glotttologia 2025-2026

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unimi; laura biondiva

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45 Terms

1
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diacronia

dimensione della variazione nel tempo

2
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diatopia

dimensione della variazione nello spazio

3
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diastratia

dimensione della variazione sociale, che da luogo a varianti socio-culturali legate in particolare ai parametri di sesso, età, etnia e cultura

4
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diafasia 

variazioni stilistiche di registro espressivo in funzione della situazione comunicativa (formalità)

5
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diamesia

legata alla scelta dell’uso dei mezzi, orale o scritto

6
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semiotica

scienza che si occupa dei segni

7
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8
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biplanarietà

l’associazione indissolubile tra il piano de l’espressione (significante), percepibile ai sensi, e il piano del contenuto (significato), che di per sé non è esprimibile in quanto astratto, mentale.

9
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codice

un sistema di segni, che preveda regole di corrispondenza tra unità del piano dell’espressione e unità del piano del contenuto. il codice è astratto, fissato per convenzione e regolato dalla comunità che lo condivide e lo usa. 

10
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fonoacusticità

le lingue verbali sono codici fonico acustici in quanto si compongono di suoni, prodotti dall’apparato fonatorio umano e percepiti dall’apparato uditivo.

11
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ontogenetico

si riferisce al singolo individuo 

12
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filogenetico

si riferisce alla specie umana

13
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linearità

il significante delle lingue storico naturale tende a disporsi in una successione temporale, monodimensionale, poichè viene prodotto, si realizza e si sviluppa in modo sequenziale nel tempo (e se scritto anche nello spazio)

14
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doppia articolazione 

individuata da André Martinet che riconosce due livelli strutturali scomponendo il significante linguistico in segmenti più piccoli: 

  • livello segnico: caratterizzato da unità mininime non ulteriormenti scomponibili dotate di significante e significato, i morfemi

  • livello subsegnico: caratterizzato da unità minime non ulteriormenti scomponibili dotate di solo significante, i fonemi

15
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economicità

le lingue verbali usano un numero limitato di risorse che combinandosi tra loro danno luogo ad un numero potenzialmente infinito di esiti.

16
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combinatorietà

dal cominarsi di un inventario finito e ridotto di unità di II articolazione, otteniamo un numero finito ma molto ampio di unità di I articolazione, che a loro volta possono combinarsi tra loro dando luogo a un numero teoricamente illimitato e sempre più complesso di esiti 

17
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arbitrarietà

è arbitrario il legame che unisce il significante al significato; poichè il segno è associazione dei due possiamo dire che il segno linguistico è arbitrario

18
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arbitrarietà assoluta e relativa

il principio dell’arbitrarietà non impedisce di distinguere in ciascuna lingua ciò che è radicalemtne arbitrario e ciò che lo è solo relativamente. Solo una parte dei segni è assolutamente arbitraria; presso gli altri interviene un fenomeno che permette di riconoscere gradi nell’arbitrarietà senza però eliminarla.

19
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asse sintagmatico

ha a che fare con le unità linguistiche (segniche o subsegniche): l’asse orizzontale delle combinazioni, ‘orizzontale’ e lineare. Il combinarsi linerare dei forni cotituisce il significante (funzione et)

20
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asse paradigmatico/associativo

ha a che fare con le unità linguistiche (segniche o subsegniche): l’asse verticale delle combinazioni, repertorio potenziale, astratto. il consideramento delle unità potienziali e simultane verticali è la funzione aut

21
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lingue lessicologiche

lingue in cui l’immotivato raggiunge il massimo

22
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lingue grammaticali 

lingue in cui l’immotivato si abbassa al minimo

23
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sostanza 

tutto il repertorio dei suoni (foni) che l’apparato fonatorio umano è in grado di produrre e l’apparato uditivo riesce a percepire 

24
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forma

l’inventario dei suoni distintivi (fonemi) che ogni lingua stabilisce come pertinenti, artbitrariamente e secondo regole proprie. 

25
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discretezza

Le entità che compongono il linguaggio verbale si distinguono reciprocamente in modo netto e assoluto; sono dunque identificabili nel loro differenziarsi da altre unità, e sono discontinue e numerabili 

26
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riflessività

le lingue verbali usano se stesse per descrivere il proprio funzionamento. Ogni lingua verbale è una metalingua poichè consente di avere se stessa come oggetto da descrivere.  

27
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ricorsività

una regola linguistica può essere applicata al risultato di una sua stessa precedente applicazione

28
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produttività

la possibilità per un procedimento morfologico all'interno di una lingua di essere impiegato per la costituzione di nuove formazioni (nuove parole) della lingua in questione

29
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trasponibilità del mezzo e t. culturale 

la prima spiega come si possa realizzare il significante o attraverso l’oralità oppure attraverso la scrittura; la seconda risconosce come una lingua venga trasmessa come bene culturale tra le generazioni di una data società.  

30
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lingue storico naturali

un codice che organizza un sistema di segni dal significante primariamente fonico acustico, fondamentalmente arbitrari ad ofni loro livello e doppiamente articolati, capaci di espreimere ogni esprerienza esprimibile, posseduti come conoscenza interiore e creativa che consente di produrre infinite frasi a partire da un numero finito di elementi.

31
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5 assiomi strutturali

  1. ogni lingua storico naturale è un sistema complesso articolato su diversi livelli di analisi

  2. per ogni livello esistono unità minime non ulterioramente scomponibili

  3. ogni livelllo è formato dagli elementi del livello ingeriore (gerarchia dei livelli)

  4. ogni livello dell’enunciato puà essere scomposto in unità successive fino ad arrivare all’unità minima di quel determinato livello (segmentazione

  5. per ciascun livello di analisi le unità minime sono in numero limitato e possono combinarsi tra loro dando luogo a unità di livello superiore (principio di economia e ricorrenza)

32
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parole

l’atto linguistico, concreto e ssempre diverso al mutare delle condizioni in cui un patrlante può trovarsi

33
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langue

è il sistema astratto, di conoscenze mentali condivise e di regole interiorizzate che i membri di una data comunità possiedono in egual misura.

Secondo Sassure la langue è condivisa dai membri di una comunità perchè è socialmente ereditata; in quanto sistema di riferimento collettivo, essa consente ai propri parlanti di compiere atti di parole

34
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la parole di Sassure è equivalente a 

  • messaggio di Jakobson

  • uso di Hjelmslev

35
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la langue d Sassure è equivalente a

  • codice di Jakobson

  • sistema di Hjelmslev 

36
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le sei classi di funzioni secondo Jakobson

  • funzione espressiva o emotiva: orientata sull’emittente, esprime sensazioni o emozioni del parlante

  • funzione referenziale o denotativa: orientata al contesto della realtà esterna. esprime informazioni oggettive su fatti e situazioni

  • funzione conativa o appellativa: orientata sul destinatrario del messaggio, per coinvolgerlo o ottenere qualcosa

  • funzione fatica: orientata sul canale della comunicazione, per verificare se è atttivo il canale comunicativo

  • funzione metalinguistica: orientata sul codice, si descrive la lingua metalinguisticamente

  • funzione poetica: funzione orientata verso il segno stesso

37
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fonetica

la scienza che si occupa della voce, cioè dei suoni o foni prodotti e percepiti dall’essere umano nella comunicazione verbale

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l’apparato fonatorio 

l’insieme delle strutture anatomiche appartenenti agli apparati respiratorio e digerente, che permettono come funzione secondatia la fonazione. l’apparato è frutto di adattamento evolutivo, che ha portato il meccanismo della respirazione a modificarsi per consentire in simultanea la fonazione.

possiamo distinguere due tratti:

  • tratto vocale: dai polmoni alla laringe

  • tratto sopraglottidale: cavità faringale, orale e nasale

39
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teoria sorgente filtro

respirazione (con i polmoni che come un mantice spingono l’aria verso l’esterno e la richiamano verso l’intenro), fonazione e articolazione

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fonazione

la produzione della voce umana nella laringe, dove una perturbazione del flusso d’aria polmonare che passa attraverso l’apparato fonatorio genera il segnale acustico che sarà poi modificato durante il percorso ulteriore

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articolazione (gen)

il processo di modifica e modellamento del segnale vocale al di sopra della laringe; l’attivazione di tutte le parti mobili o fisse del tratto vocale sopraglottidale per dar luogo a suoni linguistici. 

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articolazione (spec)

  • impostazione: gli organi articolatori lasciano la posizione articolatoria del fono precedente e prendono l’atteggiamento articolatorio tipico del fono da articolare

  • tenuta: si realizza lo stato tipico del fono, per un tempo più o meno breve, con una tensione più o meno prolungata degli organi articolatori che hanno raggiunto la configurazione specifica del fono

  • soluzione: gli organi articolatori abbandonano la posizione di tenuta e si distaccano, più o meno velocemente ma sempre gradualmente, per dar luogo al fono seguente o al silenzio.

43
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coarticolazione

nel contesto sintagmatico avvengono fenomeni di transizione, che si manifestano attraverso una variabilità contestuale dovuta all’interazione tra foni adiacenti, il che rende difficile segmentare il continuum e raggruppare singoli foni in classi di foni (fonemi). i suoi effetti sono mutamenti donetici che diciamo di assimilazione fonetica

44
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vocoide

si ha quando la configurazione degli articolatori collocati nel tratto vocale sopraglottidale non crea ostacoli al passaggio dell’aria, che esce liberamente attraverso la vocca o eventualmente anche attraverso le cavità nasali

45
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contoide 

si ha quando in presenza di un ostacolo totale o parzioale in un punto dell’apparato di fonazione del passaggio dell’aria; il superamento di tale ostacolo è all’origine del rimore caratterizzante ciascun fono consonantico