perchè è importante la quotatura?
perchè serve a portare tutte le informazioni necessarie per la vendita e la produzione del pezzo.
si parte dal disegno
si passa attraverso il montaggio e collaudo
si arriva alla produzione
Il disegno è il primo tassello per la creazione dei nostri pezzi
definizione di quotatura
In un disegno, la quotatura è l’insieme delle info che precisano le dimensioni di un oggetto o di un componente meccanico e ne consente la produzione.
XC: è l’insieme dei numeri e simboli che servono a comprendere come creare un oggetto
quanti e quali tipi di quotatura esistono?
Ne esistono varie e possono coesistere nel disegno.
FUNZIONALE
TECNOLOGICA
COLLAUDO
GEOMETRICA
In cosa consiste la quotatura funzionale?
si riferisce al montaggio, inserisco le quote stando attento al montaggio degli oggetti, viene adibita alle funzionalità del pezzo, serve a far funzionare correttamente il pezzo.
Un componente meccanico non deve mai essere considerato a sè stante ma facente parte di un meccanismo nel quale deve svolgere un dato compito.
XC: le quote che vado a mettere in un oggetto sono funzionali al corretto uso di quel pezzo.
cos’è la quotatura tecnologica?
Noi faremo uso proprio di questa, é riferita alla fabbricazione dell’oggetto.
Fornisce la sequenza di operazioni necessarie per ottenere le forme volute partendo dal pezzo grezzo. Le q tecnologiche servono a facilitare il lavoro di chi deve eseguire il pezzo fornendo le indicazioni necessarie la serie di lavorazioni meccaniche.
Es. la realizzazione di un albero può avvenire con determinati utensili/macchine quali torni o frese, che lavorano per asportazione di materiale, ovvero producono l’oggetto secondo una serie di informazioni da noi dettate, per ottenere l’oggetto devo partire dal cilindro pieno per poi togliere tutto il materiale, così come uno scultore con un’opera d’arte, si toglie materiale in eccesso lasciando la forma del pezzo che verrà definita con lavori di precisione.
cos’è la quotatura di collaudo?
processo di verifica, si stabilisce se il processo di produzione ha funzionato bene, se le macchine hanno lavorato bene e se il pezzi è stato creato bene, nonchè è conforme a quello che volevamo creare. Permettono di verificare la corrispondenza tra le misure reali e le dimensioni riportate nel disegno.
XC: devo fare il confronto tra quello che ho ottenuto nella realtà con quello che ho nominalmente messo sul disegno.
distinzione tra nominale e reale
nominale: ciò a cui vogliamo tendere, è la quota teorica perfetta, è una dimensione ideale e perfetta, è ciò che si aspira ad ottenere.
reale: la quota che realmente si ottiene dalla lavorazione, poichè non esiste la macchina perfetta (questa commetterà sempre degli errori —>tolleranza), di conseguenza non esisterà la lavorazione perfetta.
Non esiste macchina perfetta, non esiste lavorazione perfetta!!!
cos’è il nominale?
ciò a cui vogliamo tendere, è la quota teorica e perfetta, è una dimensione ideale e perfetta, è ciò che si aspira ad ottenere.
cos’è il reale?
la quota che realmente si ottiene dalla lavorazione, poichè non esiste la macchina perfetta (questa commetterà sempre degli errori —>tolleranza), di conseguenza non esisterà la lavorazione perfetta.
perchè la quotatura è obbligatoria e necessaria in un disegno?
facilità di lettura delle quote scritte: devo produrre un pezzo, faccio il disegno, devo scrivere in maniera chiara la quotatura in modo tale che chi andrà a leggere capirà facilmente come produrre il pezzo.
impossibilità di rilevare dal disegno le dimensioni inferiori al millimetro o decimali: ad es, noi usiamo i fogli di carta millimetrata dove l’unità di misura è il mm, ma a volte con dimensioni inferiori a 1mm non si può essere precisi oltre l’unità di misura stabilita, quindi bisogna necessariamente dare informazioni al riguardo.
distorsione delle forme nelle riproduzioni e copie, con conseguente alterazione delle dimensioni: ad es, quando vuoi allargare o restringere un’immagine senza bloccare l’aspect ratio, si perde la corrispondenza con la forma originale. Ugualmente, le quote permetteranno di “bloccare” (stabilire) la dimensione da tenere in considerazione.
cosa sono le linee di riferimento?
Sono delle linee che hanno origine dal punto o dalla linea a cui si riferisce la dimensione (distanza o quota) e sono tracciate fino a sopravanzare un poco la linea di misura (di 2mm).
Sono generalmente perpendicolari alla dimensione che dobbiamo misurare (in alcuni casi particolari anche oblique), vanno fatte con linee continue fini 2H.
cosa sono le linee di misura?
segmenti rettilinei od archi di circonferenza che rappresentano la distanza o le quote che si vogliono precisare. Sono tracciate con linee continue fini 2H, sono parallele alla dimensione che dobbiamo misurare e perpendicolari alle linee di riferimento.
quali sono gli elementi di quotatura?
la quota
le frecce
cosa indica la quota?
indica il valore numerico di una dimensione espresso in una unità di misura prestabilita. Nei disegni meccanici le quote lineari devono essere espresse in millimetri.
Secondo le norme, “quota“ è l’insieme del valore numerico con la linea di misura ed i relativi riferimenti.
Le quote angolari vengono espresse in gradi sessagesimali.
cosa indicano le frecce?
indicano gli estremi delle linee di misura, completando la quotatura
come si differenziano le frecce?
iniziali
finali
gli assi di simmetria, le tracce di piani e le linee di contorno del pezzo possono essere usate come linee di riferimento?
sì
gli assi di simmetria, le tracce di piani e le linee di contorno del pezzo possono essere usate come linee di misura ?
no
le geometrie nascoste possono essere quotate?
No, per quotare pezzi non in vista si dovrebbero usare le sezioni.
come si quota in presenza di raccordi o smussi?
le linee di riferimento sono tracciate con l’origine nelle intersezioni fittizie dei pezzi raccordati o smussati ottenute prolungando le due linee di contorno concorrenti, mediante linee continue fine che proseguono poco oltre l’incrocio virtuale.
le quote possono essere poste anche all’interno del pezzo?
sì
cosa è peggio: mancare una quota o intersecare il piano?
è peggio mancare una quota.
Per quanto sia preferibile evitare di intersecare il piano, esistono casi in cui questo non sarà possibile, allora si potrà quotare anche facendo le intersezioni.
le linee di misura possono essere messe all’interno delle viste o delle sezioni?
solitamente vengono messe all’esterno, ma in casi particolari è possibile mettere le linee di misura anche all’interno del pezzo (ad es. se devo quotare un diametro). E’ opportuno cancellare la parte delle linee di sezione per rendere la quota più leggibile.
XC: le linee di misura possono anche essere messe all’interno di una cavità cancellando la zona in cui si mettono le frecce oppure all’interno del dimetro specifico(non disdegnare questa cosa, è molto comoda).
in che ordine si dispongono le linee di misura?
si deve evitare, quando possibile, l’incrocio delle linee di misura tra loro e con le linee di riferimento. Si dispongono le linee di misura minori più vicine al contorno e quelle maggiori più lontani. Questo proprio per evitare maggiori intersezioni.
come vengono distribuite le linee di misura?
le linee di misura vengono distribuite omogeneamente quando ci si allontana dal pezzo. Le linee devono essere sufficientemente distanti e distribuite in modo uniforme per consentire una facile lettura delle quote.
come si quota se il pezzo è rappresentato in semivista/semisezione?
è opportuno disporre da una parte le linee che si riferiscono alle dimensioni interne e dall’altra quelle relative alle dimensioni esterne.
come si quota nel caso delle viste di scorcio?
bisogna usare le viste ausiliarie per poter quotare i pezzi. Le viste ausiliarie si ottengono tirando delle linee di misura parallele alla dimensione alla quale si riferiscono (cioè alla faccia inclinata), in modo da risultare della stessa lunghezza, per poi ruotare il pezzo di 90gradi.
cos’è la quotatura simmetrica?
nel caso di oggetti simmetrici disegnati solo per metà o un quarto è ammesso tracciare parzialmente anche linee di misura interrompendole poco dopo l’asse.
questo tipo di notazione è fondamentale quando si usano le semiviste o semisezioni, perchè permette di quotare geometrie che non ho in vista. Inoltre, il simbolo “=“ viene messo all’inizio e alla fine dell’asse ed indica proprio la simmetria.
Ad esempio: con l’uso del simbolo del diametro (phi), nonostante magari il diametro sia a metà, si indica il diametro di tutto il pezzo.
nel caso in cui le linee di misura sono numerose, come ci si può comportare?
le linee di misura possono essere incomplete o sfalsate. In questo caso, se le linee di misura sono sfalsate, risulta sfalsato anche il testo. Questo spesso conviene per evitare intersezioni e rendere il disegno più comprensibile.
dove vengono posizionate le quote?
sulla linea di misura, alla metà
perchè quando ci sono pezzi con sia nervatura che fori, si rappresentano nella sezione allineati anche se non lo sono?
questo avviene per convenzione, per essere più ordinati e sintetici.
i valori della quota devono essere proporzionali al disegno che stiamo disegnando?
sì
per ragioni di spazio e di maggiore chiarezza, in alcuni casi, come possono essere scritte le frecce?
normale
con frecce esterne: testo interno alle frecce
sul prolungamento a destra: frecce a testo esterni
all’esterno: frecce esterne e testo riportato al di sopra della linea di misura con un breve tratto di richiamo inclinato di 45gradi rispetto alla linea di misura (noi non lo useremo).
formula della conicità
C=(D-d)/L
formula della rastremazione
R=(S-s)/L
formula dell’inclinazione
I=(H-h)/L
come si quota se la linea di misura è attraversata da un asse?
nessuna linea deve coprire o attraversare il gruppo di cifre e/o lettere che costituiscono la quota.
Se la linea di misura è attraversata da un asse, questo deve essere interrotto e se ciò non è possibile conviene scrivere la quota tutta a destra o a sinistra dell’asse.
le quote sul disegno indicano le misure reali, indipendentemente dalla scala di rappresentazione: VERO o FALSO?
VERO
come ci si comporta quando la quota è riferita ad una dimensione non in scala?
se la quota è riferita ad una dimensione nn in scala, ad es nella rappresentazione accorciata/interrotta di un albero, essa deve essere sottolineata. Questo ci fa capre che non c’è corrispondenza tra la quota e la dimensione.
come ci si comporta se si nota di non avere spazio per mettere tutte le quote sul disegno?
non bisogna aggiungere viste solo per avere spazio per la quotatura, questo è un ERRORE GRAVE.
E’ preferibile cambiare la scala, cambiare la dimensione delle quote o disporle meglio, ma non aggiungere viste.
a quale norma fanno riferimento i criteri A e B?
Uni 2973
come ci comportiamo quando dobbiamo quotare delle linee verticali?
utilizziamo il criterio A: le quote devono essere disposte in modo da risultare leggibili orientando il foglio da disegno sia in orizzontale che in verticale. Secondo questo criterio, ruotando il foglio i 90gradi in senso orario, si devono poter leggere le quote sempre in orizzontale.
N.B. le quote relative alle dimensioni verticali vanno inserite dopo una rotazione di 90gradi effettuata rispetto alla disposizione del cartiglio. Se il foglio è in verticale dall’inizio, ruoti sempre il foglio di 90gradi e in senso orario.
come si quotano le misure oblique (secondo il criterio A)?
come si quotano le misure angolari (secondo il criterio A)?
in cosa consiste il criterio A di scrittura delle quote?
le quote devono essere disposte in modo da risultare leggibili orientando il foglio da disegno sia in orizzontale che in verticale. Secondo questo criterio, ruotando il foglio di 90gradi in senso orario, si devono poter leggere le quote sempre in orizzontale.
N.B. le quote relative alle dimensioni verticali vanno inserite dopo una rotazione di 90gradi effettuata rispetto alla disposizione del cartiglio. Se il foglio è verticale dall’inizio, ruoti sempre di 90grai e in senso orario.
in cosa consiste il criterio B di scrittura delle quote?
le quote devono poter essere lette solo dalla base del disegno. In tal caso le linee di misura verticali ed oblique devono essere interrotte nella loro parte mediana per l’inserimento della quota.
Il criterio A si contrappone al criterio B. Noi useremo SOLO IL CRITERIO A e sarà considerato errore usare questo criterio.
XC: le quote vengono inserite sempre in orizzontale. Per quanto riguarda le dimensioni verticali, si cancella un po’ la linea di quota e metto la linea in orizzontale. Questo criterio era molto usato all’inizio poichè all’interno del CAD (software usato per fare i disegni al computer), non si era in grado di orientare la linea diversamente, allora si è normalizzata questa cosa creando un criiterio ad hoc.
se è chiaro che la forma dell’oggetto è a pianta circolare, non è necessario mettere il phi: VERO o FALSO?
VERO
la norma prevede che io vada ad inserire le dimensioni principali dei diametri proprio all’interno delle circonferenze con inclinazione di 45 e 60 gradi. Le altre viste vengono poste tutte fuori mediante le linee di misura: VERO o FALSO?
VERO
come si quotano i cerchi e i cilindri?
nella quotatura di superfici cilindriche (rappresentate in pianta da circonferenze), le linee di misura devono essere portate fuori dal contorno del pezzo, parallelamente ad uno degli assi principali. In alternativa, possono passare per il centro, formando con gli assi di simmetria angoli preferibilmente di 30gradi e 45gradi: in questo caso le linee di misura devono essere due al massimo e passare per lo stesso centro.
di un cerchio cosa si quota: il diametro o il raggio?
SEMPRE IL DIAMETRO, il raggio viene usato solo per i raccordi.
di un raccordo cosa si quota: il diametro o il raggio?
IL RAGGIO: il raggio del raccordo è il raggio della circonferenza il cui quarto rappresenta il raccordo da noi rappresentato, di conseguenza definisce il centro di circonferenza.
N.B. Si preferisce indicare il valore del DIAMETRO quando l’arco è maggiore di una semicirconferenza o quando tecnologicamente è ottenuto con una fresa o altro utensile di cui si vuole mettere in evidenza il diametro.
IN SINTESI: i raccordi si quotano come raggi e raramente come diametri.
come ci si comporta quando ci sono molti raccordi uguali?
può essere conveniente scrivere alla base del disegno o nel cartiglio l’indicazione “raccordi non quotati R…” (questo avviene anche per gli smussi). Serve a non appesantire il disegno.
com’è fatta la linea di quota del raggio?
la linea di quota deve avere sempre direzione radiale e la freccia deve essere posta all’interno, cioè dalla parte del centro di curvatura.
norma che sancisce i raccordi tipici?
uni 4429
Es. di alcuni valori: 0,2-0,4-0,6-1…
come si quotano le sfere?
la quota del raggio o del diametro viene preceduta dalla lettera S (di sfera) e se ho una sfera interna, metterò il simbolo phi, mentre se ho una calotta sferica riporterò il simbolo R.
come si quota un arco?
la linea di misura è un arco avente lo stesso raggio di quello quotato e va evidenziato che la quota si riferisce all’arco con l’apposito simbolo (semicerchio).
come si quotano le corde?
sono quotate mediante linee di misura parallele alle corde stesse (immagina di linearizzare la corda, la linea di misura sarà parallela a quest’ultima).
come si quotano gli angoli?
le linee di misura devono essere archi di cerchio con centro nel vertice dell’angolo.
come si quotano gli smussi?
smussi a 45gradi: va indicato sempre nella direzione dell’asse di lavorazione, scrivendo la profondità di scala nella direzione dell’asse di lavorazione per l’angolo, ovvero l’inclinazione dello smusso. In altre parole si fondono 2 info: una lineare sull’asse e una angolare riferita all’inclinazione del lato.
smussi diversi da 45gradi: in questo caso l‘indicazione dello smusso non sarà fusa in un’unica indicazione come nel caso precedente, ma sarà riportata mettendo il valore dello scavo in direzione assiale con una quota e il valore dell’angolo in un’altra quota.
lo smusso va quotato sempre in direzione radiale, mai in direzione assiale: VERO o FALSO?
FALSO: lo smusso va quotato sempre in direzione assiale, mai in direzione radiale. Questo perchè lo smusso viene realizzato con un tornio, ad es, l’operazione di tornitura avviene in direzione assiale, quindi c’è uno stretto legame tra lavorazione ed il disegno che vado a fare.
gli smussi vanno quotati in parallelo o in serie?
gli smussi devono essere SEMPRE quotati in parallelo, MAI in serie. Questo perchè implica un diverso tipo di lavorazione, cioè viene associata all’aggiunta di materiale.
come si quotano i quadrati?
per quotare elementi a sezione quadrata si utilizza il simbolo del quadrato posto prima della dimensione del lato. Quando tali elementi sono visti perpendicolarmente all’asse longitudinale, non si deve usare tale simbolo.
come posso riportare serie di elementi/fori in maniera sintetica nel mio disegno?
quota rispetto agli assi e precisa il numero di fori
richiama i fori con delle lettere (noi non lo facciamo, il prof lo considera errore)
come posso essere indicate quote nominalmente uguali loro e successive?
se non ha interesse il loro valore, ma solo la loro uguaglianza, si possono indicare con il segno “=“ posto al di sopra della linea di misura.
cosa si quota se dei fori sono disposti su una circonferenza a distanza angolare costante?
il diametro dei fori
il passo angolare
il diametro della circonferenza sulla quale si trovano i fori
cos’è il passo angolare?
è il valore che ottengo dividendo 360 gradi per il numero di fori.
Es1: se ho un oggetto caratterizzato da 4 fori su una pianta circolare, il passo angolare è 90gradi
Es2: se ho un oggetto caratterizzato da 3 fori su una pianta circolare, il passo angolare è 120 gradi.
definizione di conicità
è il rapporto tra la differenza tra i diametri D(diametro della sezione più grande, quello della base) e d (diametro della sezione più piccola) di due sezioni di un cono e la distanza L tra di esse misurata in direzione assiale.
Sui disegni meccanici la conicità deve essere indicata secondo la norma UNI ISO 3040 utilizzando l’apposito simbolo (il triangolo) orientato nello stesso senso della conicità. Dopo il simbolo si scrive il valore della conicità espresso 1:k o se richiesto per ragioni particolari in P%.
L’indicazione della conicità può anche essere indicata quotando l’angolo e/o dando i valori D,d e L (è chiaro che queste grandezze definiscono la conicità, per cui può essere omessa).
N.B. la conicità solitamente ci viene data in percentuale e si deve ricavare un’incognita all’interno della formula.
quali schemi preferiamo per rappresentare la conicità?
1:k o indicando singolarmente i valori di D, d e L
definizione di rastremazione
rapporto tra la differenza delle dimensioni S (sezione grande) e s (sezione piccola) di 2 sezioni di una piramide o tronco di piramide a base quadrata o poligonale e la distanza L tra di esse misurata in direzione assiale.
definizione di inclinazione
rapporto tra la differenza delle dimensioni H e h (misurate perpendicolarmente ad una data direzione) in 2 punti di una superficie o di una linea e la distanza L tra le posizioni in corrispondenza delle quali sono stati misurati valori di H e h.
XC: se ci riferiamo solo ad un discorso bidimensionale, dove se ho una linea inclinata rispetto ad un’altra linea si parlerà di inclinazione. E’ un concetto simile alla conicità e rastremazione, solo che l’oggetto è bidimensionale, mentre la conicità e la rastremazione valgono per oggetti tridimensionali.
come si svolge la quotatura di complessivi?
si indicano solo le quote di ingombro o di montaggio.
quando noi progettisti realizziamo la nostra idea e la mettiamo su carta, soprattutto nel caso in cui il prodotto sia l’assemblaggio di più elementi, dobbiamo rappresentare ognuno di questi elementi, cioè rappresentarlo nei nostri disegni all’interno della propria messa in tavola. Alla fine dovremo realizzare un disegno d’assieme, che prende il nome di complessivo, per far vedere prima di tutto l’insieme com’è formato e che aspetto ha, ma soprattutto per calcolare le dimensioni d’ingombro del complessivo, poichè quest’ultime sono le uniche info che non abbiamo dato nei disegni singoli.
XC: le quote d’ingombro non vengono messe nei pezzi singoli, bensì nel disegno complessivo. Lo scopo del disegno del complessivo non è quello di portare ex novo le quote di ogni singolo elemento, bensì solo le 3 dimensioni massime (x,y e z). Queste dimensioni prendono il nome di dimensioni /quote d’ingombro. Quindi il complessivo nasce proprio per far vedere queste quote d’ingombro insieme ad altre informazioni (di cui parleremo più avanti). Verranno anche messi dei numeri per indicare la sequenza di assemblaggio.
quanti e quali sono i tipi di quotatura(dal p. di vista geometrico)?
dal punto di vista geometrico, le quote possono essere di:
grandezza
posizione
accoppiamento
in cosa consiste la quotatura di grandezza?
indicano le grandezze vere e proprio, ovvero il diametro, il raggio, la lunghezza di una base, l’altezza di un pezzo ecc.
in cosa consiste la quotatura di posizione?
servono a posizionare le varie caratteristiche, ad es il foro della vite è posizionato rispetto al foro del pezzo. La quota che mi da la distanza tra centro del foro e il foro del pezzo/un riferimento che vado a scegliere opportunamente.
in cosa consiste la quotatura di accoppiamento?
permettono di assemblare un pezzo, ad es l’interasse fa capire la distanza tra 2 centri di 2 fori, poichè se prendo la struttura superiore ed inferiore di un pezzo (es. un telecomando), nonchè 2 pezzi a sè stanti, entrambe le strutture hanno i fori a una certa distanza. Questa distanza/quota è uguale sulla parte soprastante e sottostante. Questa quota è di accoppiamento, perchè permette di accoppiare il pezzo soprastante a quello sottostante.
quale norma definisce i sistemi di quotatura?
UNI 3974
quanti e quali sono i sistemi di quotatura?
in serie
in parallelo
combinata
con quote sovrapposte
in coordinate
in cosa consiste la quotatura in serie?
nella quotatura in serie ogni elemento del pezzo è quotato come l’accumularsi dell’elemento vicino con conseguente accumulo di errori. Utilizzata quando è importante la dimensione di ciascun elemento e l’accumularsi degli errori non è un requisito (poco usata)
in cosa consiste la quotatura in parallelo?
tutte le quote hanno una quotatura di riferimento, le quote sono indipendenti l’una dall’altra, mentre con la quotatura in serie, le quote sono ognuna in serie all’altra.
in cosa consiste la quotatura con quote sovrapposte o in sequenza?
è un’alternativa grafica alla quotatura in parallelo e si applica per risparmio di spazio. E’ possibile anche utilizzare la quotatura a quote sovrapposte in due direzioni. Viene utilizzata in situazioni particolari in cui i disegni vengono fatti in spazi molto piccoli e altre applicazioni che non ci riguardano
in cosa consiste la quotatura in coordinate?
è utile per la quotatura in serie, ancora più raramente useremo la quotatura a controllo numerico. Molto utile quando non abbiamo a che fare con forme prismatiche o definite facilmente, cioè quando abbiamo forme curve particolari, per cui non avendo spigoli o vertici da usare come elementi di riferimento/da quotare, andiamo ad individuare i punti che costituiscono la curvatura tramite coordinate (che possono essere cartesiane). E’ importante, ma non la useremo.
cos’è la quotatura geometrica?
dobbiamo assegnare alla geometria delle dimensioni che fanno capire com’è fatto il pezzo. Qui verranno utilizzate le quote di posizione e di grandezza. Vengono indicate con G e P. Quindi, non quoterò spessori relativi/distanze relative, quoterò le grandezze (diametri/raccordi…) e le loro posizioni.
classificazione delle lavorazioni meccaniche
formatura
deformazione
separazione/asportazione
giunzione
rivestimento
modifica di struttura
in cosa consiste la formatura?
serve a realizzare la coesione.
Es. colata, pressofusione, sinterizzazione
in cosa consiste la deformazione?
serve a mantenere la coesione.
Es. stampaggio, estrusione, laminazione, trafilatura, rettificatura
quali sono le regole fondamentali per la quotatura tecnologica?
considerare le dimensioni del pezzo iniziale come prime quote da inserire (lunghezza max e diametro max, disposte in modo tale che posso aggiungere altre quote oltre queste)
quotare le lavorazioni sia in direzione assiale e in direzione radiale (aggiungi sempre diametri phi, mai raggi): si da moto di direzione e avanzamento della nostra lavorazione
in direzione assiale bisogna sempre indicare il materiale asportato, non quello restante dopo la lavorazione: quoto sempre quello che tolgo, mai quello che lascio
in direzione assiale usare sempre quota in parallelo, mai in serie (eccezioni)
in direzione radiale bisogna quotare sempre i diametri mai gli spessori
identificare subito i diversi cicli di lavorazione necessari per la realizzazione di tutte le caratteristiche del prodotto finale: guardando il pezzo devo capire quali sono le lavorazioni utilizzate per realizzare questo pezzo e separare queste operazioni nella quotatura
inserire le quote relative ai diversi cicli di lavorazione nelle zone relative per facilitare l’interpretazione del disegno: se ho dei fori all’interno e spallamenti all’esterno, metterò separatamente lavorazioni esterne, mentre all’interno del pezzo metto quote relative alle zone interne, isolo e separo i cicli di lavorazione anche graficamente.(OSS: il pezzo non viene mai prodotto in una lavorazione unica, bensì in cicli di lavorazione ben distinti)
generalmente vanno scelti come piani di riferimento delle quote quelli che coincidono con le superfici più esterne
nonostante ciò che suggerisce la normativa è possibile intersecare le varie linee di riferimento. Ovviamente, evitare se non è necessario: non quotare è più grave di intersecare
per la quotatura degli scavi interni occorre realizzare un preliminare foro passante con dimetro minimo, da allargare successivamente rispetto ai piani di riferimento iniziali
quali sono le prime quote da inserire in un disegno?
le dimensioni del pezzo
Es. lunghezza max, diametro max
in che direzioni vengono quotate le lavorazioni?
in direzione assiale e radiale (mettendo sempre i diametri phi, mai i raggi), danno moto di direzione e avanzamento della nostra lavorazione.
in direzione assiale cosa bisogna quotare?
bisogna quotare sempre il materiale asportato, non quello restante dopo la lavorazione.
RICORDA: quoto sempre quello che tolgo, mai quello che lascio.
che tipo di quota va usato in direzione assiale?
sempre la quota in parallelo, mai in serie (eccezioni)
cosa bisogna quotare in direzione radiale?
sempre i diametri, mai gli spessori.
cosa bisogna identificare immediatamente nel momento in cui ci si approccia con un disegno?
i diversi cicli di lavorazione necessari per la realizzazione di tutte le caratteristiche del prodotto finale: guardando il pezzo devo capire quali sono le lavorazioni usate per realizzare questo pezzo e separare queste operazioni nella quotatura.
dove si inseriscono le quote relative ai vari cicli di lavorazione?
nelle relative zone per facilitare l’interpretazione del disegno: se ho dei fori all’interno e spallamenti all’esterno, metterò separatamente lavorazioni esterne, mentre all’interno del pezzo metto quote relative alle zone interne, isolo e separo i cicli di lavorazione anche graficamente.
N.B. Il pezzo non viene mai realizzato con un’unica lavorazione, bensì in cicli di lavorazione ben distinti
come vengono scelti i piani di riferimento?
vanno scelti come piani di riferimento per l’inserimento delle quote quelli che coincidono con le superfici più esterne.
è possibile intersecare le varie linee di riferimento?
nonostante ciò che suggerisce la normativa, è possibile intersecare le varie linee di riferimento. Ovviamente, evitare se non è necessario: non quotare è più grave di intersecare.
come si realizzano le quotature degli scavi interni?
occorre realizzare un preliminare foro passante con il diametro minimo, da allargare successivamente rispetto ai piani di riferimento iniziali.
cos’è la fonderia/fusione/formatura?
metodo più antico, ma ancora molto usato in quanto comodo.
Consiste nell’immettere un metallo fuso in una cavità e dopo il raffreddamento del metallo si ottiene un pezzo che ricopia “al positivo” la forma della cavità.
Viene usata per pezzi la cui costruzione alle macchine sia difficile o impossibile.
Es. maniglie e pomelli, caloriferi, rubinetterie, pistoni
quali sono i vantaggi della fonderia/fusione/formatura?
rapidità di esecuzione
convenienza economica nella realizzazione di pezzi di forma complessa. (N.B. questo vale solo per oggetti con precisione di lavorazione inferiori rispetto ad altri tipi di lavorazione. Quando lavoriamo cn fusioni o saldature, avremo degli errori più sostanziali e grossolani rispetto a quelli ottenuti con macchine ed utensili)
qual è il processo della fonderia/formatura/fusione?
colata
pressofusione(il metallo fuso viene versato nella matrice)
sinterizzazione(il metallo fuso si solidifica)
cos’è la quota di produzione?
sono quelle quote che fanno capire quali processi si devono seguire per produrre un pezzo.