la trascrizione e maturazione degli RNA procariotica

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Cos’è la trascrizione e perché è indispensabile per la cellula?

  • La trascrizione è il processo in cui il DNA (costituito da desossiribonucleotidi) viene copiato in una molecola di RNA(fatta di ribonucleotidi).

  • L’RNA prodotto si chiama trascritto.

  • Serve a rendere leggibile l’informazione genetica:

    • Il DNA è un archivio stabile ma non direttamente utilizzabile.

    • L’RNA è la copia operativa che porta le istruzioni del DNA verso i siti di sintesi proteica (ribosomi).

  • Senza trascrizione, il DNA resterebbe inaccessibile e non potrebbe regolare le attività cellulari.

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Quali sono i tipi di RNA e come vengono classificati oggi?

  • Classificazione tradizionale (superata):

    1. mRNA (messaggero): trasporta le informazioni dal DNA ai ribosomi.

    2. rRNA (ribosomale): componente strutturale e catalitica dei ribosomi.

    3. tRNA (transfer): trasporta gli amminoacidi durante la traduzione.

  • Classificazione moderna:

    • Coding RNA (codificanti): comprendono mRNA, rRNA e tRNA → direttamente coinvolti nella sintesi proteica.

    • Non coding RNA (ncRNA): non vengono tradotti in proteine, ma svolgono ruoli fondamentali.

  • Esempi di ncRNA:

    • microRNA (miRNA): regolano l’espressione genica degradando o bloccando mRNA specifici.

    • small RNA (sRNA): vari ruoli regolatori, anche nei procarioti.

    • circular RNA (circRNA): nuova classe, funzioni non ancora del tutto comprese.

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Quali funzioni svolgono gli RNA oltre alla sintesi proteica?

Gli RNA non sono solo "copie del DNA", ma molecole versatili con molte funzioni:

  1. Regolatorie → ncRNA come i microRNA controllano quando e quanto un gene viene espresso.

  2. Strutturali → rRNA costituisce l’impalcatura dei ribosomi.

  3. Catalitiche → esistono RNA con funzione enzimatica, chiamati ribozimi.

  4. Nuove scoperte → circular RNA e altri ncRNA sono presenti anche nei procarioti, segno che l’RNA ha un ruolo evolutivamente antico e molto più ampio di quanto si pensasse.

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Quali sono le regole generali della trascrizione e qual è la direzione di sintesi dell’RNA?

  • La trascrizione segue le stesse regole della polimerizzazione degli acidi nucleici:

    1. Serve sempre uno stampo → cioè un filamento di DNA da copiare.

    2. La catena di RNA cresce sempre da 5’(P) → 3’(OH), cioè aggiungendo nucleotidi all’estremità 3’-OH.

    3. Ogni nucleotide entra come ribonucleoside trifosfato (NTP):

      • uno dei fosfati serve a legarsi,

      • gli altri due vengono scissi come pirofosfato (PPi), che poi si idrolizza → la reazione diventa molto esoergonica e stabile.

Da ricordare: l’RNA polimerasi può iniziare la sintesi da zero (non serve un primer come nella replicazione).

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Quali sono le regole generali della trascrizione e qual è la direzione di sintesi dell’RNA?

  • La trascrizione funziona come la replicazione: serve un filamento di DNA stampo da copiare.

  • L’RNA viene sintetizzato sempre da 5’ verso 3’: significa che i nucleotidi si aggiungono al gruppo -OH del carbonio 3’.

  • I nucleotidi usati sono ribonucleosidi trifosfati (NTP).

    • Quando si legano, rilasciano un pirofosfato (PPi).

    • Questo pirofosfato si rompe in due fosfati → reazione molto energetica e stabile.

Punti chiave: serve un filamento stampo, la catena cresce 5’ → 3’, l’energia arriva dall’idrolisi dei NTP.

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Quale filamento di DNA viene copiato durante la trascrizione e qual è la convenzione per scrivere i geni?

  • Solo uno dei due filamenti di DNA viene copiato:

    • è il filamento stampo (detto anche antisenso), letto da 3’ a 5’.

    • L’altro filamento è il non stampo (detto anche senso) → non viene copiato, ma la sua sequenza è quasi identica all’RNA (stessa direzione 5’→3’, con la differenza che nell’RNA c’è U al posto di T).

  • Per comodità, la sequenza dei geni si scrive sempre come la sequenza del filamento non stampo, perché corrisponde direttamente all’RNA che si produce.

  • In alcuni casi speciali entrambi i filamenti possono essere usati (es. fago T4, gene GnRH nei vertebrati).

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Che cos’è il promotore e qual è la direzione di lavoro della RNA polimerasi?

  • Il promotore è una sequenza del DNA dove l’RNA polimerasi si lega per iniziare la trascrizione.

  • L’RNA polimerasi legge il filamento stampo da 3’ a 5’, così può costruire un RNA da 5’ a 3’.

Punti chiave: il promotore indica dove e in che direzione iniziare la trascrizione.

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Quanto è veloce la trascrizione rispetto alla replicazione nell’ E.coli?

  • La trascrizione è molto più lenta: circa 10–15 volte più lenta della replicazione.

  • I trascritti possono essere lunghi → l’RNA polimerasi deve restare legata stabilmente al DNA dall’inizio fino alla fine.

  • Per questo, quando la replicazione e la trascrizione avvengono sullo stesso DNA, possono incontrarsi e “scontrarsi”.

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Cosa accade se la DNA polimerasi incontra l’RNA polimerasi durante la trascrizione?

Possibili scenari:

  1. La replicazione spinge via la trascrizione (RNA polimerasi eliminata).

  2. La replicazione rallenta e segue la trascrizione.

  3. La replicazione sorpassa la trascrizione senza distruggerla (scenario più vantaggioso).

Nel terzo caso:

  • La DNA polimerasi destabilizza un po’ l’ibrido DNA-RNA.

  • Ma l’RNA nascente resta legato all’RNA polimerasi.

  • L’RNA polimerasi rimane attaccata al DNA → appena la DNA polimerasi passa, la trascrizione riprende.

Esempio: nel gene Ubx di Drosophila la trascrizione può durare più della fase S, segno che la replicazione non distrugge il trascritto.

Punti chiave: la cellula preferisce non sprecare energia → la trascrizione riprende dopo il passaggio della replicazione.

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Com’è fatta l’RNA polimerasi nei batteri?

  • ’enzima si chiama apoenzima (core):

    • 2 subunità α

    • 1 subunità β

    • 1 subunità β’

  • Per diventare attiva, si unisce una subunità σ → così forma l’oloenzima.

  • Esiste anche una subunità ω, con funzione non del tutto chiara.

  • La subunità σ è fondamentale:

    • permette il riconoscimento dei promotori (punti di inizio trascrizione).

    • senza σ l’enzima può allungare l’RNA, ma non può iniziare.

  • Esistono diverse forme di σ → ognuna riconosce diversi promotori → permette di regolare quali geni vengono trascritti in base alle necessità della cellula.

Punti chiave: core = α2ββ’ + σ = inizio trascrizione.

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Com’è fatto un promotore batterico e cosa sono le sequenze -35 e -10?

  • Un promotore è una sequenza di DNA dove si lega la RNA polimerasi.

  • Nei batteri ci sono due regioni principali:

    • Regione -35 (35 nucleotidi a monte del punto di inizio).

    • Regione -10 (10 nucleotidi a monte), chiamata anche Pribnow box.

  • La Pribnow box è ricca di A e T → più facile da aprire (solo 2 legami H per coppia) rispetto a GC (3 legami H).

  • La trascrizione inizia dal nucleotide +1.

  • L’RNA polimerasi lavora 5’ → 3’.

Punti chiave: nei batteri il promotore è definito da due regioni (-35 e -10), fondamentali per l’avvio della trascrizione.

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Come avviene la terminazione della trascrizione nei batteri?

A (retro):
Ci sono due tipi di terminazione:

  1. ρ-indipendente (senza proteine):

    • Il DNA ha sequenze palindromiche → l’RNA trascritto forma un loop (ansa a forcina).

    • Seguito da molte basi G-C che rallentano la polimerasi.

    • Risultato: la polimerasi si stacca e l’RNA viene rilasciato.

  2. ρ-dipendente (con proteina ρ):

    • ρ è una proteina con attività ATP-asica che si lega all’RNA nascente.

    • Viaggia lungo l’RNA e, approfittando dei rallentamenti della polimerasi, raggiunge il trascritto e stacca la polimerasi.

Punti chiave: terminazione può essere meccanica (loop) o con proteina ρ.

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Come avviene la terminazione della trascrizione nei batteri?

A (retro):
Ci sono due tipi di terminazione:

  1. ρ-indipendente (senza proteine):

    • Il DNA ha sequenze palindromiche → l’RNA trascritto forma un loop (ansa a forcina).

    • Seguito da molte basi G-C che rallentano la polimerasi.

    • Risultato: la polimerasi si stacca e l’RNA viene rilasciato.

  2. ρ-dipendente (con proteina ρ):

    • ρ è una proteina con attività ATP-asica che si lega all’RNA nascente.

    • Viaggia lungo l’RNA e, approfittando dei rallentamenti della polimerasi, raggiunge il trascritto e stacca la polimerasi.

Punti chiave: terminazione può essere meccanica (loop) o con proteina ρ.

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Come viene regolata la trascrizione nei batteri? E come funziona l’operone Lac in E. coli?

Regolazione della trascrizione nei batteri

  • Avviene grazie a proteine regolatrici (CAP) che si legano al DNA o alla RNA polimerasi:

    • Attivatori: aumentano la trascrizione

    • Repressori: bloccano la trascrizione legandosi a operatori o promotori.

  • l’operone lac è un gruppo di geni sul DNA batterico che codificano enzimi per usare il lattosio come fonte di zucchero. I principali geni sono:

    • lacZ → β-galattosidasi (scinde il lattosio),

    • lacY → permeasi (fa entrare il lattosio nella cellula),

    • lacA → transacetilasi (ruolo minore).

  • Chi controlla la trascrizione:

    1. Repressore LacI (gene lacI): è prodotto costitutivamente e si lega all’operatore, bloccando l’RNA polimerasi quando non c’è lattosio.

      • Induttore = allolattosio (o analoghi): quando è presente lattosio, una molecola di lattosio viene convertita in allolattosio che si lega al repressore → il repressore cambia forma e si staccadall’operatore → la trascrizione può iniziare.

    2. Controllo positivo — CAP / cAMP:

      • Quando il glucosio è basso, aumenta cAMP → cAMP si lega a CAP → il complesso CAP–cAMP si lega vicino al promotore e aiuta l’RNA polimerasi a legarsi bene → trascrizione forte.

      • Se il glucosio è alto, cAMP è basso → CAP non si lega → anche se il repressore è staccato (lattosio presente), l’espressione resta debole.

  • Regolazione combinata (logica): servono due condizioni per la massima trascrizione:

    1. Lattosio presente → il repressore è inattivo (induzione).

    2. Glucosio basso → CAP–cAMP attivo (attivazione).
      — Solo insieme si ha espressione massima.

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Cosa sono gli mRNA policistronici e come si differenziano dai monocistronici?

  • Un cistrone = tratto di DNA che codifica per una proteina.

  • mRNA policistronico:

    • Contiene più cistroni → quindi più geni nello stesso mRNA.

    • Tipico dei procarioti.

    • Permette di coordinare la produzione di più proteine legate alla stessa funzione (es. enzimi di una stessa via metabolica).

  • mRNA monocistronico:

    • Contiene un solo cistrone, quindi una sola proteina.

    • Tipico degli eucarioti.

Punti chiave: procarioti = policistronici, eucarioti = monocistronici.

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Che cosa sono gli elementi regolativi in cis?

  • Sono sequenze di DNA che regolano la trascrizione di un gene.

  • Si chiamano “in cis” perché devono trovarsi sullo stesso filamento di DNA del gene che controllano (non funzionano se sono separati su un altro cromosoma).

  • Non codificano proteine: la loro funzione è essere siti di legame per proteine regolatrici (attivatori, repressori, RNA polimerasi).

  • Determinano quando, dove e quanto un gene viene espresso.

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Che cos’è un promotore?

  • È la sequenza di DNA dove si lega l’RNA polimerasi per iniziare la trascrizione.

  • Contiene segnali specifici che indicano il punto di inizio (+1) e regolano l’efficienza della trascrizione.

  • Negli eucarioti e nei procarioti i promotori hanno caratteristiche diverse:

    • Procarioti: contengono le regioni -10 (Pribnow box, ricca in A e T) e -35 → essenziali per il riconoscimento da parte della subunità σ della RNA polimerasi.

    • Eucarioti: promotore principale = TATA box (circa -25 nucleotidi dal sito +1), dove si lega la TBP (TATA binding protein), che aiuta l’assemblaggio della RNA polimerasi II.

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Oltre al promotore, quali sono gli altri elementi regolativi in cis negli eucarioti?

  • Enhancer (potenziatori):

    • Sequenze che aumentano l’efficienza della trascrizione.

    • Possono trovarsi molto lontano dal gene (anche migliaia di basi a monte o a valle).

    • Funzionano tramite il legame con attivatori → il DNA si ripiega, mettendo enhancer e promotore in contatto.

  • Silencer (silenziatori):

    • Sequenze che diminuiscono la trascrizione.

    • Si legano a repressori che impediscono il reclutamento della polimerasi.

  • Insulator (isolatori):

    • Barriere che impediscono l’azione di un enhancer su un gene vicino indesiderato.

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Differenza tra elementi regolativi in cis e in trans?

  • In cis = sequenze di DNA non mobili, legate fisicamente al gene che regolano (promotori, enhancer, silencer, operatori nei procarioti).

  • In trans = proteine o RNA che si legano a questi elementi in cis (es. repressore LacI, fattori di trascrizione, attivatori).
    Un gene può essere regolato solo se entrambi i tipi (cis + trans) lavorano insieme.

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Esempio pratico di elementi regolativi in cis nei procarioti?

Operone lac (E. coli):

  • Promotore: dove si lega RNA polimerasi.

  • Operatore: sequenza in cis dove si lega il repressore LacI → blocca la trascrizione.

  • CAP binding site: sito a monte del promotore dove si lega CAP-cAMP (attivatore) quando il glucosio è basso.
    Tutti questi elementi in cis funzionano solo se presenti sullo stesso DNA dell’operone.

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Come avviene la maturazione degli mRNA nei batteri?

  • Gli mRNA batterici subiscono poche modificazioni rispetto a quelli eucariotici.

  • La loro estremità 5′P è subito agganciata dai ribosomi → traduzione e trascrizione avvengono contemporaneamente(evento co-trascrizionale).

  • Possibili modifiche:

    • Metilazioni di alcune basi.

    • In rari casi, aggiunta di una coda poli(A) (simile agli eucarioti).

    • Recentemente scoperto: se il primo nucleotide è adenina, può esserci un “capping” alternativo → al posto di A normale, la polimerasi può usare un nucleotide come il NAD⁺ → l’mRNA inizia con un cap di NAD⁺, che stabilizza la molecola (analogo al cap eucariotico).

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Come avviene la maturazione degli rRNA nei batteri?

  1. Tipi principali di rRNA batterici:

    • 16S rRNA → fa parte della subunità minore (30S) del ribosoma.

    • 23S rRNA → fa parte della subunità maggiore (50S).

    • 5S rRNA → anche questo nella subunità maggiore.
      Insieme, formano la struttura fondamentale dei ribosomi e quindi sono essenziali per la sintesi proteica.

  2. Organizzazione genica in E. coli:

    • Ci sono 7 copie di sequenze di DNA (cluster) che contengono i geni per 16S, 23S, 5S rRNA.

    • Questi cluster includono anche alcuni geni per tRNA → quindi rRNA e tRNA sono trascritti insieme.

    • Ogni cluster ha due promotori (uno più a monte e uno più vicino) con sequenze simili a quelle degli mRNA → ciò permette un controllo fine della trascrizione.

  3. Trascrizione:

    • Da ogni cluster si forma un lungo precursore di RNA che contiene:

      • le sequenze degli rRNA (16S, 23S, 5S),

      • le sequenze dei tRNA,

      • spaziatori (sequenze in mezzo che non servono).

  4. Maturazione:

    • Questo precursore viene tagliato in punti precisi da enzimi chiamati endonucleasi RNasi.

    • Le RNasi rimuovono gli spaziatori e liberano le molecole mature di:

      • 16S rRNA,

      • 23S rRNA,

      • 5S rRNA,

      • e i tRNA inclusi.

Risultato: si ottengono le molecole rRNA maturi pronte per assemblare i ribosomi, più alcuni tRNA già funzionali.

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Come maturano i tRNA nei batteri?

  1. Origine dei tRNA:

    • I tRNA nei batteri non vengono prodotti singolarmente.

    • La maggior parte deriva da precursori lunghi di RNA che contengono più geni di tRNA insieme ad altri RNA (come rRNA).

    • Alcuni tRNA derivano anche da trascritti principalmente dedicati agli rRNA.

  2. Struttura dei precursori:

    • Questi precursori contengono:

      • le sequenze per vari tRNA,

      • spaziatori (sequenze extra tra i tRNA),

      • talvolta anche rRNA.

    • I promotori che avviano la trascrizione di questi precursori sono simili a quelli degli mRNA.

  3. Processo di maturazione:

    • Gli spaziatori vengono rimossi attraverso tagli precisi eseguiti da enzimi chiamati endonucleasi RNasi.

    • Il risultato è un tRNA già vicino alla forma finale.

  4. Modificazioni particolari:

    • Tutti i tRNA batterici subiscono modifiche chimiche alle basi (nucleotidi), creando basi rare come:

      • ipoxantina,

      • diidrouracile,

      • timina.

    • Queste modifiche aiutano il tRNA a funzionare correttamente durante la traduzione.

  5. Sequenza speciale 5'-CCA-3':

    • È una sequenza che caratterizza tutti i tRNA maturi e si trova all’estremità 3'.

    • Nei batteri (es. E. coli), questa sequenza è già trascritta nel gene del tRNA, quindi non serve aggiungerla dopo la trascrizione (a differenza di alcuni eucarioti).

  6. Eccezione nei batteri speciali:

    • In archeobatteri e cianobatteri sono stati trovati introni nei geni dei tRNA.

    • Questi intron possono essere rimossi da un processo chiamato autosplicing → significa che il tRNA stesso contiene un “ribozima” capace di tagliarsi e unirsi da solo.

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Esistono fenomeni di splicing nei batteri?

  • In generale, gli mRNA batterici non hanno introni come negli eucarioti.

  • Eccezioni: in archeobatteri e cianobatteri ci sono introni in alcuni RNA.

  • Questi introni hanno capacità enzimatica propria (sono ribozimi) → fanno auto-splicing (si eliminano da soli dal precursore).

  • Questo fenomeno è importante perché supporta l’ipotesi dell’RNA world (RNA come molecola antica con funzioni sia di deposito informativo che catalitiche).