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cos’è la relatività galileiana?
La relatività galileiana afferma che le leggi della meccanica sono le stesse in tutti i sistemi di riferimento inerziali, ovvero sistemi che si muovono a velocità costante l'uno rispetto all'altro. Questo significa che non è possibile distinguere, attraverso esperimenti condotti all'interno del sistema, se si è in quiete o in moto rettilineo uniforme.
cos’è la trasformazione di galileo?
è un’equazione che ci permette di calcolare la posizione di un corpo per diversi sistemi di riferimento inerziali.
x(t) = x’(t) + vO’ t
x’(t) è la posizione del corpo rispetto l’origine del sistema O’
vO’ t è la velocità con la quale il sistema O’ si allontana dal sistema O moltiplicata per lo scalare t.
cos’è un sistema di riferimento inerziale?
è un sistema che si muove rispetto ad un secondo di moto rettilineo uniforme, quindi senza alcuna accelerazione.
Se un sistema si muove di moto rettilineo uniforme (ed è quindi inerziale), tutti gli altri sistemi che si muovono di moto rettilineo uniforme rispetto ad esso sono inerziali.
quali sono le conseguenze della trasformazione di galileo sulle posizioni?
l’addizione delle velocità; basta derivare tutto rispetto a t
x(t)/dt = x’(t)/dt + vO’ t/dt
v = v’ + vO’
l’addizione delle accelerazioni; basta derivare una seconda volta rispetto a t
a = a’
l’accelerazione vista da due sistemi di riferimento è la stessa
ricava la formula della velocità relativa tramite la generalizzazione della trasformazione di galileo
pochi passaggi ma importanti:
deriva l’equazione generate x = x’ + xO’ rispetto a t
v = dx’/dt + vO’
vedo x’ = x’ux + y’uy + z’uz
per cui la derivata dx’/dt = (dx’/dt ux + dy’/dt uy + dz’/dt uz) + (x’ dux/dt + y’ duy/dt + z’ duz/dt)
ricordo la FORMULA DI POISSON, per cui dux/dt = w x ux:
quindi v = v’ + vO’ + w x x’
dove v’ è la velocità del corpo rispetto O’, vO’ è la velocità del sistema O’ rispetto al sistema O e v è la velocità del corpo rispetto al sistema O.
w è la velocità angolare
v’ = velocità relativa
vO’ + w x x’ = velocità di trascinamento
ricava la formula dell’accelerazione relativa tramite la generalizzazione della trasformazione di galileo
derivo due volte x = x’ + xO’ rispetto a t:
dv/dt = d/dt(v’ + vO’ + w x x’) =
→ a = a’ + w x v’ + aO’ + d(w x x’)/dt
→ a = a’ + w x v’ + aO’ + dw/dt x x’ + w x dx’/dt
→ a = a’ + w x v’ + aO’ + α x x’ + w x (v’ + w x x’)
→ a = a’ + aO’ + w x (w x x’) + α x x’ + 2 w x v’
tengo conto che
d2x’/dt2 = a’ = d2x’/dt2 ux + d2y’/dt2 uy+ d2z’/dt2 uz
e che la derivata di un vettore si svolge con la formula di poisson dux/dt = w x ux
accelerazione relativa
accelerazione di trascinamento
dove w x (w x x’) è dovuto alla rotazione di O’x’y’z’ rispetto a Oxyz, α x x’ è dovuto alla variazione del tempo di w
accelerazione di Coriolis
unico termine che dipende da v’, ed è sempre ortogonale ad essa.
parla dell’accelerazione di coriolis nel dettaglio
la forza di coriolis è una forza fittizia che avviene quando un oggetto si muove in un sistema di riferimento NON INERZIALE che ruota attorno ad un suo punto. Un osservatore solidale a quel sistema osserverà gli oggetti che dovrebbero muoversi di moto rettilineo uniforme muoversi invece lunto una traiettoria deviata.
EFFETTI SULLA TERRA:
caduta libera: gli oggetti in caduta libera risentono sia della forza centrifuga che della forza di Coriolis, che ne disturbano il moto. In particolare, gli oggetti non cadono esattamente perpendicolarmente al suolo sottostante, ma la traiettoria viene leggermente spostata verso EST.
aerei: un aereo che viaggia dall’equatore al polo nord deve tener conto che se compie una traiettoria rettilinea si troverà più a est di quanto immagina. Dall’equatore al polo sud si troverà pù a ovest.
parla del pendolo di Foucault
Foucault allestì un esperimento che si basa sull’accelerazione di Coriolis per dimostrare la rotazione terrestre. Costruì un pendolo lungo quasi 70 metri con all’estremità una sfera di ottone di 28kg appeso al pantheon.
Con il passare del tempo, la traiettoria di oscillazione del pendolo (che in sistemi inerziali sarebbe rimasta identica) è ruotata verso destra, il che coincide con l’effetto di Coriolis nell’emisfero boreale.
dimostra la periodicità di rotazione del pendollo di foucault
in un sistema inerziale avrei:
L d2θ/dt2 + ω2 L θ = 0
d2r/dt2 + ω2 r = 0
ma dato che la terra non lo è, correggo la seconda equazione:
d2r/dt2 + ω2 r’ -2(Ω x v’) = 0 (*)
e introduco la velocità angolare della terra Ω, l’altitudine a (angolo equatore-centro terra-pendolo), l’asse z lungo la congiungente centro-pendolo:
Ω = Ω sina uz' - Ω cosa uy’
v’ = dx’/dt ux’ + dy’/dt uy’ + dz’/dt uz’
ma non siamo interessati alla componente verticale (perpendicolare al suolo), per cui elimino il termine dz’/dt.
Proietto (Ω x v’) nel piano perpendicolare a z’:
(Ω x v’) = ((Ω sina uz’ - Ω cosa uy’) x (dx’/dt ux’ + dy’/dt uy’))
= dx’/dt Ω sina uy’ - dy’/dt Ω sina ux’
Proietto (*) lungo gli assi x’ e y’:
d2x’/dt2 + ω2 x’ + 2 dy’/dt Ω sina = 0
d2y’/dt2 + ω2 ’ - 2 dx’/dt Ω sina = 0
Definisco una variabile complessa ξ data da x’ + iy’ per risolvere le due equazioni sopra:
d2ξ/dt2 + ω2 ξ - 2 i dξ/dt Ω sina = 0
Ho ottenuto un’equazione di 2° grado a coefficienti costanti, le cui soluzioni sono:
ξ(t) = eλt
λ soddisfa l’eq. caratteristica λ2 - λ 2i Ω sina + ω2 = 0
λ = i Ω sina ± sqrt(- Ω2 sin2a - ω2)
= i [Ω sina ± sqrt(Ω2 sin2a + ω2) ] trascurabile
= i Ω sina
quindi la soluzione precedente sarebbe:
ξ(t) = eiΩ sina t² (c1 eiwt + c2 e-iwt)
Oltre all’oscillazione c’è quindi una rotazione nel piano x’ y’ con periodicità
T = 2 pi / Ω sina
e so che Ω = 2pi/24h
T = 24h / sina