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Cosa sono le onde meccaniche e cosa significa “propagazione di energia senza trasporto di materia?
Un’onda meccanica è una perturbazione (disturbo) che si propaga in un mezzo materiale grazie all’interazione tra le particelle del mezzo stesso.
Può essere un moto su una corda, una variazione di pressione nell’aria (come nel suono), o un’oscillazione della superficie dell’acqua.
L’idea fondamentale è che l’onda trasporta energia, ma non trasporta materia.
Le particelle del mezzo si muovono, ma solo intorno alla loro posizione di equilibrio: non “viaggiano” con l’onda.
👉 Esempio intuitivo:
Immagina una fila di persone che si passano una palla da una all’altra. La palla (energia) si sposta lungo la fila, ma le persone (le particelle del mezzo) rimangono dove sono.
In un mezzo elastico, se spingi una particella, questa si sposta e tende a tornare indietro per effetto delle forze elastiche, ma nel farlo spinge o tira le particelle vicine. Queste, a loro volta, si muovono e trasmettono la perturbazione.
Così la deformazione si propaga come un effetto a catena.
In sintesi:
l’energia si sposta;
la materia resta;
serve un mezzo elastico per propagarsi.
Come nasce un’onda meccanica? Il ruolo della sorgente e dell’oscillatore armonico
Un’onda meccanica nasce quando una sorgente crea una perturbazione oscillatoria.
Per capire questo concetto, dobbiamo prima pensare all’oscillatore armonico.
Un oscillatore armonico è un sistema in cui c’è una forza di richiamo proporzionale allo spostamento dalla posizione di equilibrio.
Un esempio classico è la molla: se la tiri o la comprimi, lei tende a tornare indietro con una forza proporzionale a quanto l’hai deformata (Legge di Hooke: F=−kxF=−kx).
Quando una particella di un mezzo (ad esempio un punto di una corda) si comporta come un oscillatore armonico, il suo moto nel tempo segue una legge sinusoidale:
y(t)=Asin(ωt+ϕ)
Dove:
A è l’ampiezza (quanto si sposta al massimo);
ω=2πfω è la pulsazione (velocità angolare);
f è la frequenza (quante oscillazioni al secondo);
ϕ è la fase iniziale (da dove parte l’oscillazione).
Quando questa particella si muove, “trascina” quelle vicine: la deformazione viaggia → ecco l’onda.
Tipi di onde meccaniche: trasversali, longitudinali e miste
A seconda di come si muovono le particelle rispetto alla direzione di propagazione dell’onda, distinguiamo:
Onde trasversali: le particelle oscillano perpendicolarmente alla direzione in cui viaggia l’onda.
Esempio: un’onda su una corda tesa.
Se agiti la corda su e giù, l’onda si muove lungo la corda (direzione x), ma i punti della corda si muovono su e giù (direzione y).
Onde longitudinali: le particelle oscillano nella stessa direzione della propagazione.
Esempio: un’onda sonora nell’aria.
Le molecole d’aria si comprimono e si espandono avanti e indietro nella direzione in cui il suono si muove.
Onde miste o superficiali: combinano entrambi i tipi di movimento, come le onde del mare.
Le particelle d’acqua si muovono su traiettorie circolari o ellittiche: hanno componenti sia trasversali sia longitudinali.
l piano di oscillazione indica la direzione in cui le particelle si muovono.
La distinzione è importante perché influisce su come energia e informazioni vengono trasmesse.
Come si rappresenta un’onda: concetto di funzione d’onda e grandezze caratteristiche
L’onda si descrive matematicamente con una funzione che dipende dallo spazio e dal tempo:
y(x,t)=Asin(kx−ωt+ϕ)
Vediamo cosa significa ogni termine:
y(x,t): spostamento del punto in posizione xx al tempo tt;
A: ampiezza (quanto è grande l’oscillazione);
k: numero d’onda, misura quante oscillazioni spaziali ci sono in un metro, k=2π/λk;
λ: lunghezza d’onda, distanza tra due creste consecutive;
ω=2πf: pulsazione, quante oscillazioni avvengono in un secondo (in radianti);
ϕ: fase iniziale, stabilisce dove inizia la sinusoide.
👉 Se guardi l’onda in un dato istante (fisso tt), la funzione ti dice la sua forma nello spazio;
👉 se guardi un punto fisso (fisso xx), la funzione ti dice come quel punto oscilla nel tempo.
Creste, nodi, ventri e lunghezza d’onda
Le creste sono i punti più alti di un'onda e i ventri (o valli) sono i punti più bassi; la lunghezza d'onda (λ) è la distanza tra due creste successive o due ventri successivi. Questa distanza rappresenta un ciclo completo dell'onda ed è legata alla sua velocità (v) e frequenza (𝜈) dalla formula λ=v/ν
.
Definizioni
Cresta: Il punto più alto di un'onda.
Ventre (o valle): Il punto più basso di un'onda.
Lunghezza d'onda (λ): La distanza tra due creste consecutive o due ventri consecutivi.
Ampiezza (A): Lo spostamento massimo da una posizione di equilibrio (la distanza tra una cresta e la posizione di equilibrio).
Formula della lunghezza d'onda: La lunghezza d'onda (λ) si calcola dividendo la velocità dell'onda (v) per la sua frequenza (𝜈):
λ=v/ν
.
Relazione inversa tra lunghezza d'onda e frequenza: Se la lunghezza d'onda è maggiore, la frequenza è minore, e viceversa.
Lunghezza d'onda e onde stazionarie: Nel caso di un'onda stazionaria su una corda fissa, la lunghezza d'onda del n-esimo modo normale è
λn=2Ln dove L è la lunghezza della corda e n è il numero del modo normale (un numero intero).
Periodo, frequenza, pulsazione: concetti e differenze
Periodo T: tempo necessario per completare un’oscillazione completa (un “su e giù”).
Misurato in secondi (s).
Frequenza f: quante oscillazioni avvengono ogni secondo.
Relazione: f=1/T
Misurata in Hertz (Hz).
Pulsazione ω: è la versione “angolare” della frequenza chiamata anche frequenza angolare, è la velocità con cui l'onda completa un'oscillazione nel tempo, misurata in radianti al secondo:
ω=2πf=2π/T
Misurata in radianti al secondo (rad/s).
👉 Esempio: se un punto della corda compie 4 oscillazioni in 2 secondi →
f=2 Hzf T=0.5 s, ω=2πf=12.57 rad/s
Relazione tra velocità, frequenza e lunghezza d’onda
La relazione più importante delle onde è:
v=λf
Spiegazione fisica:
Durante un secondo, l’onda avanza di tante lunghezze d’onda quante sono le oscillazioni che avvengono in un secondo.
Se un’onda fa 10 oscillazioni al secondo (10 Hz) e la distanza tra due creste è 2 m, in un secondo la cresta si è spostata di 10×2=20 m → velocità 20 m/s.
👉 Ricorda: se aumenta la frequenza (suono più acuto), la lunghezza d’onda diminuisce, perché la velocità nel mezzo resta la stessa.
Da cosa dipende la velocità dell’onda?
Dipende dalle proprietà del mezzo:
Elasticità: più il mezzo è “duro” o “elastico”, più rapidamente trasmette la perturbazione.
Massa o densità: più è pesante, più lentamente risponde → velocità più bassa.
Esempi pratici:
Nella corda, v=√T/μ, dove T è la tensione e μ la densità lineare.
👉 Maggiore tensione → onda più veloce; maggiore massa per metro → onda più lenta.
Nel suono (gas o liquidi), v=√γp/ρ
👉 Più il gas è caldo (più pressione o temperatura) → più veloce il suono.
Fronte d’onda e vettore d’onda: cosa rappresentano davvero
Fronte d’onda: Un fronte d'onda è l'insieme dei punti in un mezzo che vengono raggiunti dalla perturbazione di un'onda nello stesso istante, e che quindi vibrano in fase. In altre parole, è il luogo geometrico di tutti i punti che hanno lo stesso valore dello spostamento in un dato momento. La direzione di propagazione dell'onda è sempre perpendicolare al fronte d'onda.
Esempio: in un’onda sferica, i fronti d’onda sono sfere concentriche.
Vettore d’onda k⃗: indica la direzione e il verso di propagazione del fronte d’onda. Il vettore d'onda, indicato con la lettera greca k ha come modulo il numero d'onda angolare (k) e come direzione e verso quelli della propagazione dell'onda. In sintesi, specifica la direzione e la velocità angolare con cui un'onda si muove.
Il suo modulo è k=2π/λ
Serve a descrivere onde in più dimensioni (2D o 3D).
👉 Più grande k → onda “più fitta” (lunghezza d’onda piccola).
Energia e potenza di un’onda: come e perché cresce con l’ampiezza
Ogni particella del mezzo che oscilla con l’onda possiede energia. Questa energia si divide in due tipi principali:
Energia cinetica: dovuta al movimento della particella. Più la particella si muove velocemente, più energia possiede.
Energia potenziale elastica: dovuta alla deformazione del mezzo. Quando una particella viene spostata dalla sua posizione di equilibrio, immagazzina energia elastica, pronta a trasformarsi in energia cinetica quando ritorna.
L’energia totale che l’onda trasporta dipende da:
Ampiezza dell’onda: più grande è l’ampiezza, maggiore è lo spostamento delle particelle → più energia.
Frequenza dell’onda: più alta è la frequenza, più velocemente le particelle oscillano → maggiore energia per unità di tempo.
Densità del mezzo: un mezzo più denso aumenta l’energia necessaria per far muovere le particelle.
Intuizione pratica:
Se raddoppi l’ampiezza dell’onda, l’energia cresce 4 volte.
Se aumenti la frequenza, l’onda trasporta più energia ogni secondo.
L’ampiezza determina quanto è “forte” l’onda, la frequenza quanto velocemente arriva.
A (formule):
Velocità massima della particella:
vmax=Aω
Energia cinetica massima della particella:
Ec∝(Aω)2
Energia totale trasportata dall’onda:
E∝A2
Potenza dell’onda (energia per unità di tempo):
P∝A2ω2
Riassunto chiave:
Ampiezza → quadrato → energia cresce molto rapidamente.
Frequenza → più oscillazioni al secondo → più energia trasportata.
Onde sonore: esempi e spiegazione intuitiva
Le onde sonore sono onde meccaniche e longitudinali che si propagano attraverso un mezzo materiale (come aria, acqua o solidi) sotto forma di vibrazioni, compressioni e rarefazioni. Non si propagano nel vuoto e sono generate da una sorgente vibrante. La loro percezione come suono è influenzata da caratteristiche come la frequenza, l'ampiezza, la lunghezza d'onda e il modo in cui viaggiano attraverso diversi materiali.
le molecole d’aria non viaggiano, ma si comprimono e si espandono.
Ci sono quindi zone dove la pressione è maggiore (compressione) e minore (rarefazione).
Queste variazioni si spostano nell’aria trasportando energia sonora.
Velocità del suono:
Nell’aria a 20 °C → circa 343 m/s.
Nell’acqua → circa 1500 m/s.
Nei solidi → anche oltre 5000 m/s.
👉 Nei solidi il suono viaggia più veloce perché le particelle sono più vicine e le forze elastiche sono più forti.
Curiosità medica:
Le ecografie si basano su onde sonore ad alta frequenza (ultrasuoni), che attraversano i tessuti e vengono riflesse in modo diverso a seconda del materiale.
Riflessione e interferenza: come si combinano le onde
Quando un’onda arriva su un ostacolo o sul confine tra due mezzi, il suo comportamento dipende dal tipo di estremità o dalle proprietà del nuovo mezzo:
Riflessione:
Estremo fisso: la cresta dell’onda diventa valle e viceversa → inversione di fase di 180°.
Estremo libero: l’onda si riflette senza inversione, cioè la cresta rimane cresta.
Trasmissione:
Parte dell’onda può continuare nel nuovo mezzo.
La velocità e l’ampiezza cambiano a seconda della densità e della rigidità del nuovo mezzo.
Interferenza:
Quando due onde si incontrano, le loro oscillazioni si sommano istante per istante.
In fase (cresta + cresta, valle + valle): interferenza costruttiva → l’ampiezza aumenta.
Opposte (cresta + valle): interferenza distruttiva → l’ampiezza diminuisce o si annulla.
Connessione con onde stazionarie:
Onde riflessa e incidente si sovrappongono → nodi (spostamento = 0) e ventri (massimo spostamento).
La posizione dei nodi e ventri dipende dalla lunghezza d’onda e dalla lunghezza del mezzo.
A (formule e concetti chiave):
Riflessione a estremità fissa:
yriflessa=−yincidente
Riflessione a estremità libera:
yriflessa=+yincidente
Interferenza lineare:
Se due onde y1 e y2 si sovrappongono:
ytotale=y1+y2
Onde stazionarie e modi normali: perché solo alcune frequenze “funzionano”
Un'onda stazionaria è un'onda che non si propaga, ma rimane localizzata in una specifica regione dello spazio, oscillando tra due punti. Si forma quando due onde progressive e regressive della stessa frequenza si sovrappongono, come ad esempio quelle che si creano su una corda di chitarra fissata alle estremità. I punti fissi dell'onda, dove l'ampiezza è sempre zero, sono detti nodi, mentre i punti di massima oscillazione sono chiamati anti-nodi o ventri.
Caratteristiche principali
Nessuna propagazione:
A differenza di un'onda viaggiante, l'onda stazionaria non trasporta energia da un punto all'altro.
Sovrapposizione di onde:
Nasce dall'interferenza di due onde, una che va in una direzione e l'altra che riflette e viaggia nella direzione opposta.
Nodi e anti-nodi:
I nodi sono punti di ampiezza nulla. Sulla corda di una chitarra, sono i punti fissi e gli estremi della corda.
Gli anti-nodi (o ventri) sono i punti di ampiezza massima, che si trovano a metà strada tra due nodi.
Condizione:
L=nλ/2,n=1,2,3,...
e quindi
fn=nv/2L
Ogni n rappresenta un modo normale (una frequenza di risonanza). (Un modo normale di un'onda è una configurazione di oscillazione stazionaria in cui tutte le parti del sistema vibrano alla stessa frequenza e con moto armonico. In pratica, è uno dei modi fondamentali con cui un oggetto può vibrare, e ogni modo normale corrisponde a una specifica frequenza di risonanza, con i suoi punti di massima (ventri) e minima (nodi) oscillazione. )
Nel suono, questa è la base della risonanza acustica (come nei tubi degli organi o nelle corde vocali).
Riassunto pratico e formule chiave da ricordare
f=1/T
ω=2πf
k=2π/λ
v=λf=ω/k
Corda: v=√T/μ
Suono: v=√γp/ρ
Collegamenti biomedici (utile per Medicina)
Onde sonore → Orecchio umano: la propagazione del suono nell’aria, la trasmissione attraverso l’orecchio medio e la conversione in vibrazioni meccaniche nella coclea.
Ultrasuoni: onde meccaniche ad alta frequenza usate per diagnosticare strutture interne (principio di riflessione).
Risonanza acustica: fondamentale per comprendere il funzionamento delle corde vocali e delle cavità risonanti (come il torace o la laringe).