1/39
italiani
Name | Mastery | Learn | Test | Matching | Spaced |
---|
No study sessions yet.
– Mauro Bubbico – Carnevale Montese (2016)
Chi era: Mauro Bubbico è un grafico e docente italiano, nato a Montescaglioso, in Basilicata.
Quando è vissuto: Nato nel 1957, attivo principalmente dagli anni ’80 fino ad oggi.
Dove e come ha operato: Lavora nel Sud Italia, con uno studio a Montescaglioso. Si distingue per un approccio legato al territorio, alla memoria collettiva e al recupero dell’identità locale.
Progetti:
– Carnevale Montese (2016): manifesto che reinventa l’immagine del carnevale locale, mescolando ironia, tradizione e simboli folklorici.
– Opera con tecniche miste (disegno, collage, manipolazione digitale), enfatizzando la dimensione narrativa e comunitaria del progetto.
Mauro Bubbico – La notte dei Cucibocca (2022)
Chi era: Mauro Bubbico, grafico lucano attivo nella valorizzazione delle tradizioni popolari attraverso il progetto visivo.
Quando è vissuto: Nato nel 1957, ha operato in particolare dagli anni ’80 al presente.
Dove e come ha operato: Ha sempre lavorato nella sua terra d’origine, con uno stile profondamente legato alla cultura meridionale e al linguaggio simbolico.
Progetti:
– La notte dei Cucibocca (2022): manifesto ispirato all’antico rito di inizio anno a Montescaglioso, con figure incappucciate e minacciose che “cuciono la bocca” ai bambini.
– Il lavoro usa immagini evocative, nero e oro, e trasmette l’atmosfera sospesa tra paura, mistero e fiaba, tipica della festa.
Leonetto Cappiello
• Chi era: Illustratore e cartellonista italiano, considerato uno dei padri del moderno manifesto pubblicitario.
• Quando è vissuto: Nato nel 1875 a Livorno, morto nel 1942 a Cannes.
• Dove e come ha operato: Ha lavorato principalmente a Parigi, dove si trasferì nei primi anni del Novecento. Innovò la grafica pubblicitaria con uno stile diretto e sintetico, basato su figure isolate su fondo nero, molto impattanti e memorabili.
• Progetti noti:
Bitter Campari (1921): esempio emblematico del suo stile, con un personaggio grottesco e vivace su fondo nero, volto a catturare subito l’attenzione.
Maurin Quina (1906): celebre per il "diavoletto verde", è uno dei manifesti più noti della Belle Époque.
• Rilevanza: Ha rivoluzionato il linguaggio visivo della pubblicità, passando dalla narrazione illustrativa al colpo d’occhio memorabile.
Erberto Carboni, Pavesini (1959)
Chi era: Erberto Carboni, grafico, architetto e scenografo italiano.
Quando è vissuto: Nato nel 1899 e attivo soprattutto tra gli anni '30 e '60.
Dove e come ha operato: Ha lavorato principalmente a Milano, collaborando con importanti aziende e istituzioni, portando uno stile elegante, razionale e moderno nella grafica pubblicitaria.
Progetti significativi:
Barilla (anni '50): campagne dal segno pulito e rassicurante, con una comunicazione familiare.
Pavesini (1959): grafica giocosa, ottimista, con colori vivaci e sintesi delle forme, tipica del linguaggio pubblicitario del boom economico.
Erberto Carboni, RAI (1954)
Chi era: Erberto Carboni, figura centrale della grafica italiana del dopoguerra.
Quando è vissuto: Attivo nel XX secolo, soprattutto tra il secondo dopoguerra e gli anni '60.
Dove e come ha operato: Lavorò per enti pubblici e grandi marchi, contribuendo a definire un linguaggio visivo istituzionale moderno.
Progetti significativi:
RAI (1954): progetto d’immagine coordinata per la neonata televisione pubblica, con segni grafici semplici e autorevoli.
Barilla (1952): impiego di illustrazioni essenziali e composizioni visive armoniche per una comunicazione chiara e accessibile.
Cassandre (Adolphe Jean-Marie Mouron)
Ucraina, 1901 – Francia, attivo tra le due guerre.
Grafico e cartellonista, unisce arte e pubblicità con stile moderno e geometrico. Lavora in Francia, collabora con Havas e fonda l’Alliance Graphique.
Progetti noti:
Dubonnet (1932), manifesto a tre tempi;
Normandie (1935), manifesto per il transatlantico.
Cassandre (Adolphe Jean-Marie Mouron)
Ucraina, 1901 – Francia, attivo tra le due guerre.
Grafico e cartellonista, unisce arte e pubblicità con stile moderno e geometrico. Lavora in Francia, collabora con Havas e fonda l’Alliance Graphique.
Progetti noti:
Dubonnet (1932), manifesto a tre tempi;
Normandie (1935), manifesto per il transatlantico.
Fortunato Depero – Teatro Goldoni (1924)
Fortunato Depero è stato un artista e grafico italiano, esponente del Futurismo. Nato a Fondo (Trentino) nel 1892, ha operato soprattutto tra Roma, Milano e New York.
È tra i primi a promuovere l’idea di una grafica pubblicitaria totale, in cui arte, spettacolo e comunicazione visiva si fondono.
Nel manifesto per il Teatro Goldoni (1924) utilizza forme geometriche, colori accesi e una composizione dinamica per comunicare lo spirito moderno e teatrale, anticipando i linguaggi della grafica moderna.
Fortunato Depero – Campari (1926)
Attivo negli anni ’20 e ’30, Depero collabora con l’azienda Campari diventando uno dei pionieri della comunicazione pubblicitaria d’autore.
Nel manifesto del 1926 per Campari applica i principi futuristi: movimento, sintesi, ironia e sperimentazione tipografica.
Il suo stile combina lettering inventivo, colori piatti e figure meccaniche, contribuendo a definire l’identità visiva del marchio.
Fortunato Depero – Bottiglia Campari Soda (1932)
Nel 1932 Depero progetta per Campari la bottiglietta del Campari Soda: un oggetto di design in vetro conico, ancora oggi in produzione.
È uno dei primi esempi in Italia di packaging moderno firmato da un artista, con un legame diretto tra immagine, contenuto e marca.
L’idea di una bottiglia “senza etichetta” mostra la sua visione integrata tra arte, grafica e industria.
Massimo Dolcini – Resistenza (1978)
Massimo Dolcini è stato un grafico italiano attivo soprattutto tra gli anni Settanta e Ottanta. Nato a Pesaro, ha operato principalmente in ambito locale, mettendo la grafica al servizio dell’impegno politico e sociale. Ha lavorato con cooperative, enti locali, sindacati e movimenti culturali, privilegiando la comunicazione pubblica.
Il manifesto Resistenza del 1978 è un esempio della sua grafica civile: un’immagine forte e sintetica, che interpreta la memoria storica in chiave attuale.
Tra i suoi progetti più noti: la campagna per la CGIL e le affissioni per il Comune di Pesaro.
Massimo Dolcini – Prima che sia troppo tardi (1980)
Massimo Dolcini, esponente della grafica di pubblica utilità, si è formato nel clima culturale post-1968. Con un approccio etico e partecipato, ha costruito una grafica al servizio dei bisogni collettivi.
Nel manifesto Prima che sia troppo tardi (1980) affronta il tema ecologico con linguaggio diretto ed efficace.
Dolcini ha fondato lo studio Dolcini Associati a Pesaro, promuovendo una grafica integrata nei contesti sociali.
Altri progetti emblematici: le campagne contro la droga per la USL e la serie di manifesti per l’estate pesarese.
Marcello Dudovich
Chi era:
Marcello Dudovich, uno dei principali cartellonisti italiani del primo Novecento.
Quando ha vissuto:
Tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento.
Dove e come ha operato:
Principalmente a Milano, lavorando per grandi aziende come Ricordi e Mondadori. Il suo stile è elegante, sintetico e raffinato, con influenze dall’Art Nouveau e dalla pittura ottocentesca.
Progetti principali:
Bitter Campari (1926)
Franco Grignani
Chi era: Designer, grafico e artista italiano, considerato uno dei pionieri della grafica sperimentale in Italia.
Quando sono vissuti: 1908-1999
Dove e come hanno operato: Attivo principalmente in Italia, Grignani ha lavorato tra arti visive e design grafico, esplorando nuove forme visive attraverso l’uso di illusioni ottiche e sperimentazioni visive. Ha influenzato il design grafico italiano con un approccio innovativo e visivamente dinamico.
Cita un paio di progetti:
Manifesto Fiat, 1934, esempio precoce di grafica sperimentale e dinamica applicata alla pubblicità industriale.
Diverse campagne pubblicitarie e progetti di design visivo per aziende italiane durante il XX secolo, con particolare attenzione a forme astratte e effetti ottici.
Chi era:
Anita Klinz, studiosa e storica della grafica e dell’architettura.
Quando sono vissuti:
Attiva soprattutto tra gli anni ’60 e ’70 del Novecento.
Dove e come hanno operato:
Ha operato in Italia, collaborando con importanti case editrici come Mondadori e Il Saggiatore, curando pubblicazioni dedicate all’architettura e alla cultura visuale, con particolare attenzione al rapporto tra grafica e narrazione.
Cita un paio di progetti:
Il Tornasole, Mondadori (1960)
I Maestri dell’Architettura, Il Saggiatore (1960)
Urania, Mondadori (1967-1969
Chi era:
Anita Klinz, studiosa e storica della grafica e dell’architettura.
Quando sono vissuti:
Attiva soprattutto tra gli anni ’60 e ’70 del Novecento.
Dove e come hanno operato:
Ha operato in Italia, collaborando con importanti case editrici come Mondadori e Il Saggiatore, curando pubblicazioni dedicate all’architettura e alla cultura visuale, con particolare attenzione al rapporto tra grafica e narrazione.
Cita un paio di progetti:
Il Tornasole, Mondadori (1960)
I Maestri dell’Architettura, Il Saggiatore (1960)
Urania, Mondadori (1967-1969
Chi era:
Anita Klinz, studiosa e storica della grafica e dell’architettura.
Quando sono vissuti:
Attiva soprattutto tra gli anni ’60 e ’70 del Novecento.
Dove e come hanno operato:
Ha operato in Italia, collaborando con importanti case editrici come Mondadori e Il Saggiatore, curando pubblicazioni dedicate all’architettura e alla cultura visuale, con particolare attenzione al rapporto tra grafica e narrazione.
Cita un paio di progetti:
Urania, Mondadori (1967-1969
Leopoldo Metlicovitz
Chi era: Illustratore e grafico italiano, tra i pionieri della grafica pubblicitaria moderna.
Quando è vissuto: Fine XIX secolo – metà XX secolo (1878-1944).
Dove e come ha operato: Attivo principalmente in Italia, ha lavorato per importanti case editrici e aziende, realizzando manifesti pubblicitari e illustrazioni; è stato uno dei fondatori della moderna grafica pubblicitaria italiana.
Progetti principali:
Manifesti per l'Esposizione Internazionale di Milano (1906), che ha segnato un punto di svolta nella comunicazione visiva dell’evento;
Collaborazioni con aziende come la compagnia di navigazione "Navigazione Generale Italiana" e il marchio di liquori "Vecchia Romagna".
Chi era:
Armando Milani è un graphic designer e artista italiano noto per la sua capacità di fondere arte e comunicazione visiva in modo concettuale e innovativo.
Quando sono vissuti:
Attivo principalmente nella seconda metà del XX secolo e nei primi anni del XXI secolo.
Dove e come hanno operato:
Milani ha lavorato in Italia, sviluppando progetti che uniscono la sperimentazione grafica con temi sociali e culturali, spesso con un forte valore simbolico e riflessivo.
Progetti principali:
Manifesto per la Pace (2004): un’opera che combina segni visivi e testi per comunicare un messaggio forte di pace attraverso un linguaggio grafico sincretico.
Altri progetti di grafica sperimentale e comunicazione visiva che hanno influenzato la scena italiana contemporanea, come poster e installazioni legate a tematiche sociali.
Flashcard: Bruno Munari — Campari (1960)
Chi era:
Bruno Munari era un artista e designer italiano, noto per il suo approccio innovativo alla grafica e al design, capace di fondere arte e funzionalità con una grande attenzione alla sperimentazione visiva.
Quando sono vissuti:
Bruno Munari è vissuto dal 1907 al 1998, operando principalmente nella seconda metà del XX secolo.
Dove e come hanno operato:
Ha lavorato soprattutto in Italia, collaborando con diverse aziende e agenzie pubblicitarie. Munari ha operato con un metodo sperimentale, utilizzando il segno grafico come mezzo di comunicazione chiaro e originale, influenzando il design industriale, la pubblicità e la grafica editoriale.
Cita un paio di progetti:
La celebre campagna pubblicitaria per Campari (1960), che si distingue per l’uso di forme e colori essenziali e un forte impatto visivo.
Altri progetti includono opere per aziende come Brionvega e numerose pubblicazioni e libri dedicati alla grafica e al design.
Bob Noorda
Chi era:
Bob Noorda, grafico e designer noto per la sua influenza nella comunicazione visiva e nel design di sistemi di identità visiva.
Quando sono vissuti:
Nato nel 1927, attivo principalmente nel secondo dopoguerra, soprattutto dagli anni ’50 fino alla fine del XX secolo.
Dove e come hanno operato:
Ha lavorato soprattutto in Italia, contribuendo alla nascita di progetti innovativi di graphic design legati alla segnaletica e all’immagine coordinata, fondando un nuovo approccio alla progettazione visiva, con attenzione alla chiarezza e funzionalità.
Cita un paio di progetti:
Diversi designer italiani, spesso con la collaborazione di Bob Noorda.
Quando sono stati realizzati:
Logo Feltrinelli (1959)
Logo Mondadori (1980)
Logo Regione Lombardia (1975)
Immagine coordinata Agip (1972), basata su logo di Luigi Broggini (1952)
Bob Noorda
Chi era:
Bob Noorda, grafico e designer noto per la sua influenza nella comunicazione visiva e nel design di sistemi di identità visiva.
Quando sono vissuti:
Nato nel 1927, attivo principalmente nel secondo dopoguerra, soprattutto dagli anni ’50 fino alla fine del XX secolo.
Dove e come hanno operato:
Ha lavorato soprattutto in Italia, contribuendo alla nascita di progetti innovativi di graphic design legati alla segnaletica e all’immagine coordinata, fondando un nuovo approccio alla progettazione visiva, con attenzione alla chiarezza e funzionalità.
Cita un paio di progetti:
Diversi designer italiani, spesso con la collaborazione di Bob Noorda.
Quando sono stati realizzati:
Logo Feltrinelli (1959)
Logo Mondadori (1980)
Logo Regione Lombardia (1975)
Immagine coordinata Agip (1972), basata su logo di Luigi Broggini (1952)
Bob Noorda
Chi era:
Bob Noorda, grafico e designer noto per la sua influenza nella comunicazione visiva e nel design di sistemi di identità visiva.
Quando sono vissuti:
Nato nel 1927, attivo principalmente nel secondo dopoguerra, soprattutto dagli anni ’50 fino alla fine del XX secolo.
Dove e come hanno operato:
Ha lavorato soprattutto in Italia, contribuendo alla nascita di progetti innovativi di graphic design legati alla segnaletica e all’immagine coordinata, fondando un nuovo approccio alla progettazione visiva, con attenzione alla chiarezza e funzionalità.
Cita un paio di progetti:
Diversi designer italiani, spesso con la collaborazione di Bob Noorda.
Quando sono stati realizzati:
Logo Feltrinelli (1959)
Logo Mondadori (1980)
Logo Regione Lombardia (1975)
Immagine coordinata Agip (1972), basata su logo di Luigi Broggini (1952)
Bob Noorda
Chi era:
Bob Noorda, grafico e designer noto per la sua influenza nella comunicazione visiva e nel design di sistemi di identità visiva.
Quando sono vissuti:
Nato nel 1927, attivo principalmente nel secondo dopoguerra, soprattutto dagli anni ’50 fino alla fine del XX secolo.
Dove e come hanno operato:
Ha lavorato soprattutto in Italia, contribuendo alla nascita di progetti innovativi di graphic design legati alla segnaletica e all’immagine coordinata, fondando un nuovo approccio alla progettazione visiva, con attenzione alla chiarezza e funzionalità.
Cita un paio di progetti:
Diversi designer italiani, spesso con la collaborazione di Bob Noorda.
Quando sono stati realizzati:
Logo Feltrinelli (1959)
Logo Mondadori (1980)
Logo Regione Lombardia (1975)
Immagine coordinata Agip (1972), basata su logo di Luigi Broggini (1952)
Chi era:
Giovanni Pintori era un grafico e designer italiano noto per il suo lavoro innovativo nel campo della comunicazione visiva.
Quando sono vissuti:
Pintori è stato attivo principalmente nella metà del XX secolo, con il suo periodo più influente tra gli anni ’40 e ’50.
Dove e come hanno operato:
Ha lavorato per l’azienda italiana Olivetti, operando principalmente in Italia. Il suo approccio si caratterizza per l’uso di un design essenziale, figurativo e simbolico, capace di unire comunicazione chiara e bellezza formale.
Cita un paio di progetti:
Poster Olivetti (1949)
Chi era:
Giovanni Pintori era un grafico e designer italiano noto per il suo lavoro innovativo nel campo della comunicazione visiva.
Quando sono vissuti:
Pintori è stato attivo principalmente nella metà del XX secolo, con il suo periodo più influente tra gli anni ’40 e ’50.
Dove e come hanno operato:
Ha lavorato per l’azienda italiana Olivetti, operando principalmente in Italia. Il suo approccio si caratterizza per l’uso di un design essenziale, figurativo e simbolico, capace di unire comunicazione chiara e bellezza formale.
Cita un paio di progetti:
Poster Olivetti (1949)
Poster Olivetti (1954)
Chi era:
Andrea Rauch è un grafico e designer italiano noto per il suo approccio innovativo e sperimentale nel campo della grafica.
Quando sono vissuti:
Ha operato principalmente negli anni ’80 e ’90, con una presenza significativa nella scena grafica italiana degli anni ’90.
Dove e come hanno operato:
Ha lavorato in Italia, soprattutto a Milano, dove ha sviluppato progetti grafici caratterizzati da una forte sperimentazione visiva, unendo elementi illustrativi e tipografici per comunicare con impatto emotivo e narrativo.
Cita un paio di progetti:
Chi ha paura del lupo cattivo? (1991), un progetto che fonde illustrazione e grafica per una narrazione visiva critica e ironica.
Collaborazioni con riviste e produzioni editoriali che mirano a innovare il linguaggio visivo, pur mantenendo una forte attenzione all’aspetto narrativo e comunicativo.
Leonardo Sonnoli
Chi era:
Leonardo Sonnoli è un graphic designer e art director italiano, riconosciuto per il suo approccio innovativo e sperimentale nella comunicazione visiva.
Quando sono vissuti:
Attivo soprattutto dagli anni 2000 a oggi.
Dove e come hanno operato:
Ha lavorato prevalentemente in Italia, collaborando con istituzioni culturali, festival e eventi artistici. Il suo lavoro si distingue per la capacità di combinare la tradizione grafica con soluzioni contemporanee e sperimentali, creando sistemi visivi coerenti ma aperti all’interpretazione.
Cita un paio di progetti:
Identità visiva per il Napoli Teatro Festival (2010)
Immagine coordinata per Artissima (2014)
Leonardo Sonnoli
Chi era:
Leonardo Sonnoli è un graphic designer e art director italiano, riconosciuto per il suo approccio innovativo e sperimentale nella comunicazione visiva.
Quando sono vissuti:
Attivo soprattutto dagli anni 2000 a oggi.
Dove e come hanno operato:
Ha lavorato prevalentemente in Italia, collaborando con istituzioni culturali, festival e eventi artistici. Il suo lavoro si distingue per la capacità di combinare la tradizione grafica con soluzioni contemporanee e sperimentali, creando sistemi visivi coerenti ma aperti all’interpretazione.
Cita un paio di progetti:
Identità visiva per il Napoli Teatro Festival (2010)
Immagine coordinata per Artissima (2014)
Studio Boggeri
Chi era:
Lo Studio Boggeri è stato uno degli studi grafici più influenti e innovativi in Italia, fondato da un gruppo di designer visionari guidati da Carlo e Erberto Boggeri.
Quando sono vissuti:
Operarono principalmente tra gli anni '30 e gli anni '80 del XX secolo, con il periodo più significativo tra il 1933 e il 1939.
Dove e come hanno operato:
Lo studio era basato a Milano e si distinse per un approccio moderno alla grafica pubblicitaria e editoriale, combinando innovazione, rigore formale e qualità artistica. Lavorarono sia su progetti commerciali sia su pubblicazioni culturali.
Cita un paio di progetti:
Illy (1934): campagna pubblicitaria per il famoso marchio di caffè, esempio di grafica pubblicitaria innovativa e raffinata.
Campo Grafico (1933 – 1939): rivista di grafica e design che rappresentò un punto di riferimento per la cultura grafica italiana, promuovendo idee moderne e sperimentazioni visive.
Catalogo (1981): un lavoro che documenta e raccoglie le opere dello Studio Boggeri, testimoniando la loro influenza nel campo della grafica.
Studio Boggeri
Chi era:
Lo Studio Boggeri è stato uno degli studi grafici più influenti e innovativi in Italia, fondato da un gruppo di designer visionari guidati da Carlo e Erberto Boggeri.
Quando sono vissuti:
Operarono principalmente tra gli anni '30 e gli anni '80 del XX secolo, con il periodo più significativo tra il 1933 e il 1939.
Dove e come hanno operato:
Lo studio era basato a Milano e si distinse per un approccio moderno alla grafica pubblicitaria e editoriale, combinando innovazione, rigore formale e qualità artistica. Lavorarono sia su progetti commerciali sia su pubblicazioni culturali.
Cita un paio di progetti:
Illy (1934): campagna pubblicitaria per il famoso marchio di caffè, esempio di grafica pubblicitaria innovativa e raffinata.
Campo Grafico (1933 – 1939): rivista di grafica e design che rappresentò un punto di riferimento per la cultura grafica italiana, promuovendo idee moderne e sperimentazioni visive.
Catalogo (1981): un lavoro che documenta e raccoglie le opere dello Studio Boggeri, testimoniando la loro influenza nel campo della grafica.
Studio Boggeri
Chi era:
Lo Studio Boggeri è stato uno degli studi grafici più influenti e innovativi in Italia, fondato da un gruppo di designer visionari guidati da Carlo e Erberto Boggeri.
Quando sono vissuti:
Operarono principalmente tra gli anni '30 e gli anni '80 del XX secolo, con il periodo più significativo tra il 1933 e il 1939.
Dove e come hanno operato:
Lo studio era basato a Milano e si distinse per un approccio moderno alla grafica pubblicitaria e editoriale, combinando innovazione, rigore formale e qualità artistica. Lavorarono sia su progetti commerciali sia su pubblicazioni culturali.
Cita un paio di progetti:
Illy (1934): campagna pubblicitaria per il famoso marchio di caffè, esempio di grafica pubblicitaria innovativa e raffinata.
Campo Grafico (1933 – 1939): rivista di grafica e design che rappresentò un punto di riferimento per la cultura grafica italiana, promuovendo idee moderne e sperimentazioni visive.
Catalogo (1981): un lavoro che documenta e raccoglie le opere dello Studio Boggeri, testimoniando la loro influenza nel campo della grafica.
Chi era:
Armando Testa è stato uno dei più importanti grafici e pubblicitari italiani del XX secolo, considerato un pioniere della comunicazione visiva e della pubblicità creativa in Italia.
Quando sono vissuti:
Nato nel 1917 e attivo principalmente dalla metà del Novecento fino alla sua morte nel 1992.
Dove e come hanno operato:
Ha operato principalmente in Italia, a Torino, fondando una delle agenzie pubblicitarie più innovative e influenti del paese. Testa ha rivoluzionato la grafica pubblicitaria attraverso un uso creativo di illustrazione, colore e tipografia, unendo arte e comunicazione commerciale.
Progetti significativi:
Campagna pubblicitaria per Pirelli (1954): uno dei primi esempi di comunicazione visiva che ha saputo unire immagine e messaggio in modo immediato e memorabile.
Manifesto per Punto e mes (1960): esempio di grafica che sintetizza efficacemente il prodotto con un linguaggio visivo semplice e diretto, anticipando le tendenze moderne nella pubblicità.
Chi era:
Armando Testa è stato uno dei più importanti grafici e pubblicitari italiani del XX secolo, considerato un pioniere della comunicazione visiva e della pubblicità creativa in Italia.
Quando sono vissuti:
Nato nel 1917 e attivo principalmente dalla metà del Novecento fino alla sua morte nel 1992.
Dove e come hanno operato:
Ha operato principalmente in Italia, a Torino, fondando una delle agenzie pubblicitarie più innovative e influenti del paese. Testa ha rivoluzionato la grafica pubblicitaria attraverso un uso creativo di illustrazione, colore e tipografia, unendo arte e comunicazione commerciale.
Progetti significativi:
Campagna pubblicitaria per Pirelli (1954): uno dei primi esempi di comunicazione visiva che ha saputo unire immagine e messaggio in modo immediato e memorabile.
Manifesto per Punto e mes (1960): esempio di grafica che sintetizza efficacemente il prodotto con un linguaggio visivo semplice e diretto, anticipando le tendenze moderne nella pubblicità.
Oliviero Toscani e Tibor Kalman
Chi erano:
Oliviero Toscani è un fotografo e creativo pubblicitario italiano famoso per le sue campagne innovative e provocatorie. Tibor Kalman è stato un graphic designer e art director statunitense noto per il suo approccio sperimentale e critico alla comunicazione visiva.
Quando sono vissuti:
Oliviero Toscani: nato nel 1942, attivo soprattutto dagli anni ’70 in poi.
Tibor Kalman: vissuto dal 1949 al 1999, attivo negli anni ’80 e ’90.
Dove e come hanno operato:
Toscani ha operato principalmente in Italia e a livello internazionale, lavorando soprattutto nel campo della pubblicità e della comunicazione visiva, rivoluzionando il modo di fare pubblicità con immagini forti e dirette. Kalman ha lavorato a New York, fondando lo studio M&Co e dirigendo la rivista Colors, con uno stile anticonvenzionale che sfidava i canoni della grafica tradizionale.
Progetti principali:
Oliviero Toscani — Benetton (1991): campagna pubblicitaria per il brand Benetton, nota per l’uso di immagini forti e socialmente impegnate, che hanno ridefinito la comunicazione pubblicitaria aziendale.
Tibor Kalman — Colors (1998): progetto editoriale per la rivista Colors, che fondeva grafica, fotografia e contenuti sociali e culturali, caratterizzato da un’estetica innovativa e messaggi provocatori.
Oliviero Toscani e Tibor Kalman
Chi erano:
Oliviero Toscani è un fotografo e creativo pubblicitario italiano famoso per le sue campagne innovative e provocatorie. Tibor Kalman è stato un graphic designer e art director statunitense noto per il suo approccio sperimentale e critico alla comunicazione visiva.
Quando sono vissuti:
Oliviero Toscani: nato nel 1942, attivo soprattutto dagli anni ’70 in poi.
Tibor Kalman: vissuto dal 1949 al 1999, attivo negli anni ’80 e ’90.
Dove e come hanno operato:
Toscani ha operato principalmente in Italia e a livello internazionale, lavorando soprattutto nel campo della pubblicità e della comunicazione visiva, rivoluzionando il modo di fare pubblicità con immagini forti e dirette. Kalman ha lavorato a New York, fondando lo studio M&Co e dirigendo la rivista Colors, con uno stile anticonvenzionale che sfidava i canoni della grafica tradizionale.
Progetti principali:
Oliviero Toscani — Benetton (1991): campagna pubblicitaria per il brand Benetton, nota per l’uso di immagini forti e socialmente impegnate, che hanno ridefinito la comunicazione pubblicitaria aziendale.
Tibor Kalman — Colors (1998): progetto editoriale per la rivista Colors, che fondeva grafica, fotografia e contenuti sociali e culturali, caratterizzato da un’estetica innovativa e messaggi provocatori.
Massimo Vignelli
Chi erano: Massimo Vignelli, designer italiano noto per il suo stile minimalista e rigoroso; e Unimark International, agenzia statunitense pioniera nel design sistemico e di branding.
Quando: Attivi principalmente negli anni ’60, periodo di grandi innovazioni nel design grafico.
Dove e come hanno operato: Vignelli ha lavorato tra Italia e USA con un approccio pulito e funzionale; Unimark con base negli USA ha promosso la standardizzazione visiva e la chiarezza comunicativa.
Progetti principali:
Massimo Vignelli: grafica per il Piccolo Teatro di Milano (1965)
Unimark International: mappa della Metropolitana di New York (1966) e logo American Airlines (1967)
Massimo Vignelli
Chi erano: Massimo Vignelli, designer italiano noto per il suo stile minimalista e rigoroso; e Unimark International, agenzia statunitense pioniera nel design sistemico e di branding.
Quando: Attivi principalmente negli anni ’60, periodo di grandi innovazioni nel design grafico.
Dove e come hanno operato: Vignelli ha lavorato tra Italia e USA con un approccio pulito e funzionale; Unimark con base negli USA ha promosso la standardizzazione visiva e la chiarezza comunicativa.
Progetti principali:
Massimo Vignelli: grafica per il Piccolo Teatro di Milano (1965)
Unimark International: mappa della Metropolitana di New York (1966) e logo American Airlines (1967)
Ettore Vitale
Chi era
Ettore Vitale è un designer e grafico italiano noto per il suo approccio innovativo e sperimentale nella grafica degli anni '70.
Quando sono vissuti
Ha operato principalmente negli anni '60 e '70, con un forte impatto nella stagione della grafica italiana di quegli anni.
Dove e come hanno operato
Vitale ha lavorato in Italia, coinvolto in progetti di grafica editoriale, pubblicitaria e di comunicazione visiva, utilizzando linguaggi visivi che univano sperimentazione tipografica e contenuti fortemente evocativi e politici.
Cita un paio di progetti
Autovox (1971), un manifesto che esprime una forte carica simbolica e sperimentale.
25 aprile (1973), manifesto legato alla commemorazione della Liberazione, caratterizzato da una comunicazione visiva intensa e simbolica.
Ettore Vitale
Chi era
Ettore Vitale è un designer e grafico italiano noto per il suo approccio innovativo e sperimentale nella grafica degli anni '70.
Quando sono vissuti
Ha operato principalmente negli anni '60 e '70, con un forte impatto nella stagione della grafica italiana di quegli anni.
Dove e come hanno operato
Vitale ha lavorato in Italia, coinvolto in progetti di grafica editoriale, pubblicitaria e di comunicazione visiva, utilizzando linguaggi visivi che univano sperimentazione tipografica e contenuti fortemente evocativi e politici.
Cita un paio di progetti
Autovox (1971), un manifesto che esprime una forte carica simbolica e sperimentale.
25 aprile (1973), manifesto legato alla commemorazione della Liberazione, caratterizzato da una comunicazione visiva intensa e simbolica.