storia-della-danza-dal-medioevo-ai-giorni-nostri

Storia della Danza dal Medioevo ai Giorni Nostri

1. L'eredità del mondo antico nel Medioevo europeo

  • Spettacolo alto medievale: continuità con la realtà teatrale della tarda latinità.

  • Teatro romano (55 a.C.) ospita la Pantomima: forma mimica e coreografica, esclusa la parola, comunicando tramite gesti.

  • Attore-danzatore come presenza corporea, shifting from ritualità comunitaria (attore greco) a presenza spettacolare.

  • Condanna morale dell'attore in Roma: l'histrio come degradazione; l'actor era rispettato.

  • Cristianesimo: teatro e danza visti non più come immoralità, ma come idolatria (Tertulliano).

  • Spazio tra attore e pubblico e shift a partecipazione rituale verso fruizione spettacolare.

2. L'uomo e la cultura medievale

  • Teatro medievale assente fino al dramma sacro, trasformazione degli attori in giullari multispecializzati (danza, canto, musica).

  • Feste come momento cruciale per la cultura popolare, collegate a tradizioni contadine (danza, maschere).

  • Chiesa: regolamentazione delle pratiche coreiche nei luoghi sacri, con avversione verso la danza se praticata da chierici.

  • Kalendae Januarii: festa di continuità con i Saturnali romani, balli festivi incluso il clero.

3. Giullari e teatro medievale

  • Giullare: figura di intrattenimento, unione di danza, musica e azione.

  • Esibizioni: il giullare era coinvolto in balli solistici e di gruppo (carole, farandole).

  • Giullare come simbolo di cultura: mix di competenze e narrazioni sociali nei vari contesti di performance.

4. La civilizzazione cortese e la danza

  • XIII secolo e legittimazione giullare: distinzioni gerarchiche nelle professioni performative.

  • Teatro religioso e liturgico: danze assimilabili e rivalutazione da parte della Chiesa per motivi morali.

  • Danza di corte: manifestazione sociale caratterizzata da cerimonialità istituzionale, riflettendo poteri dominanti.

5. Danza sociale nel Quattrocento

  • Codificazione rigida: passaggio da danza popolare a linguaggio coreico ben definito e controllato.

  • Manualistica della danza: opere come De arte saltandi et choreas ducendi di Domenico da Piacenza.

6. La danza tra Medioevo e modernità

  • Ruolo della danza in eventi sociali e cerimoniali, significato trasformato.

  • Danza e cristianesimo: sincretismo tra tradizioni liturgiche e pratiche coreiche antiche.

7. Il balletto e l’avanguardia

  • Ballets Russes: rivoluzione del balletto moderno, fondato da Djaghilev, influenzato da artisti visivi e musicali.

  • Collaborazioni innovative con artisti come Fokine e Stravinsky.

  • Danza comme arte totale: esperienza sinestetica, fusione di diverse arti sul palco.

8. L'innovazione coreografica

  • Nazione della danza e influenze globali.

  • Danza sociale vs danza teatrale: diversificazione e conflitti tra espressioni popolari e classiche.

9. Modern Dance e espressionismo coreico

  • Prime correnti di danza moderna con Isadora Duncan, somministrando una nuova visione corporea.

  • Unione di emozione e tecnica: esplorazione delle esperienza interiori attraverso il movimento.

10. Post-modern dance e contemporaneità

  • Movimenti radicali contro l’academismo:

    • Yvonne Rainer e il Judson Group come simboli di innovazione ed espansione della danza.

  • Risposta dell'arte alla società: esplorazione di temi sociali attraverso la performance.

11. Verso il terzo millennio

  • Nuove tecnologie e strategie: evoluzione della danza tra tradizione e innovazione nella performance contemporanea.

robot