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Che cos'è il diritto?
è l'insieme di regole di comportamento, cioè l'insieme di norme, che i membri di una società organizzata si danno per risolvere i conflitti.
Si può quindi affermare che il diritto è un sistema di norme, chiamate norme giuridiche.
Che cos'è il diritto soggettivo?
è il potere riconosciuto a un individuo, tutelato dalle norme, di pretendere che gli altri tengano un certo comportamento.
Cos'è il diritto oggettivo?
Indica l'insieme delle norme vigenti in uno stato.
L'insieme di norme giuridiche che garantisce l'ordine interno della società prende il nome di ordinamento giuridico.
Cos'è il diritto pubblico?
Il diritto pubblico è il complesso delle norme che regolano il funzionamento dello stato e gli enti pubblici.
Il diritto pubblico disciplina i rapporti in situazioni di disparità tra stato ed enti pubblici, dove i primi esercitano supremazia sui secondi.
Cos'è il diritto privato??
Il diritto privato è il complesso delle norme che regolano i rapporti tra i privati e tra i privati che si trovano tra loro in una posizione di partità .
Cosa sono le norme sociali?
Le norme sociali sono regole che disciplinano le relazioni all'interno della collettività e si dividono in norme non giuridiche e norme giuridiche.
Cosa sono le norme non giuridiche?
Le norme non giuridiche sono regole che facilitano i rapporti tra gli individui e contribuiscono a creare legami sociali tra persone.
Cosa sono le norme giuridiche?
Le norme giuridiche sono regole attraverso le quali lo stato impone ai cittadini di tenere una condotta ben definita a costo di subire una sanzione (precetto e sanzione, sanzione pecuniaria e pena detentiva, funzione repressiva: punisce coloro che infrangono la norm, preventiva: incute timore di essere punti). Queste norme sono obbligatorie.
I caratteri delle norme giuridiche
Obbligatorietà: è obbligatoria in quanto prescrive i comportamenti che devono essere tenuti dalle persone;
Generalità: la norma giuridica è generale in quanto si rivolge indistintamente a tutti i membri della collettività;
Astrattezza: la norma è astratta perché non prevede un caso concreto, ma una serie ipotetica di casi;
Bilateralità: la norma è bilaterale perché se da un lato prevede un obbligo a arico di un soggetto, dall'altro lato riconosce a fronte di quell’obbligo un diritto;
Relatività: la norma è relativa perché varia nel tempo, influenzata da diversi fattori.
Che cos'è l'interpretazione di una norma giuridica?
L'interpretazione di una norma giuridica consiste nel ricercare il suo significato esatto in modo da stabilire se tale norma si possa o meno applicare a un caso concreto.
I soggetti che effettuano l'interpretazione
Quando l'interpretazione è effettuata dalla stessa autorità che ha emanato la norma siamo in presenza di un'interpretazione autentica, che è vincolante per tutti;
Quando l'interpretazione è effettuata dal giudice, siamo in presenza di un'interpretazione giudiziale, è vincolante sono per le parti che hanno chiesto l'intervento del giudice;
Quando l'interpretazione viene effettuata dagli studiosi del diritto siamo in presenza di un'interpretazione dottrinale, che nn è vincolante per nessuno.
I criteri dell'interpretazione
L'interpretazione letterale: si basa sul puntuale significato delle parole contenute nella norma;
L'interpretazione logica: cerca di comprendere qual è la ragione che ha saputo l'autorità a formulare la norma (ratio legis);
L'interpretazione storica: tiene conto del periodo storico in cui la norma è stata emanata e del contesto sociale della popolazione a cui si rivolge;
L'interpretazione sisematica: legge la norma in unione con le altre norme e in particolare con i principi fondamentali dell'ordinamento giuridico.
Le fonti del diritto
Le fonti di produzione: danno origine alle norme giuridiche e indicano gli organi dalle quali esse provengono;
Fonti di cognizione: sono i documenti attraverso i quali si viene a conoscenza delle norme vigenti e del loro contenuto (gazzetta ufficiale).
Leggi→strumenti di conoscenza delle norme → raccolte nei codici (elenchi ordinati di norme, es codice civile) o testi unici (testi normativi che raccolgono tutte le norme riguardanti una materia).
La gerarchia delle fonti
Le fonti di produzione del diritto nn sono tutte di pari grado ma si trovano tra loro in rapporto gerarchico (fonti di grado superiore e inferiore).
Fonti supreme: costituzione e leggi costituzionali;
Fonti primarie: leggi statali, regionali, atti con forza di legge, regolamenti e direttive dell’unione Europa;
Fonti secondarie: regolamenti del governo, dei ministri e degli entri territoriali;
Fonti non scritte: consuetudini o usi.
Quando la norma acquista efficacia
La norma acquista efficacia o entra in vigore dopo 15 giorni dalla sua pubblicazione, quest'arco di tempo tra la pubblicazione e l'entrata in vigore si chiama vacatio legis.
L’efficacia nel tempo e nello spazio
La norma disciplina situazioni future: è previsto il principio della irretroattività, secondo cui la norma non può essere applicata a situazioni accadute prima della sua entrata in vigore.
Il principio della territorialità: la norma è applicabile sulla parte di territorio in cui l'autorità che ha emanato la norma esercita la sua supremazia.
Quando la norma perde efficacia
Le norme possono perdere efficacia quando vengono eliminate (abrogazione o annullamento)
L'abrogazione può avvenire nei seguenti modi:
Tacita: autorità regola con una nuova norma quella precendente;
Espressa: l'autorità dichiara che la precendente è abrogata;
Per referendum: la norma viene abrogata con un referendum abrogativo.
Con l'annullamento è come se la norma non fosse mai esistita.