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Hamilton, 1956
Un collage di immagini prese da rotocalchi americani che rappresenta un salotto all’ultimo grido, con televisione e registratore a bobina, abitato da un forzuto in slip, con un grande lecca lecca in mano, sul quale campeggia in grande la scritta pop. In questo collage l’idea principale è quello di iniziare a guardare all’estetica dell’abbondanza. Il collage di Hamilton costituisce un’antologia di temi, un catalogo, un risultato formale ottenuto mediante una modalità di comporre fredda come il montaggio e nello stesso tempo é anche un’allegoria.
Che cos’è la new dada?
La New Dada è un movimento artistico sviluppatosi tra la fine degli anni ’50 e l’inizio dei ’60, principalmente negli Stati Uniti, considerato un ponte tra Dada storico e l’arte successiva come Pop Art, Fluxus e Neo-Dada in generale.
Caratteristiche principali
Rifiuto della tradizione artistica e dell’idea di opera “nobile” o “pura”.
Uso di materiali e oggetti quotidiani (ready-made, scarti, mass media), in continuità con Duchamp.
Sperimentazione e ironia, spesso con atteggiamento provocatorio.
Assemblaggi, collage, combine painting, performances e happening.
Forte interesse per il rapporto tra arte e vita reale.
Independent group
1952, gruppo composto da pittori, scultori architetti scrittori che volevano contrastare l’approccio modernista dominante nella cultura infatti loro rivalutarono il modernismo tramite diverse conferenze e mostre
Mostra This Is Tomorrow
Locandina realizzata da Hamilton, dove si voleva denunciare l’estetica dell’abbondanza.
Robert RAUSCHENBERG
È stato uno degli artisti più importanti del panorama per il movimento. lui cercò di assottigliare la distanza tra la vita e l’arte.
Lui si inserì appieno nel movimento, realizzando opere che fossero dei frammenti di vita. Esperimento diverse tecniche e fu attento a molte tematiche sociali, ambientali e consumistiche
successivamente viaggiò e iniziò a combinare dipinti e sculture e oggetti di tutti i tipi per creare un’unica opera.
Una delle sue prime opere fu combines che erano dei collage dove si cercava di diminuire la distanza tra l’arte e la vita di tutti i giorni. L’artista iniziò a raccogliere oggetti per strada nelle discariche e in ogni genere di negozio per cui assemblarli e trattarli insieme lui così riuscì a dare una nuova vita agli oggetti scartati dalla società elevandoli allo stato di opere d’arte.
Differenza tra new dada e dadaismo
Il dadaismo aveva oggetti con decontestualizzati che rivendicavano la loro natura artistica mentre le opere del nuovo movimento venivano trasfigurate dall’intervento dell’autore con rimandi all’esperienza personale.

Bed, Rauschenberg, 1955
Fa parte della serie dei combines e vediamo materasso appeso a una parete completo di coperta e lenzuola e cuscino. Le tracce di pittura gli aggiungono qualcosa di vissuto a tratti drammatico. La dimensione intima dell’artista è davanti agli occhi dello spettatore. L’effetto sorpresa è ottenuto tramite la sostituzione della tela con un letto.

Monogram, Rauschenberg, 1955-59
Lo spettatore si trova davanti a una capra imbalsamata, appoggiata su una tela stesa per terra, simile a quelle di Jackson Pollock. Lui spiegò che l’opera non aveva alcun intento polemico ma che aveva lo scopo di sorprendere lo spettatore. In questo caso l’effetto di straniamento e ottenuto tramite la presenza di un essere vivente ormai morto, che acquista nuova vita grazie all’elevazione a oggetto artistico.
Jasper Johns
Lui cercò di mettere al centro una dimensione individuale. La sua posizione fu molto vicina al nuovo realismo francese che metteva in discussione la realtà e la sua rappresentazione. Le azioni di questo movimento iniziarono con rappresentare il simbolo americano con tecniche diverse e in contesti vario tipo. Fu una rivisitazione del Ready made utilizzato da Duchamp, artista dada del primo novecento, con le quali, le prime opere di Jones condividono il carattere anaffettivo e anestetico. Successivamente si occupò di un altro tema, quello delle bandiere lo vediamo per esempio con bersagli.

Flag, Johns.
Johnson si servì di una tecnica desueta, quella dell’encausto, creando immergendo fogli di giornale nella cera liquida facendoli poi aderire alla tela, con parsimoniosi interventi del pennello. Usato in questo modo produce la superficie densa, ricca metaforicamente di tante informazioni nascoste. È una tecnica il cui segno non è dettato dal gesto dell’artista, ma dal comportamento di una materia che, lontana dal fuoco, a contatto con l’aria si raffredda rapidamente e perde viscosità.