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biologia animale 24/25
Name | Mastery | Learn | Test | Matching | Spaced |
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TEORIA SCIENTIFICHE
.FARE OSSERVAZIONE
.RIFLETTERE, PORSI DOMANDE
.FORMULARE UN'IPOTESI CHE RISPONDA ALLA DOMANDA
.FARE PREVISIONI
.ESPERIMENTO: VERIFICARE LE NOSTRE IPOTESI
SE CONFERMA L’IPOTESI: ESPERIMENTO RIPETUTO DA ALTRI SCIENZIATI
SE NON CONFERMA L’IPOTESI: CONTROLLARE VARIABILI NON VALUTATE E RIPETERE ESPERIMENTO
RASOIO DI OCCAM
Principio metodologico che suggerisce di scegliere la soluzione più semplice tra più soluzioni egualmente valide di un problema
es: giraffa di Lamark e Darwin
FALSIFICABILITÀ DI POPPER
Principio che espone che il Progresso NON è accumulo di certezze ma una progressiva Eliminazione di Errori
COSA SONO GLI ESSERI VIVENTI
Strutture Organiche:
.AUTO-CONSERVATIVE (mantenersi in vita)
.AUTO-REGOLATIVE (regolare le proprie funzioni)
.AUTO-RIPRODUTTIVE (produrre nuovi individui)
PROPRIETÀ FONDAMENTALE degli ESSERI VIVENTI
.MORFOGENESI AUTONOMA: capacità dei viventi di “costruirsi da sé”, auto costruiscono strutture in grado di occupare delle nicchie ecologiche
.TELEONOMIA: finalismo insito nelle strutture e nelle forme tipiche degli organismi viventi, dovuto all’azione della selezione naturale, che favorisce le strutture e le funzioni adatte allo svolgimento delle attività vitali ed elimina quelle inadeguate
.INVARIANZA RIPRODUTTIVA: capacità di trasmettere alla propria prole il proprio progetto
FUNZIONE PROTEINE
STRUTTURALI, TRASPORTO, ENZIMI
FUNZIONI ACIDI NUCLEICI
INFORMAZIONALI
CARBOIDRATI
Membrana ed Energia
FUNZIONI dei LIPIDI
MEMBRANA, ACCUMOLO
CARATTERISTICHE CELLULA PROCARIOTE
.1-10 MICRON
.PRIVE DI UN NUCLEO BEN DEFINITO
.PRIVA DI ORGANULI AD ECCEZIONE DEL RIBOSOMI
.NO COMPARTIMENTAZIONE O DIFFERENZIAZIONE DEI COMPITI
.DNA IN FORMA CIRCOLARE E PLASIMIDI
.DUE REGNI NE FANNO PARTE: EUBATTERI, ARCHEOBATTERI
ARCHEOBATTERI
ESTREMOFILI: vivono in habitat estremi
COME SONO CLASSIFICATI I BATTERI
.STRUTTURA/FORMA
.MECCANISMI NUTRIZIONALI:
Fotoautotrofi
Chemioautotrofi
Fotoeterotrofi
Chemioeterotrofi
.INTERAZIONE OSSIGENO:
Anaerobi obbligati
Aerobi facoltativi
Aerobi obbligati
MECCANISMI NUTRIZIONALI DEI BATTERI
Fotoautotrofi (Energia da Fotosintesi con fonte di carbonio da CO2)
Chemioautotrofi (Energia da Composti Inorganici con fonte di carbonio da CO2)
Fotoeterotrofi (Energia da Fotosintesi con fonte di carbonio da Composti Organici)
Chemioeterotrofi (Energia da Composti Organici con fonte di carbonio da Composti Organici)
BIOFILM
Aggregazione di batteri, uniti in una comunità con complesse interazioni ecologiche
PARETE BATTERICA
FORMATA DA PARETE CELLULARE + MEMBRANA CELLULLARE, SI DIVIDONO IN:
GRAM + (parete spessa formata da peptidoglicano + una membrana interna)
GRAM - (membrana esterna + membrana interna + parte formata da Peptidoglicano in mezzo)
COLORAZIONE GRAM
esperimento che permette di distinguere i batteri Gram + (assorbe e mantiene colore) da quelli Gram - (perde colore)
BATTERI PATOGENI
Provocano Malattie attraverso la produzione di Proteine Tossiche e/o Lipopolisaccaridi di membrana tossici alla loro morte
CARATTERISTICHE CELLULA EUCARIOTE
10-100 MICRON
Organizzata e divisa in compartimenti
Organuli svolgono compiti differenti
Nucleo delimitato da una membrana cellulare e contiene informazioni genetiche
5 regni: Protisti-Chromisti-Piante-Fungi-Animalia
REGNI EUCARIOTI
Protisti
Chromisti
Piante
Fungi
Animalia
FUNZIONI MEMBRANA BIOLOGICHE
Trasporto
Segnalazione
Adesione
separare la cellulare dall’ambiente circostante, subdivide l’interno e regola gli scambi con l’esterno
STRUTTURA MEMBRANA BIOLOGICA
Modello a Mosaico Fluido costituito da Lipidi:
glicerofosfolipidi, sfingolipidi, colosterolo 40 %
proteine 50/55 %
carboidrati 5/8 %
FLUIDITÀ DELLA MEMBRANA BIOLOGICA:
Data dalla presenza dei Fosfolipidi che creano un doppio strato, varia alla Lunghezza della code, al Grado Saturazione degli Acidi Grassi e al Colesterolo
ASSIMETRIA MEMBRANA BIOLOGICA
Caratterizza i due monostrati di Fosfolipidi e consente di avere diverse Funzionalità
ZATTERE LIPIDICHE
Regioni dove vi è un Accumulo di Proteine e Colesterolo, hanno la funzione di fornire substrati funzionali più stabili in cui favorire la concentrazione e/o l’azione di diverse Proteine
PROTEINE DI MEMBRANA
Si possono muovere nello strato lipidico e hanno varie funzioni come:
Trasporto
Attività enzimatica
Traduzione del segnale
Adesione Intercellulare
Riconoscimento tra cellule
Adesione al citoscheletro e alla matrice cellulare
si dividono in:
Integrali: attraverso membrana
Periferiche: sulla superficie
PROTEINE DI MEMBRANA INTEGRALI
Proteine che attraversano completamente il doppio strato di fosfolipidi, dal dentro al fuori della cellula
PROTEINE DI MEMBRANA PERIFERICHE
Proteine periferiche che invece di percorrere l’intero spessore della membrana, sono appoggiate o sulla faccia interna o su quella esterna. Le proteine intrinseche possono essere mediate da altre proteine con dei legami molto forti. Le proteine intrinseche si comportano quindi come una sorta di ponte rispetto al passaggio di certe sostanze
CARBOIDRATI DI MEMBRANA BIOLOGICA
Polimeri di Glucosi legati alle Proteine o ai Lipidi
Intervengono nei processi di:
Riconoscimento Cellulare
Recezione e Trasduzione del segnale
Adesione cellula-cellula e cellula-matrice
Regolazione della crescita e sviluppo cellulare
PERMEABILITÀ SELETTIVA DEL DOPPIO STRATO FOSFOLIPIDICO
Sostanze Libere di attraversare:
H20
C02
02
C2H60 (etanolo)
Urea
Sostanze NON libere di attraversare:
Zuccheri
Molecole cariche elettronicamente
Piccoli ioni
TRASPORTO ATTRAVERSO LA MEMBRANA BIOLOGICA
Si divide in ATTIVO e PASSAVO e successivamente in:
UNIPORTO (trasferimento unidirezionale)
SIMPORTO (trasferimento unidirezionale di due sostanze)
ANTIPORTO (trasferimento due sostanze ma in opposte direzioni )
TRASPORTO PASSIVO
non necessita di energia e ha diverse modalità:
DIFFUSIONE DI UN SOLUTO: diffonde tramite un gradiente di concentrazione del soluto fino a raggiungere il suo l’equilibrio
PIÙ SOLUTI: si diffonde in base al Gradiente di ogni soluto, non alla Somma
OSMOSI: acqua si sposta per creare l’equilibrio tra due due soluti di concentrazione diversa e divisi dalla membrana
DIFFUSIONE FACILITATA: la membrana è resa Permeabile alle sostanze Idrofile grazie a Proteine di Trasporto
.Proteine Canale: Passive (sempre aperti), Regolati (si aprono a stimoli specifici)
Passive
-Canali Ionici: Trasferiscono Ioni
-Acquaporine: Facilitano il Flusso d’Acqua
Regolati
-Canali Ionici Regolati: regolati da Ligando, Fosforilazione, Potenziale, Temperatura, Meccanica
.Proteine Carrier: trasferiscono molecole specifiche attraverso la membrana cellulare, funzionano attraverso soluto che diventa il ligando ed interagisce con la proteina che subisce un cambiamento di forma
TRASPORTO ATTIVO
Trasporto che richiede energia metabolica ATP, lavora contro il gradiente di concentrazione
PRIMARIO:
Pompe Protoniche: espellono i Protoni, in un altro comparto
Pompe Sodio-Potassio (antiporto): pompa 2 Ioni Sodio fuori e 3 Ioni Potassio dentro
SECONDARIO: non si utilizza direttamente l’ATP, ma si utilizza il gradiente di concentrazione o il potenziale di membrana conseguente ad una trasporto Attivo Primario
Trasporto Glucosio, Amminoacido, Metaboliti e vari Ioni
è accoppiata alla pompa Sodio-Potassio
SOLUZIONE IPERTONICA
soluzioni che hanno una pressione osmotica maggiore rispetto a quella di altre alle quali vengono confrontate
SOLUZIONE IPOTONICA
soluzioni che hanno una pressione osmotica minore rispetto a quella di altre alle quali vengono confrontate
ENDOCITOSI
Attraverso l’endocitosi la cellula è in grado di racchiudere sostanze in cosiddette vescicole, che andranno poi incontro ad una digestione
Possono essere Mediate da Ricettori: Molecole specifiche si combinano con Proteine recettori sulla Membrane
si dividono in due Modalità:
FAGOCITOSI: Composti Solidi come Grandi Particelle Solide, Cibo o Batteri
PINOCITOSI: Composti Liquidi
ESOCITOSI
Attraverso l’Esocitosi la Cellula Espelle i Prodotti di Scarto o di Secrezione mediante la Fusione delle Vescicole con la Membrana Plasmatica
Meccanismo primario di accrescimento della Membrana Plasmatica
NUCLEO
Centrale Operativa della Cellula
Struttura l’Informazione Genetica sottoforma di DNA in Cromatina o Cromosomi
Pori Nucleari: Pori circondati da 8 complessi Proteici che ne regolano l’Apertura, permettono al RNA di uscire dal Nucleo
Nucleolo: Regione del Nucleo non delimitata, con elevata concentrazione di Dna Ribosomiale, dove vengono sintetizzati rRNA e mRNA
RIBOSOMI
Non sono Organuli (privi di membrana)
Traducono i messaggi degli mRNA provenienti dal DNA Producendo Proteine
Composti da Subunità Maggiore e Minore
Possono essere:
LIBERI: per Proteine destinate all’Interno della Cellula
ASSOCIATI al RE: per Proteine destinate all’Esterno della Cellula
RETICOLO ENDOPLASMATICO
Sistema di Membrane, differenziate in due Sistemi:
RUGOSO: in Continuità con l’Involucro Nucleare, ha Ribosomi associati
Elabora le Proteine provenienti dai Ribosomi, le Glicoproteine, Proteine Secretorie e Fosfolipidi destinati ad altre membrane
le Glicoproteine prodotte vengono veicolate al punto di smistamento tramite una Vescicola di Trasporto
LISCIO: Struttura Tubolare nel Citoplasma che Elabora Ormoni, Fosfolipidi, Detossifica sostanze Nocive e Interviene nel Metabolismo dei Carboidrati
APPARATO DEL GOLGI
Apparato di membrane che presenta Polarità per elaborare e smistare vari prodotti cellulari e produrre Lisosomi
POLARITÀ: lato CIS accoglie Proteine dalle Vescicole (Provenienti dal RE Rugoso), vengono rielaborate in base alla destinazione, lato TRANS espelle le molecole in Vescicole
LISOSOMI: sono Vescicole con Enzimi digestivi
.Fagosoma si fonde al Vacuolo alimentare per digerire il cibo e poi espellere al di fuori della cellula i prodotti di scarto
.Autofagia Cellulare: digerire strutture interne non più funzionanti, per mantenere ordine e ricavare energia
In condizioni di Crisi Energetica, una proteina-chinasi MTOR si attiva e crea un Autofagosoma che mangia parti della cellula
.Malattia da Accumulo Lisosomiale: i prodotti in eccesso destinati alla deiezione, non vengono demoliti a causa di un non funzionamento dei Lisosomi, questo causa l’accumulo dei prodotti di scarto nella cellula, causandone un non corretto funzionamento o Morte
MITOCONDRIO
Centrale Energetica della Cellula, compie la Respirazione Cellulare
È un organulo a doppia membrana, separate da uno spazio Intermembrana
Membrana Interna caratterizzata da creste di Membrana che crescono verso l’interno per aumentare la superficie disponibile alla respirazione cellulare
Ha un proprio DNA
Considerato quasi un Batterio
PEROSSISOMI
Organuli che accumulano i Perossidi (tossici) per eliminarli scindendoli con l’Enzima Catalasi in Acqua e Ossigeno
CITOSCHELETRO
Contenuto nel Citoplasma, da forma alla cellula, ne consente lo spostamento, tiene insito gli organuli e permette lo spostamento di elementi tra gli organuli
Si organizzano in:
MICROFILAMENTI DI ACTINA: mantenimento forma cellulare, contrazione muscolare, flusso citoplasmatico, motilità cellulare, divisione cellulare
Polimerizzazione: apparente movimento dato dalla continua creazione al Polo+ e disfacimento al Polo -
Proteine ABP: regolano la polimerizzazione, stabilità, assemblaggio e disassemblaggio
FILAMENTI INTERMEDI: rendono la cellula più stabile, ancorano i vari organuli, entrano nella formazione della lamina cellulare
sono composti da Proteine Fibrose che si accoppiano in sistemi antiparalleli fino a formare il filamento
MICROTUBULI: mantenimento della forma cellulare, movimento degli Organuli, movimento dei cromosomi, utilizzato dalla proteine motrici per spostarsi
I Filamenti più spessi 25 nm, sono formati da due Proteine molto simili Alpha e Beta Tubulina che si associano formando un Dimero
Un Microtubulo si allunga per addizione di dimeri nell’estremo + (polimerizzazione) e si accorcia all'estremità - (Depolimerizzazione)
CENTROSOMO: struttura, che nelle cellule in cui non si stanno dividendo, viene usata come Ancora per i Microtubuli
PROTEINE MOTRICI: sono designate al Trasporto di elementi sui Microtubuli e si dividono in:
Dineina: trasporto Retrogradò = verso il Polo -
Chinesina: Trasporto Anterogrado = verso il Polo + (dal centro alla periferia)
PROTEINE ABP
Regolano la polimerizzazione, stabilità, assemblaggio e disassemblaggio dei microfilamenti di Actina
CIGLIA
Strutture per movimento
Composti da Mircotubuli in disposizione 9+2 che scivolano una sull’altro
Generalmente presenti nei dotti interni dell’organismo
Movimento dato dalla presenza di Nexina che evita lo scorrimento dei Microtubuli, per cui la ciglia si piega
FLAGELLI
Strutture per movimento
Composti da Mircotubuli in disposizione 9+2 che scivolano una sull’altro
Movimento dato dallo scorrimento
Specializzato per muovere gli organismi in un’ambiente acquoso
MATRICE EXTRACELLULARE (MEC)
Spazio Extra cellulare, confine distretti cellulari diversi
Mantiene unite le cellule nei tessuti, Filtra tramite Glicoproteine, dona proprietà fisiche ai tessuti, guida e orienta i movimenti cellulari, regola le comunicazioni tra cellule
INTEGRINE: recettori tra il MEC e i Filamenti Intermedi/Microfilamenti interni alla cellula, rendendo possibili i movimenti cellulari, sono molto importanti nell’ organizzazione del citoscheletro
Principali tipi di GIUNZIONI CELLULARI:
.GIUNZIONI OCCLUDENTI o STRETTE: isolano i distretti cellulari. non permettendo scambi, Molto forti
.GIUNZIONI COMUNICANTI: tra cellule che devono scambiarsi sostanze/segnali, hanno canali Proteici regolati da segnali chimici
.DESMOSOMI: Non isolate, resistenti alla alterazione meccanica, tengono strette due cellule adiacenti
ENERGIA LIBERA
parte dell’energia di un sistema che può essere utilizzata per compiere un lavoro
ENERGIA USATA
energia utilizzata e non più utilizzabile
ENTROPIA
l’energia libera tende a diminuire e quella NON utilizzabile ad aumentare
SISTEMI CHIUSI
sistema che NON scambia MASSA, ma scambia ENERGIA con l'ambiente
SISTEMI APERTI
sistema che scambia sia MASSA che ENERGIA con l'ambiente
SISTEMA ISOLATO
sistema che non scambia ne ENERGIA né MASSA con l'Ambiente
REAZIONI ENDOERGONICA
Reazione in cui viene USATA energia
Aumento di Energia Libera
Definite anche Anaboliche
I Prodotti possiedono un contenuto energetico superiore a quello dei Reagenti
es: Fotosintesi Clorofilliana
REAZIONE ESOERGONICHE
Reazione in cui viene EMESSA energia
Diminuzione di Energia Libera
Definite anche Cataboliche
Reagenti possiedono un contenuto energetico superiore a quello dei Prodotti
es: Respirazione Cellulare
ATP
Adenosintrifosfato = Adenina+Ribosio+Fosfato
Molecola in cui viene immagazzinata l’energia nel legame tra i Fosfati
Può essere Rigenerata nel ciclo ATP-ADP
CHINASI
Enzima in grado di trasferire gruppi Fosfati da molecole donatrici ad alta energia (ATP) a superfici Substrati, processo detto Fosforilazione
REAZIONI REDOX
reazioni chimiche in cui c'è uno scambio di elettroni tra due atomi grazie alla differenza di elettronegatività
Agente RIDUCENTE perde l’elettrone e quindi si OSSIDA
Agente OSSIDANTE acquisisce l’elettrone e quindi si RIDUCE
MOLECOLE ACCENTRICI DI ELETTRONI
Coezimi di trasporto di elettroni:
NAD+ forma Ossidata
. NAD+H+ forma Ridotta
FAD+ forma Ossidato
.FAD+H2 forma Ridotta
il NAD ha un Impulso energetico maggiore in confronto al FAD, quindi parte anche da più in alto nella Catena degli Elettroni
NAD produce 2.5 ATP
FAD produce 1.5 ATP
NAD
Coenzimi di trasporto di elettroni
NAD+ forma Ossidata
NAD+H+ forma Ridotta
Impulso energetico maggiore in confronto al Fad, quindi partono anche da più in alto nella Catena degli Elettroni
FAD
Coenzimi di trasporto di elettroni:
FAD+ forma Ossidato
FAD+H2 forma Ridotta
Impulso energetico Minore in confronto al NAD, quindi partono anche da più in basso nella Catena degli Elettroni
RESPIRAZIONE CELLULARE
la cellula ricava energia dalla demolizione del Glucosio
C6-H12-06 + 6 02 = 6 CO2 + 6 H2O + ATP (34/38 moli)
Divisa in 4 fasi:
GLICOLISI: avviene al di fuori del Mitocondrio, nel Citoplasma, si tratta di 10 Reazioni Chimiche (5 endoergoniche + 5 esoergoniche) in cui il Glucosio viene Fosforilato in due fasi, prima viene portato ad un livello energetico superiore usando 2 ATP = Fruttosio, poi viene frammentato più volte fino ad ottenere l’Acido Piruvato e 4 ATP
.BILANCIO: Glucosio = 2 Piruvato + 2 NADH+H+ + 2 ATP
-SISTEMA SHUTTLE: il sistema per il quale gli elettroni del NADH+H che sono sintetizzati nella Glicolisi, vengono portati all’interno del Mitocondrio, questo sistema crea la differenza di resa della respirazione cellulare, perché in alcune cellule (es: muscolari) questo trasporto richiede più energia e non si sa se sia il FAD o il NAD a catturare l’Elettrone
REAZIONE PREPARATORIA:
.Fermentazione Lattica e Alcolica (negli Organismi ANAEROBI), perché gli organismi Anaerobi non possono accumulare Piruvato e NADH
-Fermentazione LATTICA: NADH cede gli elettroni per trasformare il Piruvato in Lattato tornando ad essere NAD utilizzabile nella Glicolisi (avviene anche nelle cellula in assenza di ossigeno)
-Fermentazione ALCOLICA: allo stesso modo rigenera il NAD, privando il Piruvato di 1 Carbonio diventando Acetaldeide che diventa Etanolo grazie ad elettrone (C persa = CO2 liberata) (avviene nei Lieviti e alcuni Microrganismi)
. OSSIDAZIONE DEL PIRUVATO: Nella Matrice Mitocondriale il Piruvato viene privato di 1 Carbonio (Decarbossilazione ossidativa del piruvato), grazie al NAD il gruppo Acetile rimasto viene accettato dal Coenzima A diventando Acetil-Coenzima A (Acetil-coA)
CICLO DI KREBS: via metabolica circolare, Ossida l’Acetil-coA in CO2 e produce ATP, NADH, FADH2, si produce poco ATP ma molti Elettroni, è il processo che produce più CO2
.BILANCIO: Acetil-coA + ADP+P + 3 NAD+ + FAD = 2 CO2 + ATP + 3 NADH+2E- + FADH2+2E-
FOSFORILAZIONE OSSIDATIVA (Catena Respiratoria), passaggio che crea più energia:
.CATENA DI TRASPORTO ELETTRONI: situata sulla membrana Interna separa gli Elettroni dai Protoni (provenienti dal ciclo di Krebs) accoglie i primi che vengono trasportati ad un livello sempre più elettronegativo fino all’ossigeno, questa fase produce energie che alimenta →
.POMPE PROTONICHE: pompano Protoni (Ioni H+) nello spazio Intermembrana creando un forte gradiente di concentrazione che vorrebbe farli rientrare, la membrana glielo impedisce sennò attraverso il →
.ROTORE CHEMIOSTRO: accetta ADP+P dallo stroma e crea ATP grazie al passaggio di Ioni H+ che alimentano il processo
.BILANCIO: 10 NADH, 2 FADH2, 6 O2, 26-28 ADP = 26-28 ATP, 6 H2O, 10 NAD, 2 FAD
BILANCIO ENERGETICO COMPLESSIVO: da 34 a 38 ATP per ogni molecola di GLUCOSIO
Circa 2.5 ATP x NADH+H+
Circa 1,5 ATP x FADH2
.Per ogni Molecola di Acido Grasso a 6 atomi di Carbonio completamente Ossidato, si raggiunge la resa di 44 ATP
ACIDI NUCLEICI
Macromolecole polimeriche deputate alla:
Conservazione
Contenimento
Trasferimento
dell’Informazioni negli esseri viventi
Ne esistono due classi:
DNA (Acido Desossiribonucleico): Acido a doppio Filamento
RNA (Acido Ribonucleico): Acido a Filamento Singolo
I NUCLEOTIDI formano l'unità base degli Acidi Nucleici e sono formati da uno Zucchero Pentoso, un Fosfato e una Base Azotata
NUCLEOSIDE: Zucchero Pentoso + Base azotato
BASI AZOTATE: sono divise in
Purine (Formate da due Anelli Eterociclici azotati)
.ADENINA
.GUANINA
Pirimidine (Formate da un Anello Eterociclico azotato)
.TIMINA (presente solo nel DNA, nel RNA viene sostituita con URACILE)
.CITOSINA
BASI AZOTATE
Purine (Formate da due Anelli Eterociclici azotati)
.ADENINA
.GUANINA
Pirimidine (Formate da un Anello Eterociclico azotato)
.TIMINA (presente solo nel DNA, nel RNA viene sostituita con URACILE)
.CITOSINA
DNA
Informazione Genetica sotto forma di Cromatina o Cromosomi
NON può uscire dal Nucleo
Esce sotto forma di Replica (RNA) dai Pori Nucleari
Si trova nel Nucleo ed è un’Acido Nucleico che contiene le informazioni genetiche per lo Sviluppo, l'Omeostasi (autoregolazione) e la Riproduzione di tutti gli esseri viventi
Ha due filamenti Antiparalleli avvolti a spirale, uniti per complementarietà delle basi azotate A-T e G-C, legate tra loro da un legame ad Idrogeno
PROPRIETÀ:
Suscettibili a Mutazioni
Trattiene informazione genetica (Fenotipo)
Si allunga sempre dall’ estremità 5 verso l'estremità 3
REGOLA DI CHARGAFF
Purine e Pirimidine sono in Rapporto 1/1
Tra coppie la concentrazione è costante
AUTOREPLICLAZIONE DEL DNA
durante la Mitosi segregazione delle ‘info nelle due cellule figlie identiche
MODELLO SEMICONSERVATIVO: in quanto i nuovi filamenti presentano un filamento originale e uno nuovo
DIFFERENZA DUPLICAZIONE DNA PROCARIORI vs EUCARIOTI
PROCARIORI: un unico cromosoma e un unico punto di origine della duplicazione
EUCARIOTI: più Cromosomi e filamenti più lunghi, hanno quindi bisogno di più punti d’origine
COMPLESSI DI REPLICAZIONE DEL DNA
sono gli insiemi di Enzimi necessari a duplicare il DNA:
DNA ELICASI: favorisce la rottura dei ponti ad idrogeno tra le basi azotate dei due filamenti e allenta le forza di Van Derwall
DNA TOPOISOMERASI: allenta la tensione creata dal super avvolgimento dovuto alla DNA Elicasi
SINGLE STRAND BINDING PROTEINS: impedisce che i filamenti tornino a legarsi
PRIMASI (tipo di DNA polimerasi): fornisce un Primer d’innesto formato da una corta sequenza di Nucleotidi di RNA
DNA POLIMERASI III: grazie ai suoi siti di legame può discriminare tra le Basi e aggiungere il Nucleotide complementare
DNA POLIMERASI I: colma i tratti mancanti dove prima si trovano i Primer
DNA LIGASI: lega tra loro i Frammenti di Okazaki unendo l'estremità 3’ del nuovo frammento di DNA all'estremità 5’ del tratto di DNA adiacente
.FRAMMENTI DI OKAZAKI: essendo i filamenti, tra loro, Antiparalleli e che il verso di duplicazione è sempre quello 5 → 3, avrò un filamento veloce che si duplicherà verso il senso d'apertura ed uno lento che si creerà dall’apertura del nuovo tratto con tanti primer e tratti di DNA chiamati Frammenti di Okazaki
TELOMERI
Sequenza di DNA ripetute anche molte volte che identificano la regione terminale
Possono essere perse senza danni all’informazione
Esistono per evitare l’accorciamento dei cromosomi dovuto alla rimozione dei Primer, che porterebbe all’invecchiamento cellullare
CONTROLLO/RIPARAZIONE DEL DNA
CORREZIONE DI BOZZA: Sistema di riparazione della duplicazione del DNA che individua la base sbagliata e viene così subito corretta dalla DNA Polimerasi
RIPARAZIONE DEI DISAPPAIAMENTI: base sbagliata NON rilevata dalla Correzione di bozze, allora il meccanismo taglia basi anche adiacenti e la DNA Polimerasi corregge
RIPARAZIONE PER SCISSIONE: in grado di riparare zone più estese
TRASCRIZIONE DEL DNA
Dato che il DNA non può uscire dal Nucleo è necessario mediare l’informazione tramite un RNA MESSAGGERO che porta l’info ai Ribosomi nel Citoplasma dove vengono tradotti in Amminoacidi
CODICE GENETICO
Informazione contenute nei CODONI o Triplette: Gruppi di 3 basi ognuna della quali Codifica un Amminoacido
64 Codoni diversi ma solo 20 Amminoacidi, quindi ad ogni Amminoacido corrispondono più Triplette
CODONI
Gruppi di 3 basi ognuna della quali Codifica un Amminoacido
AMMINOACIDI
Blocchi di Costruzione e causa delle diverse Proprietà delle PROTEINE
CLASSIFICAZIONE PROTEINE
avviene in Base:
Composizione Chimica:
.SEMPLICI: formate unicamente da Amminoacidi
.CONIUGATE: formate da parte Proteica ed una NON Proteica
Forma:
.FIBROSE: Ruolo prevalentemente meccanico-strutturale
.GLOBULARE: Ruolo Prevalentemente Enzimatico, Ormonale e di Trasporto
Struttura:
.PRIMARIA: Monomeri degli Amminoacidi uniti attraverso legami Peptidici con formazione di Catena Polipeptidiche
.SECONDARIA Catena Polipeptidiche si ripiega e formano Foglietti Beta o Eliche Alpha
.TERZIARIA: Morfologia in funzione di attività da svolgere, il piegamento è stabilizzato da Legami diversi (Idrogeno e Disolfuro)
.QUATERNARIA: Più Proteine si associano per formare un complesso di maggiore dimensioni
DENATURAZIONE DELLA STRATTURA PROTEICA
Perdita della struttura 2’ e 3’ di una Proteina e quindi della sua funzione
RINATURAZIONE: Riportare la Proteina alla forma originale, non sempre possibile
ENZIMI
Proteine con Attività CATALITICA: favoriscono la reazione chimica senza fare parte dei reagenti o dei prodotti
Diminuiscono l’energia di attivazione
Possiedono Specificità di Substrato = 1 Enzima = 1 Reazione
Hanno un SITO ATTIVO che ospita la reazione chimica
COENZIMI
di base non Proteica, cambiano la conformazione del Sito Attivo dell’Enzima che ospita il substrato per Accettarlo o meno, si dividono:
ATTIVATORI: Muta il Sito Attivo per renderlo disponibile ad accettare il Substrato
INIBITORI:
.COMPETITIVI: occupano il Sito Attivo non rendendolo accessibile al Substrato Possibile
.NON COMPETITIVI: Muta il Sito Attivo Impedendo l'accettazione del Substrato
TRASCRIZIONE:
dal DNA al mRNA grazie alla RNA POLIMERASI, un Enzima che trascrive i geni del DNA, è composta da Subunità Proteiche, un Centro Enzimatico e il Fattore Attivatore O
ce ne sono 3:
RNA POLIMERASI I: trascrive i geni per precursore RNA Ribosomiale (rRNA)
RNA POLIMERASI II: trascrive i geni che codificano per mRNA e piccoli RNA Nucleari (snRNA)
RNA POLIMERASI III: trascrivere geni che codificano per tRNA, rRNA e alcuni piccoli RNA Nucleari e Citoplasmatici
I Procarioti hanno solo un tipo di RNA Polimerasi
Gli Eucarioti ne hanno 3 di RNA Polimerasi
RNA POLIMERASI PROCARIOTI vs EUCARIOTI
I Procarioti hanno solo un tipo di RNA Polimerasi
Gli Eucarioti ne hanno 3 di RNA Polimerasi
FATTORI DI TRASCRIZIONE
Proteine che Marcano il Promotore che riconoscono grazie alla TATA BOX a cui si legano e fungono da base di appoggio per far legare l’RNA Polimerasi al DNA
Esistono due tipi COMPLESSI DI TRASCRIZIONE:
BASALI: per quasi tutti i Promotori
SPECIFICI: consente di interagire solo con alcuni tratti di DNA
PROMOTORE
regione di DNA costituita da specifiche sequenze dette consenso, alla quale si lega la RNA polimerasi per iniziare la trascrizione di un gene, o di più geni
Negli Eucarioti generalmente un unico promotore controlla l'espressione di un solo gene, mentre nei Procarioti un unico promotore controlla l’espressione di più Geni
TATA BOX
Parte del Promotore a cui si legano delle Proteine per fungere da base di appoggio per la RNA Polimerasi
TRASCRITTO PRIMARIO
Rna appena trascritto (pre-mRNA), contiene alcune parti insensate, aggiunta Cap (mentre si sta trascrivendo) e Tail per proteggere da Ambiente Citoplasmatico Aggressivo e aggiungere un Marker Chimico per riconoscere il senso
Successivamente, attraverso alcuni passaggi, diventerà mRNA Maturo
RNA SPLICING
Complessi Proteici che riconoscono le sequenze confine tra INTRONE (no significato) ed ESONI (significato) e tagliano l’INTRONE e saldano gli ESONI, rendendola una Sequenza Codificata
Questo avviene solo negli Eucarioti
STRUTTURA DEL tRNA
Per formare un complesso con il relativo tRNA l’amminoacido deve essere prima attivato → AMMINOACILAZIONE: Aggiunta di un Amminoacido ad un tRNA, che così diventa capace di legarsi alle sequenze codificate dell’RNA Messaggero così da allineare gli Amminoacidi nel giusto ordine e formare la catena Polipeptidica
L'amminoacido è inserito all'estremità 3’ del Ribosio dell’Adenina
(RNA Polimerasi III)
tRNA
Riconosce il corrispondente Cadone dell’mRNA durante la Traduzione portando l’Amminoacido al Ribosoma
Codificata dalla RNA polimerasi III
tRNA-Met
primo tRNA, porta il primo Amminoacido del Polipeptide, la Metionina (poi spesso rimosso), nel Sito P
RIBOSOMA
Complesso Macromolecolare composto da Subunità una Maggiore e una Minore
Le due subunità del ribosoma si uniscono tra loro e operano insieme per tradurre un mRNA in una catena polipeptidica durante la sintesi proteica
Ha 3 Siti di Attacco:
Sito A (sito legame dell’Amminoacil-tRNA)
Sito P (sito legame del Peptidi-tRNA)
Sito E (Sito Uscita)
NON è un Organulo (Privi di Membrana)
TRADUZIONE
Traduzione del mRNA in Catena di Amminoacidi (Polipeptidica)
RIBOSOMA: si associa al mRNA e al tRNA per allungare la catena di Amminoacidi fino al segnale di stop
INIZIO: Subunità minore si attacca alla sequenza AUG, trovata grazie all’aiuto di una sequenza a monte (Kozak), a questo punto si lega anche la Subunità Maggiore
tRNA INIZIATORE: primo tRNA (tRNA-Met), porta il primo Amminoacido del Polipeptide, la Metionina (poi spesso rimosso), nel Sito P
.Fattori di Trasporto: accompagnano tRNA e nascondono estremità 3’ dove si legherebbe la catena
ALLUNGAMENTO:
.Fattori di allungamento permettono al ribosoma di Catalizzare:
-Legame Peptidico tra Amminoacidi
-Idrolisi tra Amminoacidi e il tRNA
.La catena è presa a carico del tRNA in posizione A → giunge un nuovo tRNA e si scorre (traslocazione)→tRNA da Sito P passa a Sito E ed esce dal Ribosoma
TERMINAZIONE: viene richiamato da un fattore di rilascio che occupa il Sito A
.3 Tipi di fattori di rilascio nei Procarioti
.1 fattore di rilascio negli Eucarioti che li riconosce tutti UGA UAG UAA
.CHAPERONINE: Proteina specializzata associate ai Ribosomi, assistono la Catena Polipeptidiche, appena Sintetizzata, nel processo di ripiegamento nella loro Conformazione Tridimensionale Attiva (forma Terziaria)
POLIRIBOSOMI
Trascrizione e Traduzione contemporanea, può avvenire solo nei Procarioti
Ci sono Poliribosomi anche nelle Cellule Eucariote ma non mentre la Trascrizione è in corso
Si attivano se c'è tanta necessità di una certa Proteina
CHAPERONINE
Proteina specializzata associate ai Ribosomi, assistono la Catena Polipeptidiche appena Sintetizzata nel processo di ripiegamento nella loro Conformazione Tridimensionale Attiva (forma Terziaria)
MITOSI
Si creano 2 cellule figlie identiche alla cellula madre
Per Riproduzione Asessuata nei Batteri (scissione binaria)
Per Crescita Pluricellulare
Per Sopperire ai danni dei Tessuti dei Pluricellulari
Le CELLULE SOMATICHE (Diploidi) che costituiscono il corpo si riproducono per Mitosi e hanno un corredo genetico completo rispetto alla specie a cui appartengono (es: Essere umano 46 cromosomi 2n)
CELLULE SOMATICHE
Cellule Diploidi che costituiscono il corpo, si riproducono per Mitosi, hanno un corredo genetico completo rispetto alla specie a cui appartengono (es: Essere umano 46 cromosomi 2n)
STRUTTURA DEL CROMOSOMA EUCARIOTICO
il Nucleo passa da NON Duplicabile a Duplicabile grazie alla formazione dei Cromosomi
ISTONI sono 8 Proteine (carica positiva) attorno alla quale si avvolge il DNA (Carica Negativa) formando il NUCLEOSOMA, una ulteriore proteina poi terra fermo il DNA
questo rapporto tra Proteina e DNA è elettrostatico
FIBRA DI CROMATINA sono formate da lunghe serie di Nucleosomi e formano i Cromosomi
CROMOSOMI: formati dalle Fibre di Cromatina e hanno diverse caratteristiche:
CARIOTIPO: rappresenta l’Aspetto, l’Assetto, Numero, Forma e Dimensioni dei Cromosomi che Caratterizza ogni Specie
AUTOSOMI: Cromosomi Omologhi, portano i Caratteri Somatici
ETEROSOMI: Cromosomi NON omologhi, determinano il Sesso
Negli Esseri Umani sono 46, 22 coppie di Autosomi e 1 coppia di Eterosomi
CROMOSOMI
formati dalle Fibre di Cromatina, hanno diverse caratteristiche:
CARIOTIPO: rappresenta l’Aspetto, l’Assetto, Numero, Forma e Dimensioni dei Cromosomi che Caratterizza ogni Specie
AUTOSOMI: Cromosomi Omologhi, portano i Caratteri Somatici
ETEROSOMI: Cromosomi NON omologhi
negli Esseri Umani sono 46, 22 coppie di Autosomi e 1coppia di Eterosomi
CICLO CELLULARE della MITOSI
normalmente la cellula si trova in fase G0 (stato di quiescenza) finché non riceve un segnale che stimola la divisione, che avviene in queste fasi:
-INTERFASE:
G1: la cellula si prepara a dividersi controllando l’ambiente cellulare (dimensione, qualità del DNA, sintesi prodotti utili)
R: Punti di restrizione, che regola la Trascrizione tra G1 a S
S: Duplicazione del DNA
G2: Ricontrollo e inizio condensazione DNA e divisione cellulare
-FASE MITOSI: Divisione del Nucleo e Citodieresi (separazione in due cellule figlie) che avviene in queste fasi:
PROFASE: condensazione cromosomi sempre più evidente
. Membrana nucleare inizia a sfaldarsi
. creazione Fuso Mitotico: fascio di microtubuli dai poli
PROMETAFASE: membrana nucleare è dissolta
.I Microtubuli si completano e si collegano al centomero tramite il cinetocoro
METAFASE: Centomeri si allineano sull’equatore
ANAFASE: I Cromatidi fratelli si separano ed iniziano a spostarsi verso i poli, il motore dello spostamento si trova nel Cinetocoro
TELOFASE: I cromosomi raggiungono i poli
.Si riforma la membrana nucleare
CITOCINESI: Scissione in due cellule grazie allo strozzamento
CROMOSOMI AUTOSOMI
Cromosomi Omologhi, portano i Caratteri Somatici
nell’Essere Umano 22 coppie
FIBRA DI CROMATINA
sono formate da lunghe serie di Nucleosomi e formano i Cromosomi