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Appunti sulla Teoria Ondulatoria e l'Atomo

Dualità Onda-Particella

  • Domanda chiave: Se la luce ha proprietà sia ondulatorie che corpuscolari, perché non possono le particelle di materia (elettroni) essere trattate allo stesso modo? (De Broglie, 1924)

Moto Ondulatorio in Sistemi Ristretti

  • Possibili solo certe frequenze (lunghezze d'onda) di vibrazione.
  • Condizione: 2\pi r = n\lambda, dove:
    • r è il raggio
    • n è un numero intero
    • \lambda è la lunghezza d'onda.
  • Un elettrone legato al nucleo si comporta come un'onda stazionaria.

Teoria Ondulatoria dell'Atomo

  • Sviluppata a partire dalla teoria quantistica di Bohr, grazie alle intuizioni di De Broglie.
  • Equazioni di Einstein sulla natura corpuscolare-ondulatoria della luce:
    • E = h\nu = \frac{hc}{\lambda} (energia del fotone secondo Planck), dove:
      • E è l'energia
      • h è la costante di Planck
      • \nu è la frequenza
      • c è la velocità della luce
      • \lambda è la lunghezza d'onda.
    • E = pc (relatività di Einstein), dove p è la quantità di moto del fotone.
  • Ricaviamo: p = \frac{h}{\lambda}
  • Quindi: \lambda = \frac{h}{p} (dove p è la quantità di moto del fotone).
  • Per il fotone: E^2 = (mc^2)^2 + (pc)^2

Lunghezza d'Onda di De Broglie

  • De Broglie dimostrò che ad ogni corpo materiale di massa m in moto con velocità v è associata un'onda con lunghezza d'onda:
    • \lambda = \frac{h}{mv}
  • De Broglie pensava che un elettrone si comportasse come un'onda stazionaria attorno al nucleo.
  • Onda stazionaria: 2\pi r = n\lambda
  • Le onde stazionarie sono esempi di quantizzazione.

Esempi di Calcolo della Lunghezza d'Onda

  • Elettroni liberi (v = 3 \cdot 10^8 m/s):
    • \lambda = \frac{h}{mv} = \frac{6.626 \cdot 10^{-34} Js}{9.1 \cdot 10^{-31} kg \cdot 3 \cdot 10^8 ms^{-1}} = 2.4 \cdot 10^{-12} m
  • Palla da tennis (m = 30.0 g, v = 68 m/s):
    • \lambda = \frac{h}{mv} = \frac{6.626 \cdot 10^{-34} Js}{30 \cdot 10^{-3} kg \cdot 68 ms^{-1}} = 3.25 \cdot 10^{-34} m
  • Elettroni (v = 68 m/s):
    • \lambda = \frac{h}{mv} = \frac{6.626 \cdot 10^{-34} Js}{9.1 \cdot 10^{-31} kg \cdot 68 ms^{-1}} = 1.1 \cdot 10^{-5} m = 1.1 \cdot 10^4 nm (lunghezze d'onda misurabili).

Importanza del Comportamento Ondulatorio

  • Il comportamento ondulatorio non è rilevante per particelle macroscopiche.
  • Il moto di tali particelle può essere spiegato tramite la meccanica classica.

Confronto Teoria Classica vs. Teoria Quantistica

  • Teoria Classica
    • Materia: Particellare, massiva
    • Energia: Continua, ondulatoria
    • Osservazioni:
      • Radiazione del corpo nero
      • Effetto fotoelettrico
      • Spettri a righe atomici
    • Teorie:
      • Planck: L'energia è quantizzata (solo certi valori permessi).
      • Einstein: La luce ha comportamento particellare (fotoni).
      • Bohr: L'energia degli atomi è quantizzata; l'elettrone emette un fotone cambiando orbita.
  • Teoria Quantistica
    • Materia: Ondulatoria
    • Energia: Particellare.
    • Osservazioni:
      • Davisson/Germer: diffrazione degli elettroni da cristalli metallici.
      • Compton: La lunghezza d'onda di un fotone aumenta dopo l'urto con un elettrone.
    • Teorie:
      • De Broglie: Tutta la materia ha moto ondulatorio, quantizzazione dell'energia atomica dovuta al moto ondulatorio degli elettroni.
      • Einstein/De Broglie: Massa ed energia sono equivalenti; le particelle hanno una lunghezza d'onda e i fotoni hanno quantità di moto.
  • Nella teoria quantistica, energia e materia sono particellari, massive e ondulatorie.

Esperimento di Davisson-Germer

  • Dimostra la diffrazione degli elettroni, confermando la natura ondulatoria della materia.
  • Analogo alla diffrazione dei raggi X.

Principio di Indeterminazione di Heisenberg

  • Serve a descrivere il moto di una particella conoscendo posizione e velocità.
  • Nel 1927, Heisenberg dimostrò l'impossibilità di determinare contemporaneamente con precisione velocità e posizione di una particella di massa molto piccola.
  • \Delta x \cdot \Delta p \geq \frac{h}{4\pi}, dove:
    • \Delta x è l'incertezza nella posizione.
    • \Delta p = \Delta (mv) è l'incertezza nella quantità di moto.

Esempio del Principio di Indeterminazione

  • Elettrone: Se \Delta x = 0.1 Å = 10^{-9} cm, allora:
  • \Delta v \geq \frac{h}{4\pi \cdot \Delta x \cdot m} \geq 5.8 \cdot 10^8 cm/s
  • Palla da tennis (30g): Se \Delta x = 1 \cdot 10^{-3} cm, allora:
    • \Delta v \geq \frac{h}{4\pi \cdot \Delta x \cdot m} \geq \frac{6.626 \cdot 10^{-27} (erg \cdot s)}{4\pi \cdot 1 \cdot 10^{-3} (cm) \cdot 30 (g)} = 1.7 \cdot 10^{-26} cm/s

Conseguenze del Principio di Indeterminazione

  • È impossibile descrivere il comportamento dell'elettrone attorno al nucleo secondo il modello classico (traiettoria definita).
  • Necessità di un nuovo modello che consideri l'elettrone come un'onda.
  • L'elettrone perde la sua individualità e si delocalizza in un'onda di probabilità (nube carica negativa).
  • Schrödinger descrisse il comportamento dell'elettrone come un'onda stazionaria, proponendo un'equazione d'onda.

Equazione di Schrödinger

  • Descrive il comportamento e l'energia dell'elettrone nell'atomo di idrogeno.
  • \Psi(x,y,z) (funzione d'onda) deve:
    • Essere continua e finita.
    • Avere un solo valore in ogni punto dello spazio.
    • Tendendere a zero all'infinito.
    • Soddisfare la condizione di normalizzazione: \int_{-\infty}^{+\infty} |\Psi|^2 dV = 1, dove |\Psi|^2dV è la probabilità di trovare l'elettrone nel volume infinitesimo dV.

Equazione di Schrödinger per l'atomo di idrogeno

  • [-\frac{h^2}{8\pi^2m}(\frac{\partial^2}{\partial x^2}+\frac{\partial^2}{\partial y^2}+\frac{\partial^2}{\partial z^2}) + V(x,y,z)] \Psi = E \Psi
    con potentiale
    *. V = -\frac{e^2}{r}
    L'equazione di Schrodinger diventa
  • [-\frac{h^2}{8\pi^2m}(\frac{\partial^2}{\partial x^2}+\frac{\partial^2}{\partial y^2}+\frac{\partial^2}{\partial z^2}) - \frac{e^2}{r}] \Psi = E \Psi

Funzione d'Onda

  • Descrizione matematica del moto della materia-onda associata all'elettrone in termini di posizione.
  • L'informazione completa sullo stato di una particella quantica è contenuta in \Psi(x, y, z).
  • La probabilità di trovare una particella (elettrone) in una regione dello spazio è proporzionale al quadrato della funzione d'onda, \Psi^2(x, y, z).

Orbitali Atomici

  • Ogni soluzione dell'equazione di Schrödinger (ogni stato energetico dell'atomo) è associata a una data funzione d'onda, detta orbitale atomico.
  • La funzione d'onda stessa non ha significato fisico, ma il suo quadrato, \Psi^2, esprime la probabilità di trovare l'elettrone in un piccolo volume entro l'atomo.
  • Espressione generale:
    • [ -\frac{h^2}{8\pi^2 m} (\frac{\partial^2}{\partial x^2} + \frac{\partial^2}{\partial y^2} + \frac{\partial^2}{\partial z^2}) + Ep] \Psi = E \Psi
    • Dove:
      • E è l'energia totale quantizzata del sistema atomico.
      • Ep è l'energia potenziale nel punto (x, y, z).
      • m è la massa dell'elettrone.
        Area sottesa alla curva
  • P = \int_a^b |\Psi(x)|^2 dx

Numeri Quantici e Orbitali Atomici

  • Ogni funzione d'onda è caratterizzata da tre numeri quantici, \Psi_{n,l,m}, e viene chiamata orbitale.
    • n: numero quantico principale (dimensione e energia), assume valori da 1 a ∞.
    • l: numero quantico secondario o azimutale (forma), assume valori interi da 0 a n-1.
    • ml: numero quantico magnetico (orientazione), assume valori interi da -l a +l, incluso 0.

Esempio di Orbitale

  • \Psi_{100} rappresenta l'orbitale con n=1, l=0, m=0 e corrisponde allo stato energetico più basso (stato fondamentale) dell'elettrone nell'atomo di idrogeno.

Significato dei Numeri Quantici

  • n (numero quantico principale): determina la dimensione relativa dell'orbitale e il livello di energia dell'elettrone. All'aumentare di n, aumenta l'energia.
  • l (numero quantico secondario o del momento angolare): determina la forma dell'orbitale e contribuisce, in piccola parte (per atomi polielettronici), all'energia.
  • ml (numero quantico magnetico): determina l'orientazione dell'orbitale nello spazio attorno al nucleo.

Gerarchia dei Numeri Quantici

Nome, simbolo (proprietà)Valori permessiNumeri quantici
numero quantico principale, n (dimensione, energia)numeri interi positivi (1,2,3…)1, 2, 3
numero quantico del momento angolare, l (forma)da 0 a n-10; 0, 1; 0, 1, 2
numero quantico magnetico, m₁ (orientamento)-l,…, 0,…, +l0; -1, 0, +1; -2, -1, 0, +1, +2

Simboli degli Orbitali

| l | Simbolo |
| - | ------- |
| 0 | s |
| 1 | p |
| 2 | d |
| 3 | f |

  • I livelli energetici sono dati dal valore di n (minore n = minore energia).
  • La combinazione permessa dei valori n, l, ml specifica un orbitale atomico.

Stati Quantici Possibili nell'Atomo di Idrogeno

nlTipo di orbitalimlno orbitalino totale orbitali
101s011
202s014
12p+1, 0, -13
303s019
13p+1, 0, -13
23d+2, +1, 0, -1, -25
404s0116
14p+1, 0, -13
24d+2, +1, 0, -1, -25
34f+3, +2, +1, 0, -1, -2, -37

Energia degli Orbitali nell'Atomo di Idrogeno

  • Orbitali diversi con energia uguale sono detti degeneri.
  • E = -\frac{E0}{n^2} (J), dove E0 = 2.18 \cdot 10^{-18} J

Forma degli Orbitali

  • Superficie limite: superficie che contiene il 90% della densità elettronica totale (\Psi^2).
  • Orbitale s (l=0): forma sferica con il nucleo al centro.

Orbitali p

  • Non hanno simmetria sferica.
  • Definiti dalla parte angolare della funzione d'onda.
  • La lettera in pedice indica l'asse lungo il quale sono orientati.
  • Contengono un piano nodale perpendicolare all'asse di orientamento.

Orientazione degli Orbitali p (l=1)

  • Ogni orbitale p possiede un piano nodale passante per il nucleo.

Orbitali d

  • Contengono due piani nodali.
  • Il pedice contiene informazioni sulla forma e l'orientazione.

Significato dei numeri quantici

  • (a) Il numero quantico principale n è in relazione con le dimensioni e l’energia dell’orbitale
  • (b) Il numero quantico secondario l è in relazione con la forma dell’orbitale (per l = 0, orbitale di forma sferica, per l = 1, orbitali con forma di otto,…)
  • (c) Il numero quantico magnetico ml è in relazione con l’orientazione dell’orbitale: per l = 0, ml = 0 (nessuna orientazione) per l = 1, ml = +1, 0, -1 (3 orbitali degeneri in tre direzioni)

Atomi polielettronici

  • L’equazione di Schrodinger non fornisce soluzioni esatte per gli atomi polielettronici ma soluzioni approssimate.
  • Queste mostrano che gli orbitali atomici degli atomi polielettronici sono simili a quelli dell’atomo di idrogeno.
  • Si possono usare gli stessi numeri quantici.
  • L’esistenza di più di un elettrone in un atomo impone:
    • la necessità di un quarto numero quantico
    • un limite di elettroni permessi in un dato orbitale
    • un più complesso insieme di livelli energetici

Spin elettronico

  • Lo spin elettronico risulta quantizzato l’elettrone durante il suo moto attorno al nucleo ruota anche su se stesso, in senso orario o antiorario, generando un secondo campo magnetico nell’atomo (momento magnetico di spin).
  • Esperimento di Stern-Gerlach
  • Lo spin non è una proprietà dell’orbitale e diventa importante quando è presente più di un elettrone
  • Fascio di atomi di idrogeno gassoso attraversa un campo magnetico non uniforme

Numero quantico di spin

  • Allo spin elettronico “quantizzato” sono associati numeri quantici di spin ms = +1/2 e ms = -1/2

Principio di esclusione di Pauli

  • “Un orbitale non può contenere più di due elettroni e questi devono avere direzioni di spin opposte” .
  • I due elettroni a spin opposto si dicono accoppiati
  • Principio di esclusione di Pauli è la chiave dell’interpretazione della configurazione elettronica degli atomi

Pauli

  • Due elettroni non possono essere descritti dalla stessa quaterna di numeri quantici (n, l, ml, ms).