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Aggettante
Che sporge in fuori
Caratteristiche commiste
Significa “caratteristiche miste”
Invaso
In architettura, volume spaziale di un ambiente chiuso, soprattutto se di notevoli dimensioni e di importanza monumentale
Come si dice il susseguirsi degli ordini nei diversi livelli?
Rapporto/gerarchia degli ordini
Chiesa votiva
Una "chiesa votiva" è una chiesa eretta in adempimento di un voto, spesso come ringraziamento per una grazia ricevuta o per intercessione divina in un momento di difficoltà. Può anche essere un luogo di culto costruito per onorare un santo specifico o un evento religioso importante.
Rettificare
Ricondurre a regolarità, “rettificare”, retta
Elementi di spoglio
In architettura, il termine "spoglio" si riferisce all'utilizzo di materiale proveniente dalla demolizione o smantellamento di altri edifici, spesso antichi o storici, per la costruzione o decorazione di nuove strutture. Si “spogliano” gli edifici antichi dei loro materiali praticamente.
Nartece
In architettura è uno spazio vestibolare, solitamente di forma rettangolare, situato tra la facciata e l'aula liturgica di una chiesa, spesso di dimensioni pari alla larghezza della navata
Giustapposto (elementi giustapposti)
In architettura significa mettere o accostare elementi architettonici l'uno accanto all'altro senza che si formino un'unità compositiva completa. Questi elementi possono essere: edifici, volumi, forme, materiali, o anche dettagli decorativi.
Che tipo di arco è questo?
Arco a sesto acuto (o ogivale)
Torri scalari
Torri che contengono scale, di solito a chiocciola, che portano a piani superiori. Un esempio possono essere le torri gotiche di cui non mi ricordo il nome
Traforo
Calotta sferica
È una porzione di superficie sferica individuata da un piano che interseca la sfera. Più precisamente, è la superficie di un segmento sferico a una base, che si ottiene tagliando una sfera con un piano.
Trifora (o arcata trifora)
È una finestra divisa in tre luci (aperture), separate da due pilastri o colonnine. La parola deriva dal latino "triforium", composto da "tri" (tre) e "foris" (apertura). In architettura è un elemento caratteristico di molti edifici, soprattutto chiese, dove funge da finestra o come apertura verso una galleria (il triforio). (La stessa cosa vale per le bifore e quadrifore)
Facciata a schermo o a sé stante
Quando la facciata non corrisponde alle dimensioni dell'edificio retrostante (es. S. Michele in foro, 1143)
Pulvino
1. Elemento architettonico sovrapposto al capitello, con funzioni strutturali (di sostegno del piedritto dell'arco), ma talvolta anche decorative.
2. Elemento strutturale destinato a ripartire il carico del cemento o del calcestruzzo sulla muratura.
Cappella palatina
È una cappella privata situata all'interno del palazzo di un regnante. Il termine deriva dal latino "palatium", che significa "palazzo". Quindi, una cappella palatina è semplicemente una cappella del palazzo.
Campata ritmica
Sistema geometrico che affianca ad una campata della navata centrale due campate di dimensione minore della navata laterale
Denominare questi quattro elementi, tipici del periodo gotico:
Viola, Claristorio: è il livello più alto della navata in una basilica romana o in una chiesa romanica o gotica. Il suo nome si deve al fatto che la sua traforazione di finestre permette al chiarore della luce di illuminare l'interno dell'edificio
Blu, Triforio: in architettura indica una galleria, solitamente non praticabile, ricavata nello spessore del muro, posta al di sopra delle navate laterali di una chiesa e al di sotto delle finestre del cleristorio (o claristorio). Questa galleria è spesso caratterizzata da una serie di loggette o aperture che danno accesso a una vista delle navate laterali.
Verde, Matroneo: Loggiato interno che corre al disopra delle navate minori in varie basiliche paleocristiane, originariamente riservato alle donne (donde il nome).
Giallo, Arcate: Ogni elemento di una successione architettonica di strutture ad arco o a volta.
Campata quadrata
Si riferisce allo spazio delimitato da quattro pilastri o colonne, generalmente di forma quadrata, che sostengono una volta a crociera o una copertura simile
Tiburio
Tetto che maschera la cupola sottostante. Da fuori sembra non esserci una cupola, la si vede solo all'interno.
Facciata a salienti
Nell'architettura romanica questa è formata dalla successione di spioventi posti a livelli diversi. Solitamente ogni spiovente corrisponde a una navata dell'interno, la facciata a salienti, infatti, spesso denuncia all'esterno la divisione interna della chiesa in navate, dichiarandone anche l'altezza. (ad esempio abbazia di San Zeno, Verona)
Terminazione a Echelon (o "a gradoni")
In architettura si riferisce a una disposizione di elementi, spesso muri o pilastri, che si allineano in modo staggliato, ovvero uno gradino sopra l'altro, creando un effetto di livelli o gradoni.
Cupole a catino (o catino absidale)
Le "cupole a catino", o "catino absidale", sono cupole a calotta semisferica che terminano un'abside o una nicchia
Oppure
Il "catino absidale" (o anche "conca absidale") è la volta a calotta semisferica che copre l'abside di una chiesa, o di un'altra costruzione architettonica a pianta semicircolare o poligonale
Cappelle estradossate
Sono cappelle che presentano la loro superficie esterna (l'estradosso) visibile dall'esterno, anziché essere nascosta da una copertura o da una muratura. In architettura, l'estradosso è la superficie esterna di un arco o di una volta, e nelle cappelle estradossate questa superficie esterna è chiaramente in vista.
Acuminato
Aguzzo, appuntito.
Come definiresti l'utilizzo del marmo in questo edificio? E che edificio è? Di che periodo?
Marmo bicromo (o policromo nei casi in cui ci sono più tipi di marmi)
San Miniamo al Monte (1018-1063), Firenze, stile romanico sviluppatosi in Italia.
Capocroce
La parte estrema di una chiesa, che di solito comprende il coro e l'abside; nelle cattedrali gotiche, si prolunga nelle cappelle raggiate terminali.
Termine usato durante periodo gotico.
Edificio a doppio involucro (doppia pelle o facciata)
È un sistema di costruzione in cui l'edificio è dotato di due strati di facciata separati da uno spazio d'aria
Un esempio potrebbe essere la cappella palatina di Aquisgrana oppure chiesa di San Vitale a Ravenna
Ninfeo
In ambito architettonico, è un'area scenografica, solitamente abbellita da fontane, sculture e decorazioni, che si sviluppa in un ambiente naturale o all'interno di una costruzione, in cui si riproduce un'atmosfera sacra o naturalistica.
Ambiente mistilineo
Descrive uno spazio o una forma che presenta sia linee rette che curve. In architettura, questo termine si riferisce a un'architettura che utilizza elementi mistilinei, come facciate o arredi, che alternano tratti lineari con curve, creando effetti dinamici e fluidi.
Ese
malta di allettamento
È un materiale utilizzato in edilizia per la realizzazione di murature, soprattutto per l'unione di mattoni o blocchi di pietra
Intradosso
La superficie in vista all'interno della volta o dell'arco (contr. Estradosso)
Nicchie a edicola
Le "edicole", spesso chiamate anche "nicchie", sono piccoli spazi sacri incastonati nelle facciate degli edifici o lungo le strade, utilizzati per ospitare immagini sacre e oggetti di culto
Emiciclo
Spazio semicircolare ricavato in un edificio o in un complesso architettonico; part., quello al centro delle grandi aule per assemblee, delimitato dai sedili circostanti, disposti ad anfiteatro.
Invece di dire struttura semicircolare, puoi dire struttura a emiciclo
Frontone e timpano differenza
In architettura, il frontone è un elemento decorativo a forma triangolare che corona la facciata di un edificio, in particolare sopra gli ingressi o i portali
In architettura, il timpano è la superficie verticale triangolare racchiusa nella cornice del frontone
Decorazioni musive
Altro modo per riferirsi ai mosaici
Sacello
Piccolo recinto circolare o quadrato, con un altare, che nell'antica Roma si dedicava, spec. da privati, a divinità protettrici; estens., qualsiasi luogo di culto in ambienti appartati o raccolti.
Tetrapylon (o tetrapilo)
È un antico tipo di monumento romano di forma cubica, con una porta su ognuna delle quattro facce laterali: generalmente era eretto in corrispondenza delle intersezioni stradali.
Assetto
In architettura può riferirsi a diverse situazioni. Può indicare la disposizione di elementi architettonici, come la sistemazione di muri o pareti, o la struttura generale di un edificio. Oppure, può riferirsi alla gestione e organizzazione del territorio, come nel "Piano di … del Territorio".
Guglia
Acuto e slanciato elemento piramidale di coronamento architettonico, di regola sovrapposto a strutture di sviluppo verticale.
Che tipo di arco è questo?
Arco a tutto sesto
Campata
Quadriga
Gruppo scultoreo con carro tirato da quattro cavalli usato dai romani per la decorazione degli archi di trionfo
Ambulacro
Corridoio tra il colonnato e la cella del tempio periptero; generic., in architettura, ambiente secondario per lo più a portico, sviluppato nel senso della lunghezza.
Alzato o Prospetto
È un tipo di rappresentazione grafica di un oggetto o di un edificio, usato soprattutto nel disegno architettonico. Il prospetto di un edificio si ottiene come proiezione ortogonale eseguita su un piano verticale, detto generalmente secondo piano di proiezione.
Esedra
Ambiente a forma di emiciclo, destinato a luogo di ritrovo e di conversazione, all'interno degli edifici pubblici e privati dell'età romana.
Le grandi statue maschili e femminili che fungono da colonna si chiamano
Telamoni e Cariatidi
Semicolonna
È un pilastro architettonico a forma di colonna sezionata in senso longitudinale, solitamente utilizzato per scopi decorativi. In pratica, è come metà di una colonna, incastrata nella parete e non progettata per sostenere pesi strutturali.
Muri a sperone o a contrafforte
In architettura sono muri rafforzati con elementi sporgenti, chiamati speroni, che li rendono più resistenti e stabili, soprattutto contro le pressioni del terrapieno o di altre forze esterne.
Basamento
In architettura indica una piattaforma che sostiene un edificio, in parte come elemento di fondazione e in parte come elemento architettonico visibile, su cui poggia l'elevato.
Fusto
In architettura è la parte centrale e più importante di una colonna, situata tra la base e il capitello
Architrave
In architettura è un elemento orizzontale, tipicamente una trave, che poggia sui piedritti (o stipiti) e delimita superiormente un'apertura, come una porta o una finestra.
Capitello
Elemento architettonico che costituisce la parte terminale di una struttura di sostegno ad andamento verticale, con funzione di collegamento fra tale struttura e quelle sovrastanti di regola a sviluppo orizzontale.
Sala Ipostila (dal greco "hypóstȳlos", cioè "sotto le colonne")
In architettura è uno spazio chiuso in cui il tetto è sostenuto da colonne. In pratica, è un ambiente in cui la copertura è appoggiata su un reticolo di colonne, solitamente in modo uniforme. Questo tipo di struttura si trova in diverse civiltà e in diverse tipologie di edifici, ma è particolarmente associata ai templi egizi e ad altri monumenti dell'antichità.
Pilone
Ingresso monumentale dei templi egizi
Lucernario
È un'apertura che viene eseguita sul tetto di una casa per poter illuminare gli ambienti che si trovano subito sotto, quindi un sottotetto, una soffitta, una mansarda.
Vestibolo o Pronao
In architettura, vano o passaggio posto tra la porta d'entrata e l'interno di un palazzo, sovente antistante le scale.
Sistema trilitico o trilite
È una struttura architettonica costituita da due elementi verticali (piedritti) e un terzo elemento orizzontale (architrave) appoggiato sopra i primi, formando una sorta di "porta" o di struttura a trave. È un sistema semplice e antico, utilizzato per creare aperture e coprire luci non troppo ampie.
Luce (term. costruttivo)
In costruzione indica la distanza tra due appoggi, come tra due pilastri o due travi, definendo la grandezza di un vano o di una campata
Capriata lignea
In architettura è una struttura reticolare, principalmente di legno, progettata per sostenere coperture a falde inclinate. La sua funzione principale è quella di trasferire i carichi della copertura (peso del tetto, neve, vento) agli elementi verticali dell'edificio, evitando spinte orizzontali sulla muratura.
Peristilio
Cortile circondato da porticati, come quelli dei templi egizi e della parte centrale delle case greche e quindi romane.
Colonne rastremate verso il basso (o colonne monoiche)
Chiamate anche "colonne rastremate" o "colonne affusolate", sono colonne che diminuiscono di diametro man mano che si salgono verso l'alto, creando una forma a tronco di cono invertito. Questa caratteristica è presente in diversi ordini architettonici, come l'ordine dorico greco.
Abaco
In architettura, l'… di una colonna è la lastra quadrata o rettangolare che si trova sulla sommità del capitello, tra questo e l'architrave. L'abaco serve a distribuire il carico della trabeazione sul capitello e a proteggere la parte decorata di quest'ultimo.
Thòlos
Costruzione circolare caratteristica del mondo antico, come i grandiosi ipogei con corridoi e pseudo-cupola ogivale della civiltà micenea; frequente l'espressione a t. per indicare questa particolare struttura.
Pteron
Nell'architettura antica, si tratta del colonnato perimetrale di un edificio, in particolare di un tempio. (Vedi appunti iniziali Greci, tempio di Heroon)
Abside
In architettura, (dal greco "apsis", che significa "arco") è una struttura a pianta semicircolare o poligonale che termina una navata, spesso di una chiesa, e ospita il coro e l'altare
Fregio
In architettura, il termine indica una fascia decorativa, tipicamente orizzontale, che si colloca tra l'architrave e la cornice nella trabeazione degli ordini classici.
Triglifo
In architettura è un elemento strutturale e decorativo caratteristico del fregio dorico. È una formella quadrangolare, sporgente, che si alterna con le metope. È attraversata verticalmente da due scanalature (glifi) principali e da due mezze scanalature ai lati. Il suo nome deriva dal greco "trèis" (tre) e "glyphè" (scanalatura), poiché presenta in origine tre scanalature
Opistodomo [In greco, "opistodomos" significa "stanza dietro", con "opisthos" che significa "dietro" e "domos" che significa "casa" o "stanza"].
In architettura greca è la stanza posteriore di un tempio, posta dietro la cella (naos).
Antefissa
In architettura, è un elemento decorativo in terracotta o pietra utilizzato negli edifici antichi, in particolare in Grecia, Etruria e Roma, posto lungo la linea di gronda del tetto. Fungeva sia come elemento decorativo che per proteggere le travi sottostanti e, in alcuni casi, per agevolare lo scarico delle acque.
Àdyton (o adito)
In architettura è uno spazio interno di un tempio o santuario, solitamente situato dietro la cella (naos), che era accessibile solo ai sacerdoti o agli iniziati. Era un luogo segreto, spesso utilizzato per funzioni religiose specifiche, come i culti misterici.
Stilobate
In architettura è il piano orizzontale più alto del basamento di un edificio, generalmente un tempio, su cui poggiano le colonne. In pratica, lo stilobate è l'ultimo gradino di una gradinata (crepidoma) che costituisce il basamento dell'edificio.
Mutuli e gocce (o gutte)
Nell'ordine dorico il soffitto è ornato da una serie di placche rettangolari ("mutuli"), che tendono a riprendere il medesimo ritmo dell'alternanza di metope e triglifi nel sottostante fregio e sono ornati da più file di piccole bozze troncoconiche (guttae o "gutte").
Entasi
In architettura è il rigonfiamento (o ingrossamento) del fusto della colonna, solitamente a partire da un terzo della sua altezza. Questo rigonfiamento, dovuto alla rastremazione del diametro della colonna verso l'alto, è un accorgimento ottico che serve a correggere l'illusione di concavità che una colonna cilindrica, vista da lontano, può presentare.