li><p>Chiuderà verso il 18 mese</p></li></ul></li><li><p>Fontanella posteriore Lambdica:</p><ul><li><p>Forma triangolare</p></li><li><p>Sede del futuro Lambda (tra parietali e occipitale)</p></li><li><p>Chiuderà tra 3-6 mese</p></li></ul></li><li><p>Fontanelle anterolaterali Sfenoidali:</p><ul><li><p>Sede del futuro Pterion (tra frontale, sfenoide, parietale e temporale)</p></li><li><p>Chiude entro 3 mesi</p></li></ul></li><li><p>Fontanelle Posterolaterali Mastoidee:</p><ul><li><p>Sede del futuro Asterion (tra parietale, occipitale e temporale)</p></li><li><p>Chiude entro i primi 2-3 mesi</p></li></ul></li></ul><p>Importanza clinica:</p><ul><li><p>Palpare le fontanelle ci permette di valutare lo stato di crescita delle ossa craniche</p></li><li><p>Una fontanella depressa è indice di grave disidratazione</p></li><li><p>Al contrario, una fontanella prominente e tesa indica un aumento della pressione intracranica</p></li><li><p>Vengono valutate principalmente la fontanella anteriore e posteriore, mentre quelle sfenoidali e mastoidee no perché ricoperte da muscoli come quello temporale e perché chiudono precocemente.</p></li></ul><p>Patologie:</p><ul><li><p>La Craniostenosi è la chiusura precoce delle fontanelle o suture che causa:</p><ul><li><p>Errato sviluppo cranio</p></li><li><p>Deformità craniche</p></li></ul></li><li><p>Ad esempio, la Scafocefalia è dovuta alla ossificazione precoce della sutura sagittale:</p><ul><li><p>Il cranio diventa stretto al centro e si allunga in senso antro-posteriore.</p></li></ul></li></ul><p></p>
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L’ossificazione dell’Osso frontale

  • Si sviluppa attraverso due centri di ossificazione diversi, infatti, nei primi anni di vita l’osso è diviso in due metà separate da una sutura mediana detta Metopica.

  • Questa sutura in seguito ad ossificazione tenderà a scomparire intorno agli 8 anni di età (in alcuni adulti può persistere)

  • Clinicamente importante per non confonderla con una frattura.

<p></p><ul><li><p>Si sviluppa attraverso due centri di ossificazione diversi, infatti, nei primi anni di vita l’osso è diviso in due metà separate da una sutura mediana detta Metopica. </p></li><li><p>Questa sutura in seguito ad ossificazione tenderà a scomparire intorno agli 8 anni di età (in alcuni adulti può persistere)</p></li><li><p>Clinicamente importante per non confonderla con una frattura.</p></li></ul><p></p>
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Osso Frontale - Faccia Esterna

E’ un osso unico, quindi impari:

  1. La Squama dell’Osso Frontale è la parte ampia e piatta che si forma per ossificazione membranosa

  2. Le Bozze Frontali sono due rilievi superiormente al margine orbitario e rappresentano i punti di partenza dei centri si ossificazione (nell’immagine è ancora visibile la sutura metopica)

  3. Le Arcate Sopraccigliari sono due rilievi arcuati sopra le orbite che si estendono dalla gabella fino al processo zigomatico

  4. La Glabella è una piccola superficie liscia leggermente depressa localizzata tra le due arcate sopraccigliari

  5. Margine orbitario superiore dove possiamo trovare dei piccoli fori o taglietti (incisure):

    • Foro o incisura Sopraorbitaria: più laterale ed esterna, generalmente è un foro, in altri è un incisura (taglietto).

      Queste intaccature permettono il passaggio ai rami sopraorbitari (rami vascolari dell’arteria oftalmica e nervosi del nervo frontale che viene dal nervo oftalmico)

    • Foro o incisura Frontale (o sovratrocleare): più mediale e vicina al naso, generalmente è un incisura, più raramente un foro.

      Permette anch’esso il passaggio di rami omonimi (rami sovratrocleari)

  1. Faccia Temporale: si trova lungo la squama dell’osso frontale, da cui evidenziamo:

    • La Linea Temporale che sale all’indietro dividendosi in una linea superiore e una inferiore (queste linee continuano sul parietale).

    • Queste linee vanno a delimitare una depressione chiamate Fossa Temporale che accoglie il muscolo temporale e la sua fascia

  1. Processo Zigomatico del Frontale: sporgenza dell’osso frontale che si articola con il processo frontale dell’osso zigomatico (si articolano tramite la sutura frontozigomatica)

<p>E’ un osso unico, quindi impari:</p><ol><li><p>La Squama dell’Osso Frontale è la parte ampia e piatta che si forma per ossificazione membranosa</p></li><li><p>Le Bozze Frontali sono due rilievi superiormente al margine orbitario e rappresentano i punti di partenza dei centri si ossificazione (nell’immagine è ancora visibile la sutura metopica)</p></li><li><p>Le Arcate Sopraccigliari sono due rilievi arcuati sopra le orbite che si estendono dalla gabella fino al processo zigomatico</p></li><li><p>La Glabella è una piccola superficie liscia leggermente depressa localizzata tra le due arcate sopraccigliari</p></li><li><p>Margine orbitario superiore dove possiamo trovare dei piccoli fori o taglietti (incisure):</p><ul><li><p>Foro o incisura Sopraorbitaria: più laterale ed esterna, generalmente è un foro, in altri è un incisura (taglietto).</p><p>Queste intaccature permettono il passaggio ai rami sopraorbitari (rami vascolari dell’arteria oftalmica e nervosi del nervo frontale che viene dal nervo oftalmico) </p></li><li><p>Foro o incisura Frontale (o sovratrocleare): più mediale e vicina al naso, generalmente è un incisura, più raramente un foro.</p><p>Permette anch’esso il passaggio di rami omonimi (rami sovratrocleari) </p></li></ul></li></ol><ol start="8"><li><p>Faccia Temporale: si trova lungo la squama dell’osso frontale, da cui evidenziamo:</p><ul><li><p>La Linea Temporale che sale all’indietro dividendosi in una linea superiore e una inferiore (queste linee continuano sul parietale).</p></li><li><p>Queste linee vanno a delimitare una depressione chiamate Fossa Temporale che accoglie il muscolo temporale e la sua fascia</p></li></ul></li></ol><ol start="11"><li><p>Processo Zigomatico del Frontale: sporgenza dell’osso frontale che si articola con il processo frontale dell’osso zigomatico (si articolano tramite la sutura frontozigomatica)</p></li></ol><p></p>
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Osso Frontale - Faccia Interna

  1. Cresta Frontale, una cresta ossea che decorre lungo il piano sagittale:

    • In basso termina nel Foro Cieco

    • In alto continua con il Solco del Seno Sagittale Superiore

    • Il margine anteriore della Falce Cerebrale, che accoglie questo seno, va ad inserirsi all’interno della cresta frontale

  2. Il Solco Del Seno Sagittale Superiore è il risultato del seno sagittale superiore che si inserisce tra i due foglietti della dura sviluppando questo solco

  3. Foro Cieco, può essere chiuso o aperto. Quando aperto è attraversato da una vena emissaria presente solo nell’1% degli adulti, ma più frequente nei bambini. Questa vena connette il seno sagittale superiore con le vene della faccia e naso:

    • Importanza clinica della vena emissaria: siccome le vene superficiali della faccia non hanno valvole, il sangue può invertire direzione e una infezione cutanea/nasale può diffondere così verso le vene intracraniche, causando infiammazioni importanti fino alla meningite

<ol><li><p>Cresta Frontale, una cresta ossea che decorre lungo il piano sagittale:</p><ul><li><p>In basso termina nel Foro Cieco</p></li><li><p>In alto continua con il Solco del Seno Sagittale Superiore</p></li><li><p>Il margine anteriore della Falce Cerebrale, che accoglie questo seno, va ad inserirsi all’interno della cresta frontale</p></li></ul></li><li><p>Il Solco Del Seno Sagittale Superiore è il risultato del seno sagittale superiore che si inserisce tra i due foglietti della dura sviluppando questo solco</p></li><li><p>Foro Cieco, può essere chiuso o aperto. Quando aperto è attraversato da una vena emissaria presente solo nell’1% degli adulti, ma più frequente nei bambini. Questa vena connette il seno sagittale superiore con le vene della faccia e naso:</p><ul><li><p>Importanza clinica della vena emissaria: siccome le vene superficiali della faccia non hanno valvole, il sangue può invertire direzione e una infezione cutanea/nasale può diffondere così verso le vene intracraniche, causando infiammazioni importanti fino alla meningite</p></li></ul></li></ol><p></p>
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Osso Frontale - Parte Nasale e Orbitaria

Parte Nasale:

  • Anteriormente termina con la Spina Nasale Anteriore (presente nell’uomo non nei primati)

  • Questa parte è Pneumatica: contiene Cellette, cioè piccole aree scavate nell’osso piene d’aria che si continuano con nell’Etmoide contribuendo alla formazione dei seni paranasali (anche la squama del frontale è pneumatica con i seni frontali, cavità paranasali ripiene d’aria)

  • Incisura etmoidale: è quest’ampia incisura che accoglie la lamina cribrosa dell’etmoide con la quale si articola

Parte Orbitaria:

  • Lateralmente è presente la Fossa Della Ghiandola Lacrimale che accoglie appunto la ghiandola lacrimale. Da non confondere con la Fossa del Sacco Lacrimale che troviamo nell’Osso Lacrimale. Il sacco lacrimale raccoglie le lacrime e le convoglia nella cavità nasale attraverso il dotto nasolacrimale

  • Medialmente è presente la Fovea o Fossa Trocleale, piccola depressione che accoglie la troclea del Muscolo Obliquo Superiore dell’Occhio:

    • questo muscolo, che origina posteriormente nell’orbita, arrivando alla troclea, cambia direzione con un angolo quasi retto, e si inserisce nel bulbo oculare

    • La troclea funge da puleggia ed è un sistema importante per permettere i movimenti complessi del bulbo

<p>Parte Nasale:</p><ul><li><p>Anteriormente termina con la Spina Nasale Anteriore (presente nell’uomo non nei primati)</p></li><li><p>Questa parte è Pneumatica: contiene Cellette, cioè piccole aree scavate nell’osso piene d’aria che si continuano con nell’Etmoide contribuendo alla formazione dei seni paranasali (anche la squama del frontale è pneumatica con i seni frontali, cavità paranasali ripiene d’aria)</p></li><li><p>Incisura etmoidale: è quest’ampia incisura che accoglie la lamina cribrosa dell’etmoide con la quale si articola</p></li></ul><p>Parte Orbitaria:</p><ul><li><p>Lateralmente è presente la Fossa Della Ghiandola Lacrimale che accoglie appunto la ghiandola lacrimale. Da non confondere con la Fossa del Sacco Lacrimale che troviamo nell’Osso Lacrimale. Il sacco lacrimale raccoglie le lacrime e le convoglia nella cavità nasale attraverso il dotto nasolacrimale</p></li><li><p>Medialmente è presente la Fovea o Fossa Trocleale, piccola depressione che accoglie la troclea del Muscolo Obliquo Superiore dell’Occhio:</p><ul><li><p>questo muscolo, che origina posteriormente nell’orbita, arrivando alla troclea, cambia direzione con un angolo quasi retto, e si inserisce nel bulbo oculare</p></li><li><p>La troclea funge da puleggia ed è un sistema importante per permettere i movimenti complessi del bulbo</p></li></ul></li></ul><p></p><p></p>
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Osso Parietale - Faccia Esterna

Forma quadrilatera, pari e simmetrica:

  1. Presenta le due linee temporali che continuano dall’Osso Frontale:

    • Quella superiore rappresenta la linea si inserzione della Fascia Temporale che ricopre il muscolo temporale

    • Quella inferiore delimita la Fossa Temporale dove origina il muscolo temporale

  2. Eminenza Parietale: punto più sporgente dell’osso corrispondente al centro di ossificazione primario

<p>Forma quadrilatera, pari e simmetrica:</p><ol><li><p>Presenta le due linee temporali che continuano dall’Osso Frontale:</p><ul><li><p>Quella superiore rappresenta la linea si inserzione della Fascia Temporale che ricopre il muscolo temporale</p></li><li><p>Quella inferiore delimita la Fossa Temporale dove origina il muscolo temporale</p></li></ul></li><li><p>Eminenza Parietale: punto più sporgente dell’osso corrispondente al centro di ossificazione primario</p></li></ol><p></p><p></p><p></p>
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Suture Del Parietale

  • Margine Frontale, con l’Osso Frontale → Sutura Coronale

  • Margine Sagittale, con il Parietale Controlaterale → Sutura Sagittale

  • Margine Squamoso, con la Squama del Temporale → Sutura Squamosa

  • Margine Mastoideo, con la Parte Mastoidea dell’Osso Frontale → Sutura Parietomastoidea

  • Margine Occipitale, con l’Osso Occipitale → Sutura Lambdoidea

  • Margine Sfenoidale, con l’Osso Sfenoide → Sutura Sfenoparietale

<ul><li><p>Margine Frontale, con l’Osso Frontale → Sutura Coronale</p></li><li><p>Margine Sagittale, con il Parietale Controlaterale → Sutura Sagittale</p></li><li><p>Margine Squamoso, con la Squama del Temporale → Sutura Squamosa</p></li><li><p>Margine Mastoideo, con la Parte Mastoidea dell’Osso Frontale → Sutura Parietomastoidea</p></li><li><p>Margine Occipitale, con l’Osso Occipitale → Sutura Lambdoidea</p></li><li><p>Margine Sfenoidale, con l’Osso Sfenoide → Sutura Sfenoparietale</p></li></ul><p></p>
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Osso Occipitale - Forame Magno

Forame magno o grande foro occipitale:

  • E’ la caratteristica principale di questo osso, si trova al centro della sua porzione basale

  • Collega la cavità cranica con il canale vertebrale, cioè è il punto di passaggio tra encefalo e midollo spinale

Strutture che lo attraversano:

  • Midollo Spinale, che risalendo prende nome di bulbo o midollo allungato, prima parte del tronco encefalico

  • Meningi spinali che si continuano con quelle encefaliche, però solo il foglietto meningeo è continuo tra dura madre spinale ed encefalica, quello periostale è si riflette sulle ossa del neurocranio

  • Nervo Accessorio (XI): le sue radici risalgono attraverso il foro ed escono dal Forame Giugulare insieme al Glossofaringeo e Vago

  • Arterie Vertebrali che si uniscono a formare l’arteria basilare (importante per la circolazione cerebrale posteriore)

<p>Forame magno o grande foro occipitale:</p><ul><li><p>E’ la caratteristica principale di questo osso, si trova al centro della sua porzione basale</p></li><li><p>Collega la cavità cranica con il canale vertebrale, cioè è il punto di passaggio tra encefalo e midollo spinale</p></li></ul><p>Strutture che lo attraversano:</p><ul><li><p>Midollo Spinale, che risalendo prende nome di bulbo o midollo allungato, prima parte del tronco encefalico</p></li><li><p>Meningi spinali che si continuano con quelle encefaliche, però solo il foglietto meningeo è continuo tra dura madre spinale ed encefalica, quello periostale è si riflette sulle ossa del neurocranio</p></li><li><p>Nervo Accessorio (XI): le sue radici risalgono attraverso il foro ed escono dal Forame Giugulare insieme al Glossofaringeo e Vago</p></li><li><p>Arterie Vertebrali che si uniscono a formare l’arteria basilare (importante per la circolazione cerebrale posteriore)</p></li></ul><p></p>
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Osso Occipitale - Parti e condili

E’ un osso impari e mediano, parte posteriore e inferiore del cranio, presenta diversa parti:

  • Parte Basilare (basioccipite): che si articola con il corpo dello Sfenoide

  • Parti Laterali: contengono i Condili Occipitali, articolati con l’atlante (C1)

  • Parte Squamosa: la più ampia, con rilievi e sporgenze.

Condili Occipitali:

  • Due sporgenze ovali rivestite di cartilagine ialina

  • Con l’atlante formano l’articolazione atlanto-occipitale, consentendo i movimenti flessori ed estensori della testa

  • Sono articolazioni sinoviali

Strutture associate ai Condili:

  • Canale del Nervo Ipoglosso (XII): passa alla base del condilo occipitale, per innervare i muscoli della lingua

  • Fossa Condilare: posteriormente ai condili, piccola depressione dovute al movimento dell’atlante

  • Canale Condilare: origina dalla fossa condilare per il passaggio ad una vena emissaria condiloidea che va ad unire un seno venoso intracranico (seno sigmoideo) con vene extracraniche.

<p>E’ un osso impari e mediano, parte posteriore e inferiore del cranio, presenta diversa parti:</p><ul><li><p>Parte Basilare (basioccipite): che si articola con il corpo dello Sfenoide</p></li><li><p>Parti Laterali: contengono i Condili Occipitali, articolati con l’atlante (C1)</p></li><li><p>Parte Squamosa: la più ampia, con rilievi e sporgenze.</p></li></ul><p>Condili Occipitali:</p><ul><li><p>Due sporgenze ovali rivestite di cartilagine ialina</p></li><li><p>Con l’atlante formano l’articolazione atlanto-occipitale, consentendo i movimenti flessori ed estensori della testa</p></li><li><p>Sono articolazioni sinoviali</p></li></ul><p>Strutture associate ai Condili:</p><ul><li><p>Canale del Nervo Ipoglosso (XII): passa alla base del condilo occipitale, per innervare i muscoli della lingua</p></li><li><p>Fossa Condilare: posteriormente ai condili, piccola depressione dovute al movimento dell’atlante</p></li><li><p>Canale Condilare: origina dalla fossa condilare per il passaggio ad una vena emissaria condiloidea che va ad unire un seno venoso intracranico (seno sigmoideo) con vene extracraniche.  </p></li></ul><p></p>
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Osso Occipitale - Faccia Esterna

Faccia Esterna della parte squamosa:

  • Protuberanza occipitale esterna:

    • è palpabile ed è usata come punto craniometrico detta Inion.

    • da qui si irradiano le linee nucali superiore e suprema

    • dà attacco alla parte discendente del muscolo trapezio

  • Cresta occipitale esterna:

    • si estende inferiormente dalla protuberanza fino al forame magno

    • dà inserzione al legamento nucale

Linee Nucali:

  • Superiore:

    • Si estende dalla protuberanza occipitale esterna

    • Le sue Inserzioni sono:

    • Porzione mediale del trapezio

    • Muscolo semispinale della testa

    • Sternocleidomastoideo

  • Suprema:

    • Talvolta presente

    • Sopra quella superiore

    • Inserzione per muscoli occipito-frontali quando presente, altrimenti questi originano dalla linea superiore

  • Inferiore:

    • Si estende dalla cresta occipitale esterna

    • Le sue inserzioni sono:

      • Muscoli posteriori della testa come il grande e piccolo retto

<p>Faccia Esterna della parte squamosa:</p><ul><li><p>Protuberanza occipitale esterna:</p><ul><li><p>è palpabile ed è usata come punto craniometrico detta Inion.</p></li><li><p>da qui si irradiano le linee nucali superiore e suprema</p></li><li><p>dà attacco alla parte discendente del muscolo trapezio</p></li></ul></li><li><p>Cresta occipitale esterna:</p><ul><li><p>si estende inferiormente dalla protuberanza fino al forame magno</p></li><li><p>dà inserzione al legamento nucale</p></li></ul></li></ul><p>Linee Nucali:</p><ul><li><p>Superiore:</p><ul><li><p>Si estende dalla protuberanza occipitale esterna</p></li><li><p>Le sue Inserzioni sono: </p></li><li><p>Porzione mediale del trapezio</p></li><li><p>Muscolo semispinale della testa</p></li><li><p>Sternocleidomastoideo</p></li></ul></li><li><p>Suprema:</p><ul><li><p>Talvolta presente</p></li><li><p>Sopra quella superiore</p></li><li><p>Inserzione per muscoli occipito-frontali quando presente, altrimenti questi originano dalla linea superiore</p></li></ul></li></ul><ul><li><p>Inferiore:</p><ul><li><p>Si estende dalla cresta occipitale esterna</p></li><li><p>Le sue inserzioni sono:</p><ul><li><p>Muscoli posteriori della testa come il grande e piccolo retto</p></li></ul></li></ul></li></ul><p></p>
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Osso Occipitale - Faccia Interna

Faccia interna della parte squamosa:

  • Protuberanza Occipitale Interna, punto d’incontro tra:

    • Solco del Seno Sagittale Superiore

    • Solchi dei Seni Trasversi

    • Cresta Occipitale Interna

    (i solchi corrispondono ai seni venosi della dura madre)

  • Cresta Occipitale Interna:

    • Dalla protuberanza al forame

    • Serve da inserzione ad una piega della dura madre, la Falce Cerebellare, e separa i due emisferi del cervelletto.

    • Ai lati troviamo le Fosse Cerebellari che accolgono il cervelletto.

  • Superiormente alla squama occipitale, di forma triangolare, troviamo le Fosse Cerebrali che accoglie i lobi occipitali del telencefalo:

    • Al di sotto, lungo il solco trasverso, si inserisce il tentorio del cervelletto (piega della dura madre) che separa il cervelletto dai lobi occipitali.

<p>Faccia interna della parte squamosa:</p><ul><li><p>Protuberanza Occipitale Interna, punto d’incontro tra:</p><ul><li><p>Solco del Seno Sagittale Superiore</p></li><li><p>Solchi dei Seni Trasversi</p></li><li><p>Cresta Occipitale Interna</p></li></ul><p>(i solchi corrispondono ai seni venosi della dura madre)</p></li><li><p>Cresta Occipitale Interna:</p><ul><li><p>Dalla protuberanza al forame</p></li><li><p>Serve da inserzione ad una piega della dura madre, la Falce Cerebellare, e separa i due emisferi del cervelletto.</p></li><li><p>Ai lati troviamo le Fosse Cerebellari che accolgono il cervelletto.</p></li></ul></li><li><p>Superiormente alla squama occipitale, di forma triangolare, troviamo le Fosse Cerebrali che accoglie i lobi occipitali del telencefalo:</p><ul><li><p>Al di sotto, lungo il solco trasverso, si inserisce il tentorio del cervelletto (piega della dura madre) che separa il cervelletto dai lobi occipitali.</p></li></ul></li></ul><p></p>
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Osso Temporale - Parti

Parti dell’osso temporale:

  • Parte squamosa: porzione superiore e laterale, sottile e piatta, comprende il processo zigomatico e la fossa mandibolare

  • Parte timpanica: si trova intorno al Meato Acustico Esterno e contribuisce a formare le pareti del condotto acustico esterno e costituisce una sorta di guaina attorno al processo stiloideo (sporgenza che funge da inserzione per muscoli e legamenti della lingua e faringe)

  • Parte petrosa: porzione robusta e interna a forma di piramide, contiene strutture dell’orecchio medio e interno → presenta il Meato Acustico Interno da cui passa il nervo facciale con il suo intermedio e il nervo vestibolo cocleare (il facciale poi attraversa il canale facciale e fuoriesce tramite il foro stilo-mastoideo)

  • Parte Mastoidea: porzione inferiore e posteriore → presenta il Processo Mastoideo che è una sporgenza palpabile dietro l’orecchio che però deriva dalla parte petrosa, contiene cavità piene d’aria (cellule mastoidee) che comunicano con la cavità dell’orecchio medio

Eminenza arcuata:

  • Parte petrosa (sulla superficie superiore)

  • Rilievo creato dai canali semicircolari dell’orecchio interno

  • Troviamo poi a seguire piccoli fori chiamati iati del grande e del piccolo nervo petroso:

    • Questi due nervi fuoriescono dalla piramide (parte petrosa) e scivolano lungo i rispettivi solchi.

    • Il Nervo grande petroso si impegna nel canale pterigoideo per entrare nella fossa pterigopalatina

  • Ai lati troviamo Tegmen Timpani → separa fossa cranica media da orecchio interno.

  • E troviamo Solco del Seno Petroso Superiore → passa il seno petroso superiore

Canale Carotideo:

  • All’apice della piramide (parte petrosa), la carotide interna attraversa il canale carotideo ed emerge sopra il forame lacero (insieme allo sfenoide, riempito di cartilagine)

Fossa Giugulare:

  • Sulla faccia inferiore della parte petrosa

  • Insieme all’osso occipitale forma il Forame Giugulare dove passano:

    • Nervo Glossofaringeo, Vago e Accessorio

    • Bulbo della vena giugulare interna

L’Osso Temporale accoglie le strutture dell’orecchio.

<p>Parti dell’osso temporale:</p><ul><li><p>Parte squamosa: porzione superiore e laterale, sottile e piatta, comprende il processo zigomatico e la fossa mandibolare</p></li><li><p>Parte timpanica: si trova intorno al Meato Acustico Esterno e contribuisce a formare le pareti del condotto acustico esterno e costituisce una sorta di guaina attorno al processo stiloideo (sporgenza che funge da inserzione per muscoli e legamenti della lingua e faringe)</p></li><li><p>Parte petrosa: porzione robusta e interna a forma di piramide, contiene strutture dell’orecchio medio e interno → presenta il Meato Acustico Interno da cui passa il nervo facciale con il suo intermedio e il nervo vestibolo cocleare (il facciale poi attraversa il canale facciale e fuoriesce tramite il foro stilo-mastoideo)</p></li></ul><ul><li><p>Parte Mastoidea: porzione inferiore e posteriore → presenta il Processo Mastoideo che è una sporgenza palpabile dietro l’orecchio che però deriva dalla parte petrosa, contiene cavità piene d’aria (cellule mastoidee) che comunicano con la cavità dell’orecchio medio</p></li></ul><p>Eminenza arcuata:</p><ul><li><p>Parte petrosa (sulla superficie superiore)</p></li><li><p>Rilievo creato dai canali semicircolari dell’orecchio interno</p></li><li><p>Troviamo poi a seguire piccoli fori chiamati iati del grande e del piccolo nervo petroso:</p><ul><li><p>Questi due nervi fuoriescono dalla piramide (parte petrosa) e scivolano lungo i rispettivi solchi.</p></li><li><p>Il Nervo grande petroso si impegna nel canale pterigoideo per entrare nella fossa pterigopalatina</p></li></ul></li><li><p>Ai lati troviamo Tegmen Timpani → separa fossa cranica media da orecchio interno.</p></li><li><p>E troviamo Solco del Seno Petroso Superiore → passa il seno petroso superiore</p></li></ul><p>Canale Carotideo:</p><ul><li><p>All’apice della piramide (parte petrosa), la carotide interna attraversa il canale carotideo ed emerge sopra il forame lacero (insieme allo sfenoide, riempito di cartilagine)</p></li></ul><p>Fossa Giugulare:</p><ul><li><p>Sulla faccia inferiore della parte petrosa</p></li><li><p>Insieme all’osso occipitale forma il Forame Giugulare dove passano:</p><ul><li><p>Nervo Glossofaringeo, Vago e Accessorio</p></li><li><p>Bulbo della vena giugulare interna</p></li></ul></li></ul><p></p><p>L’Osso Temporale accoglie le strutture dell’orecchio.</p><p></p><p></p>
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Osso Sfenoide

Caratteristiche:

  • Osso Impari, simmetrico e mediano

  • Ossificazione endocondrale ad eccetto della lamina mediale dei processi pterigoidei

  • Si trova alla base del cranio

  • Forma a pipistrello

  • Parte centrale chiamata corpo dai cui emergono le piccole e grandi ali ed i processi pterigoidei

<p>Caratteristiche:</p><ul><li><p>Osso Impari, simmetrico e mediano</p></li><li><p>Ossificazione endocondrale ad eccetto della lamina mediale dei processi pterigoidei</p></li><li><p>Si trova alla base del cranio</p></li><li><p>Forma a pipistrello</p></li><li><p>Parte centrale chiamata corpo dai cui emergono le piccole e grandi ali ed i processi pterigoidei</p></li></ul><p></p>
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Osso Sfenoide - Visione Anteriore

Corpo:

  • Contiene una struttura pneumatica rappresentata dai seni sfenoidali (contengono aria) che si aprono in avanti nella parte postero superiore della cavità nasale chiamata recesso sfeno-etmoidale.

Piccole Ali:

  • Si estendono lateralmente e superiormente dal corpo

  • Contengono il foro/canale ottico dove passano il nervo ottico e arteria oftalmica che mettono in comunicazione cavità cranica con la cavità orbitaria.

Grandi Ali:

  • Si estendono infero lateralmente dal corpo

  • Insieme alle piccole ali e il corpo delimitano la fessura orbitaria superiore che mette in comunicazione anch’esso la fossa cranica media con la cavità orbitaria.

Processi Pterigoidei:

  • Inferiormente dal corpo

  • Costituiti da due lamine, mediale e laterale che si separano distalmente

  • Alla base presenta il canale pterigoideo che è attraversato dal nervo del canale pterigoideo e da rami dell’arteria carotide esterna che raggiunge la fossa pterigopalatina.

<p>Corpo:</p><ul><li><p>Contiene una struttura pneumatica rappresentata dai seni sfenoidali (contengono aria) che si aprono in avanti nella parte postero superiore della cavità nasale chiamata recesso sfeno-etmoidale.</p></li></ul><p>Piccole Ali:</p><ul><li><p>Si estendono lateralmente e superiormente dal corpo</p></li><li><p>Contengono il foro/canale ottico dove passano il nervo ottico e arteria oftalmica che mettono in comunicazione cavità cranica con la cavità orbitaria.</p></li></ul><p>Grandi Ali:</p><ul><li><p>Si estendono infero lateralmente dal corpo</p></li><li><p>Insieme alle piccole ali e il corpo delimitano la fessura orbitaria superiore che mette in comunicazione anch’esso la fossa cranica media con la cavità orbitaria.</p></li></ul><p>Processi Pterigoidei:</p><ul><li><p>Inferiormente dal corpo</p></li><li><p>Costituiti da due lamine, mediale e laterale che si separano distalmente</p></li><li><p>Alla base presenta il canale pterigoideo che è attraversato dal nervo del canale pterigoideo e da rami dell’arteria carotide esterna che raggiunge la fossa pterigopalatina.</p></li></ul><p></p>
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Osso Sfenoide - Visione Anteriore (2)

Cresta Sfenoidale:

  • Sporgenza lineare a livello del Corpo

  • Funzione di articolarsi con il vomere e con la lamina perpendicolare dell’etmoide

Conca Sfenoidale:

  • Piccola sporgenza che appartiene alla parete anteriore del seno sfenoidale

<p>Cresta Sfenoidale:</p><ul><li><p>Sporgenza lineare a livello del Corpo</p></li><li><p>Funzione di articolarsi con il vomere e con la lamina perpendicolare dell’etmoide</p></li></ul><p>Conca Sfenoidale:</p><ul><li><p>Piccola sporgenza che appartiene alla parete anteriore del seno sfenoidale</p></li></ul><p></p>
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Osso Sfenoide - Visione Superiore

Giogo Sfenoidale:

  • Si trova al livello del corpo

  • Area liscia che unisce le due piccole ali

Limbo Sfenoidale:

  • Sporgenza posteriore del giogo

  • Situato anteriormente al solco chiasmatico

Solco Chiasmatico (o prechiasmatico):

  • Depressione situata sul corpo dello sfenoide

  • Detto “prechiasmatico” perché il chiasma ottico poggia leggermente dietro questa superficie

Chiasma Ottico:

  • Punto di incrocio dei nervi ottici che entrano nella fossa cranica media attraverso i fori ottici

  • Si ha un incrocio parziale, alcune fibre incrociano e altre rimangono dallo stesso lato

  • Dopo il chiasma, non si parla più di nervi ottici, ma di tratti ottici

Sella Turcica, struttura che accoglie l’ipofisi, diverse porzioni:

  • Tubercolo della sella:

    • Cresta ossea orizzontale sotto il solco prechiasmatico

  • Fossetta Ipofisaria:

    • Dopo il tubercolo della sella

    • Depressione centrale

    • Accoglie l’ipofisi

  • Dorso della Sella:

    • Segue ancora sul margine posteriore

    • In continuità presenta il Clivo: superficie ossea inclinata che a sua volta è in continuità con l’occipitale.

  • Processi Clinoidei (sporgenze ossee):

    • Anteriori: all’estremità delle piccole ali

    • Posteriori: alle estremità del dorso della sella

    • Medi: alle estremità del tubercolo della sella (non sempre presenti)

    • Insieme delimitano la regione ipofisaria e fungono da inserzione per la dura madre.

Solco Carotideo:

  • Ai lati del corpo

  • Decorre l’arteria carotide interna, che quando penetra attraverso il canale carotideo dell’osso temporale, si inserisce qui.

  • Alla sua estremità inferiore presenta la Lingua Sfenoidale che delimita la regione dove si aprono i quattro fori (ottico, rotondo, ovale, spinoso)

(Le grandi ali terminano con la Spina Sfenoidale)

<p>Giogo Sfenoidale:</p><ul><li><p>Si trova al livello del corpo</p></li><li><p>Area liscia che unisce le due piccole ali</p></li></ul><p>Limbo Sfenoidale:</p><ul><li><p>Sporgenza posteriore del giogo</p></li><li><p>Situato anteriormente al solco chiasmatico</p></li></ul><p>Solco Chiasmatico (o prechiasmatico):</p><ul><li><p>Depressione situata sul corpo dello sfenoide</p></li><li><p>Detto “prechiasmatico” perché il chiasma ottico poggia leggermente dietro questa superficie</p></li></ul><p>Chiasma Ottico:</p><ul><li><p>Punto di incrocio dei nervi ottici che entrano nella fossa cranica media attraverso i fori ottici</p></li><li><p>Si ha un incrocio parziale, alcune fibre incrociano e altre rimangono dallo stesso lato</p></li><li><p>Dopo il chiasma, non si parla più di nervi ottici, ma di tratti ottici</p></li></ul><p>Sella Turcica, struttura che accoglie l’ipofisi, diverse porzioni:</p><ul><li><p>Tubercolo della sella:</p><ul><li><p>Cresta ossea orizzontale sotto il solco prechiasmatico </p></li></ul></li><li><p>Fossetta Ipofisaria:</p><ul><li><p>Dopo il tubercolo della sella</p></li><li><p>Depressione centrale</p></li><li><p>Accoglie l’ipofisi</p></li></ul></li><li><p>Dorso della Sella:</p><ul><li><p>Segue ancora sul margine posteriore</p></li><li><p>In continuità presenta il Clivo: superficie ossea inclinata che a sua volta è in continuità con l’occipitale.</p></li></ul></li><li><p>Processi Clinoidei (sporgenze ossee):</p><ul><li><p>Anteriori: all’estremità delle piccole ali</p></li><li><p>Posteriori: alle estremità del dorso della sella</p></li><li><p>Medi: alle estremità del tubercolo della sella (non sempre presenti)</p></li><li><p>Insieme delimitano la regione ipofisaria e fungono da inserzione per la dura madre.</p></li></ul></li></ul><p>Solco Carotideo:</p><ul><li><p>Ai lati del corpo</p></li><li><p>Decorre l’arteria carotide interna, che quando penetra attraverso il canale carotideo dell’osso temporale, si inserisce qui.</p></li><li><p>Alla sua estremità inferiore presenta la Lingua Sfenoidale che delimita la regione dove si aprono i quattro fori (ottico, rotondo, ovale, spinoso)</p></li></ul><p></p><p>(Le grandi ali terminano con la Spina Sfenoidale)</p><p></p><p></p>
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Processo Pterigoideo

Caratteristiche:

  • Sporge inferiormente dal corpo e si divide in due lamine (mediale e laterale)

  • La mediale termina con l’uncino pterigoideo, una sporgenza che funge da puleggia (cambio direzione) al muscolo tensore del velo palatatino che origina dalla Fossa Scafoidea presente superiormente la fossa pterigoidea

  • Dalla laterale, più robusta, originano il muscolo pterigoideo mediale e laterale (muscoli masticatori) → quello mediale origina dalla Fossa Pterigoidea dove si uniscono le due lamine

  • Incisura Pterigoidea: indica lo spazio tra le due lamine quando sono separate

<p>Caratteristiche:</p><ul><li><p>Sporge inferiormente dal corpo e si divide in due lamine (mediale e laterale)</p></li><li><p>La mediale termina con l’uncino pterigoideo, una sporgenza che funge da puleggia (cambio direzione) al muscolo tensore del velo palatatino che origina dalla Fossa Scafoidea presente superiormente la fossa pterigoidea</p></li><li><p>Dalla laterale, più robusta, originano il muscolo pterigoideo mediale e laterale (muscoli masticatori) → quello mediale origina dalla Fossa Pterigoidea dove si uniscono le due lamine</p></li><li><p>Incisura Pterigoidea: indica lo spazio tra le due lamine quando sono separate</p></li></ul><p></p>
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Superfici Grande Ala dello Sfenoide

1- Faccia Cerebrale (endocranica) → parte del pavimento della fossa cranica media (è dove si aprono i fori)

2- Faccia Orbitaria (extracranica) → fa parte della parete della cavità orbitaria → è delimitata dalla fessura orbitaria superiore e inferiore

3- Faccia Temporale e Infratemporale (extracranica) → lateralmente e separate dalla cresta infratemporale → rispettivamente esposti alla fossa temporale e infratemporale

4- Faccia Mascellare → punto di incontro tra corpo dello sfenoide, grande ala e processo pterigoideo → è rivolta verso la fossa pterigopalatina

<p>1- Faccia Cerebrale (endocranica) → parte del pavimento della fossa cranica media (è dove si aprono i fori)</p><p>2- Faccia Orbitaria (extracranica) → fa parte della parete della cavità orbitaria → è delimitata dalla fessura orbitaria superiore e inferiore</p><p>3- Faccia Temporale e Infratemporale (extracranica) → lateralmente e separate dalla cresta infratemporale → rispettivamente esposti alla fossa temporale e infratemporale</p><p>4- Faccia Mascellare → punto di incontro tra corpo dello sfenoide, grande ala e processo pterigoideo → è rivolta verso la fossa pterigopalatina</p><p></p>
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Processo Clinoideo Anteriore - Tentorio del Cervelletto - Diaframma della Sella

Il processo clinoideo anteriore abbiamo già detto che è una sporgenza ossea alle estremità delle piccole ali.

Essa fornisce inserzione a due strutture:

  • Tentorio del Cervelletto: grande plica della dura madre che separa i lobi occipitali dal cervelletto nella fossa cranica posteriore.

    Le sue inserzioni sono:

    • Processi clinoidei anteriori

    • Processi clinoidei posteriori

    • Solco trasverso (osso occipitale)

    E’ in continuità con la falce cerebrale che invece va a separare i due emisferi

    Il tentorio possiede un margine libero che delimita l’incisura tentoriale, l’ampia finestra attraverso cui passa il tronco encefalico (che attraversa anche il forame magno dell’osso occipitale):

    • Questa porzione ha un’importante rilevanza clinica, infatti, in caso di aumento della pressione intracranica si può avere erniazione del contenuto sopratentoriale verso il basso, con conseguenze neurologiche.

  • Diaframma della Sella: lembo durale che chiude dall’alto la sella turcica, attraverso il quale da un foro passa il peduncolo ipofisario (l’infundibolo) che collega l’ipofisi all’ipotalamo

<p>Il processo clinoideo anteriore abbiamo già detto che è una sporgenza ossea alle estremità delle piccole ali.</p><p>Essa fornisce inserzione a due strutture:</p><ul><li><p>Tentorio del Cervelletto: grande plica della dura madre che separa i lobi occipitali dal cervelletto nella fossa cranica posteriore.</p><p>Le sue inserzioni sono:</p><ul><li><p>Processi clinoidei anteriori</p></li><li><p>Processi clinoidei posteriori</p></li><li><p>Solco trasverso (osso occipitale)</p></li></ul><p>E’ in continuità con la falce cerebrale che invece va a separare i due emisferi</p><p>Il tentorio possiede un margine libero che delimita l’incisura tentoriale, l’ampia finestra attraverso cui passa il tronco encefalico (che attraversa anche il forame magno dell’osso occipitale):</p><ul><li><p>Questa porzione ha un’importante rilevanza clinica, infatti, in caso di aumento della pressione intracranica si può avere erniazione del contenuto sopratentoriale verso il basso, con conseguenze neurologiche.</p></li></ul></li><li><p>Diaframma della Sella: lembo durale che chiude dall’alto la sella turcica, attraverso il quale da un foro passa il peduncolo ipofisario (l’infundibolo) che collega l’ipofisi all’ipotalamo</p></li></ul><p></p>
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I Fori della Grande Ala dello Sfenoide

FORO ROTONDO:

  1. Si apre nella Fossa Pterigopalatina

  2. E’ attraversato dal Nervo mascellare (seconda branca del trigemino, V2)

  3. Le sue ramificazioni sensitive si distribuiscono verso strutture del viscerocranio, faccia, cavità orbitaria.

FORO OVALE:

  1. Si apre nella Fossa Infratemporale (così come lo spinoso)

  2. E’ attraversato dal Nervo mandibolare (terza branca del trigemino, V3)

  3. Conduce sia fibre sensitive (cute mandibolare, lingua, denti inferiori) che motorie per i muscoli della masticazione

FORO SPINOSO:

  1. Più posterolateralmente rispetto il foro rotondo

  2. E’ attraversato dal Nervo Meningeo Ricorrente (nervo spinoso, ramo del V3, che innerva la dura madre)

  3. Inoltre, è attraversato dall’Arteria Meningea Media (ramo dell’arteria mascellare, cioè della carotide esterna) che entrando nel cranio attraverso questo foro, invia rami in particolare nella zona dello pterion.

  4. Raramente, attraverso questo foro può passare anche il Nervo piccolo petroso (normalmente passa dall’ovale)

N.B. I rami del Trigemino:

V1 → ramo oftalmico → attraversa la fossa orbitaria superiore

V2 → ramo mascellare → attraversa il foro rotondo

V3 → ramo mandibolare → attraversa il foro ovale

Tutti questi orifizi sono allineati lungo il margine mediale della faccia cerebrale della grande ala dello sfenoide:

  • Prima la fessura orbitaria superiore

  • Poi il foro rotondo, poi quello ovale e infine quello spinoso

Allineati, formano un semicerchio.

Il mal di testa è tipico di irritazioni del trigemino.

<p>FORO ROTONDO:</p><ol><li><p>Si apre nella Fossa Pterigopalatina</p></li><li><p>E’ attraversato dal Nervo mascellare (seconda branca del trigemino, V2)</p></li><li><p>Le sue ramificazioni sensitive si distribuiscono verso strutture del viscerocranio, faccia, cavità orbitaria.</p></li></ol><p>FORO OVALE:</p><ol><li><p>Si apre nella Fossa Infratemporale (così come lo spinoso)</p></li><li><p>E’ attraversato dal Nervo mandibolare (terza branca del trigemino, V3)</p></li><li><p>Conduce sia fibre sensitive (cute mandibolare, lingua, denti inferiori) che motorie per i muscoli della masticazione</p></li></ol><p>FORO SPINOSO:</p><ol><li><p>Più posterolateralmente rispetto il foro rotondo</p></li><li><p>E’ attraversato dal Nervo Meningeo Ricorrente (nervo spinoso, ramo del V3, che innerva la dura madre)</p></li><li><p>Inoltre, è attraversato dall’Arteria Meningea Media (ramo dell’arteria mascellare, cioè della carotide esterna) che entrando nel cranio attraverso questo foro, invia rami in particolare nella zona dello pterion.</p></li><li><p>Raramente, attraverso questo foro può passare anche il Nervo piccolo petroso (normalmente passa dall’ovale)</p></li></ol><p></p><p>N.B. I rami del Trigemino:</p><p>V1 → ramo oftalmico → attraversa la fossa orbitaria superiore</p><p>V2 → ramo mascellare → attraversa il foro rotondo</p><p>V3 → ramo mandibolare → attraversa il foro ovale</p><p></p><p>Tutti questi orifizi sono allineati lungo il margine mediale della faccia cerebrale della grande ala dello sfenoide:</p><ul><li><p>Prima la fessura orbitaria superiore</p></li><li><p>Poi il foro rotondo, poi quello ovale e infine quello spinoso</p></li></ul><p>Allineati, formano un semicerchio.</p><p></p><p>Il mal di testa è tipico di irritazioni del trigemino.</p><p></p>
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Scalpo

Lo Scalpo → rivestimento del cranio:

  • 5 strati

  • Diverso dal cuoio capelluto che riguarda solo i primi 3 strati superficiali (S-C-A)

Gli Strati:

  • S → Skin

    • pelle con capelli

  • C → Connettive tissue

    • tessuto connettivo denso sottocutaneo (ricco di vasi e nervi)

  • A → Aponeurotic Layer

    • indica la galea aponeurotica, un tendine piatto che unisce muscoli frontali e occipitali

  • L → Loose Connective tissue

    • tessuto connettivo lasso, piano di scorrimento che permette i movimenti dello scalpo

  • P → Pericranium

    • periostio che ricopre le ossa craniche

  • (O) → Osso

    • non fa parte dello scalpo, ma è subito sotto

<p>Lo Scalpo → rivestimento del cranio:</p><ul><li><p>5 strati</p></li><li><p>Diverso dal cuoio capelluto che riguarda solo i primi 3 strati superficiali (S-C-A)</p></li></ul><p>Gli Strati:</p><ul><li><p>S → Skin</p><ul><li><p>pelle con capelli</p></li></ul></li><li><p>C → Connettive tissue</p><ul><li><p>tessuto connettivo denso sottocutaneo (ricco di vasi e nervi)</p></li></ul></li><li><p>A → Aponeurotic Layer</p><ul><li><p>indica la galea aponeurotica, un tendine piatto che unisce muscoli frontali e occipitali</p></li></ul></li><li><p>L → Loose Connective tissue</p><ul><li><p>tessuto connettivo lasso, piano di scorrimento che permette i movimenti dello scalpo</p></li></ul></li><li><p>P → Pericranium</p><ul><li><p>periostio che ricopre le ossa craniche</p></li></ul></li><li><p>(O) → Osso</p><ul><li><p>non fa parte dello scalpo, ma è subito sotto</p></li></ul></li></ul><p></p>
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Aponeurotic Layer e clinica 4o strato

Aponeurotic Layer:

  • Tessuto connettivo fibrillare denso costituito dalla Galea Aponeurotica

  • Indica un tendine esteso e appiattito:

    • in genere i tendini sono cordoncini che collegano un muscolo all’osso

    • in questo caso invece è una membrana piatta che va ad unire il muscolo occipito frontale.

  • Il muscolo occipito-frontale è costituito da due ventri muscolari uniti dalla galea aponeurotica:

    • Ventre occipitale → si inserisce sulla linea nucale superiore dell’osso occipitale

    • Ventre frontale → si inserisce nel sottocute dell’arcata sopracciliare

  • Il muscolo occipitofrontale fa parte dei muscoli mimici:

    • i muscoli mimici sono associati al viscerocranio (scheletro della faccia) e non si inseriscono solo sull’osso, ma anche nel sottocute e derma, permettendo così le espressioni facciali.

  • Clinica:

    • In caso di ferita dello scalpo che taglia i primi 3 strati, il sangue raggiunge lo strato lasso

    • Qui il sangue non può né scendere in profondità, né ai lati o dietro perché bloccato da inserzioni ossee

    • Anteriormente invece, non c’è forte adesione con l’osso, quindi il sangue/pus scivola in avanti fino a raggiungere le palpebre

    • Si evidenzia così l’occhio a panda, come se la ferita fosse sull’occhio e non sul cranio.

    • il 4o strato è quindi uno strato pericoloso perché e appunto uno strato di scorrimento (“morbido”, “sciolto”) dove gli accumuli di sangue e pus possono diffondere liberamente

    • Questo strato è vascolarizzato in particolare da alcune vene emissarie che mettono in comunicazione le vene dello scalpo con i seni venosi della dura madre e in questo modo le infezioni possono diffondere all’interno della cavità cranica.

<p>Aponeurotic Layer:</p><ul><li><p>Tessuto connettivo fibrillare denso costituito dalla Galea Aponeurotica</p></li><li><p>Indica un tendine esteso e appiattito:</p><ul><li><p>in genere i tendini sono cordoncini che collegano un muscolo all’osso</p></li><li><p>in questo caso invece è una membrana piatta che va ad unire il muscolo occipito frontale.</p></li></ul></li></ul><ul><li><p>Il muscolo occipito-frontale è costituito da due ventri muscolari uniti dalla galea aponeurotica:</p><ul><li><p>Ventre occipitale → si inserisce sulla linea nucale superiore dell’osso occipitale</p></li><li><p>Ventre frontale → si inserisce nel sottocute dell’arcata sopracciliare</p></li></ul></li></ul><ul><li><p>Il muscolo occipitofrontale  fa parte dei muscoli mimici:</p><ul><li><p>i muscoli mimici sono associati al viscerocranio (scheletro della faccia) e non si inseriscono solo sull’osso, ma anche nel sottocute e derma, permettendo così le espressioni facciali.</p></li></ul></li><li><p>Clinica:</p><ul><li><p>In caso di ferita dello scalpo che taglia i primi 3 strati, il sangue raggiunge lo strato lasso</p></li><li><p>Qui il sangue non può né scendere in profondità, né ai lati o dietro perché bloccato da inserzioni ossee</p></li><li><p>Anteriormente invece, non c’è forte adesione con l’osso, quindi il sangue/pus scivola in avanti fino a raggiungere le palpebre</p></li><li><p>Si evidenzia così l’occhio a panda, come se la ferita fosse sull’occhio e non sul cranio.</p></li><li><p>il 4o strato è quindi uno strato pericoloso perché e appunto uno strato di scorrimento (“morbido”, “sciolto”) dove gli accumuli di sangue e pus possono diffondere liberamente</p></li><li><p>Questo strato è vascolarizzato in particolare da alcune vene emissarie che mettono in comunicazione le vene dello scalpo con i seni venosi della dura madre e in questo modo le infezioni possono diffondere all’interno della cavità cranica.</p></li></ul></li></ul><p></p>
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Ossificazione Viscerocranio

Quasi tutte le ossa del viscerocranio si sviluppano per ossificazione membranosa (parliamo del cosiddetto desmocranio).

Solo un osso si sviluppa per ossificazione endocondrale: la conca nasale inferiore

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Le tre conche nasali

  • Conca nasale superiore e media che fanno parte dell’Etmoide

    • formano le pareti laterali della cavità nasale

  • Conca nasale inferiore (non etmoidale)

    • osso separato che si articola con altre ossa adiacenti

<ul><li><p>Conca nasale superiore e media che fanno parte dell’Etmoide</p><ul><li><p>formano le pareti laterali della cavità nasale</p></li></ul></li><li><p>Conca nasale inferiore (non etmoidale)</p><ul><li><p>osso separato che si articola con altre ossa adiacenti</p></li></ul></li></ul><p></p>
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Visione Frontale Viscerocranio

Suture, aperture e fori

  • Sutura Mediana verticale → unisce la mandibola (si fonde intorno il secondo anno di vita)

  • Sutura Internasale → tra le due ossa nasali

  • Sutura Frontonasale → tra osso frontale e ossa nasali

  • Nasion → punto di incontro tra sutura frontonasale e sutura internasale

  • Orbita → margine formato da 3 ossa → osso frontale (superiormente), zigomatico (inferolateralmente) e mascellare (inferomedialmente)

  • Apertura Nasale Anteriore (apertura piriforme, pera) → delimitato da due ossa → ossa nasali (superiormente) e ossa mascellari (inferolateralmente)

  • Spina Nasale Anteriore → piccola protuberanza che sporge inferiormente alle mascelle

  • Fori della Faccia → 3 allineati verticalmente dove passano i vasi e nervi omonimi (con lo stesso nome)

    • Foro Sopraorbitario → sull’osso frontale → ramo di V1, nervo oftalmico

    • Foro Infraorbitario → sull’osso mascellare → ramo di V2, nervo mascellare

    • Foro Mentale → sull’osso mandibolare → ramo di V3, nervo mandibolare

      (sono rami delle tre branche del nervo trigemino, principale nervo sensitivo della faccia)

<ul><li><p>Sutura Mediana verticale → unisce la mandibola (si fonde intorno il secondo anno di vita)</p></li><li><p>Sutura Internasale → tra le due ossa nasali</p></li><li><p>Sutura Frontonasale → tra osso frontale e ossa nasali</p></li><li><p>Nasion → punto di incontro tra sutura frontonasale e sutura internasale</p></li><li><p>Orbita → margine formato da 3 ossa → osso frontale (superiormente), zigomatico (inferolateralmente) e mascellare (inferomedialmente)</p></li><li><p>Apertura Nasale Anteriore (apertura piriforme, pera) → delimitato da due ossa → ossa nasali (superiormente) e ossa mascellari (inferolateralmente)</p></li><li><p>Spina Nasale Anteriore → piccola protuberanza che sporge inferiormente alle mascelle</p></li><li><p>Fori della Faccia → 3 allineati verticalmente dove passano i vasi e nervi omonimi (con lo stesso nome)</p><ul><li><p>Foro Sopraorbitario → sull’osso frontale → ramo di V1, nervo oftalmico</p></li><li><p>Foro Infraorbitario → sull’osso mascellare → ramo di V2, nervo mascellare</p></li><li><p>Foro Mentale → sull’osso mandibolare → ramo di V3, nervo mandibolare</p><p>(sono rami delle tre branche del nervo trigemino, principale nervo sensitivo della faccia)</p></li></ul></li></ul><p></p>
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Osso Mascellare - Corpo e Processi

Dal corpo si dipartono 4 processi:

  • Processo Frontale → Superiormente → si articola con il processo nasale dell’Osso Frontale superiormente, medialmente con le Ossa Nasali, posteriormente con l’Osso Lacrimale e l’Etmoide → forma parte della parete laterale della cavità nasale e parte del margine orbitario

  • Processo Zigomatico → Lateralmente → si articola con il processo mascellare dell’Osso Zigomatico formando la sutura zigomatico-mascellare

  • Processo Palatino → Medialmente → forma la parte anteriore del palato duro, completato con le Ossa Palatine —> Sutura Intermascellare con il controlaterale, Sutura palatina trasversa con il palatino

  • Processo Alveolare → Inferiormente → contiene gli alveoli dentali dell’arcata superiore (8 denti)

<p>Dal corpo si dipartono 4 processi:</p><ul><li><p>Processo Frontale → Superiormente → si articola con il processo nasale dell’Osso Frontale superiormente, medialmente con le Ossa Nasali, posteriormente con l’Osso Lacrimale e l’Etmoide → forma parte della parete laterale della cavità nasale e parte del margine orbitario</p></li><li><p>Processo Zigomatico → Lateralmente → si articola con il processo mascellare dell’Osso Zigomatico formando la sutura zigomatico-mascellare</p></li><li><p>Processo Palatino → Medialmente → forma la parte anteriore del palato duro, completato con le Ossa Palatine —&gt; Sutura Intermascellare con il controlaterale, Sutura palatina trasversa con il palatino</p></li><li><p>Processo Alveolare → Inferiormente → contiene gli alveoli dentali dell’arcata superiore (8 denti)</p></li></ul><p></p>
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Osso Mascellare - Superficie Mediale o Nasale

Contiene al suo interno una cavità pneumatica, il Seno Mascellare:

  • E’ la più grande cavità paranasale

  • Si apre nella cavità nasale (parete laterale) tramite un ampio orifizio chiamato Iato Mascellare (sul corpo), mentre superiormente abbiamo il pavimento dell’orbita e inferiormente abbiamo contatto con le radici dei molari superiori che possono sporgere nel seno

  • Nel cranio vivente l’orifizio è più stretto perché parzialmente chiuso da tessuti molli (mucosa e connettivo) e dalle ossa adiacenti (conca inferiore, etmoide, osso palatino). Questa condizione rende più difficile il drenaggio, infatti il seno mascellare è sede più frequente di sinusiti.

  • L’orifizio di drenaggio sbocca in alto nel meato medio della cavità nasale → ciò significa che il seno si riempie prima di potersi svuotare → quindi è un drenaggio contro gravità → ciò predispone a infezioni e ristagni

Altre Strutture Principali:

  • Solco Lacrimale (sul corpo) → che insieme all’osso lacrimale forma il canale naso-lacrimale dove le lacrime passano dall’occhio al meato nasale inferiore (motivo per cui con il pianto aumenta la secrezione nasale)

  • Cresta Concale (sul corpo) → si articola con la conca inferiore

  • Processo Frontale con la Cresta Lacrimale Anteriore e Cresta Etmoidale → si articola con osso lacrimale ed etmoide

  • Processo Palatino con la Cresta Nasale → linea mediana che accoglie il Vomere, contiene il canale incisivo che mette in comunicazione cavità nasale e orale, in corrispondenza del Foro Incisivo

  • Processo Alveolare → inferiormente con gli 8 alveoli dentali dei denti superiori

<p>Contiene al suo interno una cavità pneumatica, il Seno Mascellare:</p><ul><li><p>E’ la più grande cavità paranasale</p></li><li><p>Si apre nella cavità nasale (parete laterale) tramite un ampio orifizio chiamato Iato Mascellare (sul corpo), mentre superiormente abbiamo il pavimento dell’orbita e inferiormente abbiamo contatto con le radici dei molari superiori che possono sporgere nel seno</p></li><li><p>Nel cranio vivente l’orifizio è più stretto perché parzialmente chiuso da tessuti molli (mucosa e connettivo) e dalle ossa adiacenti (conca inferiore, etmoide, osso palatino). Questa condizione rende più difficile il drenaggio, infatti il seno mascellare è sede più frequente di sinusiti.</p></li><li><p>L’orifizio di drenaggio sbocca in alto nel meato medio della cavità nasale → ciò significa che il seno si riempie prima di potersi svuotare → quindi è un drenaggio contro gravità → ciò predispone a infezioni e ristagni</p></li></ul><p>Altre Strutture Principali:</p><ul><li><p>Solco Lacrimale (sul corpo) → che insieme all’osso lacrimale forma il canale naso-lacrimale dove le lacrime passano dall’occhio al meato nasale inferiore (motivo per cui con il pianto aumenta la secrezione nasale)</p></li><li><p>Cresta Concale (sul corpo) → si articola con la conca inferiore</p></li><li><p>Processo Frontale con la Cresta Lacrimale Anteriore e Cresta Etmoidale → si articola con osso lacrimale ed etmoide</p></li><li><p>Processo Palatino con la Cresta Nasale → linea mediana che accoglie il Vomere, contiene il canale incisivo che mette in comunicazione cavità nasale e orale, in corrispondenza del Foro Incisivo</p></li><li><p>Processo Alveolare → inferiormente con gli 8 alveoli dentali dei denti superiori</p><p></p></li></ul><p></p>
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Osso Mascellare - Superficie Anteriore

Foro Infraorbitario →

  • Posteriormente inizia come solco infraorbitario sulla faccia orbitaria del mascellare

  • In questo canale decorre il Nervo Infraorbitario (ramo del mascellare V2) con vasi omonimi

  • All’uscita del foro innerva → cute palpebra inferiore, guancia, labbro superiore e ali del naso

Eminenza Canina → rilievo prodotto dalla radice del dente canino superiore

Fossa Canina → depressione subito sotto il foro infraorbitario

Fossa Incisiva → piccola depressione in corrispondenza degli incisivi

Incisura Nasale → che con la parte controlaterale e l’osso nasale forma l’apertura piriforme, che costituisce l’apertura anteriore della cavità nasale

<p>Foro Infraorbitario → </p><ul><li><p>Posteriormente inizia come solco infraorbitario sulla faccia orbitaria del mascellare</p></li></ul><ul><li><p>In questo canale decorre il Nervo Infraorbitario (ramo del mascellare V2) con vasi omonimi</p></li><li><p>All’uscita del foro innerva → cute palpebra inferiore, guancia, labbro superiore e ali del naso</p></li></ul><p>Eminenza Canina → rilievo prodotto dalla radice del dente canino superiore</p><p>Fossa Canina → depressione subito sotto il foro infraorbitario</p><p>Fossa Incisiva → piccola depressione in corrispondenza degli incisivi</p><p>Incisura Nasale → che con la parte controlaterale e l’osso nasale forma l’apertura piriforme, che costituisce l’apertura anteriore della cavità nasale</p>
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Qual è l’entità morfologica di una fossa?

Una fossa è una depressione su una superficie ossea piatta, delimitata da rilievi circostanti.

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Osso Mascellare - Superficie Orbitaria e Infratemporale

Superficie Orbitaria:

  • Pavimento dell’orbita

  • Solco Infraorbitario che continua con il Canale infraorbitario e finisce con il Foro Infraorbitario sulla superficie anteriore → passano nervo e vasi infraorbitari

Superficie Infratemporale:

  • Faccia posteriore che guarda sulla fossa infratemporale

  • Presenta Fori Alveolari Superiori per il passaggio di nervi e vasi alveolari superiori posteriori destinati a denti e gengive superiori (derivano da nervo e arteria mascellare)

  • Tuberosità Mascellare → rugosità ossea posta inferiormente → punto di inserzione per il muscolo pterigoideo mediale.

<p>Superficie Orbitaria:</p><ul><li><p>Pavimento dell’orbita</p></li><li><p>Solco Infraorbitario che continua con il Canale infraorbitario e finisce con il Foro Infraorbitario sulla superficie anteriore → passano nervo e vasi infraorbitari</p></li></ul><p>Superficie Infratemporale:</p><ul><li><p>Faccia posteriore che guarda sulla fossa infratemporale</p></li><li><p>Presenta Fori Alveolari Superiori per il passaggio di nervi e vasi alveolari superiori posteriori destinati a denti e gengive superiori (derivano da nervo e arteria mascellare)</p></li><li><p>Tuberosità Mascellare → rugosità ossea posta inferiormente → punto di inserzione per il muscolo pterigoideo mediale.</p></li></ul><p></p>
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Osso Palatino - Lamine

Caratteristiche:

  • Osso Pari e irregolare

  • Localizzazione → parte posteriore del massiccio facciale

Forma a L:

  • Lamina perpendicolare:

    • porzione verticale

    • forma la parte posteriore della parete laterale della cavità nasale

    • situata avanti il processo pterigoideo dello sfenoide

    • ha rapporti con i cornetti nasali

  • Lamina orizzontale:

    • porzione orizzontale che si articola con il controlaterale formando la Sutura Palatina Mediana

    • insieme al processo palatino del mascellare, forma il palato duro (i palatini i 1/3 posteriori, i mascellari i 2/3 anteriori)

    • presenta lungo la linea mediana la Cresta Nasale (che continua dal mascellare) che accoglie inferiormente il Vomere

<p>Caratteristiche:</p><ul><li><p>Osso Pari e irregolare</p></li><li><p>Localizzazione → parte posteriore del massiccio facciale</p></li></ul><p>Forma a L:</p><ul><li><p>Lamina perpendicolare:</p><ul><li><p>porzione verticale</p></li><li><p>forma la parte posteriore della parete laterale della cavità nasale</p></li><li><p>situata avanti il processo pterigoideo dello sfenoide</p></li><li><p>ha rapporti con i cornetti nasali</p></li></ul></li><li><p>Lamina orizzontale:</p><ul><li><p>porzione orizzontale che si articola con il controlaterale formando la Sutura Palatina Mediana</p></li><li><p>insieme al processo palatino del mascellare, forma il palato duro (i palatini i 1/3 posteriori, i mascellari i 2/3 anteriori)</p></li><li><p>presenta lungo la linea mediana la Cresta Nasale (che continua dal mascellare) che accoglie inferiormente il Vomere</p></li></ul></li></ul><p></p>
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Osso Palatino - Processi

Processi Osso Palatino:

  • Superiormente la lamina perpendicolare si estendono due processi :

    • Processo Orbitario → che superiormente forma la parte più piccola e posteriore della cavità orbitaria

    • Processo Sfenoidale → medialmente che si articola con lo sfenoide

    • Incisura Sfenopalatina → tra questi due processi → apertura che viene chiusa dal corpo dello sfenoide trasformandosi nel Forame Sfenopalatino che mette in comunicazione la cavità nasale con la fossa pterigopalatina

  • Postero-inferiormente, alla giunzione tra lamina perpendicolare e orizzontale:

    • Processo Piramidale → si articola inferiormente con le lamine del processo pterigoideo dello Sfenoide e contribuisce a completare il pavimento della fossa pterigopalatina

<p>Processi Osso Palatino:</p><ul><li><p>Superiormente la lamina perpendicolare si estendono due processi :</p><ul><li><p>Processo Orbitario → che superiormente forma la parte più piccola e posteriore della cavità orbitaria</p></li><li><p>Processo Sfenoidale → medialmente che si articola con lo sfenoide</p></li><li><p>Incisura Sfenopalatina → tra questi due processi → apertura che viene chiusa dal corpo dello sfenoide trasformandosi nel Forame Sfenopalatino che mette in comunicazione la cavità nasale con la fossa pterigopalatina</p></li></ul></li><li><p>Postero-inferiormente, alla giunzione tra lamina perpendicolare e orizzontale:</p><ul><li><p>Processo Piramidale → si articola inferiormente con le lamine del processo pterigoideo dello Sfenoide e contribuisce a completare il pavimento della fossa pterigopalatina</p></li></ul></li></ul><p></p>
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Osso Etmoide - Lamine

Caratteristiche:

  • Osso impari e mediano

  • Localizzato alla base del cranio

Formato da:

  • Lamina Orizzontale (o Cribrosa):

    • forma il tetto della cavità nasale e il pavimento della fossa cranica anteriore

    • cribrosa perché presenta numerosi fori attraversati da filuzzi del nervo olfattivo che dal bulbo olfattivo vanno alla mucosa nasale. Unico caso in cui i neuroni si prolungano all’ambiente esterno per funzioni recettoriali (odori)

    • al centro di essa di solleva la Crista Galli → punto di inserzione per la falce cerebrale

  • Lamina Perpendicolare:

    • si prolunga in alto verso la cribrosa → partecipa a formare la crista galli

    • si prolunga in basso → costituisce parte superiore del setto nasale osseo dividendo le due cavità nasali

  • Labirinti Etmoidali

    • ai lati della lamina perpendicolare e in continuità con quella orizzontale

    • masse laterali che costituiscono la parete laterale della cavità nasale e partecipano a formare la parete mediale dell’orbita (attraverso la lamina papiracea, molto sottile)

    • al loro interno contengono cellule etmoidali, delle cavità aeree

<p>Caratteristiche:</p><ul><li><p>Osso impari e mediano</p></li><li><p>Localizzato alla base del cranio</p></li></ul><p>Formato da:</p><ul><li><p>Lamina Orizzontale (o Cribrosa):</p><ul><li><p>forma il tetto della cavità nasale e il pavimento della fossa cranica anteriore</p></li><li><p>cribrosa perché presenta numerosi fori attraversati da filuzzi del nervo olfattivo che dal bulbo olfattivo vanno alla mucosa nasale. Unico caso in cui i neuroni si prolungano all’ambiente esterno per funzioni recettoriali (odori)</p></li></ul><ul><li><p>al centro di essa di solleva la Crista Galli → punto di inserzione per la falce cerebrale</p></li></ul></li></ul><ul><li><p>Lamina Perpendicolare:</p><ul><li><p>si prolunga in alto verso la cribrosa → partecipa a formare la crista galli</p></li><li><p>si prolunga in basso → costituisce parte superiore del setto nasale osseo dividendo le due cavità nasali</p></li></ul></li><li><p>Labirinti Etmoidali</p><ul><li><p>ai lati della lamina perpendicolare e in continuità con quella orizzontale</p></li><li><p>masse laterali che costituiscono la parete laterale della cavità nasale e partecipano a formare la parete mediale dell’orbita (attraverso la lamina papiracea, molto sottile)</p></li><li><p>al loro interno contengono cellule etmoidali, delle cavità aeree</p></li></ul></li></ul><p></p><p></p>
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Osso Etmoide → Labirinto Etmoidale → Conche Nasali

Dalla parete mediale del labirinto etmoidale → 2 conche ossee:

  • Conca Nasale Superiore → posterosuperiormente

  • Conca Nasale Media → anteroinferiormente (è la più voluminosa)

  • La Conca Nasale Inferiore, invece, è un osso indipendente → si articola con il mascellare (contribuisce a ridurre l’ampiezza dello iato mascellare), palatino, lacrimale ed etmoide

Queste Conche dividono la cavità nasale in canali di passaggio chiamati meati:

  • Meato Nasale Superiore → sotto la conca superiore → sboccano cellule etmoidali

  • Meato Nasale Medio → sotto la conca media → qui sboccano i seni frontali, mascellari e alcune cellule etmoidali

  • Meato Nasale Inferiore → sotto la conca inferiore → qui sbocca il dotto nasolacrimale

In aggiunta:

  • Meato nasale supremo → piccolo spazio sopra la conca superiore

  • Recesso SfenoEtmoidale → posterosuperiormente, riceve l’apertura del seno sfenoidale

<p>Dalla parete mediale del labirinto etmoidale → 2 conche ossee:</p><ul><li><p>Conca Nasale Superiore → posterosuperiormente</p></li><li><p>Conca Nasale Media → anteroinferiormente (è la più voluminosa)</p></li><li><p>La Conca Nasale Inferiore, invece, è un osso indipendente → si articola con il mascellare (contribuisce a ridurre l’ampiezza dello iato mascellare), palatino, lacrimale ed etmoide</p></li></ul><p>Queste Conche dividono la cavità nasale in canali di passaggio chiamati meati:</p><ul><li><p>Meato Nasale Superiore → sotto la conca superiore → sboccano cellule etmoidali</p></li><li><p>Meato Nasale Medio → sotto la conca media → qui sboccano i seni frontali, mascellari e alcune cellule etmoidali</p></li><li><p>Meato Nasale Inferiore → sotto la conca inferiore → qui sbocca il dotto nasolacrimale</p></li></ul><p>In aggiunta:</p><ul><li><p>Meato nasale supremo → piccolo spazio sopra la conca superiore</p></li><li><p>Recesso SfenoEtmoidale → posterosuperiormente, riceve l’apertura del seno sfenoidale</p></li></ul><p></p>
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Osso Etmoide - Processo Uncinato e Bolla Etmoidale - Fori

Processo Uncinato:

  • Sporge lateroinferiormente dal labirinto etmoidale

  • Limita lo iato mascellare e contribuisce a formare il meato medio

Bolla Etmoidale:

  • Cellula etmoidale più grande e sporgente

  • E’ nascosta dalla conca nasale media

  • Insieme al processo uncinato, delimita lo iato semilunare (spazio a semiluna) → quando chiuso da altre ossa abbiamo l’infundibolo → canale che collega iato semilunare al canale frontonasale che mette in comunicazione cavità nasale con il seno frontale

Fori Etmoide (tra frontale e etmoide):

  • Foro Etmoidale Anteriore e Posteriore → passano i vasi e nervi omonimi (i nervi etmoidali derivano dal nervo nasociliare che deriva dal nervo oftalmico V1, mentre le arterie etmoidali derivano dall’arteria oftalmica che deriva dalla carotide interna)

  • Foro Cieco → nell’adulto spesso chiuso

<p>Processo Uncinato:</p><ul><li><p>Sporge lateroinferiormente dal labirinto etmoidale</p></li><li><p>Limita lo iato mascellare e contribuisce a formare il meato medio</p></li></ul><p>Bolla Etmoidale:</p><ul><li><p>Cellula etmoidale più grande e sporgente</p></li><li><p>E’ nascosta dalla conca nasale media</p></li><li><p>Insieme al processo uncinato, delimita lo iato semilunare (spazio a semiluna) → quando chiuso da altre ossa abbiamo l’infundibolo → canale che collega iato semilunare al canale frontonasale che mette in comunicazione cavità nasale con il seno frontale</p></li></ul><p>Fori Etmoide (tra frontale e etmoide):</p><ul><li><p>Foro Etmoidale Anteriore e Posteriore → passano i vasi e nervi omonimi (i nervi etmoidali derivano dal nervo nasociliare che deriva dal nervo oftalmico V1, mentre le arterie etmoidali derivano dall’arteria oftalmica che deriva dalla carotide interna)</p></li><li><p>Foro Cieco → nell’adulto spesso chiuso</p></li></ul><p></p>
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Osso Zigomatico - Facce e Processi

Generalità:

  • E’ l’osso della guancia

  • Forma quadrangolare a “diamante”

  • Collega il viscerocranio (massiccio facciale) al neurocranio

Facce:

  • Faccia Laterale (o malare) → convessa e ben visibile all’esterno, dove forma la prominenza dello zigomo

  • Faccia Mediale (o temporale) → rivolta verso le fosse extracraniche (temporale e infratemporale)

  • Faccia Orbitaria → rivolta verso la cavità orbitaria

Processi:

  • Processo Frontale → in alto → si articola con il processo zigomatico del frontale → è robusto e importante per la dispersione delle forze masticatorie

  • Processo Temporale → lateroposteriormente → breve e si articola con il processo zigomatico del temporale → insieme formano l’Arcata Zigomatica (punto d’attacco per muscoli masticatori, soprattutto il massetere)

  • Processo Mascellare → anteromedialmente → si articola con il processo zigomatico del mascellare

<p>Generalità:</p><ul><li><p>E’ l’osso della guancia</p></li><li><p>Forma quadrangolare a “diamante”</p></li><li><p>Collega il viscerocranio (massiccio facciale) al neurocranio</p></li></ul><p>Facce:</p><ul><li><p>Faccia Laterale (o malare) → convessa e ben visibile all’esterno, dove forma la prominenza dello zigomo</p></li><li><p>Faccia Mediale (o temporale) → rivolta verso le fosse extracraniche (temporale e infratemporale)</p></li><li><p>Faccia Orbitaria → rivolta verso la cavità orbitaria</p></li></ul><p>Processi:</p><ul><li><p>Processo Frontale → in alto → si articola con il processo zigomatico del frontale → è robusto e importante per la dispersione delle forze masticatorie</p></li><li><p>Processo Temporale → lateroposteriormente → breve e si articola con il processo zigomatico del temporale → insieme formano l’Arcata Zigomatica (punto d’attacco per muscoli masticatori, soprattutto il massetere)</p></li><li><p>Processo Mascellare → anteromedialmente → si articola con il processo zigomatico del mascellare</p></li></ul><p></p><p></p>
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Osso Zigomatico - Fori

Sulla Faccia Orbitaria:

  • Abbiamo i due Fori Zigomatico-Temporali dove passano il Nervo Zigomatico Facciale e il Nervo Zigomatico Temporale → rami del Nervo Zigomatico → ramo del nervo mascellare V2

  • Questi Nervi attraversano i rispettivi fori aprendosi sulla faccia laterale e temporale dove si osserva il Foro Zigomatico-Facciale (faccia laterale) e Zigomatico-Temporale (faccia temporale)

<p>Sulla Faccia Orbitaria:</p><ul><li><p>Abbiamo i due Fori Zigomatico-Temporali dove passano il Nervo Zigomatico Facciale e il Nervo Zigomatico Temporale → rami del Nervo Zigomatico → ramo del nervo mascellare V2</p></li><li><p>Questi Nervi attraversano i rispettivi fori aprendosi sulla faccia laterale e temporale dove si osserva il Foro Zigomatico-Facciale (faccia laterale) e Zigomatico-Temporale (faccia temporale)</p></li></ul><p></p>
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Mandibola - Corpo

Generalità:

  • Unico osso mobile del cranio

  • Forma con l’osso temporale l’articolazione temporo-mandibolare (ATM), un’articolazione sinoviale (diartrosi)

  • Ha una forma a ferro di cavallo:

    • Corpo orizzontale

    • Rami verticali

Corpo (superficie esterna):

  • Protuberanza Mentale → rilievo osseo mediano a livello del mento → forma triangolare → ai lati presenta i Tubercoli Mentali, piccoli rilievi arrotondati → si inseriscono muscoli del labbro inferiore e del mento

  • Sinfisi Mentale → linea mediana dove si saldano le due metà embrionali

  • Porzione Alveolare → che contiene gli 8 alveoli dentali per lato (arcata inferiore)

  • Foro Mentale (o mentoniero) → sbocco anteriore del canale mandibolare → passano nervi e vasi mentali (innerva cute del mento e labbro inferiore)

Corpo (superficie interna):

  • Spine Mentali (superiore e inferiore) → piccoli rilievi al centro del corpo della mandibola → servono da inserzione per il muscolo genioglosso e genioioideo che si portano per lingua e osso ioide

  • Linea Miloioidea → linea obliqua interna → punto di inserzione per il muscolo miloioideo (forma il pavimento della bocca)

  • Sopra e sotto la Linea Miloioidea abbiamo la fossa sottolinguale (sopra) e sottomandibolare (sotto) che accolgono la ghiandola sottolinguale e sottomandibolare

  • Fossa Digastrica → sul margine inferiore → accoglie il ventre anteriore del muscolo digastrico

<p>Generalità:</p><ul><li><p>Unico osso mobile del cranio</p></li><li><p>Forma con l’osso temporale l’articolazione temporo-mandibolare (ATM), un’articolazione sinoviale (diartrosi)</p></li><li><p>Ha una forma a ferro di cavallo:</p><ul><li><p>Corpo orizzontale</p></li><li><p>Rami verticali</p></li></ul></li></ul><p>Corpo (superficie esterna):</p><ul><li><p>Protuberanza Mentale → rilievo osseo mediano a livello del mento → forma triangolare → ai lati presenta i Tubercoli Mentali, piccoli rilievi arrotondati → si inseriscono muscoli del labbro inferiore e del mento</p></li><li><p>Sinfisi Mentale → linea mediana dove si saldano le due metà embrionali</p></li><li><p>Porzione Alveolare → che contiene gli 8 alveoli dentali per lato (arcata inferiore)</p></li><li><p>Foro Mentale (o mentoniero) → sbocco anteriore del canale mandibolare → passano nervi e vasi mentali (innerva cute del mento e labbro inferiore)</p></li></ul><p>Corpo (superficie interna):</p><ul><li><p>Spine Mentali (superiore e inferiore) → piccoli rilievi al centro del corpo della mandibola → servono da inserzione per il muscolo genioglosso e genioioideo che si portano per lingua e osso ioide</p></li><li><p>Linea Miloioidea → linea obliqua interna → punto di inserzione per il muscolo miloioideo (forma il pavimento della bocca)</p></li><li><p>Sopra e sotto la Linea Miloioidea abbiamo la fossa sottolinguale (sopra) e sottomandibolare (sotto) che accolgono la ghiandola sottolinguale e sottomandibolare</p></li><li><p>Fossa Digastrica → sul margine inferiore → accoglie il ventre anteriore del muscolo digastrico</p></li></ul><p></p>
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Mandibola - Rami

Rami:

  • Angolo della mandibola → tra corpo e ramo → presenta rugosità dovute all’inserzione di alcuni muscoli della masticazione:

    • Sulla superficie laterale → Muscolo Massetere

    • Sulla superficie mediale → Muscolo Pterigoideo Mediale

  • Processo Condiloideo, parte superiore articolare:

    • Condilo Mandibolare (testa)

    • Fossa Pterigoidea → inserzione muscolo pterigoideo laterale

  • Processo Coronoideo → anteriormente → epifisi di trazione (cioè parte modellata) a causa dell’inserzione muscolo temporale

  • Incisura mandibolare → tra i due processi.

  • Foro Mandibolare:

    • Si trova al centro della superficie mediale del ramo

    • E’ l’orifizio di entrata del canale mandibolare dove passa il nervo alveolare inferiore (ramo del mandibolare V3) → questo nervo invia rami ai denti dell’arcata inferiore → esso ad un certo punto ramifica emette il nervo mentale che esce dal foro mentale sulla superficie anteriore dove termina questo canale

    • E’ protetto anteriormente da una sporgenza ossea → la Lingula

  • Lingua Mandibolare:

    • è inoltre un importante repere clinico per l’anestesia troncare del nervo alveolare inferiore (dentisti per l’anestesia per i denti inferiori)

    • è inoltre punto di inserzione del legamento sfenomandibolare che funge da perno per i movimenti dell’articolazione temporomandibolare.

    • Sotto abbiamo il solco miloioideo segnato dal passaggio del nervo e vasi omonimi.

<p>Rami:</p><ul><li><p>Angolo della mandibola → tra corpo e ramo → presenta rugosità dovute all’inserzione di alcuni muscoli della masticazione:</p><ul><li><p>Sulla superficie laterale → Muscolo Massetere</p></li><li><p>Sulla superficie mediale → Muscolo Pterigoideo Mediale</p></li></ul></li><li><p>Processo Condiloideo, parte superiore articolare:</p><ul><li><p>Condilo Mandibolare (testa)</p></li><li><p>Fossa Pterigoidea → inserzione muscolo pterigoideo laterale</p></li></ul></li><li><p>Processo Coronoideo → anteriormente → epifisi di trazione (cioè parte modellata) a causa dell’inserzione muscolo temporale</p></li><li><p>Incisura mandibolare → tra i due processi.</p></li><li><p>Foro Mandibolare:</p><ul><li><p>Si trova al centro della superficie mediale del ramo</p></li><li><p>E’ l’orifizio di entrata del canale mandibolare dove passa il nervo alveolare inferiore (ramo del mandibolare V3) → questo nervo invia rami ai denti dell’arcata inferiore → esso ad un certo punto ramifica emette il nervo mentale che esce dal foro mentale sulla superficie anteriore dove termina questo canale</p></li><li><p>E’ protetto anteriormente da una sporgenza ossea → la Lingula</p></li></ul></li><li><p>Lingua Mandibolare:</p><ul><li><p>è inoltre un importante repere clinico per l’anestesia troncare del nervo alveolare inferiore (dentisti per l’anestesia per i denti inferiori)</p></li><li><p>è inoltre punto di inserzione del legamento sfenomandibolare che funge da perno per i movimenti dell’articolazione temporomandibolare.</p></li><li><p>Sotto abbiamo il solco miloioideo segnato dal passaggio del nervo e vasi omonimi.</p></li></ul></li></ul><p></p>
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Muscoli della Masticazione

I principali sono 4, innervati dal Nervo Mandibolare V3:

  • Massetere:

    • Origine → Arco Zigomatico

    • Inserzione → faccia laterale dell’angolo della mandibola

    • Funzione → elevazione della mandibola (chiusura bocca), un movimento più complesso dell’apertura della bocca perché è contro gravità (per questo, quando si dorme, l’apertura della bocca è dovuta a un suo rilassamento passivo)

    • E’ un muscolo ben palpabile ponendo le dita sull’angolo della mandibola e serrando i denti percepiamo la sua contrazione.

  • Temporale:

    • Origine → Linea Temporale Inferiore, Fossa Temporale

    • Inserzione → Processo Coronoideo Mandibolare (converge a ventaglio)

    • Funzione → elevazione e retrusione (sposta la mandibola indietro) della mandibola, è il più potente dei muscoli masticatori

    • Come il massetere è un muscolo superficiale e palpabile

  • Pterigoideo mediale:

    • Origine → Capo Profondo dalla faccia mediale della lamina laterale del Processo Pterigoideo dello Sfenoide, mentre il Capo Superficiale dalla Tuberosità Mascellare della Mascella

    • Inserzione → faccia mediale dell’angolo della mandibola

    • Funzione → elevazione, protrusione (movimento in avanti) + piccoli movimenti laterali

  • Pterigoideo laterale:

    • Origine → Capo Superiore dalla superficie infratemporale della Grande Ala dello Sfenoide, mentre il Capo Inferiore dalla faccia laterale della lamina laterale del Processo Pterigoideo dello Sfenoide

    • Inserzione → Fossetta Pterigoidea a livello del condilo mandibolare

    • Funzione → abbassamento attivo della mandibola, protrusione, movimenti laterali (si contrae solo un lato)

<p class="p1">I principali sono 4, innervati dal Nervo Mandibolare V3:</p><ul><li><p class="p1">Massetere:</p><ul><li><p class="p1">Origine → Arco Zigomatico</p></li><li><p class="p1">Inserzione → faccia laterale dell’angolo della mandibola</p></li><li><p class="p1">Funzione → elevazione della mandibola (chiusura bocca), un movimento più complesso dell’apertura della bocca perché è contro gravità (per questo, quando si dorme, l’apertura della bocca è dovuta a un suo rilassamento passivo)</p></li><li><p class="p1">E’ un muscolo ben palpabile ponendo le dita sull’angolo della mandibola e serrando i denti percepiamo la sua contrazione.</p></li></ul></li><li><p class="p1">Temporale:</p><ul><li><p class="p1">Origine → Linea Temporale Inferiore, Fossa Temporale</p></li><li><p class="p1">Inserzione → Processo Coronoideo Mandibolare (converge a ventaglio)</p></li><li><p class="p1">Funzione → elevazione e retrusione (sposta la mandibola indietro) della mandibola, è il più potente dei muscoli masticatori</p></li><li><p class="p1">Come il massetere è un muscolo superficiale e palpabile</p></li></ul></li><li><p class="p1">Pterigoideo mediale:</p><ul><li><p class="p1">Origine → Capo Profondo dalla faccia mediale della lamina laterale del Processo Pterigoideo dello Sfenoide, mentre il Capo Superficiale dalla Tuberosità Mascellare della Mascella</p></li><li><p class="p1">Inserzione → faccia mediale dell’angolo della mandibola</p></li><li><p class="p1">Funzione → elevazione, protrusione (movimento in avanti) + piccoli movimenti laterali</p></li></ul></li><li><p class="p1">Pterigoideo laterale:</p><ul><li><p class="p1">Origine → Capo Superiore dalla superficie infratemporale della Grande Ala dello Sfenoide, mentre il Capo Inferiore dalla faccia laterale della lamina laterale del Processo Pterigoideo dello Sfenoide</p></li><li><p class="p1">Inserzione → Fossetta Pterigoidea a livello del condilo mandibolare</p></li><li><p class="p1">Funzione → abbassamento attivo della mandibola, protrusione, movimenti laterali (si contrae solo un lato)</p></li></ul></li></ul><p></p>
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BUCCINATORE

Il muscolo buccinatore:

  • Non è un muscolo masticatore (che sono quelli che muovono la mandibola), ma assiste la masticazione mantenendo il bolo in sede.

  • E’ quindi un muscolo mimico facciale, innervato dai rami buccali del Nervo Facciale (VII)

  • Si trova nello spessore della guancia.

<p>Il muscolo buccinatore:</p><ul><li><p>Non è un muscolo masticatore (che sono quelli che muovono la mandibola), ma assiste la masticazione mantenendo il bolo in sede.</p></li><li><p>E’ quindi un muscolo mimico facciale, innervato dai rami buccali del Nervo Facciale (VII)</p></li><li><p>Si trova nello spessore della guancia.</p></li></ul><p></p>
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Articolazione Temporo-Mandibolare

superfici articolari

strutture ossee accessorie

disco articolare

lussazione della mandibola

Tipo → articolazione mobile sinoviale, l’unica nel cranio

Superfici articolari:

  • Condilo della Mandibola (rivestita da cartilagine articolare):

    • le superfici articolari sono rivestite da non da ialina ma da fibrocartilagine → questo per resistere meglio alle forze meccaniche della masticazione

  • Fossa Mandibolare dell’Osso Temporale (parte squamosa):

    • Solo la parte anteriore della fossa è articolare → la fessura timpano-squamosa separa la porzione articolare da quella non articolare

Strutture Ossee Accessorie:

  • Tubercolo Postglenoideo → all’estremità laterale della fessura timpano-squamosa, tra parte timpanica e squamosa → limita i movimenti all’indietro (retrazione) del condilo

  • Tubercolo Articolare (anteriore) → parte integrante della superficie articolare → in caso di apertura molto ampia della bocca, il condilo si sposta fuori dalla fossa mandibolare sotto il tubercolo articolare.

Disco Articolare:

  • Presente all’interno della Capsula Fibrosa che racchiude l’articolazione ed è ancorato intorno alla membrana sinoviale che riveste la faccia interna della capsula e si inserisce sui margini delle superfici articolari.

  • Divide la cavità articolare in:

    • Compartimento Inferiore per i movimenti di rotazione → abbassamento e sollevamento lieve della mandibola (movimento rotatorio con il condilo che ruota sotto al disco)

    • Compartimento Superiore per i movimenti di traslazione → scivolamento in avanti e in basso del condilo quando si apre più ampiamente la bocca

    • La combinazione è definita rototraslazione

Lussazione della Mandibola:

  • Avviene in caso di apertura eccessiva o spinta improvvisa (laterale o posteriore) dove il condilo e il disco superano il tubercolo articolare

  • La mandibola resta bloccata in apertura e il pz non riesce a chiudere la bocca

  • Per trattarla il medico afferra i rami mandibolari per abbassarli e spingerli contemporaneamente all’indietro → così il condilo ritorna nella fossa mandibolare

<p>Tipo → articolazione mobile sinoviale, l’unica nel cranio</p><p>Superfici articolari:</p><ul><li><p>Condilo della Mandibola (rivestita da cartilagine articolare):</p><ul><li><p>le superfici articolari sono rivestite da non da ialina ma da fibrocartilagine → questo per resistere meglio alle forze meccaniche della masticazione</p></li></ul></li><li><p>Fossa Mandibolare dell’Osso Temporale (parte squamosa):</p><ul><li><p>Solo la parte anteriore della fossa è articolare → la fessura timpano-squamosa separa la porzione articolare da quella non articolare</p></li></ul></li></ul><p>Strutture Ossee Accessorie:</p><ul><li><p>Tubercolo Postglenoideo → all’estremità laterale della fessura timpano-squamosa, tra parte timpanica e squamosa → limita i movimenti all’indietro (retrazione) del condilo</p></li><li><p>Tubercolo Articolare (anteriore) → parte integrante della superficie articolare → in caso di apertura molto ampia della bocca, il condilo si sposta fuori dalla fossa mandibolare sotto il tubercolo articolare.</p></li></ul><p>Disco Articolare:</p><ul><li><p>Presente all’interno della Capsula Fibrosa che racchiude l’articolazione ed è ancorato intorno alla membrana sinoviale che riveste la faccia interna della capsula e si inserisce sui margini delle superfici articolari.</p></li><li><p>Divide la cavità articolare in:</p><ul><li><p>Compartimento Inferiore per i movimenti di rotazione → abbassamento e sollevamento lieve della mandibola (movimento rotatorio con il condilo che ruota sotto al disco)</p></li><li><p>Compartimento Superiore per i movimenti di traslazione → scivolamento in avanti e in basso del condilo quando si apre più ampiamente la bocca</p></li><li><p>La combinazione è definita rototraslazione</p></li></ul></li></ul><p>Lussazione della Mandibola:</p><ul><li><p>Avviene in caso di apertura eccessiva o spinta improvvisa (laterale o posteriore) dove il condilo e il disco superano il tubercolo articolare</p></li><li><p>La mandibola resta bloccata in apertura e il pz non riesce a chiudere la bocca</p></li><li><p>Per trattarla il medico afferra i rami mandibolari per abbassarli e spingerli contemporaneamente all’indietro → così il condilo ritorna nella fossa mandibolare</p></li></ul><p></p>
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Articolazione Temporo Mandibolare - Legamenti

A stabilizzare l’articolazione temporo mandibolare abbiamo principalmente il LEGAMENTO LATERALE:

  • Ispessimento laterale della capsula articolare (lassa per consentire i movimenti del condilo e del disco)

  • Limita i movimenti posteriori e laterali eccessivi del condilo

Poi abbiamo il LEGAMENTO SFENOMANDIBOLARE:

  • Che invece origina dalla spina dello sfenoide e si inserisce sulla lingula

  • E’ il fulcro dei movimenti di abbassamento della mandibola e limita l’apertura eccessiva

Infine abbiamo il LEGAMENTO STILOMANDIBOLARE:

  • Origina dal processo stiloideo e si inserisce sull’angolo della mandibola

  • Ha un ruolo secondario, è più un ispessimento della fascia di connettivo che riveste la ghiandola parotide.

<p>A stabilizzare l’articolazione temporo mandibolare abbiamo principalmente il LEGAMENTO LATERALE:</p><ul><li><p>Ispessimento laterale della capsula articolare (lassa per consentire i movimenti del condilo e del disco)</p></li><li><p>Limita i movimenti posteriori e laterali eccessivi del condilo</p></li></ul><p>Poi abbiamo il LEGAMENTO SFENOMANDIBOLARE:</p><ul><li><p>Che invece origina dalla spina dello sfenoide e si inserisce sulla lingula</p></li><li><p>E’ il fulcro dei movimenti di abbassamento della mandibola e limita l’apertura eccessiva</p></li></ul><p>Infine abbiamo il LEGAMENTO STILOMANDIBOLARE:</p><ul><li><p>Origina dal processo stiloideo e si inserisce sull’angolo della mandibola</p></li><li><p>Ha un ruolo secondario, è più un ispessimento della fascia di connettivo che riveste la ghiandola parotide.</p></li></ul><p></p>
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Decorso Arteria Carotide - Circolo di Willis

L’Arteria Carotide Comune sale lungo il collo e a livello della 4 vertebra cervicale (C4) si divide in:

  • Carotide Esterna che con i suoi rami irrora principalmente le strutture del viscerocranio

  • Carotide Interna: continua a salire verso la base cranica e penetra attraverso il canale carotideo dell’osso temporale

Arteria Carotide Interna:

  • Attraversato l’osso temporale si porta lateralmente al corpo dello sfenoide lungo il solco carotideo.

  • Qui attraversa il seno cavernoso della dura madre

  • Poi ripiega su se stessa a livello del processo clinoideo anteriore (questo ripiegamento è detto Sifone Carotideo)

  • Infine, origina:

    • Arteria cerebrale media e anteriore

    • Questi rami partecipano al poligono di willis insieme alle arterie cerebrali posteriori che sono rami dell’arteria basilare (che a sua volta nasce dall’unione delle arterie vertebrali)

<p>L’Arteria Carotide Comune sale lungo il collo e a livello della 4 vertebra cervicale (C4) si divide in:</p><ul><li><p>Carotide Esterna che con i suoi rami irrora principalmente le strutture del viscerocranio</p></li><li><p>Carotide Interna: continua a salire verso la base cranica e penetra attraverso il canale carotideo dell’osso temporale</p></li></ul><p>Arteria Carotide Interna:</p><ul><li><p>Attraversato l’osso temporale si porta lateralmente al corpo dello sfenoide lungo il solco carotideo.</p></li><li><p>Qui attraversa il seno cavernoso della dura madre</p></li><li><p>Poi ripiega su se stessa a livello del processo clinoideo anteriore (questo ripiegamento è detto Sifone Carotideo)</p></li><li><p>Infine, origina:</p><ul><li><p>Arteria cerebrale media e anteriore</p></li><li><p>Questi rami partecipano al poligono di willis insieme alle arterie cerebrali posteriori che sono rami dell’arteria basilare (che a sua volta nasce dall’unione delle arterie vertebrali)</p></li></ul></li></ul><p></p>
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Aorta → Arco Aortico → Tronco Brachiocefalico

AORTA:

  • Principale arteria del grande circolo, da cui originano tutte le arterie

  • Origina dal ventricolo sinistro

  • Suddivide in Aorta Ascendente → Arco Aortico → Aorta Discendente (toracica e poi addominale dopo aver attraversato il diaframma)

L’arco aortico origina 3 rami:

  • Sul lato destro → Tronco brachiocefalico che si divide in → Carotide comune destra e Succlavia destra

  • Sul lato sinistro → Carotide comune sinistra e Succlavia Sinistra (che originano direttamente dall’arco)

Il TRONCO BRACHIOCEFALICO:

  • il nome indica la destinazione dei suo vasi

  • BRACHIO → la Succlavia è la principale arteria dell’arto superiore (continua con l’arteria ascellare e brachiale)

  • CEFALICO → la Carotide comune assicura irrorazione a testa e collo (dividendosi in carotide interna ed esterna)

N.B.

Fascio vascolo nervoso del collo → carotide comune + vena giugulare interna + nervo vago rivestiti da guaina carotidea (connettivo)

<p>AORTA:</p><ul><li><p>Principale arteria del grande circolo, da cui originano tutte le arterie</p></li><li><p>Origina dal ventricolo sinistro</p></li><li><p>Suddivide in Aorta Ascendente → Arco Aortico → Aorta Discendente (toracica e poi addominale dopo aver attraversato il diaframma)</p></li></ul><p>L’arco aortico origina 3 rami:</p><ul><li><p>Sul lato destro → Tronco brachiocefalico che si divide in → Carotide comune destra e Succlavia destra</p></li><li><p>Sul lato sinistro → Carotide comune sinistra e Succlavia Sinistra (che originano direttamente dall’arco)</p></li></ul><p>Il TRONCO BRACHIOCEFALICO:</p><ul><li><p>il nome indica la destinazione dei suo vasi</p></li><li><p>BRACHIO → la Succlavia è la principale arteria dell’arto superiore (continua con l’arteria ascellare e brachiale)</p></li><li><p>CEFALICO → la Carotide comune assicura irrorazione a testa e collo (dividendosi in carotide interna ed esterna)</p></li></ul><p></p><p>N.B.</p><p>Fascio vascolo nervoso del collo → carotide comune + vena giugulare interna + nervo vago rivestiti da guaina carotidea (connettivo)</p>
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Arteria Carotide Comune → Carotide esterna → Arteria Facciale

Rigonfiamenti carotide interna

CAROTIDE COMUNE:

  • A dx origina dal tronco brachiocefalico, mentre a sx origina dall’arco aortico

  • Risale verticalmente nel collo fino al livello del margine superiore della cartilagine tiroidea della laringe (pomo d’Adamo o a livello della C4) dove biforca in una CAROTIDE INTERNA ED ESTERNA

  • Quella interna sale verso l’encefalo senza emettere ramificazioni nel collo, mentre quella esterna emette diversi rami, tra cui l’ARTERIA FACCIALE

ARTERIA FACCIALE:

  • Decorso → prosegue dietro l’angolo della mandibola → ne scavalca il margine inferiore del corpo e risale obliquamente fino all’angolo mediale dell’occhio

  • In questo, emette diversi rami che dividiamo in cervicali e facciali

  • Quelle Cervicali sono la Palatina Ascendente, la Tonsillare e la Sottomentale (PTS)

  • Mentre quelle Facciali sono la Labiale inferiore e superiore, la Nasale Laterale e la Angolare (la angolare comunica con rami oftalmici → anastomosi carotide interna ed esterna).

  • E’ possibile palparne la pulsazione quando supera la mandibola in corrispondenza del margine anteriore del massetere

N.B.

A livello della biforcazione, in associazione alla carotide interna, osserviamo dei rigofiamenti, cioè il Seno Carotideo (barocettore per la PA) e il Glomo Carotideo (chemiocettore per le concentrazioni di gas) che sono in questa posizione strategica perché è la carotide interna che irrora la cavità cranica

<p>CAROTIDE COMUNE:</p><ul><li><p>A dx origina dal tronco brachiocefalico, mentre a&nbsp;sx origina dall’arco aortico</p></li><li><p>Risale verticalmente nel collo fino al livello del margine superiore della cartilagine tiroidea della laringe (pomo d’Adamo o a livello della C4) dove biforca in una CAROTIDE INTERNA ED ESTERNA</p></li><li><p>Quella interna sale verso l’encefalo senza emettere ramificazioni nel collo, mentre quella esterna emette diversi rami, tra cui l’ARTERIA FACCIALE</p></li></ul><p>ARTERIA FACCIALE:</p><ul><li><p>Decorso → prosegue dietro l’angolo della mandibola → ne scavalca il margine inferiore del corpo e risale obliquamente fino all’angolo mediale dell’occhio</p></li><li><p>In questo, emette diversi rami che dividiamo in cervicali e facciali</p></li><li><p>Quelle Cervicali sono la Palatina Ascendente, la Tonsillare e la Sottomentale (PTS)</p></li><li><p>Mentre quelle Facciali sono la Labiale inferiore e superiore, la Nasale Laterale e la Angolare (la angolare comunica con rami oftalmici → anastomosi carotide interna ed esterna).</p></li><li><p>E’ possibile palparne la pulsazione quando supera la mandibola in corrispondenza del margine anteriore del massetere</p></li></ul><p></p><p>N.B.</p><p>A livello della biforcazione, in associazione alla carotide interna, osserviamo dei rigofiamenti, cioè il Seno Carotideo (barocettore per la PA) e il Glomo Carotideo (chemiocettore per le concentrazioni di gas) che sono in questa posizione strategica perché è la carotide interna che irrora la cavità cranica</p><p></p><p></p><p></p>
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Carotide Esterna → Arteria Temporale e Mascellare

Carotide Esterna:

  • Emette quindi a livello del collo numerose l’arterie, salendo ancora invece emetterà due altre arterie principali: l’ARTERIA TEMPORALE SUPERFICIALE e l’ARTERIA MASCELLARE

ARTERIA TEMPORALE SUPERFICIALE

  • Risale anteriormente l’orecchio passando per l’arcata zigomatica (percepibile alla palpazione)

  • Vascolarizza la regione temporale con diversi rami e parte della faccia con l’arteria facciale trasversa

ARTERIA MASCELLARE

  • Origina posteriormente alla mandibola per poi passare mediamente al processo condiloideo → passa la fossa infratemporale fino a raggiungere  profondamente la fossa pterigopalatina.

  • In questo percorso si divide in  3 tratti: MANDIBOLARE - PTERIGOIDEO - PTERIGOPALATINO

Primo Tratto Mandibolare (in ordine, 4 arterie, ATMA):

  • Emette rami per le meningi, orecchio e mandibola

  • Arteria Auricolare Profonda e Timpanica Anteriore

  • Arteria Meningea Media

  • Arteria Alveolare Inferiore

Secondo Tratto Pterigoideo (in ordine, 6 arterie):

  • Vascolarizza i muscoli della masticazione e buccinatore

  • Arteria Masseterica

  • Rami Pterigoidei

  • Temporali Profondi posteriore e anteriore

  • Arteria Buccale → per il muscolo buccinatore e guancia

Terzo Tratto Pterigopalatino (in ordine, 5 arterie. AIPCS):

  • Entra nella fossa pterigopalatina dove ramifica 

  • Arteria Alveolare Postero Superiore

  • Arteria Infraorbitaria → con rami alveolari superiori anteriori e medi

  • Arteria Palatina Discendente → entra nel canale palatino maggiore (tra sfenoide e palatino) dividendo in arteria palatina maggiore e minori per vascolarizzare palato duro e molle

  • Arteria del Canale Pterigoideo → verso la faringe

  • Arteria Sfenopalatina → attraversa il foro sfenopalatino per vascolarizzate la cavità nasale

<p>Carotide Esterna:</p><ul><li><p>Emette quindi a livello del collo numerose l’arterie, salendo ancora invece emetterà due altre arterie principali: l’ARTERIA TEMPORALE SUPERFICIALE e l’ARTERIA MASCELLARE</p></li></ul><p>ARTERIA TEMPORALE SUPERFICIALE</p><ul><li><p>Risale anteriormente l’orecchio passando per l’arcata zigomatica (percepibile alla palpazione)</p></li><li><p>Vascolarizza la regione temporale con diversi rami e parte della faccia con l’arteria facciale trasversa</p></li></ul><p>ARTERIA MASCELLARE</p><ul><li><p>Origina posteriormente alla mandibola per poi passare mediamente al processo condiloideo → passa la fossa infratemporale fino a raggiungere&nbsp; profondamente la fossa pterigopalatina.</p></li><li><p>In questo percorso si divide in &nbsp;3 tratti: MANDIBOLARE - PTERIGOIDEO - PTERIGOPALATINO</p></li></ul><p>Primo Tratto Mandibolare (in ordine, 4 arterie, ATMA):</p><ul><li><p>Emette rami per le meningi, orecchio e mandibola</p></li><li><p>Arteria Auricolare Profonda e Timpanica Anteriore</p></li><li><p>Arteria Meningea Media</p></li><li><p>Arteria Alveolare Inferiore</p></li></ul><p>Secondo Tratto Pterigoideo (in ordine, 6 arterie):</p><ul><li><p>Vascolarizza i muscoli della masticazione e buccinatore</p></li><li><p>Arteria Masseterica</p></li><li><p>Rami Pterigoidei</p></li><li><p>Temporali Profondi posteriore e anteriore</p></li><li><p>Arteria Buccale → per il muscolo buccinatore e guancia</p></li></ul><p>Terzo Tratto Pterigopalatino (in ordine, 5 arterie. AIPCS):</p><ul><li><p>Entra nella fossa pterigopalatina dove ramifica&nbsp;</p></li><li><p>Arteria Alveolare Postero Superiore</p></li><li><p>Arteria Infraorbitaria → con rami alveolari superiori anteriori e medi</p></li><li><p>Arteria Palatina Discendente → entra nel canale palatino maggiore (tra sfenoide e palatino) dividendo in arteria palatina maggiore e minori per vascolarizzare palato duro e molle</p></li><li><p>Arteria del Canale Pterigoideo → verso la faringe</p></li><li><p>Arteria Sfenopalatina → attraversa il foro sfenopalatino per vascolarizzate la cavità nasale</p></li></ul><p></p><p></p>
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Carotide Esterna → Tutte le Ramificazioni

In Ordine Topografico, 8 arterie:

  • Arteria Tiroidea Superiore, Linguale e Facciale → dalla faccia anteriore

  • Arteria Faringea Ascendente → dalla faccia mediale

  • Arteria Occipitale e Auricolare Posteriore → dalla faccia posteriore

  • Arteria Mascellare e Temporale Superficiale → rami terminali 

TLF F OA MT

<p>In Ordine Topografico, 8 arterie:</p><ul><li><p>Arteria Tiroidea Superiore, Linguale e Facciale → dalla faccia anteriore</p></li><li><p>Arteria Faringea Ascendente → dalla faccia mediale</p></li><li><p>Arteria Occipitale e Auricolare Posteriore → dalla faccia posteriore</p></li><li><p>Arteria Mascellare e Temporale Superficiale → rami terminali&nbsp;</p></li></ul><p></p><p>TLF F OA MT</p>
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Carotide Interna - arteria oftalmica

La carotide interna, durante il suo ripiegamento (sifone) emette l’arteria oftalmica (con rami per l’occhio e l’orbita → arteria sopraorbitaria e sovratrocleare) e poi l’Arterie Cerebrali anteriori e medie che irrorano gran parte dell’encefalo

N.B. è la carotide esterna la principale responsabile della vascolarizzazione del viscerocranio, mentre quella interna è per l’encefalo e SNC e solo un ramo per il viscerocranio (arteria oftalmica)

<p>La carotide interna, durante il suo ripiegamento (sifone) emette l’arteria oftalmica (con rami per l’occhio e l’orbita → arteria sopraorbitaria e sovratrocleare) e poi l’Arterie Cerebrali anteriori e medie che irrorano gran parte dell’encefalo</p><p></p><p>N.B. è la carotide esterna la principale responsabile della vascolarizzazione del viscerocranio, mentre quella interna è per l’encefalo e SNC e solo un ramo per il viscerocranio (arteria oftalmica)</p>
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Vena Giugulare Interna ed Esterna

Plesso Venoso Pterigoideo

VENA GIUGULARE INTERNA:

  • Vena principale del collo

  • Origina dal bulbo della giugulare (che si estende dal Seno Sigmoideo) e passa attraverso il Foro Giugulare (tra occipitale e temporale)

  • Riceve sangue dai seni venosi della dura madre, quindi sangue endocranico

  • Scende all’interno della guaina carotidea che contiene inoltre la carotide (che sale) e il nervo vago

  • Alla base del collo va ad unirsi alla VENA SUCCLAVIA formando la VENA BRACHIOCEFALICA che insieme alla sua controlaterale formano la VENA CAVA SUPERIORE

  • E’ la via di drenaggio principale dell’encefalo e strutture profonde del collo

VENA GIUGULARE ESTERNA:

  • Origina dall’unione della Divisione Posteriore della Vena Retromandibolare + Vena Auricolare Posteriore

  • Decorre superficialmente sullo Sternocleidomastoideo

  • Sbocca nella VENA SUCCLAVIA

  • Raccoglie sangue dalla regione occipitale e nucale

  • Da essa sbocca la VENA GIUGULARE ANTERIORE, che origina nei pressi dell’osso ioide e raccoglie sangue dal collo superficiale

PLESSO VENOSO PTERIGOIDEO → VENA RETROMANDIBOLARE:

  • Si trova nella Fossa Intratemporale e riceve sangue dai territori dell’arteria mascellare

  • Da esso originano le VENE MASCELLARI che unendosi alla VENA TEMPORALE SUPERFICIALE formano la VENA RETROMANDIBOLARE che si divide in una DIVISIONE ANTERIORE e una POSTERIORE

  • DIVISIONE POSTERIORE che insieme alla VENA AURICOLARE POSTERIORE formano la GIUGULARE ESTERNA. 

  • DIVISIONE ANTERIORE che sbocca nella VENA FACCIALE COMUNE che a sua volta si connette con la GIUGULARE INTERNA.

<p>VENA GIUGULARE INTERNA:</p><ul><li><p>Vena principale del collo</p></li><li><p>Origina dal bulbo della giugulare (che si estende dal Seno Sigmoideo) e passa attraverso il Foro Giugulare (tra occipitale e temporale)</p></li><li><p>Riceve sangue dai seni venosi della dura madre, quindi sangue endocranico</p></li><li><p>Scende all’interno della guaina carotidea che contiene inoltre la carotide (che sale) e il nervo vago</p></li><li><p>Alla base del collo va ad unirsi alla VENA SUCCLAVIA formando la VENA BRACHIOCEFALICA che insieme alla sua controlaterale formano la VENA CAVA SUPERIORE</p></li><li><p>E’ la via di drenaggio principale dell’encefalo e strutture profonde del collo</p></li></ul><p>VENA GIUGULARE ESTERNA:</p><ul><li><p>Origina dall’unione della Divisione Posteriore della Vena Retromandibolare + Vena Auricolare Posteriore</p></li><li><p>Decorre superficialmente sullo Sternocleidomastoideo</p></li><li><p>Sbocca nella VENA SUCCLAVIA</p></li><li><p>Raccoglie sangue dalla regione occipitale e nucale</p></li><li><p>Da essa sbocca la VENA GIUGULARE ANTERIORE, che origina nei pressi dell’osso ioide e raccoglie sangue dal collo superficiale</p></li></ul><p>PLESSO VENOSO PTERIGOIDEO → VENA RETROMANDIBOLARE:</p><ul><li><p>Si trova nella Fossa Intratemporale e riceve sangue dai territori dell’arteria mascellare</p></li><li><p>Da esso originano le VENE MASCELLARI che unendosi alla VENA TEMPORALE SUPERFICIALE formano la VENA RETROMANDIBOLARE che si divide in una DIVISIONE ANTERIORE e una POSTERIORE</p></li><li><p>DIVISIONE POSTERIORE che insieme alla VENA AURICOLARE POSTERIORE formano la GIUGULARE ESTERNA.&nbsp;</p></li><li><p>DIVISIONE ANTERIORE che sbocca nella VENA FACCIALE COMUNE che a sua volta si connette con la GIUGULARE INTERNA.</p></li></ul><p></p>
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Osso Nasale - Osso Lacrimale - Conca nasale inferiore - Vomere

Osso Nasale:

  • Ossa pari

  • Sulla faccia esterna presenta il Forame Nasale per piccole vene emissarie

  • Sulla faccia interna solco etmoidale (passa il nervo etmoidale anteriore) e cresta nasale (si articola con la lamina perpendicolare dell’etmoide).

Osso Lacrimale:

  • Ossa Pari

  • Presenta sulla superficie laterale: il solco lacrimale, cresta lacrimale posteriore e uncino lacrimale

  • Con mascella e conca nasale inferiore, completa il canale naso lacrimale

Conca Nasale Inferiore:

  • Presenta il processo etmoidale, lacrimale e mascellare

Vomere:

  • Si articola con la mascella e il palatino con il margine inferiore

  • Con l’etmoide con il margine anteriore

  • Con lo sfenoide con il margine superiore

  • Margine posteriore libero

<p>Osso Nasale:</p><ul><li><p>Ossa pari</p></li><li><p>Sulla faccia esterna presenta il Forame Nasale per piccole vene emissarie</p></li><li><p>Sulla faccia interna solco etmoidale (passa il nervo etmoidale anteriore) e cresta nasale (si articola con la lamina perpendicolare dell’etmoide).</p></li></ul><p>Osso Lacrimale:</p><ul><li><p>Ossa Pari</p></li><li><p>Presenta sulla superficie laterale: il solco lacrimale, cresta lacrimale posteriore e uncino lacrimale</p></li><li><p>Con mascella e conca nasale inferiore, completa il canale naso lacrimale</p></li></ul><p>Conca Nasale Inferiore:</p><ul><li><p>Presenta il processo etmoidale, lacrimale e mascellare</p></li></ul><p>Vomere:</p><ul><li><p>Si articola con la mascella e il palatino con il margine inferiore</p></li><li><p>Con l’etmoide con il margine anteriore</p></li><li><p>Con lo sfenoide con il margine superiore</p></li><li><p>Margine posteriore libero</p></li></ul><p></p><p></p>
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Cavità Orbitaria - Margini

Generalità:

  • Forma → piramide quadrangolare

  • Base → in avanti e corrisponde all’apertura della cavità orbitaria

  • Apice → posteromedialmente, con il foro ottico a livello della piccola ala dello sfenoide

Margini apertura orbitaria (partecipano 3 ossa):

  • Superiormente → Osso Frontale

  • Inferomedialmente → Mascellare

  • Inferolateralmente → Zigomatico

Fori che troviamo sui margini:

  • Foro sovraorbitario → più laterale

  • Incisura sovratrocleare → più mediale

  • Per rami del nervo frontale (nervo sovraorbitario e sovratrocleare) e vasi omonimi

<p>Generalità:</p><ul><li><p>Forma → piramide quadrangolare</p></li><li><p>Base → in avanti e corrisponde all’apertura della cavità orbitaria</p></li><li><p>Apice → posteromedialmente, con il foro ottico a livello della piccola ala dello sfenoide</p></li></ul><p>Margini apertura orbitaria (partecipano 3 ossa):</p><ul><li><p>Superiormente → Osso Frontale</p></li><li><p>Inferomedialmente → Mascellare</p></li><li><p>Inferolateralmente → Zigomatico </p></li></ul><p>Fori che troviamo sui margini:</p><ul><li><p>Foro sovraorbitario → più laterale</p></li><li><p>Incisura sovratrocleare → più mediale</p></li><li><p>Per rami del nervo frontale (nervo sovraorbitario e sovratrocleare) e vasi omonimi</p></li></ul><p></p>
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Cavità Orbitaria - Pareti

Pareti (partecipano 7 ossa):

Parete Superiore (tetto):

  • 2/3 anteriori formati dalla faccia orbitaria dell’Osso Frontale

  • 1/3 posteriore è formato dalla piccola ala dello Sfenoide

  • Questa parete si separa dalla fossa cranica anteriore

  • Lateralmente sull’osso frontale troviamo la Fossa Lacrimale, mentre Medialmente abbiamo la Fossa Trocleare

Parete Laterale:

  • 1/3 anteriore formato dall’Osso Zigomatico

  • 2/3 posteriori dalla grande ala dello Sfenoide

  • Questa parete si separa dalla fossa temporale lateralmente e dalla fossa cranica media superiormente

Parete Inferiore (pavimento):

  • Formato da Zigomatico e Mascellare principalmente + la piccola superficie orbitaria del Palatino

  • Questa parete si separa inferiormente dal seno mascellare

  • Il pavimento è separato dalla Fessura Orbitaria Inferiore (tra grande ala dello sfenoide, zigomatico mascellare e palatino)

  • Fratture in questa zona compromettono i movimenti del bulbo oculare (incarceramento muscolo retto inferiore)

Parete Mediale:

  • Formata da: Mascella + Osso Lacrimale + Etmoide (lamina papiracea) + Sfenoide (vicino al foro ottico)

  • E’ presente la Fossa del Sacco Lacrimale che conduce al Canale Nasolacrimale e sbocca nel Meato Nasale Inferiore

  • Ci sono poi Fori Etmoidali anteriori e posteriori per vasi e nervi omonimi

  • Questa parete si separa dai seni etmoidali.

<p>Pareti (partecipano 7 ossa):</p><p>Parete Superiore (tetto):</p><ul><li><p>2/3 anteriori formati dalla faccia orbitaria dell’Osso Frontale</p></li><li><p>1/3 posteriore è formato dalla piccola ala dello Sfenoide</p></li><li><p>Questa parete si separa dalla fossa cranica anteriore</p></li><li><p>Lateralmente sull’osso frontale troviamo la Fossa Lacrimale, mentre Medialmente abbiamo la Fossa Trocleare </p></li></ul><p>Parete Laterale:</p><ul><li><p>1/3 anteriore formato dall’Osso Zigomatico</p></li><li><p>2/3 posteriori dalla grande ala dello Sfenoide</p></li><li><p>Questa parete si separa dalla fossa temporale lateralmente e dalla fossa cranica media superiormente</p></li></ul><p>Parete Inferiore (pavimento):</p><ul><li><p>Formato da Zigomatico e Mascellare principalmente + la piccola superficie orbitaria del Palatino</p></li><li><p>Questa parete si separa inferiormente dal seno mascellare</p></li><li><p>Il pavimento è separato dalla Fessura Orbitaria Inferiore (tra grande ala dello sfenoide, zigomatico mascellare e palatino)</p></li><li><p>Fratture in questa zona compromettono i movimenti del bulbo oculare (incarceramento muscolo retto inferiore)</p></li></ul><p>Parete Mediale:</p><ul><li><p>Formata da: Mascella + Osso Lacrimale + Etmoide (lamina papiracea) + Sfenoide (vicino al foro ottico)</p></li><li><p>E’ presente la Fossa del Sacco Lacrimale che conduce al Canale Nasolacrimale e sbocca nel Meato Nasale Inferiore</p></li><li><p>Ci sono poi Fori Etmoidali anteriori e posteriori per vasi e nervi omonimi</p></li><li><p>Questa parete si separa dai seni etmoidali.</p></li></ul><p></p>
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Cavita Orbitaria - Fori e Fessure

  1. Foro Ottico (canale ottico):

  • Localizzazione → apice della cavità orbitaria a livello della piccola ala dello sfenoide

  • Mette in comunicazione l’orbita con la fossa cranica media

  • Decorre il Nervo Ottico e l’Arteria Oftalmica (ramo della carotide interna)

  1. Fessura Orbitaria Superiore:

  • Localizzazione → tra piccola e grande ala dello Sfenoide

  • Mette in comunicazione l’orbita con la fossa cranica media

  • Decorre il Nervo Oculomotore, Nervo Trocleare, Nervo Abducente, Branca Oftalmica del Trigemino (rami lacrimali, frontali e nasociliari) che innervano i muscoli del bulbo oculare e la Vena Oftalmica Superiore

  1. Fessura Orbitaria Inferiore:

  • Localizzazione → tra grande ala sfenoide, mascellare, palatino e zigomatico

  • Mette in comunicazione l’orbita con la fossa pterigopalatina e infratemporale (fosse extracraniche)

  • Decorre Il Nervo Infraorbitario e Zigomatico (ramo del mascellare V2), Vena Oftalmica Inferiore (che comunica con il plesso pterigoideo) e Arteria Infraorbitaria (ramo dell’arteria mascellare) 

  1. Fori Etmoidali (anteriori e posteriori):

  • Localizzazione → tra osso frontale e etmoide

  • Mette in comunicazione l’orbita con la cavità nasale e fossa cranica anteriore

  • Decorrono Arterie Etmoidali (rami dell’arteria oftalmica), Vene Oftalmiche (rami della vena oftalmica superiore) e Nervi Etmoidali (rami del nervo nasociliare, V1)

  1. Solco Infraorbitario:

  • Localizzazione → sull’Osso Mascellare (pavimento orbita)

  • Mette in comunicazione con il canale e foro infraorbitario che sbocca sulla faccia anteriore del viso

  • Decorre il Nervo Infraorbitario (da V2) e l’Arteria Infraorbitaria

<ol><li><p>Foro Ottico (canale ottico):</p></li></ol><ul><li><p>Localizzazione → apice della cavità orbitaria a livello della piccola ala dello sfenoide</p></li><li><p>Mette in comunicazione l’orbita con la fossa cranica media</p></li><li><p>Decorre il Nervo Ottico e l’Arteria Oftalmica (ramo della carotide interna)</p></li></ul><ol start="2"><li><p>Fessura Orbitaria Superiore:</p></li></ol><ul><li><p>Localizzazione → tra piccola e grande ala dello Sfenoide</p></li><li><p>Mette in comunicazione l’orbita con la fossa cranica media</p></li><li><p>Decorre il Nervo Oculomotore, Nervo Trocleare, Nervo Abducente, Branca Oftalmica del Trigemino (rami lacrimali, frontali e nasociliari) che innervano i muscoli del bulbo oculare e la Vena Oftalmica Superiore</p></li></ul><ol start="3"><li><p>Fessura Orbitaria Inferiore:</p></li></ol><ul><li><p>Localizzazione → tra grande ala sfenoide, mascellare, palatino e zigomatico</p></li><li><p>Mette in comunicazione l’orbita con la fossa pterigopalatina e infratemporale (fosse extracraniche)</p></li><li><p>Decorre Il Nervo Infraorbitario e Zigomatico (ramo del mascellare V2), Vena Oftalmica Inferiore (che comunica con il plesso pterigoideo) e Arteria Infraorbitaria (ramo dell’arteria mascellare)&nbsp;</p></li></ul><ol start="4"><li><p>Fori Etmoidali (anteriori e posteriori):</p></li></ol><ul><li><p>Localizzazione → tra osso frontale e etmoide</p></li><li><p>Mette in comunicazione l’orbita con la cavità nasale e fossa cranica anteriore</p></li><li><p>Decorrono Arterie Etmoidali (rami dell’arteria oftalmica), Vene Oftalmiche (rami della vena oftalmica superiore) e Nervi Etmoidali (rami del nervo nasociliare, V1)</p></li></ul><ol start="5"><li><p>Solco Infraorbitario:</p></li></ol><ul><li><p>Localizzazione → sull’Osso Mascellare (pavimento orbita)</p></li><li><p>Mette in comunicazione con il canale e foro infraorbitario che sbocca sulla faccia anteriore del viso</p></li><li><p>Decorre il Nervo Infraorbitario (da V2) e l’Arteria Infraorbitaria</p></li></ul><p></p>
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Cavità Nasale

Tetto:

  • Formato da Osso Frontale, Etmoide (lamina cibrosa) e Sfenoide

  • Nella parte posterosuperiore è presente il Recesso Sfeno-Etmoidale → sede di apertura del seno sfenoidale

Pavimento (è anche il tetto della cavità orale):

  • Formato dalle Ossa Mascellari (processi palatini) + Ossa Palatine (lamine orizzontali)

  • Lungo la linea mediana si solleva la Cresta Nasale dove si inserisce il Vomere

Parete Mediale (setto nasale):

  • Posteroinferiore → vomere

  • Posterosuperiore → lamina perpendicolare etmoide

  • Anteriore → cartilagine

Parete Laterale (6):

  • Ossa Mascellare - Lacrimale - Conca nasale inferiore - Etmoide (conche nasali) - Osso Palatino (lamina perpendicolare) - Sfenoide (lamina mediale processo pterigoideo)

  • Tutte queste ossa delimitano lo iato del seno mascellare (apertura)

Comunicazioni della Cavità Nasale:

  • Con la cavità cranica → attraverso fori della lamina cribrosa (etmoide) passano filetti del nervo olfattivo e vasi (nel 1% il foro cieco può far passare una vena comunicante con il seno sagittale superiore)

  • Con la fossa pterigopalatina → attraverso il foro sfenopalatino dove passa l’arteria sfenopalatina (dalla arteria mascellare) e il nervo sfenopalatino (da V2)

  • Con la cavità orale → attraverso il canale incisivo a livello dei mascellari

<p>Tetto:</p><ul><li><p>Formato da Osso Frontale, Etmoide (lamina cibrosa) e Sfenoide</p></li><li><p>Nella parte posterosuperiore è presente il Recesso Sfeno-Etmoidale → sede di apertura del seno sfenoidale</p></li></ul><p>Pavimento (è anche il tetto della cavità orale):</p><ul><li><p>Formato dalle Ossa Mascellari (processi palatini) + Ossa Palatine (lamine orizzontali)</p></li><li><p>Lungo la linea mediana si solleva la Cresta Nasale dove si inserisce il Vomere</p></li></ul><p>Parete Mediale (setto nasale):</p><ul><li><p>Posteroinferiore → vomere</p></li><li><p>Posterosuperiore → lamina perpendicolare etmoide</p></li><li><p>Anteriore → cartilagine</p></li></ul><p>Parete Laterale (6):</p><ul><li><p>Ossa Mascellare - Lacrimale - Conca nasale inferiore - Etmoide (conche nasali) - Osso Palatino (lamina perpendicolare) - Sfenoide (lamina mediale processo pterigoideo)</p></li><li><p>Tutte queste ossa delimitano lo iato del seno mascellare (apertura)</p></li></ul><p>Comunicazioni della Cavità Nasale:</p><ul><li><p>Con la cavità cranica → attraverso fori della lamina cribrosa (etmoide) passano filetti del nervo olfattivo e vasi (nel 1% il foro cieco può far passare una vena comunicante con il seno sagittale superiore)</p></li><li><p>Con la fossa pterigopalatina → attraverso il foro sfenopalatino dove passa l’arteria sfenopalatina (dalla arteria mascellare) e il nervo sfenopalatino (da V2)</p></li><li><p>Con la cavità orale → attraverso il canale incisivo a livello dei mascellari</p></li></ul><p></p>
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Fossa Temporale

FOSSA TEMPORALE:

Limiti:

  • Superiormente → Linea Temporale Inferiore

  • Anteriormente → Processo Zigomatico del Frontale + Processo Frontale dello Zigomatico

  • Posteriormente → continuo della linea temporale + Cresta Sopramastoidea

  • Inferiormente → Arcata Zigomatica

  • Lateralmente → Fascia Temporale che ricopre il muscolo temporale

  • Medialmente → Frontale + Parietale + Squama del Temporale + Grande ala dello Sfenoide fino la Cresta Infratemporale

Contenuto:

  • Muscolo Temporale (rivestito dalla Fascia Temporale) → muscolo masticatorio

  • Arteria Temporale Superficiale → ramo terminale della carotide esterna

  • Arterie Temporali Profonde → rami della porzione pterigoidea dell’arteria mascellare (irrorano il muscolo temporale)

  • Nervi Temporali Profondi → rami del nervo mandibolare (V3), innerva i muscoli della masticazione

  • Nervo Zigomatico Temporale → ramo del nervo zigomatico (V2)

<p>FOSSA TEMPORALE:</p><p>Limiti:</p><ul><li><p>Superiormente → Linea Temporale Inferiore</p></li><li><p>Anteriormente → Processo Zigomatico del Frontale + Processo Frontale dello Zigomatico</p></li><li><p>Posteriormente → continuo della linea temporale + Cresta Sopramastoidea</p></li><li><p>Inferiormente → Arcata Zigomatica</p></li><li><p>Lateralmente → Fascia Temporale che ricopre il muscolo temporale</p></li><li><p>Medialmente → Frontale + Parietale + Squama del Temporale + Grande ala dello Sfenoide fino la Cresta Infratemporale</p></li></ul><p></p><p>Contenuto:</p><ul><li><p>Muscolo Temporale (rivestito dalla Fascia Temporale) → muscolo masticatorio</p></li><li><p>Arteria Temporale Superficiale → ramo terminale della carotide esterna</p></li><li><p>Arterie Temporali Profonde → rami della porzione pterigoidea dell’arteria mascellare (irrorano il muscolo temporale)</p></li><li><p>Nervi Temporali Profondi → rami del nervo mandibolare (V3), innerva i muscoli della masticazione</p></li><li><p>Nervo Zigomatico Temporale → ramo del nervo zigomatico (V2)</p></li></ul><p></p>
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Fossa Infratemporale

FOSSA INFRATEMPORALE:

  • Limiti:

    • Superiormente → Cresta e Superficie Infratemporale grande ala Sfenoide, e parte dell’osso temporale

    • Anteriormente → Tuberosità Mascellare

    • Posteriormente → Processo stiloideo + Parte anteriore porzione Timpanica e Mastoidea dell’Osso Temporale

    • Lateralmente → Ramo della Mandibola

    • Medialmente → Lamina Laterale del Processo Pterigoideo dello Sfenoide

    • Inferiore → aperta verso il basso

  • Contenuto:

    • Muscolo Pterigoideo Laterale

    • Muscolo Pterigoideo Mediale

    • Rami Arteria Mascellare (parte mandibolare e pterigoidea)

    • Plesso Venoso Pterigoideo → è un plesso senza valvole, quindi il sangue scorre a seconda del gradiente pressorio (la contrazione dei muscoli pterigoidei favorisce il drenaggio) → può drenare verso le vene superficiali (mascellari → retromandibolare → giugulare tramite divisioni) oppure verso vene del neurocranio (seno cavernoso → vena oftalmica superiore o inferiore, collegamento possibile grazie a vene emissarie) → avendo questa bidirezionalità, trombi o infezioni possono passare al neurocranio facilmente.

    • Nervo Mandibolare (terza branca del trigemino)

<p>FOSSA INFRATEMPORALE:</p><ul><li><p>Limiti:</p><ul><li><p>Superiormente → Cresta e Superficie Infratemporale grande ala Sfenoide, e parte dell’osso temporale</p></li><li><p>Anteriormente → Tuberosità Mascellare</p></li><li><p>Posteriormente →  Processo stiloideo + Parte anteriore porzione Timpanica e Mastoidea dell’Osso Temporale</p></li><li><p>Lateralmente → Ramo della Mandibola</p></li><li><p>Medialmente → Lamina Laterale del Processo Pterigoideo dello Sfenoide</p></li><li><p>Inferiore → aperta verso il basso</p></li></ul></li><li><p>Contenuto:</p><ul><li><p>Muscolo Pterigoideo Laterale </p></li></ul><ul><li><p>Muscolo Pterigoideo Mediale </p></li><li><p>Rami Arteria Mascellare (parte mandibolare e pterigoidea)</p></li><li><p>Plesso Venoso Pterigoideo → è un plesso senza valvole, quindi il sangue scorre a seconda del gradiente pressorio (la contrazione dei muscoli pterigoidei favorisce il drenaggio) → può drenare verso le vene superficiali (mascellari → retromandibolare → giugulare tramite divisioni) oppure verso vene del neurocranio (seno cavernoso → vena oftalmica superiore o inferiore, collegamento possibile grazie a vene emissarie) → avendo questa bidirezionalità, trombi o infezioni possono passare al neurocranio facilmente.</p></li><li><p>Nervo Mandibolare (terza branca del trigemino)</p></li></ul></li></ul><p></p>
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Fossa Infratemporale → Nervo Mandibolare

Nervo Mandibolare (terza branca del trigemino, quinto nervo cranico):

  • Esce dalla cavità cranica media attraverso il foro ovale per entrare nella fossa infratemporale dove si divide in due tronchi.

Tronco Anteriore (prevalentemente motorio) con (4):

  • Nervi Temporali Profondi (muscolo temporale)

  • Nervo del Massetere

  • Nervo Pterigoideo Laterale

  • Nervo Buccale → unico sensitivo (per mucosa guancia e cavità orale)

Tronco Posteriore (prevalentemente sensitivo) (3):

  • Nervo Alveolare Inferiore → per denti inferiori, prima di entrare nel Canale Mandibolare emette un ramo, il Nervo Miloioideo che innerva il muscolo miloioideo e digastrico

  • Nervo Linguale → per 2/3 anteriori della lingua

  • Nervo Auricolotemporale → per cute tempia, padiglione auricolare, articolazione temporomandibolare.

Prima della divisioni in Tronchi, dal Nervo Mandibolare parte:

  • il Nervo Pterigoideo Mediale da cui partono fibre motorie che innervano il tensore del velo palatino e timpano

Fibre Parasimpatiche collegate a V3:

  • Che significa? Fibre parasimpatiche che nascono da altri nervi, usano il trigemino come “autostrada” per arrivare alle loro destinazioni.

  • Corda del Timpano (dal facciale, VII) → contiene fibre gustative speciali della lingua e fibre parasimpatiche pregangliali che con sinapsi passano il segnale a fibre postgangliari per le ghiandole sottolinguali e sottomandibolari

  • Nervo Piccolo Petroso (dal glossofaringeo, IX) → contiene fibre parasimpatiche pregangliari per neuroni del ganglio ottico con le quali formano sinapsi → così, fibre postgangliari continuano con il Nervo Auricolotemporale per innervare la parotide.

<p>Nervo Mandibolare (terza branca del trigemino, quinto nervo cranico):</p><ul><li><p>Esce dalla cavità cranica media attraverso il foro ovale per entrare nella fossa infratemporale dove si divide in due tronchi.</p></li></ul><p>Tronco Anteriore (prevalentemente motorio) con (4):</p><ul><li><p>Nervi Temporali Profondi (muscolo temporale)</p></li><li><p>Nervo del Massetere</p></li><li><p>Nervo Pterigoideo Laterale</p></li><li><p>Nervo Buccale → unico sensitivo (per mucosa guancia e cavità orale)</p></li></ul><p>Tronco Posteriore (prevalentemente sensitivo) (3):</p><ul><li><p>Nervo Alveolare Inferiore → per denti inferiori, prima di entrare nel Canale Mandibolare emette un ramo, il Nervo Miloioideo che innerva il muscolo miloioideo e digastrico</p></li><li><p>Nervo Linguale → per 2/3 anteriori della lingua</p></li><li><p>Nervo Auricolotemporale → per cute tempia, padiglione auricolare, articolazione temporomandibolare.</p></li></ul><p>Prima della divisioni in Tronchi, dal Nervo Mandibolare parte:</p><ul><li><p>il Nervo Pterigoideo Mediale da cui partono fibre motorie che innervano il tensore del velo palatino e timpano</p></li></ul><p>Fibre Parasimpatiche collegate a V3:</p><ul><li><p>Che significa? Fibre parasimpatiche che nascono da altri nervi, usano il trigemino come “autostrada”&nbsp;per arrivare alle loro destinazioni.</p></li><li><p>Corda del Timpano (dal facciale, VII) → contiene fibre gustative speciali della lingua e fibre parasimpatiche pregangliali che con sinapsi passano il segnale a fibre postgangliari per le ghiandole sottolinguali e sottomandibolari</p></li><li><p>Nervo Piccolo Petroso (dal glossofaringeo, IX) → contiene fibre parasimpatiche pregangliari per neuroni del ganglio ottico con le quali formano sinapsi → così, fibre postgangliari continuano con il Nervo Auricolotemporale per innervare la parotide.</p></li></ul><p></p>
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Fossa Infratemporale → Comunicazioni 5

Con la Fossa Temporale:

  • Attraverso il limite dato dall’arcata zigomatica + cresta infratemporale della grande ala dello sfenoide

Con la Fossa Cranica Media:

  • Foro Ovale → nervo mandibolare (V3), nervo piccolo petroso (IX) (anche piccoli rami dell’arteria accessoria meningea media e vene comunicanti con il plesso pterigoideo)

  • Foro Spinoso → arteria e vena meningea media e nervo spinoso

Con la Fossa Pterigopalatina:

  • Attraverso la Fessura Pterigomascellare dove passa l’arteria mascellare (e suoi rami) e nervi alveolari superiori (V2, mascellare)

Con la Cavità Orbitaria:

  • Fessura Orbitaria Inferiore → vena oftalmica inferiore + vene comunicanti con il plesso pterigoideo, nervo e arteria infraorbitaria e nervo zigomatico

Con la Mandibola:

  • Foro Mandibolare → canale mandibolare → nervo e arteria alveolare inferiore 

<p>Con la Fossa Temporale:</p><ul><li><p>Attraverso il limite dato dall’arcata zigomatica + cresta infratemporale della grande ala dello sfenoide</p></li></ul><p>Con la Fossa Cranica Media:</p><ul><li><p>Foro Ovale → nervo mandibolare (V3), nervo piccolo petroso (IX) (anche piccoli rami dell’arteria accessoria meningea media e vene comunicanti con il plesso pterigoideo)</p></li><li><p>Foro Spinoso → arteria e vena meningea media e nervo spinoso</p></li></ul><p>Con la Fossa Pterigopalatina:</p><ul><li><p>Attraverso la Fessura Pterigomascellare dove passa l’arteria mascellare (e suoi rami) e nervi alveolari superiori (V2, mascellare)</p></li></ul><p>Con la Cavità Orbitaria:</p><ul><li><p>Fessura Orbitaria Inferiore → vena oftalmica inferiore + vene comunicanti con il plesso pterigoideo, nervo e arteria infraorbitaria e nervo zigomatico</p></li></ul><p>Con la Mandibola:</p><ul><li><p>Foro Mandibolare → canale mandibolare → nervo e arteria alveolare inferiore&nbsp;</p></li></ul><p></p>
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Continuità Fossa Temporale → Infratemporale

Fossa Temporale e Infratemporale sono in continuità tra loro:

  • Il limite inferiore della fossa temporale è quello superiore della fossa infratemporale

  • Il punto di passaggio è dato dall’Arcata Zigomatica + Cresta infratemporale della grande ala dello Sfenoide.

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Fossa Pterigopalatina

Piccolo spazio profondo a forma a goccia rovesciata

Limiti:

  • Posteriore → processo pterigoideo dello Sfenoide

  • Anteriore → superficie posteriore del Corpo della Mascella

  • Mediale → lamina perpendicolare dell’Osso Palatino

  • Laterale → aperta → fessura pterigomascellare (in comunicazione con la fossa infratemporale)

Comunicazioni principali (7):

  • Foro sfenopalatino → medialmente → tra sfenoide e palatino → per la cavità nasale (attraversato da arteria sfenopalatina e nervo nasopalatino, rami di arteria e nervo mascellare)

  • Canale Pterigoideo → posteriormente sullo sfenoide (sotto il rotondo) → per la fossa cranica (passano fibre del nervo grande petroso e petroso profondo che formano il nervo vidiano, passa anche l’arteria del canale pterigoideo)

  • Foro rotondo → posterosuperiormente sullo sfenoide → per la fossa cranica media (passa il nervo mascellare)

  • Canale Faringeo (palato-vaginale) → medialmente → per il rinofaringe (passano piccoli rami arteriosi e nervosi faringei) (canale delimitato da processo vaginale corpo sfenoide e osso palatino)

  • Fessura orbitaria inferiore → superiormente → per la cavità orbitaria (passa l’arteria infraorbitaria e nervi infraorbitaria e zigomatico)

  • Canale palatino → inferiormente → per la cavità orale (passa l’arteria palatina discendente e nervi palatini) 

  • Fessura pterigomascellare → lateralmente → per la fossa infratemporale (passa arteria mascellare, nervo alveolare superiore)

Contenuto:

  • Tratto Terzo (pterigopalatino) della Arteria Mascellare

  • Vene Satelliti → drenano nel Plesso Venoso Pterigoideo → da cui emergono le Vene Mascellari

  • Nervo Mascellare (V2)

    • Dalla cavità cranica media, attraverso il Foro Rotondo entra nella Fossa Pterigopalatina (porta fibre sensitive) → da qui partiranno rami alveolari, zigomatici, infraorbitari ecc…

  • Ganglio Pterigopalatino (stazione parasimpatica, situato vicino il foro sfenopalatino)

    • Riceve 3 tipi di fibre

    • Fibre parasimpatiche pregangliari del Nervo Grande Petroso e fibre simpatiche postgangliari dal Nervo Petroso Profondo → insieme formano il Nervo del Canale Pterigoideo (o Nervo Vidiano) che attraversano appunto il Canale Pterigoideo per innervare ghiandole lacrimali, nasali, palatine → Nervo Petroso Profondo deriva dal plesso carotideo, mentre il Grande Petroso deriva dal facciale

    • Riceve anche fibre sensitive che arrivano dal Nervo Mascellare, per portare sensibilità alla mucosa di naso, palato e faringe.

    • Le fibre pregangliari fanno sinapsi, mentre quelle post e sensitive attraversano il ganglio senza fare sinapsi

<p>Piccolo spazio profondo a forma a goccia rovesciata</p><p>Limiti:</p><ul><li><p>Posteriore → processo pterigoideo dello Sfenoide</p></li><li><p>Anteriore → superficie posteriore del Corpo della Mascella</p></li><li><p>Mediale → lamina perpendicolare dell’Osso Palatino</p></li><li><p>Laterale → aperta → fessura pterigomascellare (in comunicazione con la fossa infratemporale)</p></li></ul><p>Comunicazioni principali (7):</p><ul><li><p>Foro sfenopalatino → medialmente → tra sfenoide e palatino → per la cavità nasale (attraversato da arteria sfenopalatina e nervo nasopalatino, rami di arteria e nervo mascellare)</p></li><li><p>Canale Pterigoideo → posteriormente sullo sfenoide (sotto il rotondo) → per la fossa cranica (passano fibre del nervo grande petroso e petroso profondo che formano il nervo vidiano, passa anche l’arteria del canale pterigoideo)</p></li><li><p>Foro rotondo → posterosuperiormente sullo sfenoide → per la fossa cranica media (passa il nervo mascellare)</p></li><li><p>Canale Faringeo (palato-vaginale) → medialmente → per il rinofaringe (passano piccoli rami arteriosi e nervosi faringei) (canale delimitato da processo vaginale corpo sfenoide e osso palatino)</p></li><li><p>Fessura orbitaria inferiore → superiormente → per la cavità orbitaria (passa l’arteria infraorbitaria e nervi infraorbitaria e zigomatico)</p></li><li><p>Canale palatino → inferiormente → per la cavità orale (passa l’arteria palatina discendente e nervi palatini)&nbsp;</p></li><li><p>Fessura pterigomascellare → lateralmente → per la fossa infratemporale (passa arteria mascellare, nervo alveolare superiore)</p></li></ul><p>Contenuto:</p><ul><li><p>Tratto Terzo (pterigopalatino) della Arteria Mascellare</p></li></ul><ul><li><p>Vene Satelliti → drenano nel Plesso Venoso Pterigoideo → da cui emergono le Vene Mascellari</p></li></ul><ul><li><p>Nervo Mascellare (V2)</p><ul><li><p>Dalla cavità cranica media, attraverso il Foro Rotondo entra nella Fossa Pterigopalatina (porta fibre sensitive) → da qui partiranno rami alveolari, zigomatici, infraorbitari ecc…</p></li></ul></li></ul><ul><li><p>Ganglio Pterigopalatino (stazione parasimpatica, situato vicino il foro sfenopalatino)</p><ul><li><p>Riceve 3 tipi di fibre</p></li><li><p>Fibre parasimpatiche pregangliari del Nervo Grande Petroso e fibre simpatiche postgangliari dal Nervo Petroso Profondo → insieme formano il Nervo del Canale Pterigoideo (o Nervo Vidiano) che attraversano appunto il Canale Pterigoideo per innervare ghiandole lacrimali, nasali, palatine → Nervo Petroso Profondo deriva dal plesso carotideo, mentre il Grande Petroso deriva dal facciale</p></li><li><p>Riceve anche fibre sensitive che arrivano dal Nervo Mascellare, per portare sensibilità alla mucosa di naso, palato e faringe.</p></li><li><p>Le fibre pregangliari fanno sinapsi, mentre quelle post e sensitive attraversano il ganglio senza fare sinapsi</p></li></ul></li></ul><p></p><p></p>
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<p>ALCUNE FOTO DEL PLICO</p>

ALCUNE FOTO DEL PLICO

ALCUNE FOTO DEL PLICO

<p>ALCUNE FOTO DEL PLICO</p>
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<p>ALCUNE FOTO DEL PLICO</p>

ALCUNE FOTO DEL PLICO

ALCUNE FOTO DEL PLICO

<p>ALCUNE FOTO DEL PLICO</p>
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ALCUNE FOTO DEL PLICO

ALCUNE FOTO DEL PLICO

<p>ALCUNE FOTO DEL PLICO</p>
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Colonna Vertebrale - Generalità e Tratti

Generalità:

  • E’ l’asse scheletrico del corpo → formata da segmenti ossei chiamate VERTEBRE

Tratti:

  • Tratto Cervicale → 7 Vertebre Cervicali (C1-C7)

  • Tratto Toracico → 12 Vertebre Toraciche (T1-T12) → in rapporto con le coste (articolazioni costo-vertebrali)

  • Tratto Lombale → 5 Vertebre Lombari (L1-L5) → conclude la parte mobile della colonna

  • Tratto Sacrale → 5 Vertebre Sacrali cui fusione forma l’Osso Sacro

  • Tratto Coccigeo → 3-4 Vertebre Coccigee cui fusione forma l’Osso Coccigeo

(tra le vertebre si hanno piccoli movimenti che sommati permettono grandi movimenti del tronco)

<p></p><p>Generalità:</p><ul><li><p>E’ l’asse scheletrico del corpo → formata da segmenti ossei chiamate VERTEBRE</p></li></ul><p>Tratti:</p><ul><li><p>Tratto Cervicale → 7 Vertebre Cervicali (C1-C7) </p></li><li><p>Tratto Toracico → 12 Vertebre Toraciche (T1-T12) → in rapporto con le coste (articolazioni costo-vertebrali)</p></li><li><p>Tratto Lombale → 5 Vertebre Lombari (L1-L5) → conclude la parte mobile della colonna</p></li><li><p>Tratto Sacrale → 5 Vertebre Sacrali cui fusione forma l’Osso Sacro</p></li><li><p>Tratto Coccigeo → 3-4 Vertebre Coccigee cui fusione forma l’Osso Coccigeo</p></li></ul><p>(tra le vertebre si hanno piccoli movimenti che sommati permettono grandi movimenti del tronco)</p><p></p><p></p>
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Curve Fisiologiche Della Colonna Vertebrale

Sul piano sagittale la colonna non è rettilinea → presenta curve fisiologiche → importante per distribuire meglio i carichi e mantenere l’equilibrio in posizione eretta.

Curve:

  • A livello Cervicale → Convessità Anteriore → Lordosi Cervicale

  • A livello Toracico → Concavità Anteriore → Cifosi Toracica

  • A livello Lombale → Convessità Anteriore → Lordosi Lombale

  • A livello Sacro-coccigeo → Concavità Anteriore → Cifosi Sacrale

Sviluppo delle curve:

  • Durante la vita intrauterina, la colonna è un’unica concavità anteriore, tutta cifotica (posizione fetale)

  • Dopo la nascita, il bambino inizia ad usare muscoli per alzare la testa → questo va a formare una Lordosi Cervicale

  • Successivamente, quando il bambino si mette in piedi e cammina si sviluppa una Lordosi Lombale

  • Quindi si può dire che le curve toraciche e sacrali sono curve primarie già presenti in vita intrauterina, mentre quelle cervicali e lombali compaiono dopo la nascita e sono dette secondarie.

Clinica:

  • Quando una curvatura supera l’angolo fisiologico, si parla di iperlordosi o ipercifosi.

<p>Sul piano sagittale la colonna non è rettilinea → presenta curve fisiologiche → importante per distribuire meglio i carichi e mantenere l’equilibrio in posizione eretta.</p><p>Curve:</p><ul><li><p>A livello Cervicale → Convessità Anteriore → Lordosi Cervicale</p></li><li><p>A livello Toracico → Concavità Anteriore → Cifosi Toracica</p></li><li><p>A livello Lombale → Convessità Anteriore → Lordosi Lombale</p></li><li><p>A livello Sacro-coccigeo → Concavità Anteriore → Cifosi Sacrale</p></li></ul><p>Sviluppo delle curve:</p><ul><li><p>Durante la vita intrauterina, la colonna è un’unica concavità anteriore, tutta cifotica (posizione fetale)</p></li><li><p>Dopo la nascita, il bambino inizia ad usare muscoli per alzare la testa → questo va a formare una Lordosi Cervicale</p></li><li><p>Successivamente, quando il bambino si mette in piedi e cammina si sviluppa una Lordosi Lombale</p></li><li><p>Quindi si può dire che le curve toraciche e sacrali sono curve primarie già presenti in vita intrauterina, mentre quelle cervicali e lombali compaiono dopo la nascita e sono dette secondarie.</p></li></ul><p>Clinica:</p><ul><li><p>Quando una curvatura supera l’angolo fisiologico, si parla di iperlordosi o ipercifosi.</p></li></ul><p></p>
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Struttura di una Vertebra in generale

Corpo, Arco e Processi Vertebrali

Articolazione Zigoapofisarie

Due elementi principali:

  • Corpo Vertebrale → parte anteriore, più voluminosa, forma cilindrica/ovale → sostiene il peso e lo trasmette lungo la colonna

  • Arco Vertebrale → origina dalla faccia posteriore del corpo → è formato da due peduncoli (che si proiettano posteriormente dal corpo) e due lamine (proseguono dai peduncoli e si fondono sulla linea mediana)

  • Tra il corpo e l’arco si avrà il Foro Vertebrale → l’insieme di tutti i fori vertebrali di tutte le vertebre forma il Canale Vertebrale che contiene midollo spinale e radici nervose spinali.

Dall’Arco Vertebrale si distinguono 7 processi:

  • 1 Processo Spinoso → impari e mediano → si proietta posteriormente dalla fusione delle due lamine

  • 2 Processi Trasversi → laterali → insieme allo spinoso fungono da leve e inserzione per muscoli.

  • 4 Processi Articolari → due superiori e due inferiori, pari e simmetrici → originano tra peduncolo e lamina → si articolano con i processi articolari di vertebre adiacenti formando le ARTICOLAZIONI ZIGOAPOFISARIE (o interapofisarie)

Articolazioni Zigoapofisarie:

  • Sono articolazioni sinoviali rivestite da cartilagine ialina

  • I processi articolari superiori di una vertebra si articolano con quelli inferiori di una vertebra sovrastante e viceversa.

  • La superfici dei processi è diversa nei vari tratti → ciò determina i movimenti consentiti per ogni segmento della colonna

  • Nel tratto cervicale, le faccette articolari sono orientate obliquamente (quasi orizzontale) → ciò determina alta mobilità

<p>Due elementi principali:</p><ul><li><p>Corpo Vertebrale → parte anteriore, più voluminosa, forma cilindrica/ovale → sostiene il peso e lo trasmette lungo la colonna</p></li><li><p>Arco Vertebrale → origina dalla faccia posteriore del corpo → è formato da due peduncoli (che si proiettano posteriormente dal corpo) e due lamine (proseguono dai peduncoli e si fondono sulla linea mediana)</p></li><li><p>Tra il corpo e l’arco si avrà il Foro Vertebrale → l’insieme di tutti i fori vertebrali di tutte le vertebre forma il Canale Vertebrale che contiene midollo spinale e radici nervose spinali.</p></li></ul><p>Dall’Arco Vertebrale si distinguono 7 processi:</p><ul><li><p>1 Processo Spinoso → impari e mediano → si proietta posteriormente dalla fusione delle due lamine</p></li><li><p>2 Processi Trasversi → laterali → insieme allo spinoso fungono da leve e inserzione per muscoli.</p></li><li><p>4 Processi Articolari → due superiori e due inferiori, pari e simmetrici → originano tra peduncolo e lamina → si articolano con i processi articolari di vertebre adiacenti formando le ARTICOLAZIONI ZIGOAPOFISARIE (o interapofisarie)</p></li></ul><p>Articolazioni Zigoapofisarie:</p><ul><li><p>Sono articolazioni sinoviali rivestite da cartilagine ialina</p></li><li><p>I processi articolari superiori di una vertebra si articolano con quelli inferiori di una vertebra sovrastante e viceversa.</p></li><li><p>La superfici dei processi è diversa nei vari tratti → ciò determina i movimenti consentiti per ogni segmento della colonna</p></li><li><p>Nel tratto cervicale, le faccette articolari sono orientate obliquamente (quasi orizzontale) → ciò determina alta mobilità </p></li></ul><p></p>
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Il Corpo Vertebrale - struttura e funzione

Funzione:

  • E’ la porzione anteriore della vertebra e ha funzione di sostenere il peso

  • Le sue dimensioni aumentano progressivamente lungo la colonna, quindi le lombali sono le più grandi e massicce perché devono sostenere il peso di testa, collo, tronco e arti superiori (mentre le cervicali sono più piccole in quanto devono sostenere solo la testa)

  • Il sacro non sostiene direttamente il peso, ma lo trasmette al cingolo pelvico e arti inferiori

  • Le vertebre coccigee sono molto piccole e rudimentali (poco sviluppate, funzione non significativa)

Struttura interna:

  • Osso Spugnoso ricco di midollo osseo rosso → sede dell’ematopoiesi

  • A circondare l’osso spugnoso, abbiamo un sottile strato di Osso Compatto

  • Durante lo sviluppo, che segue una ossificazione endocondrale, otteniamo centri di ossificazione secondari sulle superfici superiori e inferiori del corpo → si forma così un ispessimento osseo periferico chiamato ANELLO EPIFISARIO

<p>Funzione:</p><ul><li><p>E’ la porzione anteriore della vertebra e ha funzione di sostenere il peso</p></li><li><p>Le sue dimensioni aumentano progressivamente lungo la colonna, quindi le lombali sono le più grandi e massicce perché devono sostenere il peso di testa, collo, tronco e arti superiori (mentre le cervicali sono più piccole in quanto devono sostenere solo la testa)</p></li><li><p>Il sacro non sostiene direttamente il peso, ma lo trasmette al cingolo pelvico e arti inferiori</p></li><li><p>Le vertebre coccigee sono molto piccole e rudimentali (poco sviluppate, funzione non significativa)</p></li></ul><p>Struttura interna:</p><ul><li><p>Osso Spugnoso ricco di midollo osseo rosso → sede dell’ematopoiesi</p></li><li><p>A circondare l’osso spugnoso, abbiamo un sottile strato di Osso Compatto</p></li><li><p>Durante lo sviluppo, che segue una ossificazione endocondrale, otteniamo centri di ossificazione secondari sulle superfici superiori e inferiori del corpo → si forma così un ispessimento osseo periferico chiamato ANELLO EPIFISARIO </p></li></ul><p></p>
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Foro Intervertebrale

Ernia al disco

Struttura Disco Intervertebrale

Foro Intervertebrale:

  • E’ l’apertura che si crea tra due vertebre adiacenti.

  • Dal midollo spinale partono radici anteriori motorie e posteriori sensitive che unendosi formano i NERVI SPINALI a livello del foro intervertebrale → subito dopo il Nervo Spinale divide in rami anteriori e posteriori per innervare cute e muscoli tronco e arti

Limiti:

  • Anteriormente → faccia posteriore corpo vertebrale e disco intervertebrale

  • Superiormente → incisura vertebrale inferiore della vertebra sovrastante (più ampia)

  • Inferiormente → incisura vertebrale superiore della vertebra sottostante (più piccola)

  • Posteriormente → processi articolari

Clinica - Ernia al Disco:

  • Un’ernia al disco non è lo spostamento dell’interno disco intervertrebale tra due vertebre adiacenti, ma solo della sua componente centrale, il Nucleo Polposo.

  • Quindi indica la fuoriuscita del Nucleo Polposo, attraverso un punto di debolezza dell’anello fibroso che lo circonda

  • Questa erniazione può comprimere il nervo spinale che occupa la parte superiore del foro causando dolore, parestesie e deficit motorio-sensitivi.

  • Le più comuni sono le ernie posterolaterali perché la parte posteriore è rinforzata dal legamento longitudinale posteriore

  • Sedi più frequenti: L4-L5 o L5-S1, a seguire tra C5-C6 o C6-C7

  • L’esame diagnostico è la risonanza magnetica

Struttura disco intervertebrale:

  • Nucleo Polposo:

    • Natura gelatinosa, centrale

    • Residuo della notocorda embrionale che scompare nei corpi vertebrali e persiste nei dischi intervertebrali

  • Anello Fibroso:

    • Fibrocartilagineo, esterno

    • Con fibre collagene disposti a strati perpendicolari per maggiore resistente, ma con l’età e movimenti ripetuti perde elasticità creando dei punti di debolezza

<p>Foro Intervertebrale:</p><ul><li><p>E’ l’apertura che si crea tra due vertebre adiacenti.</p></li><li><p>Dal midollo spinale partono radici anteriori motorie e posteriori sensitive che unendosi formano i NERVI SPINALI a livello del foro intervertebrale → subito dopo il Nervo Spinale divide in rami anteriori e posteriori per innervare cute e muscoli tronco e arti </p></li></ul><p>Limiti:</p><ul><li><p>Anteriormente → faccia posteriore corpo vertebrale e disco intervertebrale</p></li><li><p>Superiormente → incisura vertebrale inferiore della vertebra sovrastante (più ampia)</p></li><li><p>Inferiormente → incisura vertebrale superiore della vertebra sottostante (più piccola)</p></li><li><p>Posteriormente → processi articolari</p></li></ul><p>Clinica - Ernia al Disco:</p><ul><li><p>Un’ernia al disco non è lo spostamento dell’interno disco intervertrebale tra due vertebre adiacenti, ma solo della sua componente centrale, il Nucleo Polposo.</p></li><li><p>Quindi indica la fuoriuscita del Nucleo Polposo, attraverso un punto di debolezza dell’anello fibroso che lo circonda</p></li><li><p>Questa erniazione può comprimere il nervo spinale che occupa la parte superiore del foro causando dolore, parestesie e deficit motorio-sensitivi.</p></li><li><p>Le più comuni sono le ernie posterolaterali perché la parte posteriore è rinforzata dal legamento longitudinale posteriore</p></li><li><p>Sedi più frequenti: L4-L5 o L5-S1, a seguire tra C5-C6 o C6-C7</p></li><li><p>L’esame diagnostico è la risonanza magnetica</p></li></ul><p>Struttura disco intervertebrale:</p><ul><li><p>Nucleo Polposo:</p><ul><li><p>Natura gelatinosa, centrale</p></li><li><p>Residuo della notocorda embrionale che scompare nei corpi vertebrali e persiste nei dischi intervertebrali</p></li></ul></li></ul><ul><li><p>Anello Fibroso:</p><ul><li><p>Fibrocartilagineo, esterno</p></li><li><p>Con fibre collagene disposti a strati perpendicolari per maggiore resistente, ma con l’età e movimenti ripetuti perde elasticità creando dei punti di debolezza</p></li></ul></li></ul><p></p>
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Vertebre Cervicali Tipiche - C3 a C6 (articolazioni uncovertebrali)

Differenze con C7

Caratteristiche C3 a C6:

  • Corpo Vertebrale → Piccolo con diametro trasverso maggiore dell’antero-posteriore

  • Processi Uncinati → sul margine superiore del corpo, che con la vertebra sovrastante forma le ARTICOLAZIONI UNCOVERTEBRALI → non del tutto chiaro il significato di questa articolazione → alcuni autori la ritengono una articolazione sinoviale che si forma dopo la nascita come risultato della degenerazione dei dischi intervertebrati tra le vertebre adiacenti che finiscono per abbracciarsi dal processo uncinato → l’importanza clinica è nel fatto che in caso di osteofiti (esostosi, cioè piccole escrescenze ossee dovute a fenomeni degenerativi) possono comprimere l’arteria vertebrale o il nervo spinale che passano lateralmente, causando sintomi vascolari o nervosi.

  • Foro Vertebrale → Ampio e Triangolare

  • Processo Spinoso → Bifido (si ramifica sull’estremità) (più evidente nei caucasici e donne)

  • Processi Trasversi → presentano il Foro Trasversario attraversato dall’Arteria Vertebrale (ramo della succlavia) e Vene Vertebrali → l’arteria sale ed entra nel foro C6, mentre le vene scendono ed esce sempre da C6

  • Processi Articolari → quelle superiori sono speculari a quelle inferiori, così da permettere la formazione dell’articolazione zigoapofisaria tra vertebre adiacenti → nel tratto cervicale, le faccette articolari sono orientate obliquamente (quasi orizzontale) per favorire flesso/estensione

Differenze con C7:

  • Vertebra di Transizione → caratteristiche cervicali, ma con alcuni tratti toracici come → Foro Trasversario più piccolo e Processo Spinoso più lungo e non bifido → da qui il nome Vertebra Prominente → palpabile nel 70% degli individui (nel 20% è più lungo e prominente C6, mentre nel 10% T1)

<p>Caratteristiche C3 a C6:</p><ul><li><p>Corpo Vertebrale → Piccolo con diametro trasverso maggiore dell’antero-posteriore</p></li><li><p>Processi Uncinati → sul margine superiore del corpo, che con la vertebra sovrastante forma le ARTICOLAZIONI UNCOVERTEBRALI → non del tutto chiaro il significato di questa articolazione → alcuni autori la ritengono una articolazione sinoviale che si forma dopo la nascita come risultato della degenerazione dei dischi intervertebrati tra le vertebre adiacenti che finiscono per abbracciarsi dal processo uncinato → l’importanza clinica è nel fatto che in caso di osteofiti (esostosi, cioè piccole escrescenze ossee dovute a fenomeni degenerativi) possono comprimere l’arteria vertebrale o il nervo spinale che passano lateralmente, causando sintomi vascolari o nervosi.</p></li><li><p>Foro Vertebrale → Ampio e Triangolare</p></li><li><p>Processo Spinoso → Bifido (si ramifica sull’estremità) (più evidente nei caucasici e donne)</p></li><li><p>Processi Trasversi → presentano il Foro Trasversario attraversato dall’Arteria Vertebrale (ramo della succlavia) e Vene Vertebrali → l’arteria sale ed entra nel foro C6, mentre le vene scendono ed esce sempre da C6</p></li><li><p>Processi Articolari → quelle superiori sono speculari a quelle inferiori, così da permettere la formazione dell’articolazione zigoapofisaria tra vertebre adiacenti → nel tratto cervicale, le faccette articolari sono orientate obliquamente (quasi orizzontale) per favorire flesso/estensione</p></li></ul><p>Differenze con C7:</p><ul><li><p>Vertebra di Transizione → caratteristiche cervicali, ma con alcuni tratti toracici come → Foro Trasversario più piccolo e Processo Spinoso più lungo e non bifido → da qui il nome Vertebra Prominente → palpabile nel 70% degli individui (nel 20% è più lungo e prominente C6, mentre nel 10% T1)</p></li></ul><p></p>
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Vertebre Cervicali Atipiche - C1 e C2

Vertebre Atipiche:

  • C1 o Atlante

  • C2 o Epistrofeo o Asse

  • Sono diverse perché sono specializzate per consentire i movimenti della testa, articolandosi con il cranio.

ATLANTE C1:

  • Nome dal gigante mitologico che sosteneva il cielo (qui sostiene la testa)

  • Non ha il corpo vertebrale

  • E’ formato da due archi ossei (anteriore e posteriore) separati da due masse laterali (destra e sinistra)

  • Le masse laterali rappresentano la parte più robusta e presentano i processi articolari per l’Osso Occipitale e C2

  • Archi e Masse delimitano un ampio Foro Vertebrale che accoglie midollo spinale e il processo dell’epistrofeo (dente dell’epistrofeo, importante per la rotazione della testa)

  • L’origine Embriologica del dente spiga perché C1 non ha il corpo → durante lo sviluppo, la parte che dovrebbe formare il corpo di C1, si fonde con la parte superiore del corpo di C2, per cui il dente dell’epistrofeo corrisponde al corpo dell’atlante, ma fa parte di C2.

  • Sulla superficie superiore dell’arco posteriore dell’atlante troviamo il solco per l’arteria vertebrale, che salendo lungo i fori trasversali del il tratto cervicale, poi gira sull’arco dell’atlante per entrare nella fossa cranica posteriore attraverso il forame magno dell’osso occipitale.

EPISTROFEO o ASSE C2:

  • Caratteristica principale è il dente che sporge sul margine superiore del suo corpo

  • Il dente ha una faccetta articolare anteriore per articolarsi con l’arco anteriore e una posteriore per articolarsi con il legamento trasverso

<p>Vertebre Atipiche:</p><ul><li><p>C1 o Atlante</p></li><li><p>C2 o Epistrofeo o Asse</p></li><li><p>Sono diverse perché sono specializzate per consentire i movimenti della testa, articolandosi con il cranio.</p></li></ul><p>ATLANTE C1:</p><ul><li><p>Nome dal gigante mitologico che sosteneva il cielo (qui sostiene la testa)</p></li><li><p>Non ha il corpo vertebrale</p></li><li><p>E’ formato da due archi ossei (anteriore e posteriore) separati da due masse laterali (destra e sinistra)</p></li><li><p>Le masse laterali rappresentano la parte più robusta e presentano i processi articolari per l’Osso Occipitale e C2</p></li><li><p>Archi e Masse delimitano un ampio Foro Vertebrale che accoglie midollo spinale e il processo dell’epistrofeo (dente dell’epistrofeo, importante per la rotazione della testa)</p></li><li><p>L’origine Embriologica del dente spiga perché C1 non ha il corpo → durante lo sviluppo, la parte che dovrebbe formare il corpo di C1, si fonde con la parte superiore del corpo di C2, per cui il dente dell’epistrofeo corrisponde al corpo dell’atlante, ma fa parte di C2.</p></li><li><p>Sulla superficie superiore dell’arco posteriore dell’atlante troviamo il solco per l’arteria vertebrale, che salendo lungo i fori trasversali del il tratto cervicale, poi gira sull’arco dell’atlante per entrare nella fossa cranica posteriore attraverso il forame magno dell’osso occipitale.</p></li></ul><p>EPISTROFEO o ASSE C2:</p><ul><li><p>Caratteristica principale è il dente che sporge sul margine superiore del suo corpo</p></li><li><p>Il dente ha una faccetta articolare anteriore per articolarsi con l’arco anteriore e una posteriore per articolarsi con il legamento trasverso</p></li></ul><p></p>
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Articolazioni Sinoviali del Cranio

Articolazione atlanto-occipitale

Articolazione atlanto-assiale mediana e laterale

ARTICOLAZIONE ATLANTO OCCIPITALE:

  • Avviene tra i processi articolari superiori sulle masse laterali dell’atlante e i condili occipitali dell’Osso Occipitale

  • E’ un’articolazione condilare (superficie concava su convessa) che permette principalmente movimenti di flessione ed estensione della testa (per dire “si) e lieve inclinazione laterale

ARTICOLAZIONE ATLANTO ASSIALI:

  • Mediana:

    • Dove il dente dell’epistrofeo anteriormente si articola con l’arco anteriore dell’atlante, mentre posteriormente si articola con il legamento trasverso che passa da una massa laterale all’altra dell’atlante

    • Questo legamento serve a tenere il dente in posizione e delimitare lo spazio per il midollo spinale

    • Questa articolazione permette il movimento di rotazione laterale della testa, cioè l’atlante ruota intorno al dente che funge da perno fisso (per dire “no”)

  • Laterali:

    • Tra le faccette articolari inferiori di C1 e quelle superiori di C2

    • Contribuiscono anch’esse al movimento rotatorio

QUESTE ARTICOLAZIONI SONO STABILIZZATE DA DIVERSI LEGAMENTI:

  • Legamenti Alari → dal dente ai margini laterali del forame magno (per limitare l’eccessiva rotazione)

  • Legamento Apicale del Dente → all’apice del dente verso l’osso occipitale

  • Legamento Cruciforme (crociato) chiamato così perché comprende due tratti:

    • Orizzontale → legamento trasverso tra le masse laterali dell’atlante

    • Verticale → con un fascicolo longitudinale superiore (verso l’occipitale) e inferiore (verso il corpo di C2)

  • Membrana Tectoria → rappresenta la continuazione craniale del legamento longitudinale posteriore che sale verso l’osso occipitale.

<p>ARTICOLAZIONE ATLANTO OCCIPITALE:</p><ul><li><p>Avviene tra i processi articolari superiori sulle masse laterali dell’atlante e i condili occipitali dell’Osso Occipitale</p></li><li><p>E’ un’articolazione condilare (superficie concava su convessa) che permette principalmente movimenti di flessione ed estensione della testa (per dire “si) e lieve inclinazione laterale</p></li></ul><p>ARTICOLAZIONE ATLANTO ASSIALI:</p><ul><li><p>Mediana:</p><ul><li><p>Dove il dente dell’epistrofeo anteriormente si articola con l’arco anteriore dell’atlante, mentre posteriormente si articola con il legamento trasverso che passa da una massa laterale all’altra dell’atlante</p></li><li><p>Questo legamento serve a tenere il dente in posizione e delimitare lo spazio per il midollo spinale</p></li><li><p>Questa articolazione permette il movimento di rotazione laterale della testa, cioè l’atlante ruota intorno al dente che funge da perno fisso (per dire “no”)</p></li></ul></li></ul><ul><li><p>Laterali:</p><ul><li><p>Tra le faccette articolari inferiori di C1 e quelle superiori di C2</p></li><li><p>Contribuiscono anch’esse al movimento rotatorio</p></li></ul></li></ul><p>QUESTE ARTICOLAZIONI SONO STABILIZZATE DA DIVERSI LEGAMENTI:</p><ul><li><p>Legamenti Alari → dal dente ai margini laterali del forame magno (per limitare l’eccessiva rotazione)</p></li><li><p>Legamento Apicale del Dente → all’apice del dente verso l’osso occipitale</p></li><li><p>Legamento Cruciforme (crociato) chiamato così perché comprende due tratti:</p><ul><li><p>Orizzontale → legamento trasverso tra le masse laterali dell’atlante</p></li><li><p>Verticale → con un fascicolo longitudinale superiore (verso l’occipitale) e inferiore (verso il corpo di C2)</p></li></ul></li><li><p>Membrana Tectoria → rappresenta la continuazione craniale del legamento longitudinale posteriore che sale verso l’osso occipitale.</p></li></ul><p></p>
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Radiografia della colonna cervicale

Il rachide cervicale, in particolare C1 e C2, è una regione delicata dove fratture o lussazioni possono avere conseguenze gravissime.

Identificazione radiologica:

  • Proiezione laterale → arco anteriore di C1 ha forma a chicco di caffé → il radiologo osserverà la distanza tra la faccia posteriore di questo chicco e la faccia anteriore del dente dell’epistrofeo → questa distanza non deve superare i 3mm → un aumento della distanza indica una possibile lussazione atlanto-assiale o lesione legamentosa (in particolare legamento trasverso) con rischio instabilità e compressione midollare.

  • Un’altra osservazione importante è valutare l’allineamento delle vertebre cervicali → in proiezione laterale si valutano tre linee di continuità che devono presentarsi lisce e leggermente convesse in avanti → linea anteriore dei corpi vertebrali, linea posteriore dei corpi vertebrali, linea spino-laminale corrispondente alla giunzione delle lamine dove originano il processo spinoso → interruzione o angolazione anomala o scalino può indicare frattura, sublussazione o dislocazione → in questa valutazione è importante che sia visibile anche T1, per garantire la visualizzazione dell’allineamento dell’intero tratto cervicale

  • Proiezione Antero-posteriore a bocca aperta → per visualizzare meglio C1 e C2, dato la sovrapposizione con il viscerocranio → si valuta la simmetria tra le masse laterali di C1 e il dente di C2

<p>Il rachide cervicale, in particolare C1 e C2, è una regione delicata dove fratture o lussazioni possono avere conseguenze gravissime.</p><p>Identificazione radiologica:</p><ul><li><p>Proiezione laterale → arco anteriore di C1 ha forma a chicco di caffé → il radiologo osserverà la distanza tra la faccia posteriore di questo chicco e la faccia anteriore del dente dell’epistrofeo → questa distanza non deve superare i 3mm → un aumento della distanza indica una possibile lussazione atlanto-assiale o lesione legamentosa (in particolare legamento trasverso) con rischio instabilità e compressione midollare.</p></li><li><p>Un’altra osservazione importante è valutare l’allineamento delle vertebre cervicali → in proiezione laterale si valutano tre linee di continuità che devono presentarsi lisce e leggermente convesse in avanti → linea anteriore dei corpi vertebrali, linea posteriore dei corpi vertebrali, linea spino-laminale corrispondente alla giunzione delle lamine dove originano il processo spinoso → interruzione o angolazione anomala o scalino può indicare frattura, sublussazione o dislocazione → in questa valutazione è importante che sia visibile anche T1, per garantire la visualizzazione dell’allineamento dell’intero tratto cervicale</p></li><li><p>Proiezione Antero-posteriore a bocca aperta → per visualizzare meglio C1 e C2, dato la sovrapposizione con il viscerocranio → si valuta la simmetria tra le masse laterali di C1 e il dente di C2</p></li></ul><p></p>
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Vertebre Toraciche 12

Caratteristiche:

  • Corpo Vertebrale → forma di cuore, più voluminoso delle cervicali, meno dei lombari

  • Faccette Costali → elemento distintivo:

    • T1 → ha una faccetta costale superiore intera per articolarsi con la prima costa e poi una inferiore per la seconda

    • T2 a T9 → invece si articolano con due emifaccette → una inferiore sulla vertebra sovrastante e una superiore su quella sottostante → il tutto con il disco intervertebrale incluso tra le due vertebre (T9 in genere ha solo un emifaccetta, in alcune persone entrambe)

    • T10 → anch’essa ha solo una faccetta costale intera per la decima costa

    • T11 e T12 → definite fluttuanti perché si articolano solo con il corpo della vertebra e non con i processi traversi e non con lo sterno → anche loro hanno solo una faccetta costale intera per la loro costa

  • Foro Vertebrale → piccolo e circolare, siccome il midollo spinale qui è più sottile

  • Processi Spinosi → lunghi e inclinati verso il basso, con la punta a livello del corpo vertebrale sottostante

  • Processi Trasversi → robusti, da T1 a T10 hanno faccette articolari per i tubercoli costali, formando l’Articolazione Costo-Trasversaria

  • Faccette Articolari → orientamento quasi verticale:

    • Orientamento che consente principalmente i movimenti di rotazione, quelli di flessione-estensione sono limitati dalla gabbia toracica e articolazioni costali.

<p>Caratteristiche:</p><ul><li><p>Corpo Vertebrale → forma di cuore, più voluminoso delle cervicali, meno dei lombari</p></li><li><p>Faccette Costali → elemento distintivo:</p><ul><li><p>T1 → ha una faccetta costale superiore intera per articolarsi con la prima costa e poi una inferiore per la seconda</p></li><li><p>T2 a T9 → invece si articolano con due emifaccette → una inferiore sulla vertebra sovrastante e una superiore su quella sottostante → il tutto con il disco intervertebrale incluso tra le due vertebre (T9 in genere ha solo un emifaccetta, in alcune persone entrambe)</p></li><li><p>T10 → anch’essa ha solo una faccetta costale intera per la decima costa</p></li><li><p>T11 e T12 → definite fluttuanti perché si articolano solo con il corpo della vertebra e non con i processi traversi e non con lo sterno → anche loro hanno solo una faccetta costale intera per la loro costa</p></li></ul></li><li><p>Foro Vertebrale → piccolo e circolare, siccome il midollo spinale qui è più sottile</p></li><li><p>Processi Spinosi → lunghi e inclinati verso il basso, con la punta a livello del corpo vertebrale sottostante</p></li><li><p>Processi Trasversi → robusti, da T1 a T10 hanno faccette articolari per i tubercoli costali, formando l’Articolazione Costo-Trasversaria</p></li><li><p>Faccette Articolari → orientamento quasi verticale:</p><ul><li><p>Orientamento che consente principalmente i movimenti di rotazione, quelli di flessione-estensione sono limitati dalla gabbia toracica e articolazioni costali.</p></li></ul></li></ul><p></p>
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Zona di Transizione Toraco-Lombale (T12)

Le faccette superiori di T12 mantengono un orientamento toracico posterolaterale, permettendo ancora rotazione, mentre a partire da quelle T12 inferiori, viene assunto un orientamento sagittale tipico delle vertebre lombali → T12 si articola quindi con L1 per consentire flessione ed estensione.

Questa brusca transizione, rende T12 il punto più vulnerabile della colonna toracica.

<p></p><p>Le faccette superiori di T12 mantengono un orientamento toracico posterolaterale, permettendo ancora rotazione, mentre a partire da quelle T12 inferiori, viene assunto un orientamento sagittale tipico delle vertebre lombali → T12 si articola quindi con L1 per consentire flessione ed estensione.</p><p>Questa brusca transizione, rende T12 il punto più vulnerabile della colonna toracica.</p>
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Vertebre Lombari 5

Caratteristiche:

  • Corpi Vertebrali voluminosi e robusti, di forma reniforme

  • Foro Vertebrale → forma triangolare, con un ampiezza minore di quello cervicale, ma più grande di quello toracico (tutto ciò è dovuto ai rigonfiamenti del midollo spinale)

  • Processo Spinoso → corto, orientato orizzontalmente e con forma ad ascia

  • Processi Trasversi → lunghi e sottili → alla loro base posteriore presentano il Processo Accessorio

  • Processi Articolari → i superiori guardano medialmente, gli inferiori lateralmente → hanno orientamento sagittale per favorire flessione ed estensione, mentre è limitata la rotazione → sulla faccia posteriore di quelli superiori troviamo il processo mammillare

  • Spazio Interlaminare → nelle vertebre lombari le lamine non si sovrappongono, anzi ci sono spazi ampi → questo è importante perché questo spazio viene sfruttato per accedere al canale vertebrale per praticare punture lombali (prelievo del liquor)

<p>Caratteristiche:</p><ul><li><p>Corpi Vertebrali voluminosi e robusti, di forma reniforme</p></li><li><p>Foro Vertebrale → forma triangolare, con un ampiezza minore di quello cervicale, ma più grande di quello toracico (tutto ciò è dovuto ai rigonfiamenti del midollo spinale)</p></li><li><p>Processo Spinoso → corto, orientato orizzontalmente e con forma ad ascia</p></li><li><p>Processi Trasversi → lunghi e sottili → alla loro base posteriore presentano il Processo Accessorio</p></li><li><p>Processi Articolari → i superiori guardano medialmente, gli inferiori lateralmente → hanno orientamento sagittale per favorire flessione ed estensione, mentre è limitata la rotazione → sulla faccia posteriore di quelli superiori troviamo il processo mammillare</p></li><li><p>Spazio Interlaminare → nelle vertebre lombari le lamine non si sovrappongono, anzi ci sono spazi ampi → questo è importante perché questo spazio viene sfruttato per accedere al canale vertebrale per praticare punture lombali (prelievo del liquor)</p></li></ul><p></p>
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Osso Sacro e Coccigeo

Osso Sacro:

  • Forma triangolare con base in alto e apice in basso, dovuta alla rapida riduzione delle dimensioni delle 5 vertebre sacrali che si uniscono

  • Funzione → trasferisce il peso corporeo dalla colonna al cingolo pelvico attraverso le articolazioni sacro-iliache.

Base del sacro:

  • formata da corpo e masse laterali della S1 dove sul margine anteriore forma il Promontorio (clinicamente importante per valutare l’ampiezza pelvica)

  • a questo livello si forma l’angolo lombosacrale (130-160 gradi) dove la lordosi lombare si continua nella cifosi sacrale

Superficie laterale:

  • Vista dall’alto ricorda un padiglione auricolare, infatti è detta superficie auricolare

  • E’ ricoperta da cartilagine e partecipa alla articolazione sinoviale sacro-iliaca 

  • Posteriormente continua nella tuberosità sacrale, dove si realizza una sindesmosi (articolazione fibrosa)

Superficie Pelvica (anteriore):

  • Concava, liscia con linee trasversali → segni della fusione dei corpi vertebrali sacrali

Superficie Dorsale (posteriore), ricca di rilievi ossei:

  • Cresta Sacrale Mediana → fusione dei processi spinosi

  • Cresta Sacrale Mediale → fusione dei processi articolari

  • Cresta Sacrale Laterale → fusione dei processi trasversi

  • Le ultime vertebre sacrali S4-S5, non hanno lamine né processi spinosi → questo è clinicamente importante perché il canale vertebrale è più accessibile per l’anestesia epidurale (attraverso il hiatus sacrale delimitato dalle corna sacrali)

Fori Sacrali:

  • Presenti su entrambe le superfici, anteriore e posteriore dove passano i rami dei nervi spinali sacrali

Coccige:

  • Si articola con l’apice del sacro, ed è costituito da 3-4 vertebre rudimentali più piccole e anch’esse fuse tra loro

  • Non partecipa alla trasmissione del peso corporeo, ma è sede di inserzioni muscolari e legamentose.

<p>Osso Sacro:</p><ul><li><p>Forma triangolare con base in alto e apice in basso, dovuta alla rapida riduzione delle dimensioni delle 5 vertebre sacrali che si uniscono</p></li><li><p>Funzione → trasferisce il peso corporeo dalla colonna al cingolo pelvico attraverso le articolazioni sacro-iliache.</p></li></ul><p>Base del sacro:</p><ul><li><p>formata da corpo e masse laterali della S1 dove sul margine anteriore forma il Promontorio (clinicamente importante per valutare l’ampiezza pelvica)</p></li><li><p>a questo livello si forma l’angolo lombosacrale (130-160 gradi) dove la lordosi lombare si continua nella cifosi sacrale</p></li></ul><p>Superficie laterale:</p><ul><li><p>Vista dall’alto ricorda un padiglione auricolare, infatti è detta superficie auricolare</p></li><li><p>E’ ricoperta da cartilagine e partecipa alla articolazione sinoviale sacro-iliaca&nbsp;</p></li><li><p>Posteriormente continua nella tuberosità sacrale, dove si realizza una sindesmosi (articolazione fibrosa)</p></li></ul><p>Superficie Pelvica (anteriore):</p><ul><li><p>Concava, liscia con linee trasversali → segni della fusione dei corpi vertebrali sacrali</p></li></ul><p>Superficie Dorsale (posteriore), ricca di rilievi ossei:</p><ul><li><p>Cresta Sacrale Mediana → fusione dei processi spinosi</p></li><li><p>Cresta Sacrale Mediale → fusione dei processi articolari</p></li><li><p>Cresta Sacrale Laterale → fusione dei processi trasversi</p></li><li><p>Le ultime vertebre sacrali S4-S5, non hanno lamine né processi spinosi → questo è clinicamente importante perché il canale vertebrale è più accessibile per l’anestesia epidurale (attraverso il hiatus sacrale delimitato dalle corna sacrali)</p></li></ul><p>Fori Sacrali:</p><ul><li><p>Presenti su entrambe le superfici, anteriore e posteriore&nbsp;dove passano i rami dei nervi spinali sacrali</p></li></ul><p>Coccige:</p><ul><li><p>Si articola con l’apice del sacro, ed è costituito da 3-4 vertebre rudimentali più piccole e anch’esse fuse tra loro</p></li><li><p>Non partecipa alla trasmissione del peso corporeo, ma è sede di inserzioni muscolari e legamentose.</p></li></ul><p></p>
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<p>ALTRE FOTO PLICO SACRO COCCIGE</p>

ALTRE FOTO PLICO SACRO COCCIGE

ALTRE FOTO PLICO SACRO COGGIE viva endy

<p>ALTRE FOTO PLICO SACRO COGGIE viva endy</p>
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Processi Costali nello Sviluppo Vertebrale

Tutte le vertebre durante lo sviluppo presentano processi costali separati da quelli trasversi:

  • Nelle vertebre toraciche continuano a svilupparsi e formano le coste che si articolano sia con corpo che processo trasverso della vertebra

  • Nella vertebre cervicali il processo costale si fonde parzialmente con il processo trasverso ed evidenzieremo fori trasversali e tubercoli anteriore e posteriore

  • Nelle vertebre lombari il processo costale si fonde completamente con il trasverso costituendo la maggior parte → per questo si chiama processo costiforme

  • Nelle vertebre sacrali i processi costali di fondono tra loro e con le vertebre adiacenti, formando le ali del sacro.

<p>Tutte le vertebre durante lo sviluppo presentano processi costali separati da quelli trasversi:</p><ul><li><p>Nelle vertebre toraciche continuano a svilupparsi e formano le coste che si articolano sia con corpo che processo trasverso della vertebra</p></li><li><p>Nella vertebre cervicali il processo costale si fonde parzialmente con il processo trasverso ed evidenzieremo fori trasversali e tubercoli anteriore e posteriore</p></li><li><p>Nelle vertebre lombari il processo costale si fonde completamente con il trasverso costituendo la maggior parte → per questo si chiama processo costiforme</p></li><li><p>Nelle vertebre sacrali i processi costali di fondono tra loro e con le vertebre adiacenti, formando le ali del sacro.</p></li></ul><p></p>
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Palpare i Processi Spinosi

C7 → vertebra prominente, prima sporgenza palpabile alla base del collo

T3 → a livello della spina della scapola

T7 → a livello dell’angolo inferiore della scapola

T12 → a livello dell’ultima costa

L4 → a livello della cresta iliaca

<p>C7 → vertebra prominente, prima sporgenza palpabile alla base del collo</p><p>T3 → a livello della spina della scapola</p><p>T7 → a livello dell’angolo inferiore della scapola</p><p>T12 → a livello dell’ultima costa</p><p>L4 → a livello della cresta iliaca</p><p></p>
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Canale vertebrale - Midollo Spinale - Meningi Spinali 

Nel canale vertebrale decorre il midollo spinale.

Il midollo spinale è circondato da meningi spinali.

Le meningi spinali sono le stesse che circondano l’encefalo (dura madre, aracnoide, pia madre). Esse differenziano per:

  • i rapporti con le strutture circostanti

  • spazio epidurale (che nel cranio non c’è perché la dura madre aderisce all’osso), cioè lo spazio tra dura madre e canale vertebrale dove troviamo tessuto adiposo e plessi venosi

Midollo Spinale:

  • Costituito da 31 segmenti detti neuromeri

  • Ogni neuromero origina 1 paio di nervi spinali

  • Ogni nervo spinale deriva dalla fusione di una radice anteriore (ventrale) con fibre motrici (efferenti) e una radice posteriore (dorsale) con fibre sensitive (afferenti) → l’unione da origine al nervo spinale misto (motrici + sensitive)

  • Questi Nervi Spinali emergono dai fori intervertebrali perforando la dura madre che ne costituirà l’epineurio intorno ad essi. E da qui ramificheranno in ramo posteriore per muscoli e cute del dorso, e ramo anteriore per muscoli e cute del tronco e arti

<p>Nel canale vertebrale decorre il midollo spinale.</p><p>Il midollo spinale è circondato da meningi spinali.</p><p>Le meningi spinali sono le stesse che circondano l’encefalo (dura madre, aracnoide, pia madre). Esse differenziano per:</p><ul><li><p>i rapporti con le strutture circostanti</p></li><li><p>spazio epidurale (che nel cranio non c’è perché la dura madre aderisce all’osso), cioè lo spazio tra dura madre e canale vertebrale dove troviamo tessuto adiposo e plessi venosi</p></li></ul><p>Midollo Spinale:</p><ul><li><p>Costituito da 31 segmenti detti neuromeri</p></li><li><p>Ogni neuromero origina 1 paio di nervi spinali</p></li><li><p>Ogni nervo spinale deriva dalla fusione di una radice anteriore (ventrale) con fibre motrici (efferenti) e una radice posteriore (dorsale) con fibre sensitive (afferenti) → l’unione da origine al nervo spinale misto (motrici + sensitive)</p></li><li><p>Questi Nervi Spinali emergono dai fori intervertebrali perforando la dura madre che ne costituirà l’epineurio intorno ad essi. E da qui ramificheranno in ramo posteriore per muscoli e cute del dorso, e ramo anteriore per muscoli e cute del tronco e arti</p></li></ul><p></p>
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Nervi Spinali

I nervi spinali sono 31 paia ed escono dai fori intervertebrali:

  • 8 cervicali

  • 12 toracici

  • 5 lombali

  • 5 sacrali

  • 1 coccigeo

Emergenza dei nervi spinali:

  • C1 → emerge tra l’osso occipitale e prima vertebra cervicale

  • C2 a C7 → emergono SOPRA la vertebra con lo stesso numero

  • C8 → tra la vertebra C7 e T1 (non esiste la vertebra C8)

  • Da T1 a scendere, ogni nervo emerge SOTTO la vertebra con lo stesso numero

<p>I nervi spinali sono 31 paia ed escono dai fori intervertebrali:</p><ul><li><p>8 cervicali</p></li><li><p>12 toracici</p></li><li><p>5 lombali</p></li><li><p>5 sacrali</p></li><li><p>1 coccigeo</p></li></ul><p>Emergenza dei nervi spinali:</p><ul><li><p>C1 → emerge tra l’osso occipitale e prima vertebra cervicale</p></li><li><p>C2 a C7 → emergono SOPRA la vertebra con lo stesso numero</p></li><li><p>C8 → tra la vertebra C7 e T1 (non esiste la vertebra C8)</p></li><li><p>Da T1 a scendere, ogni nervo emerge SOTTO la vertebra con lo stesso numero</p></li></ul><p></p>
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Midollo spinale e colonna vertebrale

Coda equina

Durante lo sviluppo embrionale il midollo spinale e la colonna vertebrale hanno la stessa lunghezza, poi con la crescita la colonna si allunga più del midollo spinale.

Il midollo spinale occupa così nell’adulto solo i 2/3 superiori del canale vertebrale (termina circa a livello delle prime vertebre lombali)

Le conseguenze anatomiche di ciò:

  • I nervi spinali cervicali escono quasi allo stesso livello delle vertebre corrispondenti

  • Dal tratto toracico, i neuromeri si trovano più in alto rispetto alla vertebra da cui escono i nervi e man mano che si scende questa discrepanza aumenta

Cauda Equina:

  • Sotto il cono midollare (parte finale affusolata del midollo) non c’è più tessuto midollare vero a proprio

  • Ma ci sono solo le radici nervose lombari, sacrali e coccigee che formano un fascio detto cauda equina, perché assomiglia a una coda di cavallo

  • Tutto questo tratto finale è immerso nel liquor contenuto nello spazio subaracnoideo. Il prelievo del liquor si fa a livello di L3-4 proprio perché non c’è più midollo ed è difficile danneggiare le fibre (che si allontanano all’arrivo dell’ago)

<p>Durante lo sviluppo embrionale il midollo spinale e la colonna vertebrale hanno la stessa lunghezza, poi con la crescita la colonna si allunga più del midollo spinale.</p><p>Il midollo spinale occupa così nell’adulto solo i 2/3 superiori del canale vertebrale (termina circa a livello delle prime vertebre lombali)</p><p>Le conseguenze anatomiche di ciò:</p><ul><li><p>I nervi spinali cervicali escono quasi allo stesso livello delle vertebre corrispondenti</p></li><li><p>Dal tratto toracico, i neuromeri si trovano più in alto rispetto alla vertebra da cui escono i nervi e man mano che si scende questa discrepanza aumenta</p></li></ul><p>Cauda Equina:</p><ul><li><p>Sotto il cono midollare (parte finale affusolata del midollo) non c’è più tessuto midollare vero a proprio</p></li><li><p>Ma ci sono solo le radici nervose lombari, sacrali e coccigee che formano un fascio detto cauda equina, perché assomiglia a una coda di cavallo</p></li><li><p>Tutto questo tratto finale è immerso nel liquor contenuto nello spazio subaracnoideo. Il prelievo del liquor si fa a livello di L3-4 proprio perché non c’è più midollo ed è difficile danneggiare le fibre (che si allontanano all’arrivo dell’ago)</p></li></ul><p></p>
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Rachicentesi

Procedura che permette:

  • prelievo del liquor dallo spazio subaracnoideo

  • somministrazione farmaci o anestetici

Sede:

  • Sotto il cono midollare per evitare rischio danneggiamento midollo

  • Livello ideale tra L3-4 o L4-5

Individuare la sede:

  • Palpare la linea che unisce le due creste iliache → passa circa a livello del processo spinoso di L4

  • Angolo inferiore della scapola è a livello di T7, mentre il punto più alto della cresta iliaca corrisponde a L4, la metà tra questi indica T12, dove termina il midollo

Posizione del paziente:

  • seduto piegato in avanti o sdraiato su un fianco in posizione fetale

  • questo serve per allargare gli spazi interlaminari e facilitare il passaggio dell’ago

<p>Procedura che permette:</p><ul><li><p>prelievo del liquor dallo spazio subaracnoideo</p></li><li><p>somministrazione farmaci o anestetici</p></li></ul><p>Sede:</p><ul><li><p>Sotto il cono midollare per evitare rischio danneggiamento midollo</p></li><li><p>Livello ideale tra L3-4 o L4-5</p></li></ul><p>Individuare la sede:</p><ul><li><p>Palpare la linea che unisce le due creste iliache → passa circa a livello del processo spinoso di L4</p></li><li><p>Angolo inferiore della scapola è a livello di T7, mentre il punto più alto della cresta iliaca corrisponde a L4, la metà tra questi indica T12, dove termina il midollo</p></li></ul><p>Posizione del paziente:</p><ul><li><p>seduto piegato in avanti o sdraiato su un fianco in posizione fetale</p></li><li><p>questo serve per allargare gli spazi interlaminari e facilitare il passaggio dell’ago</p></li></ul><p></p>

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