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Schizofrenia
Due o più dei seguenti sintomi, presenti per la maggior parte del tempo, per almeno 1 mese:
(almeno uno tra i primi 3 è obbligatorio)
Deliri (sintomo positivo)
Allucinazioni (sintomo positivo)
Eloquio disorganizzato (sintomo disorganizzato)
Comportamento grossolanamente disorganizzato o catatonico
Sintomi negativi (es. abulia, alogia, appiattimento affettivo)
La durata complessiva del disturbo deve essere di almeno 6 mesi
Eziologia e frequenza tra i sessi
1% della popolazione generale, leggermente più frequente tra maschi che tra femmine
Quali sono i positivi (o psicotici)?
Sono manifestazioni anomale dell’esperienza, non presenti nella normalità, ma aggiunte al funzionamento mentale:
Deliri: convinzioni contrarie alla realtà e mantenute nonostante evidenze contrarie (sintomi più comuni)
Allucinazioni: esperienze sensoriali senza stimolo esterno, più spesso uditive che visive
Quali sono i sintomi negativi?
Rappresentano una riduzione o assenza di funzioni normali:
Abulia/apatia: mancanza di interesse per le consuete attività quotidiane
Asocialità
Anedonia: perdita di interesse per l’esperienza del piacere (soprattutto anticipatorio)
Appiattimento dell’affettività
Alogia: riduzione dell’eloquio
Quali sono i sintomi disorganizzati?
Indicano una disorganizzazione del pensiero e dell’azione:
Eloquio disorganizzato: linguaggio incoerente, con associazioni illogiche, deragliamento, neologismi
Comportamento disorganizzato: azioni imprevedibili, inappropriate, strane
Catatonia (gesticolare continuamente) o immobilità catatonica → rari
Disturbo schizofreniforme
Stessi sintomi della schizofrenia
Durata sintomi: da 1 a 6 mesi
Disturbo psicotico breve
Stessi sintomi della schizofrenia
Durata dei sintomi: da 1 giorno ad 1 mese
Spesso innescato da stress estremo (es. lutto)
Disturbo schizoaffettivo
È un disturbo caratterizzato da episodi di umore (depressivo o maniacale) che si verificano contemporaneamente a sintomi della schizofrenia
Disturbo delirante
Solo sintomi deliranti (persecuzione, gelosia, deliri di grandezza, erotomania - convinzione di essere amati da una persona che è estranea e status più alto -, somatici)
No altri sintomi psicotici rilevanti (come allucinazioni, eloquio disorganizzato o comportamento disorganizzato)
Ereditabilità schizofrenia e influenze genetiche
77% di ereditabilità (il rischio aumenta in base al grado di parentela → tasso più alto fratelli MZ)
DRD2: è il gene che codifica per il recettore dopaminergico D2
Variazioni nel numero di copie di tratti di DNA
Varianti di un singolo nucleotide nella sequenza del DNA
Ruolo dei neurotrasmettitori nella schizofrenia
Eccessivo numero di recettori della dopamina
via mesolimbica (nucleo accumbes - amigdala - ippocampo) → sintomi positivi
via mesocorticale (PFC) → sintomi negativi
Altri neurotrasmettiori: serotonina, glutammato (eccitatorio), GABA (inibitorio)
Aree cerebrali coinvolte nella schizofrenia
Ventricoli dilatati → riduzione del volume delle strutture cerebrali
Corteccia prefrontale → riduzione materia grigia (dendriti)
Riduzione corteccia temporale → percezione sintomi positivi
Strutture sottocorticali: ippocampo
Terapie farmacologiche
Gli antipsicotici sono ampiamente usati ma non bastano da soli:
Farmaci antipsicotici di prima generazione → abbastanza efficaci: riduzione sintomi positivi e disorganizzati, ma effetti collaterali
Farmaci antipsicotici di seconda generazione → stessa efficacia, ma effetti collaterali
Non particolarmente efficaci nel ridurre i sintomi negativi
Trattamenti psicologici
Da affiancare ai farmaci:
Training abilità sociali
Terapie familiari + psicoeducazione
CBT(p)