Cos'è la fonologia?
La fonologia è il livello d'analisi relativo alla forma dell'espressione.
Quali sono i piani della fonologia?
forma fonologica e 2. realizzazione fonetica
Cos'è la forma fonologica?
La rappresentazione degli elementi lessicali.
Cos'è la realizzazione fonetica?
L'insieme delle proprietà di una sequenza concretamente realizzata.
Qual è l'unità minima con funzione distintiva della fonologia?
Il fonema. Esso è un'unità formale e distingue fra le diverse unità del lessico.
Cos'è la funzione distintiva di Trubeckoj?
Il fonema permette di distinguere tra due o più significanti.
Cos'è la funzione culminativa di Trubeckoj?
Il fonema individua il numero di unità in cui è divisibile il nastro fonico.
Cos'è la funzione delimitativa di Trubeckoj?
Il fonema individua il margine lineare di una parola.
Quali sono i rapporti tra fonologia e fonetica?
Si dividono in processi detti REGOLE e i VINCOLI, che descrivono come un certo elemento A in forma lessicale si manifesti in tanti elementi diversi in forma postlessicale per via dei vincoli di una lingua.
Cos'è l'allofono?
L'allofono riguarda le diverse realizzazioni che si possono avere di uno stesso fonema. (esempio: inglese)
Cos'è l'inventario fonologico?
è l'insieme delle unità di significante di una lingua. I suoi elementi si dividono in segmenti o unità paradigmatiche, e costituenti prosodici o unità sintagmatiche.
In cosa consiste la prova di commutazione?
Consiste in uno scambio sull'asse paradigmatico di un solo elemento con un altro all'interno di un'unità di livello più alto. Se si ottiene un altro elemento accettabile nella lingua, i due elementi sono fonemi, due diverse unità del significante.
Cos'è la coppia minima?
è una coppia di parole che si differenziano solo per una proprietà fonologica.
Cos'è la distribuzione?
è uno scambio tra due elementi in compresenza, quindi parliamo di uno scambio sull'asse sintagmatico.
A cosa serve l'esame distribuzionale?
Mostra le distribuzioni logiche di 2 elementi A e B. Ci sono tre tipi di distribuzione.
Distribuzione complementare
Tutti in cui casi in cui si presenta A, non c'è B.
ESEMPIO In inglese, [l] e [ɬ] sono entrambi allofoni di /l/, ma il primo si trova solo in attacco, il secondo solo in coda
Cos'è l'allofonia condizionata?
La presenza di un allofono (variante di un fonema) dovuta al contesto linguistico (caso della d. complementare)
Distribuzione sovrapposta
I contesti in cui compare l'elemento A si sovrappongono solo in parte a quelli in cui compare B e viceversa. ESEMPIO: In italiano i fonemi [m], [n] e [ɲ] sono in distribuzione sovrapposta. Possono dar luogo a coppie minime.
Distribuzione coincidente
In tutti i contesti linguistici in cui compare A compare anche B. Si possono avere coppie minime.
Cos'è la variazione libera?
Si ha variazione libera quando abbiamo suoni foneticamente simili che si possono trovare nello stesso contesto. In italiano, [r], [ʋ] (r moscia) e [ʁ]
Cosa sono le varianti combinatorie?
Sono le realizzazioni di un fonema che dipendono dal contesto. Sono prevedibili e non dipendono dal parlante.
Cos'è un tratto?
Un tratto è un valore che può essere assunto o meno da un fonema e permette di distinguere tra significanti. I fonemi si scompongono in tratti.
Che proprietà hanno i tratti?
Sono binari, ammettono solo due valori: una proprietà può essere assente o presente.
Come possono essere i tratti?
Distintivi, classificatori, componenziali.
Tratti distintivi
Tratti che hanno la capacità di distinguere fra due o più fonemi.
Tratti classificatori
I tratti classificano l'identità del suono.
Tratti componenziali
I tratti rappresentano le proprietà componenziali dei suoni.
Quanti e quali sono i tratti del vocalismo italiano?
i tratti sono 4 e sono
alto: [+] /i/ e /u/ e con [-] /a/
basso: [+] /a/
teso (suoni prodotti con un notevole sforzo muscolare): [+teso] /e/, /o/; [- teso] /ɛ/, /ɔ/
arretrato: e vocali anteriori sono marcate dal segno [-], quelle posteriori da [+
Quali sono i tratti del luogo diaframmatico consonantico?
[coronale], [distribuito], [avanzato]
Cosa viene caratterizzato da [coronale]?
>> dentali, alveolari, postalveolari, retroflesse
>> labiali, labiodentali, velari, palatali
Cosa viene caratterizzato da [avanzato]?
>> tutti gli elementi prodotti tra la lingua e gli alveoli
>> postalveolari, retroflesse, palatali, velari, uvulari.
Cosa viene caratterizzato da [distribuito]? (tratto che riguarda l'ampiezza del diaframma)
>> dentali, postalveolari
>> alveolari, retroflesse
Quali sono i tratti del modo diaframmatico consonantico?
sonorante, continuo, soluzione ritardata, laterale, nasale.
[sonorante]
>> nasali, laterali, vibranti
>> ostruenti
[contino] (capacità di tenuta delle consonanti)
>> fricative
>> occlusive e affricate
[soluzione ritardata] (fase di soluzione di una consonante)
>> affricate
>> occlusive
[laterale]
>> laterali
>> vibranti
[nasale]
nasali
>> tutte le altre
Quali sono i tratti maggiori per le classi di segmenti?
[consonantico] - >> vocali e approssimanti
[sillabico] + >> tutti gli elementi che possono occupare il nucleo della sillaba. Si trova sul piano della struttura sillabica e per indicare questo segmento si una notazione che faccia trasparire l'associazione del segmento al tratto di sillabicità
es. V = X [ + sillabico]
[sonorante] - >> ostruenti
Quali sono i tratti per la distinzione dell'attività laringea?
[sonoro]: il tratto indica la presenza o assenza di vibrazione glottidale
[glottide allargata]: apertura di grandi dimensioni nella glottide o meno
Cos'è il principio di autosegmentalià?
è il principio per cui nella rappresentazione di fonemi operiamo su due livelli.
Quali sono i due livelli del principio di autosegmentalità?
il livello scheletrico, a rappresentazione dei rapporti sintagmatici per cui ogni fonema
è rappresentato con una marca X
il livello timbrico, ossia i tratti fonologici che si associano alle marche.
Il rapporto tra i due livelli è stabilito da linee di associazione che collegano gli autosegmenti.
Cosa afferma il principio del contorno obbligatorio?
Principio secondo cui in uno stesso livello di rappresentazione fonologica non sono ammessi elementi identici adiacenti, ma solo differenze. ESEMPIO: /st/, sequenza in cui numerosi tratti non vengono ripetuti, ma rimangono inalterati nella sequenza.
Cos'è la sillaba?
La sillaba è un'unità prosodica. è rappresentata da σ. L'unico elemento universalmente necessario è il //nucleo//, l'//attacco// può essere facoltativo o obbligatorio, mentre la //coda// può essere esclusa o ammessa.
Come fanno le lingue a regolare la sillaba?
Le lingue regolano la composizione dei singoli costituenti della sillaba, il numero di questi e il loro ordine.
Cos'è la scala di sonorità?
è una scala che formalizza che ordine tendono a seguire costituenti.
occlusive > fricative > consonanti sonoranti > approssimanti > vocali.
Avremo un attacco con sonorità crescente e una coda con sonorità discendente.
Com'è composta la scala di sonorità italiana?
il confine sillabico si trova prima della consonante in una sequenza V - C - V
le consonanti lunghe sono divise in due sillabe diverse
se abbiamo una sonorante o fricativa + un'occlusiva o una sonorante + fricativa, si formeranno due sillabe.
Com'è formata la sillaba dell'italiano?
Da un attacco facoltativo che può contenere 1/2 elementi, un nucleo obbligatorio che contiene un elemento, una coda che contiene un elemento.
Che caratteristiche ha la sillaba ottimale?
Ha un attacco crescente, un picco di sonorità con il nucleo e una coda discendente.
Dove si trova la sillaba?
Essendo a un livello superiore del livello scheletrico, si trova nella struttura prosodica.
Regole varie sulla sillaba
se la coda è occupata da un'occlusiva, questa è sempre in coppia con una consonante lunga che è l'attacco della sillaba successiva >> ['pak.ko]; ['pat.to]
Le opposizioni consonantiche sono attive solo in attacco, in coda differiscono solo per il modo di articolazione.
Se c'è una nasale in coda, assume il luogo diaframmatico della consonante successiva. ante (/'fan.te/) --> n in coda diventa [+coronale] e [+avanzato].
Di cosa parliamo quando parliamo di economia del nucleo sillabico?
Del fatto che nell'evoluzione dal latino all'italiano si è avuta la tendenza a mantenerlo facendo sì che nonostante la /s/ sia caduta davanti alle consonanti sonore, al suo posto si sia imposto un allungamento vocalico in modo da mantenere la lunghezza della rima.
Quando una sillaba si dice leggera e quando si dice pesante?
Una sillaba si dice leggera quando è aperta, il suo nucleo contiene una vocale breve e pesa una mora. Si dice lunga il nucleo contiene una vocale lunga, quando vi è coda sillabica o una delle due e pesa due more.
Come si stabilisce l'accento in base a sillaba leggera e pesante?
nelle parole di 3 o più sillabe, l'accento cade sulla penultima sillaba, ma se questa è leggera cade sulla terzultima.
Come si dividono le lingue in base alla posizione delle lingue?
lingue in cui la posizione dell'accento è interamente prevedibile >> francese, ultima sillaba della parola
lingue in cui la posizione dell'accento non è distintiva, ci sono delle regole per assegnare la prominenza
lingue in cui la posizione dell'accento è solo parzialmente prevedibile, la sua collocazione finale è specificata del lessico >> italiano, una delle ultime tre sillabe.
Cos'è la parola fonologica?
Con parola fonologica (ω) si intende una sequenza di sillabe organizzate intorno a una sillaba tonica. La parola fonologica è un costituente prosodico. Non coincide (in italiano) con la parola morfosintattica.
Cosa succede quando ci sono più lessemi in una parola fonologica?
Questo può accadere con le parole atone. Se proclitiche, sono organizzate attorno all'accento della parola che le segue; se enclitiche, sono organizzate intorno alla parola che le precede.
Caso particolare: parole composte
In questo caso, ci sono più parole fonologiche organizzate in un'unica parola morfosintattica.
Come sono rappresentati i processi forma fonologica e rappresentazione fonetica?
regole di riscrittura: "A --> B" si legge "A è riscritto come B", ma visto che nella maggior parte dei casi la regola è condizionata, si troverà sottoforma di "A è riscritto come B se si trova tra X e Y ed è caratterizzata da tratti Z"
regole multilineari/autosegmentale: intesa come mutamento da uno strato all'altro della rappresentazione fonologica delle posizioni segmentali del livello scheletrico e dei tratti fonologici del livello timbrico.
Quando si parla di assimilazione?
Si parla di assimilazione quando uno o più segmenti assumono parte/tutti i tratti di un segmento diverso da loro. Può avvenire a contatto, a distanza; può essere parziale, totale. Si distingue tra assimilazione regressiva: il segmento successivo influisce su quello precedente; progressiva: il segmento precedente influisce su quello successivo, e reciproca.
es. nasalizzazione delle vocali
In cosa consiste la dissimilazione?
Nella differenziazione di un segmento rispetto a un altro a lui simile.
es. geminazione distratta: una consonante lunga si muta in un nesso di due consonanti.
Come si presenta la scala di forza consonantica?
occlusive > fricative > approssimanti > sorde > sonore. La scala termina con il dileguo.
In cosa consistono i processi di lenizione e fortizione?
La fortizione consiste in un innalzamento della forza consonantica. Si verifica in posizioni come dopo una pausa, dopo una consonante.
La fortizione è un indebolimento della forza consonantica. Si verifica in posizione come dopo una vocale, dopo una vocale e seguite da vocale.
Cos'è la protesi?
Il segmento viene inserito all'inizio. es. In italiano quando abbiamo una parola terminante per consonante e una seguente che inizia per [s] tendiamo a inserire un segmento [i].
Cos'è l'epentesi?
Viene aggiunto un elemento (suono) all'interno di una parola. es. passaggio latino - italiano: ruinam >> rovina. per evitare lo iato.
Cos'è l'epitesi?
Viene aggiunto un suono/sillaba alla fine di una parola. es. sine --> sì (salentino)
Cos'è l'aferesi?
è la caduta di un elemento all'inizio di parola. es. I'm --> I am
Cos'è la sincope?
è la caduta di un elemento all'interno della parola. es. la vocale centrale in prima sillaba può cadere in parole come Devant in fr.