Biologia Molecolare: Acidi Nucleici e DNA

DNA e RNA: Strutture e Differenze

  • La scoperta della struttura del DNA è attribuita a James Watson e Francis Crick nel 1956.
  • Il DNA (acido desossiribonucleico) è una molecola a doppia elica composta da due filamenti avvolti l’uno attorno all’altro.
  • Ogni filamento è un polimero di nucleotidi.
    • Ogni nucleotide è composto da:
      • Uno zucchero (desossiribosio).
      • Un gruppo fosfato.
      • Una base azotata (adenina, timina, citosina o guanina).
  • Le basi azotate si accoppiano in modo specifico:
    • Adenina con timina.
    • Citosina con guanina.
  • La sequenza delle basi determina le informazioni genetiche e la funzione del DNA.
  • Le basi azotate sono divise in:
    • Purine
      • Adenina (A)
      • Guanina (G)
    • Pirimidine
      • Timina (T) (nel DNA) o Uracile (U) (nell’RNA)
      • Citosina (C)
  • Le purine si accoppiano con le pirimidine tramite legami idrogeno.
    • Adenina con timina o uracile.
    • Guanina con citosina.

Differenze tra DNA e RNA

  • Il DNA e l’RNA sono entrambi acidi nucleici, ma presentano differenze fondamentali:
    • Struttura:
      • DNA: doppia elica.
      • RNA: molecola singola (può formare strutture complesse).
    • Zucchero:
      • DNA: desossiribosio.
      • RNA: ribosio.
    • Basi azotate:
      • DNA: adenina (A), timina (T), citosina (C), guanina (G).
      • RNA: adenina (A), uracile (U), citosina (C), guanina (G).
    • Differenza chimica tra timina e uracile: la timina ha un gruppo metilico (CH3) sul carbonio 5.
    • Funzione:
      • DNA: deposito di informazioni genetiche.
      • RNA: sintesi proteica (mRNA), trasferimento di amminoacidi (tRNA), catalisi (rRNA).
  • Le basi azotate hanno elettroni liberi che formano legami idrogeno (legami Watson-Crick).
    • Accoppiamenti specifici:
      • Adenina-timina (A-T): due legami idrogeno.
      • Guanina-citosina (G-C): tre legami idrogeno.
      • Questi legami stabilizzano la doppia elica e assicurano la fedeltà della replicazione del DNA.
      • I legami idrogeno permettono anche la separazione dei filamenti durante replicazione e trascrizione.
      • La temperatura per rompere i legami è più alta per G-C che per A-T.

Come si Forma il DNA

  • Struttura del DNA:
    • Formata da complementarità delle basi e legami fosfodiesterici tra due zuccheri.
    • Struttura portante: zucchero e fosfato.
    • Legami Watson-Crick tra le basi azotate all’interno.
    • Stabilizzazione: struttura portante (legami fosfato) e interna (legami idrogeno).
    • Termodinamicamente favorevole, dinamica e difficile da distruggere.
    • Efficienza tra basi complementari per formare la doppia elica.
    • Elica non simmetrica con solco minore e solco maggiore.
      • Solco minore: difficile interazione con proteine.
      • Solco maggiore: permette l’accesso delle proteine al DNA.
  • Il DNA durante la formazione dei legami fosfato perde acqua, compattandosi.
    • Atomi di azoto e ossigeno creano un pattern di accettori e donatori di legami a idrogeno.

Interazione del DNA con gli Enzimi

  • Il DNA interagisce con vari enzimi in modi diversi, fondamentali per le funzioni cellulari.
    • Esempi:
      • Replicazione del DNA (DNA polimerasi).
      • Trascrizione (RNA polimerasi).
      • Riparazione del DNA (enzimi di riparazione).
      • Restrizione e modificazione (enzimi di restrizione).
      • Modificazioni epigenetiche.

Enzimi di Restrizione

  • Proteine che riconoscono e tagliano il DNA in sequenze specifiche.
  • Classificati in:
    • Enzimi Blunt (a “fronte”): tagliano il DNA in modo netto, creando estremità piatte.
    • Enzimi Sticky (a “punta”): generano estremità adesive con nucleotidi sporgenti.

Visualizzazione del DNA

  • Elettroforesi su gel di agarosio.
    • Maggiore concentrazione di agarosio per riconoscere frammenti che differiscono di poche paia di basi.
    • Bromuro di etidio per rendere visibile il DNA (tossico).
    • Coloranti (es. bronfenolo) per seguire la corsa del DNA.
    • DNA marker derivato da frammentazione con enzimi di restrizione per identificare le dimensioni dei frammenti.

Denaturazione e Ibridazione del DNA

  • Denaturazione:
    • Separazione della doppia elica in filamenti singoli a temperature elevate, rompendo i legami idrogeno.
      • La temperatura di denaturazione varia in base alla composizione del DNA (quantità di legami G-C).
    • Molecole caotropiche diminuiscono la temperatura di melting.
    • Fondamentale in tecniche come PCR e sequenziamento del DNA.
  • Ibridazione:
    • Unione di due filamenti di DNA o RNA complementari per formare una nuova doppia elica.
    • Avviene a temperature inferiori rispetto alla denaturazione.
    • Utilizzata in Southern blot, Northern blot e nella progettazione di sonde di DNA.
      • Denaturazione separa i filamenti, l’ibridazione li riunisce.
    • Ibridazione ad alta stringenza: interazione solo tra sequenze perfettamente complementari.
    • Ibridazione a bassa stringenza: permette appaiamenti con una base azotata non complementare.
      • Alta stringenza: molecole DNA complementari.
      • Bassa stringenza: molecole simili ma non completamente complementari.

Microarray

  • Un esempio di ibridazione del DNA.
  • Lastra di vetro o plastica con migliaia di sonde di DNA specifiche per diverse sequenze geniche.
  • Funzione:
    • Preparazione del campione: estrazione di RNA o DNA da cellule o tessuti.
      • Etichettatura con colorante fluorescente.
    • Interazione del campione marcato con il microarray.
      • Legame delle sonde complementari a sequenze nel campione.
    • Rilevamento della fluorescenza con un laser.
      • Aree illuminate indicano quali geni sono espressi e a quale livello.
  • L’RNA deve passare per la trascrittasi inversa per diventare cDNA.
    • Avremo solo gli esoni, attaccati ma non separati dagli introni.
    • Il DNA viene frammentato con ultrasuoni o enzimi di restrizione.
    • Marcatura con biotina e pattern di colore trasformato in sequenze di numeri.

Southern Blotting

  • Tecnica per rilevare specifiche sequenze di DNA in un campione.
  • Fasi:
    1. Estrazione del DNA.
    2. Digestione enzimatica con enzimi di restrizione.
    3. Elettroforesi su gel di agarosio (separazione in base alla dimensione).
    4. Trasferimento su membrana di nylon o nitrocellulosa.
    5. Ibridazione con sonde di DNA marcate.
    6. Rilevazione della sonda marcata.
  • Applicazioni:
    • Diagnosi di mutazioni o malattie genetiche.
    • Ricerca sulla struttura e organizzazione del DNA.