Cap 6: i disturbi d'ansia

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Ansia vs. paura

Senso di apprensione che si prova nell’anticipazione per un problema vs. reazione ad un pericolo immediato

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Fobia specifica

  • Paura marcata e sproporzionata, provata sistematicamente da particolari oggetti o situazioni

  • Questo viene evitato o sopportato con intensa ansia

  • Dura per 6 mesi o più

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Disturbo d’ansia più comune

La fobia specifica rappresenta il disturbo d’ansia più comune

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Disturbo d’ansia sociale

  • Paura o ansia marcate relative a una o più situazioni sociali nelle quali l’individuo è esposto al possibile giudizio degli altri.

  • L’individuo teme che agirà in modo tale o manifesterà sintomi di ansia che saranno valutati negativamente

  • La durata è di almeno 6 mesi

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Disturbo di panico

  • Ricorrenti attacchi di panico inaspettati

  • Protrarsi per almeno 1 mese di preoccupazione per la possibilità di nuovi attacchi, le loro conseguenze e comportamenti disadattivi

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Agorafobia

Paura o ansia marcata rispetto a situazioni in cui non sarebbe possibile scappare o ricevere l'aiuto necessario nel caso si presentino sintomi simili a quelli dell'attacco di panico, sintomi di imbarazzo o di incapacità nel fare qualcosa. Durata di almeno 6 mesi

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Disturbo d’ansia generalizzata (GAD)

Ansia e preoccupazione persistente che si manifestano per almeno 6 mesi relative ad un gran numero di attività o eventi

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Comorbilità dei disturbi d’ansia

Il 60% dei soggetti con disturbo d’ansia soddisfa i criteri per il DDM. E’ comune anche la comorbilità con il DOC

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Frequenza tra i sessi

Proporzione femmine 2:1 rispetto ai maschi

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Teoria bifattoriale di Mowrer

  1. Condizionamento classico: uno stimolo neutro viene abbinato ad uno stimolo avversivo

  2. Condizionamento operante: la persone apprende a ridurre la paura condizionata attraverso l’evitamento che viene rinforzato

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Influenze genetiche

La vulnerabilità genetica spiega il 50-60% di sviluppare un disturbo d’ansia

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Aree cerebrali

  • Amigdala: attività elevata

  • Ippocampo

  • Corteccia prefrontale mediale: regola l’attività dell’amigdala - ridotta attività

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Fattori di rischio temperamentali

  • Nevroticismo: tendenza a esperire emozioni negative con elevata frequenza e intensità

  • Inibizione comportamentale

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Locus coeruleus

E’ la principale fonte di noradrenalina. L’aumento del livello di noradrenalina è una risposta allo stress, per cui quando si verifica c’è una maggiore attività del sistema nervoso simpatico

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Condizionamento enterocettivo (disturbi di panico)

La persona avverte i sintomi somatici dell’ansia, seguiti da un primo attacco di panico → associazione dei cambiamenti somatici all’attacco di panico → gli attacchi di panico diventano una risposta condizionata alle modificazioni somatiche

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Teoria dell’evitamento del contrasto (GAD)

Le persone con GAD considerano molto spiacevoli rapidi cambiamenti nelle emozioni. Quindi preferiscono mantenere uno stato cronico di preoccupazione per proteggersi da cambiamenti improvvisi delle emozioni (le emozioni negative sono meno variabili e più sicure)

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Trattamento psicologico dei disturbi d'ansia

  • Esposizione

  • CBT

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Trattamento farmacologico dei disturbi d’ansia

Ansiolitici:

  • benzodiazepine (effetto calmante, sedante)

  • antidepressivi (SSRI, SNRI) → più usati