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Odoranti
Composti chimici che evocano le sensazioni olfattive, devono essere volatili, piccolissime e idrofobiche.
Retina del naso (mucosa olfattiva)
Piccola parte del naso dove l’odore viene percepito, punto di influenza delle varie terminazioni nervose che permettono di percepire le sensazioni olfattive.
Funzione principale del naso
Filtrare, riscaldare e umidificare l'aria che respiriamo.
Turbinati
Piccole creste, presenti all’interno del naso, che aumentano la superficie interna e ciò facilita la respirazione.
Epitelio olfattivo
Strato di tessuto sensibile che ci permette di distinguere gli odori, è più o meno 5 cm ed è molto sensibile, può essere danneggiato facilmente.
Muco nasale
Formato da acqua, sali, mucopolisaccaridi e qualche anticorpo, contiene proteine solubili che captano le molecole odorose.
Cellule dell'epitelio olfattivo
Cellule di sostegno, cellule basali e neuroni olfattivi sensoriali (OSNs).
Cellule basali
Rappresentano i precursori da cui si sviluppano i nuovi neuroni olfattivi (staminali).
Cellule di sostegno
Producono il muco che ricopre l'epitelio olfattivo, permette all’odorante di intrappolarsi e poter essere percepito.
Neuroni sensoriali olfattivi (OSN)
Uniche cellule nervose che vengono continuamente sostituite nel corso di tutta la vita, con un ciclo di morte e rigenerazione di circa 60-90 giorni.
Placca cribriforme
Fine apertura attraverso cui passano gli assoni dei neuroni sensoriali olfattivi per raggiungere il bulbo olfattivo.
Ipsilaterale (olfatto)
Significa che i recettori di destra sono connessi con l'emisfero destro, e viceversa.
Cellule mitrali
Cellule del bulbo olfattivo con cui sinaptano i neuroni olfattivi; i dendriti delle cellule mitrali e gli assoni delle cellule nervose formano dei glomeruli olfattivi.
Glomeruli olfattivi
Strutture nel bulbo olfattivo dove convergono i neuroni olfattivi e sinaptano con le cellule mitrali.
Corteccia olfattiva
Area del cervello dove proiettano le cellule mitrali per l'elaborazione degli odori, direttamente o tramite la corteccia orbito-frontale.
Recettori metabotropici
Recettori con 7 domini transmembrana che interagiscono con la proteina G per la trasduzione del segnale olfattivo.
Adenilato ciclasi
Enzima attivato dalla proteina G olfattiva che forma cAMP.
Canale CNGA2
Canale aperto dal cAMP che permette l'ingresso del calcio.
Desensibilizzazione olfattiva
Riduzione della risposta in presenza continua della molecola odorante.
Protein chinasi A (PKA)
Attivate dal cAMP, fosforilano i recettori olfattivi inattivandoli.
Meccanismo combinatorio (olfatto)
Ogni neurone esprime un solo recettore ma ogni sostanza odorosa stimola più di un recettore; ogni OR riconosce molti odoranti e ogni odorante è rilevato da molti differenti OR.
Zone dell'epitelio olfattivo
Quattro zone (in direzione dorso-ventrale) in cui sono ristretti i neuroni sensoriali che esprimono un dato recettore.
Mappa topografica nel bulbo olfattivo
Organizzazione spaziale precisa e altamente conservata delle proiezioni assonali dei neuroni che esprimono lo stesso recettore, convergono a formare glomeruli.
Percezione dell'odorante
Determinata dalla combinazione dei recettori attivati, non da un singolo recettore.
Orecchio
Organo di senso specifico usato per l’udito e l’equilibrio.
Funzioni Sistema Uditivo
Riconoscere un segnale e riconoscere da dove viene.
Onda meccanica
Generata dal movimento dell’aria, successione di compressione e rarefazione.
Orecchio esterno
Riempito di aria, convoglia le onde verso il medio grazie al padiglione auricolare e al condotto uditivo esterno.
Orecchio medio
Contiene aria, trasmette le vibrazioni all'orecchio interno attraverso la membrana timpanica e gli ossicini.
Orecchio interno
Contiene liquido ed è il trasformatore di energia.
Membrana timpanica
Membrana Sottile dove si infrangono le onde.
Ossicini
Martello, incudine e staffa.
Muscolo tensore-timpanico e muscolo stapedio
Muscoli importanti perché agiscono in modo riflesso ed evitano che la membrana timpanica si danneggi.
Riflesso di attenuazione
Protegge la coclea da suoni troppo intensi, maschera rumori di fondo, e riduce la sensibilità del soggetto verso la sua voce.
Tromba di Eustachio
Canale di comunicazione tra il naso faringeo e l’orecchio medio, si apre durante la deglutizione.
Labirinto osseo
Ha due fori, una è la finestra ovale e l’altra è la finestra rotonda.
Labirinto membranoso
Costituito da più componenti: l’utricolo e il sacculo, importanti a livello del vestibolo, e i canali semicircolari dove avviene la trasfusione del segnale.
Coclea
A forma di chiocciola, contiene tre strutture: la scala vestibolare, la scala timpanica, e la scala media.
Scala vestibolare
Comunica con l’orecchio medio attraverso la finestra ovale.
Scala timpanica
Comunica con l’orecchio medio tramite la finestra rotonda.
Scala media
In cui troviamo i recettori.
Elicotrema
Vertice della coclea dove la lamina ossea e la membrana basilare si interrompono e mettono in comunicazione le scale vestibolare e timpanica.
Perilinfa
Liquido contenuto nelle scale vestibolare e timpanica, con bassa concentrazione di potassio.
Endolinfa
Liquido contenuto nella scala media, con alta concentrazione di potassio.
Organo del Corti
Sistema sensoriale per l’udito, si adagia dove c’è l’endolinfa, contiene cellule ciliate recettoriali.
Membrana tectoria
Struttura a cui sono attaccate le cellule ciliate nell'organo del Corti.
Sistema uditivo tonotopico
A seconda degli hertz che vengono percepiti, viene attivata una zona diversa a livello della corteccia uditiva primaria.
Propagazione del potenziale d'azione
Dipende dai canali di membrana voltaggio-dipendenti per il sodio e per il potassio, situati nei Nodi di Ranvier negli assoni mielinizzati.
Guaina mielinica
Funge da isolante, velocizzando il trasporto del potenziale d'azione con una conduzione di tipo saltatorio.
Fibre muscolari scheletriche
Cellule polinucleate che si distinguono in fibre glicolitiche e fibre ossidative, queste ultime ricche di mitocondri.
Contrazione muscolare scheletrica
Avviene prevalentemente lungo una direzione specifica grazie all'orientamento dei sarcomeri e delle miofibrille.
Ciclo dei ponti trasversali
Ciclo chemo-meccanico mediato dal calcio, essenziale per lo scorrimento dei filamenti e la contrazione muscolare.
Calcio nelle fibre muscolari
Immagazzinato nel reticolo sarcoplasmatico e rilasciato in presenza di uno stimolo, attiva le proteine regolatrici e il sistema dei ponti trasversali.
Troponina e tropomiosina
Proteine regolatrici legate ai filamenti di actina, essenziali per la contrazione muscolare in presenza di calcio.
Ormone antidiuretico
Interviene nel mantenimento del volume dei liquidi corporei per preservare l'equilibrio osmotico.
Sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAA)
Coinvolto nel mantenimento della pressione arteriosa e nel riassorbimento del sodio a livello dei tubuli renali.
Trofine ipotalamiche
Agiscono come stimolanti o inibitori delle cellule secretorie dell'adenoipofisi.
Ansa di Henle
Tratto tubulare che collega il tubulo prossimale al tubulo distale, con tratti discendente (permeabile all'acqua) e ascendente (impermeabile all'acqua).
Gradiente osmotico della midollare renale
Fondamentale per la regolazione dell'equilibrio idrico, mantenuto grazie a trasportatori attivi, urea e permeabilità differenziata all'acqua.
Velocità di filtrazione glomerulare (GFR)
Misurata con precisione tramite inulina, ma stimata tramite creatinina nella pratica clinica.
Renina
Secreta dalle cellule iuxtaglomerulari in risposta alla riduzione della pressione dell'arteria renale.
Acidosi
Condizione in cui il pH del sangue si riduce, con intervento del sistema tampone che libera bicarbonato.
Risposta miogenica
Fenomeno di autoregolazione del flusso sanguigno che non dipende da una stimolazione esterna, ma dalla costrizione dei vasi in risposta alla pressione.
Regolazione della frequenza cardiaca
Influenzata dal sistema simpatico (adrenalina e noradrenalina) e parasimpatico attraverso recettori e canali ionici specifici.
Valvola mitrale
Valvola atrioventricolare bicuspide situata tra l'atrio e il ventricolo sinistro.
Sistema di conduzione cardiaco
Inizia sotto le valvole atrioventricolari e si estende fino all'atrio destro, con sinapsi elettriche per una trasmissione rapida.
Complesso motorio migrante (CMM)
Ciclo di attività motoria che prepara il tratto gastrointestinale al pasto successivo.
Pressione trans-polmonare
Variazioni determinate da apnea notturna, soffocamento da cibo e pneumotorace.
Pressione parziale di CO2
Le variazioni sono responsabili di una variazione del ritmo respiratorio, specialmente in pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva.
Sistema nervoso periferico
Trasmette le informazioni dalla periferia al sistema nervoso centrale, tramite recettori sensoriali.
Sensazione
Ciò che viene percepito dall’encefalo quando un recettore sensoriale viene stimolato efficacemente.
Stimolazione sensoriale
Attiva i recettori che attiveranno un recettore di primo ordine che trasmette informazioni dalla periferia al SNC.
Recettori di primo tipo
Il recettore sensoriale è caratterizzato da una terminazione specializzata di un neurone afferente.
Recettori di secondo tipo
Il recettore rilascia delle vescicole che si legano al recettore nel neurone afferente e porta il potenziale d’azione al sistema nervoso centrale.
Trasduzione sensoriale
Avviene attraverso i canali ionici, canali voltaggio-dipendenti, che risentono dunque della variazione di voltaggio.
Chemocettore
Lo stimolo si lega al recettore e fa aprire il canale.
Meccanocettore
Distesto meccanicamente grazie alla deformazione della membrana, che permette il passaggio di cariche.
Fotorecettore
Assorbimenti attraverso il fotone.
Sistema sensoriale
È caratterizzato da quattro informazioni collegate allo stimolo: qualità, intensità, localizzazione spaziale e durata dello stimolo.
Codice della linea attivata
Concetto che indica una via già marcata e standardizzata, che se attivata porta alla percezione.
Codice di frequenza
Stimolo intenso, con un potenziale di recettore più grande, con più neurotrasmettitore rilasciato e una maggiore frequenza di scarica dei neuroni postsinaptici.
Codice di popolazione
Stimolo più intenso che recluta e attiva più recettori.
Campo recettivo
È l’area di tessuto intorno ad un recettore che, se opportunamente stimolata determina una variazione di potenziale del recettore stesso.
Acuità
L’abilità di localizzare uno stimolo, la quale è influenzata da: dimensioni del campo recettivo, inibizione laterale e convergenza dell’input.
Inibizione laterale
È un’inibizione delle afferenze sensitive in un’unità sensoriale adiacente secondaria, permette di esaltare il contrasto tra le regioni più stimolate e quelle meno stimolate.
Recettori a rapido adattamento (o tonici)
Rispondono per tutta la durata dello stimolo.
Recettori a lento adattamento (o fasici)
Scaricano quando lo stimolo inizia e quando lo stimolo finisce.
Somestesia
L’aspetto somato-sensoriale.
Sistema sommato-sensoriale
Include i recettori della sensibilità somatica, le vie centrali e le aree corticali di protezione ed è caratterizzato da 5 modalità: tattopressione, termocezione, nocicezione, propriocezione e introcezione.
Meccanocettori
Trasformano l’energia meccanica in segnale elettrico.
Terminazioni nervose libere
Terminazioni dendritiche importanti per la percezione degli oggetti e del dolore.
Corpuscoli del Messner
Consistono in terminazioni di nervi sensoriali circondate da tessuto connettivo sensibile alle sensazioni tattili localizzate, importanti per la percezione di leggeri stimoli tattili discriminativi.
Corpuscoli del Pacini
Circondati da vari strati di tessuto connettivo e sono comuni nel derma profondo e sottocutaneo, nei tendini e nei legamenti. Vengono stimolati da forti pressioni perché sono in profondità.
Dischi di Merkel
Abbastanza in superficie: la pressione di questa cellula porta all’attivazione della fibra nervosa.
Follicolo
Sono terminazioni libere avvolte alla base di singoli peli e rispondono a stimolazioni tattili superficiali, quindi basta stimolare il pelo.
Acuità tattile
È l’abilità di essere precisi nel localizzare ed identificare uno stimolo.
Termocettori
Si dividono in quelli per il caldo e quelli per il freddo: hanno una scarica costante a temperatura tra 35-37 gradi.
Calocettori
Recettori del caldo hanno fibre afferenti amieliniche (recettori lenti) e si attivano tra i 30 e i 45.
Frigocettori
Recettori per il freddo sono più numerosi, e sono costituiti da fibre afferenti mieliniche, si attivano tra i 10 e i 30 gradi.
Nocicezione
La percezione del dolore costituisce una difesa poiché “avvisa” in caso di danno.