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Flashcards riassuntive dei Canti XI, XII e XIII dell'Inferno di Dante, focalizzate su temi chiave, personaggi e analisi stilistica.
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Qual è la strategia narrativa utilizzata da Dante per introdurre l’argomento del canto XI?
La necessità di fermarsi a ridosso di una balza scoscesa a causa del forte fetore, permettendo una sosta per spiegare la struttura del basso Inferno.
Quali sono le discipline che rappresentano il sapere dell’epoca di Dante e che influenzano la sua divisione del basso Inferno?
L’Etica Nicomachea di Aristotele, l’astronomia di Tolomeo e la filosofia di San Tommaso (teologia, filosofia e astronomia).
Secondo Virgilio, quali peccati vengono puniti negli ultimi tre cerchi dell'Inferno?
I peccati di malizia: l’esercizio della ragione in azioni o pensieri contro Dio, manifestandosi nella violenza e nella frode.
Come sono suddivisi i violenti nel VII girone dell'Inferno?
Violenti contro il prossimo (tiranni e predoni), contro sé stessi (suicidi e scialacquatori), e contro Dio (bestemmiatori, sodomiti e usurai).
Qual è, secondo Dante, il peccato più odioso a Dio legato all'usura?
L’usura è il peccato più odioso perché l’uomo non lavora per vivere, ma sfrutta il lavoro altrui per arricchire se stesso, violando il principio morale della produzione.
Perché Dante include una digressione sull'usura nel canto XI?
Perché l’usura era una pratica diffusa nella società mercantile nascente di Firenze, pur essendo condannata dalla legge, e Dante la denuncia apertamente rendendola evidente.
Nel canto XII, a cosa viene paragonato il paesaggio violento del settimo cerchio?
Agli ambienti franati e deturpati di una valle del Trentino-Alto Adige, la Vallagarina, rendendo lo spazio infernale tangibile e realistico.
Chi è l'infame di Creta e cosa simboleggia nel canto XII?
Il Minotauro, che simboleggia la bestialità e la violenza sollecitata dalla volontà e dalla malizia.
Nel canto XII, cosa rappresenta il fiume di sangue bollente, il Flegetonte?
Rappresenta tutto il sangue versato dagli assassini, manifestando la violenza nei suoi tipici portatori.
Cosa rappresentano i centauri nel canto XII e come vengono caratterizzati da Dante?
Rappresentano bande di predoni o mercenari, ma Dante li carica di umanità, elevando il personaggio mitico a uomo, caratterizzandoli come uomini belli, snelli, nobili e alteri.
Nel girone dei suicidi (canto XIII), per quale motivo il peccato del suicidio viene definito come uno dei più gravi?
Perché l’uomo si dà la morte abusando della propria violenza, offendendo la giustizia divina che gli ha dato la vita, un dono che il suicida rifiuta e disprezza.
Come viene punito il peccato del suicidio nel canto XIII?
Il corpo del suicida è condannato ad assumere una forma biologica inferiore, quella del vegetale, diventando un albero, rifiutando l’immortalità dell’anima e del corpo.
Perché Dante include Pier delle Vigne nel canto XIII e cosa rappresenta questo personaggio?
Perché Dante si identifica in questo personaggio, condividendone l’onestà e la correttezza, e utilizza la sua storia per esplorare le cause e le ragioni che spingono un uomo integro al suicidio.
Nel canto XIII, cosa simboleggia la terzina introdotta dall'anafora dell'avverbio negativo “non”?
Simboleggia la negazione della vita, il carico di stortura e perversione, che sottolinea l’innaturalità del bosco dei suicidi.
Nel canto XIII, qual è il significato dell'omaggio a Virgilio attraverso l'aggancio all'Eneide e alla figura di Polidoro?
Serve a nobilitare la scena dei suicidi collegandola alla tematica classica dell'oltretomba e della pietas, ma con una connotazione più cristiana e personale, evidenziando l'importanza del pentimento e della redenzione.
Cosa rappresenta la metafora della “chiave soave” nel discorso di Pier delle Vigne?
La metafora della “chiave soave” è un predicativo dell’oggetto che sottolinea la dolcezza e la raffinatezza del ruolo di Pier a corte: dolcezza che si riflette nella sua personalità e nel suo stile.
Nel canto XIII, cosa rappresenta l'invidia descritta come una meretrice che non distoglie mai lo sguardo dalla “casa di Cesare”?
Rappresenta la morte comune e un vizio tipico delle corti, e l'invidia “infiamma” gli animi dei cortigiani contro Pier e riesce ad insinuarsi nel cuore dell’imperatore, che comincia a sospettare di lui.
Nel canto XIII, cosa chiede Pier delle Vigne alla fine del suo discorso?
Implora che la sua memoria venga “rinverdita”, cioè che si riconosca pubblicamente che non fu un traditore, ma una vittima dell’invidia. Chiede che il suo nome sia riabilitato.
Qual è la connessione tra il canto dedicato a Pier delle Vigne e il Canto VI del Paradiso, dove compare Romeo di Villanova?
Entrambi i personaggi sono politici accusati ingiustamente, ma Romeo di Villanova sceglie l’esilio nonostante l’ingiustizia, e grazie a questa scelta virtuosa gli si aprono le porte del Paradiso.
Cosa simboleggiano Farinata degli Uberti e Francesca da Rimini in relazione alla figura di Dante?
Sono “specchi” in cui Dante si riflette, rappresentando possibili strade che Dante ha evitato in nome della salvezza dell’anima: l'assolutizzazione della politica (Farinata) e una concezione dell'amore troppo terrena e passionale (Francesca).