William Godwin e il pensiero anarchico in "Political Justice" (1793) e "Caleb Williams" (1794) (Lect. 28)

Vita di William Godwin

  • Istruzione:

    • Perseguitato come dissenziente, frequenta accademie dissenzienti.

    • Istruito da Mrs. Gedge; poi alla scuola di Mr. Akers.

    • Gran gioventù, mostra intelligenza precoce e aspirazioni religiose.

    • Istruzione influenzata da Samuel Newton, pastore dissenziente.

    • Influenzato dal Sandemanismo, approda alla Hoxton Academy.

  • Carriera ecclesiastica:

    • Incarico non retribuito a Ware e successivamente a Londra.

    • Trasformazione da religioso a deista a causa della lettura di autori materialisti.

    • Pubblicazioni iniziali nella sfera politica e storica.

Political Justice (1793)

  • Contesto e pubblicazione:

    • Pubblicato nel febbraio del 1793, successo tra intellettuali dissenzienti.

    • Particolare attenzione per il dibattito rivoluzionario in Inghilterra.

  • Pensiero anarchico:

    • Fondatore del pensiero anarchico, critica delle istituzioni tradizionali.

    • Promozione di piccole comunità autonome.

    • Sviluppo dell'intelletto e libertà individuale.

    • Proposta di una società equa, sostenuta dalla solidarietà e dal dialogo sincero.

      • Critica alla società gerarchica e al matrimonio come istituzione oppressiva.

  • Condizione umana:

    • Necessità di abbattere le classi sociali e creare una comunità di pari.

    • Il crimine come effetto della necessità e della follia.

    • Proposta di ritorno a una società agricola, criticando l'industrializzazione.

Caleb Williams (1794)

  • Trama:

    • Il romanzo rappresenta un'applicazione pratica dei principi di Political Justice.

    • Rappresenta le ingiustizie delle istituzioni, della giustizia e della divisione in classi attraverso la storia di Caleb Williams.

  • Significato letterario:

    • Considerato la prima "detective story".

    • Sofferenze del protagonista a causa delle ingiustizie sociali.

    • Critica al governo e alle difficoltà di una giustizia reale.

  • Tematiche principali:

    • L'ingiustizia di classe e la vulnerabilità dei più deboli.

    • Assenza di protezione per i cittadini da parte delle istituzioni.

La Vita (PPT)

  • William Godwin nasce il 3 Marzo 1756 a Wisbeach [ora Wisbech], nel Cambridgeshire, settimo dei tredici figli di John Godwin (1723-1772), un pastore dissenziente, e di sua moglie Anne (1723-1809), figlia di un mercante marittimo piuttosto benestante. Per litigi che il padre ha con la sua congregazione, la famiglia si trasferisce varie volte fino a sistemarsi a Norwich, nel Norfolk, dove i Godwin vivranno fino alla morte del padre.

  • Per aumentare gli scarsi introiti famigliari, John Godwin insegna privatamente ad alcuni allievi i classici. La situazione economica migliora allorché ereditano dal nonno paterno.

  • L'infanzia di William non è tuttavia molto felice sia per la salute cagionevole, sia per una educazione piuttosto rigida. A cinque anni sa già leggere testi letterari quali The Pilgrim's Progress. Uno degli svaghi favorite d'infanzia è di improvvisare sermoni nella cucina di casa la domenica pomeriggio. (sta tortura sarà destinata pure ai figli lmao) Rimmarrà anche da adulto un poersonaggio estremamente amato da altri studiosi radicali proprio per le sue abilità da oratore.

  • In quanto dissenziente non può frequentare le scuole pubbliche anglicane, ma frequenta le accademie dirette dalle congregazioni degli stessi dissenzienti. Viene educato dapprima da una certa Mrs. Gedge, con la quale legge il Vecchio e il Nuovo Testamento. Poi, con un fratello, frequenta la scuola di Mr. Akers a Hindolverston. Godwin resta un entusiasta religioso e un dissenziente per tutto il periodo della sua educazione.

  • Negli anni di scuola mostra una grande intelligenza e precocità intellettuale. Ritiene di avere una vocazione religiosa e di voler prendere gli ordini contro la volontà del padre che cerca di dissuaderlo. Intanto decide di continuare gli studi con Samuel Newton, pastore dissenziente di una congregazione indipendente di Norwich.

  • Ma presto non approva l'estremo calvinismo di Newton e lascia la scuola nell'estate del 1770 sebbene i suoi insegnamenti religiosi gli restino impressi. Finisce alla Hoxton Academy, guidata da Andrew Kippis e Abraham Rees. Godwin, ancora influenzato dal Sandemanismo di Newton, derivato dall'influenza di Robert Sandeman (1718-1771), resta di orientamento calvinista, tuttavia la più aperta mentalità di Hoxton lo aiuta a smussarne le posizioni più estreme.

  • Infatti i tutors di Hoxton credono nell'Arminianism, per cui la sovranità divina non è incompatibile con la libertà di scelta (al contrario del calvinismo che ritiene che ci sia una condanna o salvezza predeterminata). Nel giugno del 1777 decide di seguire la sua vocazione religiosa e ottiene un primo incarico non pagato di pastore a Ware, poi a Londra.

  • Finalmente ottiene una posizione stipendiata nel 1780 a Stowmarket, nel Suffolk, dove resta per due anni durante i quali, tuttavia, la sua visione religiosa si trasforma profondamente, muovendo verso il Deismo. Inizia a leggere i testi di D'Holbach, Helvetius e Rousseau. Letture queste che lo mettono in aperto conflitto con la sua congregazione per cui è costretto ad abbandonare il suo posto e a trasferirsi a Londra nel 1782 dove comincia a scrivere e pubblicare.

  • Passa progressivamente dal deismo all'ateismo. Grazie al suo ex tutor, Andrew Kippis, comincia a scrivere di storia per il New Annual Register nel luglio del 1784. Guadagna qualcosa in più allorché inizia a collaborare con articoli su questioni contemporanee con il Political Herald, un giornale Whig.

  • Nell'estate del 1791, nel periodo più acceso del dibattito rivoluzionario innescato dalle Reflections on the Revolution in France (1790) di Edmund Burke, d'accordo con l'editore George Robinson, intraprende la stesura di quello che diviene il suo trattato di politica filosofica più noto e fondamento del pensiero anarchico, An Enquiry Concerning the Principles of Political Justice, che appare nel febbraio del 1793 in due volumi. Ha un immediate successo e grande circolazione fra gli intellettuali dissenzienti, liberali e radicali.

  • Political Justice riflette sia l'educazione dissenziente di Godwin, sia le sue letture materialiste e utilitariste francesi. Godwin stringe quindi amicizia con intellettuali radicali quali John Thelwall, Thomas Holcroft, e John Horne Tooke (tutti costoro, tranne Godwin, vengono accusati di alto tradimento nel 1794, anno di grande repressione politica in Inghilterra, per le loro simpatie nei confronti degli ideali francesi rivoluzionari, pronuncerà un discorso che li salverà dalla pena capitale). Godwin stringe anche amicizia con altri scrittori di fama quali Elizabeth Inchbald, James Mackintosh, William Wordsworth, Samuel Taylor Coleridge e William Hazlitt.

  • Nel Maggio del 1794 Godwin pubblica il suo romanzo più famoso, Things as they are, or The Adventures of Caleb Williams, considerate la prima

    'detective story'. In ottobre, a seguito dell'imprigionamento di molti suoi amici e conoscenti, membri di associazioni radicali quali la 'London Corresponding Society' e la 'Society for Constitutional Information', pubblica in loro difesa e per smontare le accuse contro di loro, il saggio politico Cursory Strictures on the Charge delivered by Lord Chief Justice to the Grand Jury. questo è un testo in cui in modo dialettico e intelligente riesce a smontare le accuse di sovvertimento dell’ordine pubblico che la corte aveva mosso nei confronti dei membri di queste società

  • Intanto incontra Mary Wollstonecraft, che aveva conosciuto brevemente nel 1791, in occasione di una cena data in onore di Thomas Paine. Nel frattempo la Wollstonecraft era vissuta per qualche tempo in Francia, nel corso della rivoluzione e aveva avuto una figlia, Fanny, da una relazione con un mercante americano, Gilbert Imlay.

  • Dopo un periodo di frequentazione il rapporto fra i due si fa più intimo al punto che Mary attende un figlio da Godwin. Decidono allora, nonostante le loro idee antimatrimoniali, di sposarsi con grande sorpresa e anche molta critica da parte di amici e conoscenti. Mary purtroppo muore di setticemia, come era frequente all'epoca, pochi giorni dopo aver dato alla luce la figlia Mary (la futura Mary Shelley).

  • Godwin affranto per la morte di Mary si getta nel lavoro e pubblica una memoria biografica in cui ricostruisce la vita della moglie, seguita da una raccolta delle opera di lei, da un secondo romanzo, l'alchemico' St Leon (1799), nonché da una raccolta di saggi sull'educazione, The Enquirer (1798).

  • Le memorie dedicate alla Wollstonecraft, Memoirs of the Author of the Vindication of the Rights of Women (1798), per i dettagli privati descritti, tra cui l'amore di Mary per Imlay e la gravidanza che ne segui, nonché due tentativi di suicidio a seguito dell'abbandono da parte di Imlay, provocano grande scandalo e l'irritazione di molti amici della coppia. Godwin, e la stessa Wollstonecraft, divengono oggetti di attacchi violenti e di satira da parte dei giornali conservatori.

  • D'allora in poi, William Godwin e il godwinismo, anche per il clima antirivoluzionario e conservatore che si genera in Gran Bretagna, divengono target di violenta condanna. Tuttavia, Godwin continua a scrivere e si dedica anche ad uno dei generi più in voga in quel tempo, il teatro, e pubblica i drammi

    Antonio (1800) e Faulkner (1807).

  • Nel 1803 scrive Life of Chaucer in due volumi, e, due anni dopo un terzo romanzo, Fleetwood: or The New Man of Feeling (1805). Per far fronte ai suoi doveri domestici si risposa con Mary Jane Clairmont, una vedova con già due figli. Nel 1805, con la speranza di rimettere in sesto le proprie finanze, apre una libreria per fanciulli. Scrive sotto lo pseudonimo di Edward Baldwin libri per bambini, raccolte di fiabe e storie dell'antica Grecia, Roma e Inghilterra nonché grammatiche e dizionari.

  • Nel 1814, il giovane aristocratico, radicale e intellettuale Percy Shelley comincia a frequentare la sua casa e s'innamora della giovane figlia di Godwin e Wollstonecraft, Mary. Percy Bysshe Shelley e Mary fuggono, assieme alla sorellastra di lei, Claire Clairmont, in Francia con grande dolore e preoccupazione di Godwin e di sua moglie.

  • La fuga non impedisce a Godwin di continuare a scrivere. Pubblica Lives of Edward and John
    Philips, nipoti di John Milton (1815); un romanzo sulla follia, Mandeville (1817), e la History of the

  • La fuga non impedisce a Godwin di continuare a scrivere. Pubblica Lives of Edward and John Philips, nipoti di John Milton (1815); un romanzo sulla follia, Mandeville (1817), e la History of the Commonwealth (1824-8) in quattro volumi dove Godwin dimostra il suo sostegno per gli ideali repubblicani puritani durante il periodo della guerra civile. Nel 1820 scrive un saggio su Malthus, e, intanto, continua a comporre romanzi.

  • Gli anni successive vengono funestati dal suicidio di Fanny Imlay, da quello della prima moglie di Shelley, Harriet Westbrook, dall'auto esilio di Mary e Shelley in Italia, nonché da ulteriori problemi finanziari.

  • Nel 1822, Shelley, non ancora trentenne, muore naufrago nel tratto di mare fra Genova e Viareggio lasciando Mary con un figlio. Dopo circa un anno dalla morte di Shelley, divenuto dopo la morte di Harriet suo marito, Mary lascia l'Italia dove aveva trascorso alcuni anni, per rientrare in Gran Bretagna e ricongiungersi con il padre.

  • Nel 1833 Godwin riceve finalmente una pensione dal governo Whig e poi Tory, in riconoscimento dei suoi traguardi intellettuali. Muore nell'aprile del 1836.

An Enquiry Concerning the Principles of Political Justice

Political Justice non viene censurato come avvenne invece per Rights of Man di Thomas Paine perché giudicato troppo costoso per avere una circolazione capillare fra la working class e, dunque, pericolosa per il governo. In realtà ne verranno vendute circa 4.000 copie e, considerato che in questi anni si era soliti condividere testi, idee, e leggere ad alta voce assieme, il testo finisce con il diventare un best seller e viene letto da radicali, dissenzienti, diventando un punto di riferimento ideologico e teorico.

  • Godwin è il fondatore del pensiero anarchico, è anticipatore di ciò che oggi è conosciuta come "decrescita felice": secondo l'idea che tutti possono vivere meglio con meno. A suo avviso, le istituzioni non devono mai soverchiare l'individuo e la sua autonomia di pensiero. Inoltre, la gestione dello Stato deve essere comunitaria, attraverso la suddivisione in piccole comunità. Particolare attenzione deve essere data all'educazione e allo sviluppo dell'intelletto dei fanciulli per crescerli e farli diventare buoni cittadini.

  • In Political Justice Godwin inoltre afferma che agli individui deve essere lasciato più tempo libero possibile per far si che coltivino la ragione, mentre i lavori usuranti dovrebbero essere svolti da macchine. Per lui, la popolazione, esclusi anziani e bambini che costituiscono la parte debole di cui deve farsi carico l'intera comunità, dovrebbe lavorare non più di due ore al giorno per poi passare il resto della giornata leggendo, scrivendo, conversando, pensando e sviluppando il proprio intelletto.

  • Condanna gli obiettivi della rivoluzione industriale, cioè quelli di aumentare i profitti senza occuparsi del benessere della collettività. Tuttavia Godwin è interessato allo sviluppo della tecnologia che possa svolgere attività meccaniche che sostituiscano quelle manuali affinché al lavoratore sia lasciato più tempo libero per dedicare alla cultura e al pensiero.

    Tutto ciò di cui ha bisogno l'uomo, sostiene Godwin, è il candore → l'apertura verso l'altro senza remore o preclusioni. Esso non necessita del lusso anzi questo va combattuto perché impigrisce la mente e crea disuguaglianze sociali.

  • In effetti, la corsa al lusso, nata alla fine del

    Settecento, si sviluppa grazie a ciò che i dissenzienti condannano: l'impero, le colonie, la tratta degli schiavi, che portano ad uno sviluppo dell'economia che produce a sua volta un surplus di beni → il lusso, l'eccesso, non è necessario per la sopravvivenza ma indispensabile per la creazione di falsi bisogni all'interno della società. E' proprio contro questi effimeri bisogni che i radicali come Godwin si scagliano.

  • Il collante sociale diviene la solidarietà. Nelle società costruite secondo una struttura piramidale, in cui i più deboli vengono ignorati e abbandonati, la solidarietà è inesistente afferma Godwin. Viceversa, ogni individuo dovrebbe essere tenuto a sostenere il proprio vicino e a rivolgergli benevolenza. In che modo si può fare ciò? Si deve prima di tutto spezzare quella fredda riservatezza che distanzia l'uno dall'altro.

  • Nonostante il rispetto della privacy sia radicato nella cultura inglese tanto che John Locke affermava che le nostre libertà terminano dove iniziano le libertà altrui, secondo Godwin gli individui devono iniziare a comunicare i propri sentimenti e le proprie autentiche opinioni. Questo produrrebbe un rapporto di sincerità che aprirebbe l'uno all'altro → la sincerità è la parola chiave per capirsi, per esercitare un rapporto di reciprocità, che porrebbe fine alla società astrattamente politica.

  • La politica secondo Godwin è una finzione, una sovrastruttura non comunitaria, non condivisa, dalla quale non possono che scaturire istituzioni che operano nella disuguaglianza. Per Godwin se le società fossero costruite attorno a piccole comunità non vi sarebbe più bisogno di partiti, di struttura gerarchiche, o, addirittura, dello stesso Parlamento e delle classi sociali. La giustizia verrebbe praticata all'interno di piccole parrocchie e di volta in volta verrebbero eletti, per giudicare eventuali torti o crimini, gli anziani, coloro capaci di benevolenza e spirito comunitario.

  • In questo tipo di società il crimine sarebbe ridotto se non completamente debellato perché esso è prodotto dalla necessità o dalla follia e, in questo contesto di piccoli agglomerati, la necessità delle classi meno abbienti non esisterebbe più, non vi sarebbe più la struttura di classe, tutti vivrebbero in modo eguale, non vi sarebbero più grandi capitali, non vi sarebbero più persone che lavorano per altre se non per il bene comune (con aiuto a vedove, anziani e orfani). Inoltre la conoscenza spiegherà alla popolazione che il crimine è un delitto contro l'altro. Ultimo elemento per cui il crimine sarebbe sconfitto è grazie alla disapprovazione pubblica. La società diventerebbe così più giusta e virtuosa.

  • In Political Justice Godwin propone il ritorno a una realtà agricola perché nelle società moderne l'economia è fondata sull'industria che ha sconvolto la vita della working class inglese che da contadina si è dovuta trasformare in classe operaia salariata.

  • La rivoluzione industriale ha inoltre devastato il panorama delle città con i fumi delle fabbriche che oscurano la luce del sole. Godwin si oppone alle istituzioni tra cui il matrimonio perché, a suo avviso, nel matrimonio si ricostruisce una struttura gerarchica in cui la donna è in posizione subalterna.

  • Come si può costruire allora la parità sociale in questo quadro secondo Godwin? Non attraverso la rivoluzione perché questa rende i rivoluzionari tiranni a loro volta, imponendo il loro pensiero e le loro idee agli altri individui, e punendo chiunque presenti opinioni divergenti. La rivoluzione, aggiunge Godwin, è una tirannia ancora più imponente perché non schiavizza solo il corpo ma anche il pensiero.

  • Per ottenere la libertà e l'eguaglianza sono necessari invece lo studio, la conoscenza, l'applicazione della comunione, della conversazione, il comunicare l'un l'altro. L'aprirsi l'uno all'altro con sincerità d'animo e d'intenti contribuirà a creare uguaglianza e coloro che saranno più avanti nella elaborazione del pensiero andranno a costituire una avanguardia intellettuale con il compito, a cui non potranno sottrarsi, di aiutare gli altri a capire, a conoscere, a espandere le proprie idee.

  • Godwin decostruisce la società del tempo ma NON con mezzi violenti, perché ritiene che la violenza è quella dei pochi contro i molti, e una manifestazione dell'abuso dell'autorità anche quando si pone come alterità ma, piuttosto, sul convincimento individuale.

  • Godwin mette sotto processo il predicare la gloria, i patriottismo, la grandezza nazionale, che celano i segni dell'odio, della differenza e inimicizia fra i popoli, laddove invece bisogna predicare solidarietà e comunione.

  • Godwin in Political Justice propone un lento e constante processo di cambiamento e riforme. Il cambiamento lo si ottiene attraverso la crescita intellettuale (studio, lettura, conversazione), essendo tutti noi creature umane posti di fronte alla verità e alla conoscenza non possiamo non rispondere positivamente a questo processo di cambiamento.

  • La CONVERSAZIONE attività in modo non violento ma simpatetico l'intelletto e consente la circolazione delle idee.

Things as they are, or The Adventures of Caleb Williams

Dopo il trattato politico dal pensiero anarchico Political Justice, Godwin scrive il romanzo Things as they are, or the adventures of Caleb Williams che è in buona misura la messa in pratica dei principi di Political Justice. Il romanzo mostra come le istituzioni dell'epoca, la politica, la giustizia, la divisione in classi, abbiano risvolti negativi sulla società e sugli individui.

  • Esemplifica ciò che sostiene nel testo precedente attraverso il personaggio e le disavventure di Caleb Williams.
    Godwin, come la Wollstonecraft, e in genere gli scrittori inglesi cosiddetti 'giacobini' ritengono che il romanzo, la fiction, siano più convincenti dei trattati di storia che scelgono le figure principali di condottieri o sovrani dimenticando l'uomo comune. Nei romanzi invece prendono forza le altre figure, l'uomo comune, la donna comune, di cui, finalmente, si riportano parole e azioni.

  • Attraverso il romanzo le idee, i convincimenti si diffondono meglio e sono più condivisi piuttosto che attraverso un elaborato trattato teorico. Lo scrittore di romanzo deve essere considerato come lo scrittore della storia autentica,' mentre lo storico non possiede l'impeto dato dall'immaginazione dell'autore di romanzi.

  • La 'vera' storia consiste nel delineare personaggi umani reali, comuni, che motivino le loro azioni per rendere chiari i legami di causa ed effetto. Il protagonista del romanzo di Godwin, Caleb Williams, articola le ragioni delle sue azioni mentre le conseguenze nefaste di quelle azioni sono in gran parte dovute alle istituzioni ingiuste che governano la società e non proteggono gli interessi dei più deboli.

  • Il popolo che non si riconosce nel governo che lo rappresenta è portato a reagire, a chiedere giustizia, una giustizia che non è tuttavia possibile, sostiene Godwin, per via della differenza di classe.

    E di questa ingiustizia Caleb Williams rimane principale vittima, come molti membri della sua classe sociale.

  • Uno dei due protagonisti principali e il cui nome da il titolo al romanzo, Caleb Williams, scopre un delitto compiuto dal suo padrone, Falkland, e lo denuncia.

    Il romanzo, che viene ricordato anche come prima 'detective story' per la serie di momenti di suspense e il continuo stato di allerta e fuga di Caleb, racconta le difficoltà affrontate dal giovane nel poter denunciare la colpevolezza del suo padrone che non solo aveva commesso un omicidio ma aveva fatto accusare e condannare un innocente.

  • Tuttavia Caleb, essendo senza alcun potere di fronte alla legge, non viene ascoltato e finisce, proprio grazie alle manovre del suo padrone, con una condanna a morte per le false accuse mossegli dallo stesso Falkland, il quale, seppure tormentato dalla sua segreta colpa, ne esce invece indenne. Il romanzo di Godwin è un manifesto contro la corruzione del sistema politico, sociale ed

    economico del suo tempo.

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