La Comunità Europea ha avuto origine nel contesto post-Seconda Guerra Mondiale, in cui le nazioni europee cercavano di stabilire una cooperazione economica per prevenire ulteriori conflitti. Questo periodo è caratterizzato dalla necessità di ricostruire le economie nazionali devastate dalla guerra e dalla volontà di promuovere l'interdipendenza economica come mezzo per garantire la pace. La Dichiarazione Schuman del 1950 è cruciale in questo processo, proponendo la creazione di una Comunità Europea del Carburo e dell'Acciaio (CECA) nel 1951 e successivamente portando alla nascita della Comunità Economica Europea (CEE) nel 1957. Questi eventi pongono le basi per una cooperazione economica che trascende le singole sovranità nazionali.
Negli anni '60, la CEE si espande in termini di funzioni e prerogative, non limitandosi più solo all'ambito economico, ma iniziando a includere anche questioni politiche. Tuttavia, questo periodo è caratterizzato da una crisi di crescita, dove si dibatte sulla relazione tra sovranità nazionale e sovranità comunitaria. La questione centrale è se la Comunità debba essere un'organizzazione federale o semplicemente un accordo tra stati sovrani. La crisi economica degli anni '70 mette in discussione i presupposti precedenti, ma segna anche l'inizio di un allargamento della Comunità, con l'ingresso di nuovi stati nel 1973, tra cui il Regno Unito.
Nel decennio successivo, nasce il Sistema Monetario Europeo per stabilizzare i tassi di cambio tra le monete europee, ma incontra difficoltà significative, culminando nel crollo del sistema stesso nel 1979. Questo porta all'emergere di un sistema legale più strutturato, il quale definisce una moneta di conto comune (l'ECU) tra i vari paesi. La firma dell'Atto Unico Europeo nel 1986 rappresenta un passo significativo verso l'integrazione più profonda, mirando a eliminare le barriere al commercio e a facilitare la circolazione di persone e beni.
Nel 1992, il Trattato di Maastricht segna un ulteriore passo importante, definendo le tre fasi dell'integrazione europea: liberazione dei mercati, convergenza economica e nascita dell'euro. Vengono stabiliti parametri di convergenza che i paesi devono rispettare per aderire all'unione monetaria. Tuttavia, le sfide economiche sperimentate negli anni 2000, in particolare la crisi del 2008, evidenziano le vulnerabilità del sistema e la necessità di riforme. Le riforme del patto di stabilità e crescita mirano a garantire che i paesi membri mantengano la disciplina fiscale necessaria per sostenere l'euro come moneta unica.
Infine, la nascita della Comunità Europea è profondamente influenzata dalla storia europea del secondo dopoguerra. Lì, l'idea di una cooperazione pacifica tra stati, in particolare tra Francia e Germania, emerge come risposta alle precedenti tensioni e conflitti, creando una base funzionalista per l'integrazione europea. La costruzione di una comunità economica gioca un ruolo cruciale nell'affrontare le sfide post-belliche e nel promuovere la prosperità condivisa nel continente.