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phylum diplomonadida
Con corpo cellulare formato da due complessi nucleo-flagellati
Circa 100 specie, tra commensali e parassite
Phylum parabasalia
Nome deriva dal corpo parabasale, che da stabilità e protezione all’organismo.
Hanno molti flagelli
Tutte le specie vivono da endosimbionti nell’intestino o nell’apparato urogenitale animale.
Corpo parabasale
Organulo citoscheletrico composto da un complesso di fibre a striatura trasversale periodica che connette i corpuscoli basali dei flagelli con l’apparato di golgi
Phylum Heterolobosea
Amebe nude con stadi flagellati in grado di formare cisti.
Vivono principalmente in ambienti acquatici.
Alcune specie sono parassite.
Phylum Euglenida
Hanno microtuboli pellicolari e due flagelli di cui solo uno mobile
Ci sono specie eterotrofe, autotrofe e mixotrofe
Sono dotati di uno stigma (prganello fotosensibile) e di cloroplasti ottenuti da endosimbiosi secondaria
Phylum kinetoplastida
Prendono il nome dal cinetoplastido
Hanno una membrana ondulante e sono dotate di un unico flagello (o nessuno)
Ci sono specie a vita libera o parassite anche umane
Cinetoplastido
Organulo specifico localizzato all’interno di un unico voluminoso mitocondrio connesso alla radice dell’unico flagello.
Questo contiene un proprio dna di origine mitocondriale.
Diplomonadini
Il nome deriva dall’assetto simmetrico bilaterale composta da 2 complessi nucleo-flagellati (cariomastigonti) disposti in modo speculare
I mitocondri sono ridotti a mitosomi incapaci di generare ATP, per questo c’è endosimbiosi con batteri capaci di generare ATP
Nota solo riproduzione asessuale
Vivono principalmente in acque e sedimenti ricchi di materia organica e poveri di ossigeno
Alcune specie sono commensali e parassite
Cariomastigonti
I due complessi nucleo-flagellari nei diplomonadini
Giardia lamblia
Parassita intestinale umano che causa diarrea emmoragica
Alterna la forma quiescente (ciste) presente in acqua/feci contaminate a una forma vegetativa (trofozoita).
Nella seconda fase è costituita da trofozoiti a simmetria bilaterale, sulla faccia ventrale si trovano 4 paia di flagelli, un disco ventrale e uno/due corpi mediani a forma di artiglio.
Il disco ventrale aderisce alla mucosa intestinale dell’ospite, da cui assume nutrimento tramite pinocitosi.
Assenza di mitocondri
Hexamita salmonis
Diplomonadidi parassiti che causano morie in allevamenti di pesci (trote e salmoni)
Hexamita meleagridis
Diplomonadidi parassiti che causano morie negli allevamenti galliformi (soprattutto tacchini)
Parabasalia
Tutte le specie di questo organismo vivono nell’apparato urogenitale animale
Mitocondri sostituiti da idrogensomi
Prendono il nome dal corpo parabasale
Sono suddivisi tra Trichomonadida e Hypermastigida
Atrattoforo, pelta, assostilo
Strutture citoscheletriche tipiche dei parabasalia che danno stabilitĂ strutturale alla cellula durante il movimento
Tricomonadini
Hanno un assetto a 4 flagelli, 3 anteriori e uno che si curva posteriormente (flagello ricorrente) a formare una membrana ondulante molto efficiente a far muovere l’organismo in un mezzo viscoso (come l’interno dell’ospite)
Vivono negli apparati digerenti, urogenitale e respiratorio degli ospiti
Dientamoeba fragilis e Trichomonas tenax
Tricomonadini commensali innocui
T. vaginalis
Tricomonadine patogeno che vive nell’apparato urogenitale femminile, spesso in associazione con il batterio Mycoplasma hominis
Oltre che di batteri si nutrono delle cellule dell’epitelio vaginale e di eritrociti, causando forti infiammazioni
Si trasmette per via sessuale
In buona parte dei casi è asintomatico, nei casi peggiori porta a prurito, bruciore e minzione dolorosa
Ipermastigini
Devono il nome a centinaia di flagelli disposti a “festoni” nella zona anteriore mobile della cellula
Vivono all’interno di dell’untestino posteriore di insetti (blatte, termiti..) come mutualisti obbligati
Trichonympha
ipermastigini che comprendono specie che vivono nell’intestino di termiti come commensali
Corpo a anfora, con regione anteriore assottigliata a rostro e flagelli disposti sulle meridiane
Non produce cellulasi, ha porta batteri endosimbionti che la producono
Phylum Heterolobosea
La maggior parte delle specie descritte vivono nel suolo umido e si cibano di batteri
Forma ameboide con singolo pseudopodio che si protende in modo eruttivo dalla cellula
Si trasforma in un natante con 2-4 flagelli se si trova in acqua, si incista se ci sono condizioni ambientali avverse
Naegleria fowleri
degli Heterolobosea, parassita letale che causa meningite amebica primaria
Vive in laghi e pozze di acqua dolce, si incista in caso di disseccamento o freddo estremo
Entra nelle vie aeree attraverso le narici e seguendo il nervo olfattivo arriva al cervello, dove iniziano a liberare enzimi litici che digeriscono cellule (neuroni compresi)
Ha dimensioni di 20 micron, una volta incistata (cisti mononucleata) può sopravvivere per un lungo periodo
Phylum Euglenida
Vivono in acqua dolce
Un terzo delle specie conosciute è fotoautotrofo verde, con cloroplastidi delimitati da membrane contenenti clorofilla a e b
I restanti 2/3 sono eterotrofi, si nutrono per pinocitosi di materiale organico e fagocitosi di materiale particolato
Fagocitosi avviene a livello di una tasca flagellare anteriore (reservoir) che funge da citostoma
Molte specie possono passare da un metabolismo all’altro a seconda delle condizioni ambientali
Euglena viridis
Usato come organismo modello di flagellato autotrofo
Corpo delimitato da una spessa pellicola in cui i cordoni proteici interagendo con una fascia di microtubuli generano movimento ondulatorio (metabolia)
Ha 2 flagelli, uno resta corto all’interno della tasca flagellare, l’altro più lungo esce e si dota di mastigonemi che aumentano l’efficienza propulsiva
Riproduzione asessuata, mitosi chiusa
Kinetoplastida
Sono divisi in Bodonidae e Trypanosomatidae uniflagellati e parassiti
Analisi genetiche molecolari suggeriscono l’esistenza di un antenato comune tra cinetoplastidi e euglenidi
Eterotrofi, dotati di un organello chiamato cinetoplasto, un granulo contenente dna mitocondriale all’interno del singolo mitocondrio associato al corpo basale del flagello
Uno o due flagelli che è mergono dalla tasca flagellare anteriore
Cinetoplasto
Organulo localizzato all’interno dell’unico mitocondrio dei cinetoplastidi, contiene il proprio DNA mitocondriale
Tripanosomatidi
Tipo di cinetoplastidi, sono caratterizzati da cicli biologici complessi che portano a stadi distinti a seconda se c’è o meno il flagello e la membrana ondulante oppure dalla posizione e forma del sito di intersezione del flagello rispetto all’estremità anteriore del corpo dell cellula
Tutti parassiti, usano gli insetti come vettori
Durante gli stadi infettivi sono in grado di variare gli antigeni in superficie per eludere la sorveglianza immunitaria dell’ospite
Si dividono in genere Trypanosoma e Leishmania
Tripanosomiasi
Malattia causata da tripanosomi, ne esistono 2 forme africane causate da Trypanosoma brucei gambiese e T. brucei rhodesiense
Il loro ciclo vitale è completamente extra cellulare, la forma infettiva entra nell’ospite primario attraverso il vettore Mosca Tze Tze
L’iniezione inizia con sintomi tipo febbre, insonnia, ingrossamento dei linfonodi fini ad arrivare ad un coinvolgimento del sistema nervoso centrale con cambiamento di personalità , cicli circadiani alterati ecc
Tripanosoma cruzi
Fuoriesce dalle feci dell’insetto vettore
Penetrano nel sangue della vittima attraversando le mucose epiteliali, lo stadio infettante si moltiplica all’interno di granulociti e macrofaghi del sistema immunitario e migra anche nella musculatura, provocando il morbo di Chagas
I sintomi cambiano nel corso dell’infezione, iniziano con febbre, ingrossamento dei linfonodi e dopo alcune settimane gli individui entrano in fase cronica e non si presentano altri sintomi. Dopo 10/30 anni dall’infezione iniziale si trova allargamento dei ventricoli del cuore che può portare a insufficienza cardiaca
Leishmaniasi
Organismo trasmesso dalla puntura di zanzare
I parassiti si entrano nei fagociti mononucleati e si dividono finché la cellula infettata non scoppia e va a infettare le cellule vicine
Esistono 3 tipi principali: viscerale, cutanea e mucocutanea
Leishmaniosi viscerale (Kala-azar)
L. donovani viene rapidamente liberato dal sito dell’infezione, raramente ci sono lesioni locali
I parassiti si localizzano e si moltiplicano nei fagociti mononucleati di milza, fegato, mucosa intestinale…
Questi organi si ingrossano progressivamente, se non curata porta a morte
Leishmaniosi cutanea
L.tropica si moltiplica localmente producendo una papilla fino a formare un’ulcera indolore
Leishmaniosi mucocutanea
L’organismo e le lesioni si diffondono nelle mucose e portare alla loro distruzione causando varie deformitĂ
Causata da L.brasilienis, L.mexicana, L.peruviana