Pedagogia Generale e Sociale
- Pedagogia come scienza:
- Nascita: intorno al 1850-1870.
- Prima: riflessione sull'educazione senza metodologie certe.
- Modelli teorici educativi realizzati dagli educatori.
- Riflessioni importanti come base per i modelli educativi.
- Controversia odierna:
- Educazione tecnica vs. umanistica.
- Necessità di formazione umanistica anche per i tecnici.
- Importanza della dimensione relazionale.
- Valore etico alla base della pratica professionale.
- Definizioni di base:
- Pedagogia: Riflessione sui modelli teorici e prassi educative.
- Educazione: Trasmissione e apprendimento delle tecniche culturali, relazione tra soggetti.
- Formazione: Processo di edificazione dell’identità.
- Istruzione: Processo di padroneggiare i sistemi di sapere e le pratiche associate.
L’educazione antica (3000 a.C. - 476 d.C.)
- Istruzione e Scuola:
- Assente prima del 500 a.C.
- Istruzione per la classe aristocratica.
- Istituti con vari nomi e caratteristiche.
- Corporazioni in epoca imperiale per la formazione professionale.
- Valore dell'abilità pratica:
- Svalutata nella Grecia antica e prima dell'impero romano.
- Valore dato all'attività intellettuale e contemplativa.
- Pedagogo:
- Derivazione di pedagogia.
- Due elementi: fanciullo e guida.
- Guida nel percorso di crescita (istruzione, educazione, formazione).
- Ruolo quasi esclusivo nell’antica Grecia.
- Generalmente uno schiavo assegnato al figlio.
- Pederastia:
- Rapporto erotico tra maestro e allievo.
- Maestro che pretende un compenso in denaro o attraverso favori di carattere sessuale.
- Paideia:
- Modello educativo che mira alla formazione dell’uomo.
- Sviluppo massimo delle potenzialità, tenendo conto delle emozioni.
- Materie retoriche (grammatica, dialettica), scienze, ginnastica, musica.
- Sviluppo armonico della persona.
- Logos:
- Parola, discorso o ragione.
- Importante nella Grecia antica.
- Passaggio da dimensione orale a scritta.
- Nascita della democrazia.
- Importanza di saper parlare e persuadere.
- Techne:
- Tecnica.
- Capacità di operare attraverso l'intelletto.
- Attività manuali svalutate.
La Grecia arcaica
- Opere di riferimento:
- Iliade e Odissea.
- Narrano gesta eroiche con valore educativo.
- Trasmissione di caratteristiche umane e gesta di persone.
- Educazione come imitazione.
- Agonismo:
- Non solo come lotta, ma come competizione.
- Forma di rapporto sociale esercitata attraverso la competizione.
Nel mondo romano, l'agonismo aveva una funzione ludica.
Nel mondo greco vi erano aspetti come la possibilità di manifestazione dell'eccellenza > virtù sia del carattere che del fisico, oltre ad avere uno stretto legame con la religiosità del periodo > riferimento al Pantheon e alle divinità > le Olimpiadi diventavano momenti di celebrazione di carattere religioso e avevano il potere di fermare le guerre e le contese qualora queste vi fossero.
La Grecia classica
- Abbandono del mito dell'eroe.
- Due modelli educativi: Ateniese e Spartano.
- Modello Spartano:
- Finalizzato allo sviluppo del cittadino guerriero.
- Dai 7 anni i figli tolti alle famiglie.
- Acquisizione di capacità fisiche e abilità di guerra.
- Creazione di forti legami di amicizia.
- Studio della musica focalizzata verso la competizione.
- Stato responsabile dell'educazione, che durava fino a oltre i 20 anni.
- Modello Ateniese:
- Formazione del cittadino che doveva saper confrontarsi con gli altri.
- Tenere discorsi al pubblico e persuadere.
- Esito delle attività attraverso le votazioni popolari.
- Paideia:
- Modello educativo e formativo esprimente l'ideale greco della perfezione umana conseguita tramite la pratica di arti, lettere e scienze.
- Educazione tecnica ed umanistica promosse assieme.
- Aristotele: la capacità intellettiva è la virtù più elevata dell’uomo.
- Distinzione tra uomo e animale.
- Sofisti:
- Considerati maleducati per l'uso di strategie fallaci.
- Hanno oscurato la loro pratica, la quale condusse a una modificazione del concetto di formazione e di uomo: avevano notato il relativismo di alcuni elementi intoccabili, costitutivi della tradizione magari in una stessa città stato.
- Contestazione dell'autorità:
- Le tradizioni portavano in sé autorità, elemento che ha condotto l'uomo a rendersi conto di non essere semplicemente un cittadino, ma di far parte di un gruppo più ampio > “cittadino del mondo” (il cosmopolitismo nasce con la Paideia), un’idea di uomo che andava oltre la cultura alla quale si apparteneva.
- Virtù:
- Presente in tutta la cultura greca.
- Raggiungimento e manifestazione delle caratteristiche più proprie dell’uomo
- Formazione umana:
- Orientata verso i valori che fanno da cornice alla cultura occidentale e che è legata al pragmatismo, l’idea che l'educazione e la formazione debbano essere orientati al saper fare, un elemento più importante rispetto al saper essere, trascurando e non valorizzando elementi che hanno puro carattere di virtù.
- Competenze:
- Saper svolgere il proprio lavoro secondo i criteri della perfezione è una virtù.
- Viene eliminata la loro dimensione, la loro profondità anche etica per diventare elementi e comportamenti da assumere automaticamente come conseguenza di un percorso svolto, escludendo dal percorso di autoformazione la stessa persona.
Universalità>
- non solo in termini di conoscenza, ma soprattutto un'idea universale dell'uomo come un essere che ha caratteristiche che lo rendono identico a tutti gli altri esseri della propria specie > va al di là delle singole caratterizzazioni che le culture possono dare all’uomo.
Fundamental>
- per svolgere ruoli politici > attorno ad essa ruota il concetto di giustizia. Attraverso la parola si realizzano la giustizia, la politica, l’insegnamento.
Socrate> - credeva che le nozioni da insegnare fossero già presenti nella persona che lo ascoltava, quindi i suoi dialoghi avevano la finalità di condurre la persona a farle emergere da dentro di sé attraverso domande e confutazioni.
Sapere enciclopedico> - essere in grado di guardare le cose da una prospettiva più completa rispetto a quella che può avere un tecnico. In età imperiale andrà via via a svalutarsi.
Tecnica> - estremo valore > possibilità di intervenire sulla realtà e su se stessi.
Periodo ellenistico (300 a.C. - 146 a.C.)
- Cambiamento politico: Da democrazia a monarchia in Grecia.
- Nuova prospettiva umana: Caratteristiche inedite nella cultura greca, importanti per l'educazione e la formazione.
Autosufficienza> - l'uomo non si considerava più come un essere sociale, ma poteva bastare a se stesso.Non era necessario che vivesse e interagisse in una società per essere felice.
Obiettivo dell'etica greca> - raggiungimento della felicità.
L’autosufficienza si riscontra in diversi concetti:
Imperturbabilità>
- essere consapevoli che gli eventi avvengono per necessità e che non potendo modificarli bisogna accettarne gli aspetti positivi e le conseguenze negative.
Apatia> - mantenere un atteggiamento distaccato di fronte alle proprie passioni. Il non avere passioni distingueva la persona normale dalla persona saggia. Questa diversità influenza la formazione e l'educazione di quei tempi, che trova come figura principale quella del saggio, che era riuscito a distaccarsi dalle proprie passioni, dalla felicità e dal dramma per raggiungere una dimensione di serenità nella quale consideravano consistesse proprio la felicità stessa: serenità come imperturbabilità dell’animo.
Questi due concetti rimandano a una visione fatalista della realtà > se consideriamo il mondo come determinato in tutte le sue conseguenze, non abbiamo alcunché di cui preoccuparci: ciò che avviene, avviene in maniera determinata. Da qui l'importanza di promuovere il valore dell'autosufficienza e della capacità di essere distaccati dagli eventi.
Laicità> - sviluppo di una forma più disincantata nei confronti del mondo e della stessa spiritualità intesa come religiosità greca. Arriva quasi all’ateismo.
Periodo aperto nelle possibilità di riflessione e tollerante nei confronti di punti di vista differenti.
Crisi della scientificità> - vi erano movimenti scettici che mettevano in discussione il valore della scientificità, o della capacità dell'uomo di arrivare a comprendere la realtà.
Scetticismo estremo > l’uomo non possiede gli strumenti per comprendere la realtà.
Scetticismo moderato > per molte cose, l’uomo non ha prove sufficienti per arrivare alla conoscenza della realtà.
Sospensione del giudizio > categorica nel momento in cui si considerasse l'impossibilità dell'uomo di accedere alla conoscenza, oppure sospensione del giudizio nel momento in cui l'uomo si rendesse conto di non avere sufficienti prove per concludere le proprie indagini.
Questo atteggiamento va ad intersecarsi con la laicità: la dimostrazione della divinità è qualcosa per la quale la difficoltà di presentare prove può essere uno di questi elementi.
Sviluppo strutture istruttive> - nell’ellenismo abbiamo una strutturazione più consolidata del percorso formativo e l'inizio di scuole elementari e secondarie. Dai 6-7 anni i bambini, soprattutto aristocratici, potevano seguire percorsi di studio che comprendevano anche l'attività fisica > è sempre fondamentale nella cultura greca la cultura del fisico, prima come espressione di forza e poi tramutata in aspetto estetico, che andò ad influenzare anche l'arte. I greci consideravano l’ estetica e l’etica parti di un tutt’uno ed esempio di completezza. La scuola non era il solo elemento di formazione, vi erano altri riferimenti tra cui la biblioteca. Rapporto fra saggio e allievo > estremamente distante > il saggio non aiutava l'allievo in maniera attiva ad acquisire le conoscenze per sviluppare la virtù, ma per un rapporto quasi di
Seneca>
- precettore di Nerone (ruolo romano equivalente al pedagogo) > promuove la virtù come elemento principale dello sviluppo umano, ragionando sulla figura del maestro e sulla funzione che potesse avere. Si concentra sul rapporto maestro-allievo e cerca di delinearne alcune caratteristiche.
L'analogia e l'osservazione hanno portato a capire quali sono le azioni e le virtù che l'uomo deve coltivare. Seneca individuerà nel saggio l'esempio a cui ci si può riferire.
Età imperiale (dal 27 a.C.)
- Traslazione culturale: Da Grecia a Roma e al Mediterraneo.
- Gli elementi caratteristici dell’età imperiale fanno comunque riferimento alla Paideia.
Humanitas>
- c’è una base comune in ogni uomo, identica agli altri appartenenti alla propria specie e che si può formare in tutti i suoi aspetti e nella sua integrità.
Oggi con il termine umanità si individuano tutti gli esseri appartenenti alla specie umana, ma in un altro senso è anche quello che rende l'uomo distinto dagli animali e che lo caratterizzano: gli aspetti più epici e solidaristici o comunque spirituali, inteso anche nel senso delle Arti.
Continua ad essere estremamente importante la retorica per l'attività politica e didattica. La stessa didattica faceva riferimento a strategie o a teorizzazioni che all'interno della retorica venivano elaborate per indicare le diverse modalità di interagire affinché potessero avere anche effetto e capacità di coinvolgimento degli allievi.
Quintiliano> - guarda alla didattica e alla modalità di insegnamento da una prospettiva più ricca, che si proponeva di avvicinarsi all'allievo e non di imporre pratiche nei confronti delle quali l'allievo potesse essere solo passivamente percettore > didattica in funzione dell'Allievo.
Stoicismo> - capacità di essere distaccati dai propri sentimenti ed emozioni, ma anche di controllare queste emozioni e se stessi. Promuove l’autosufficienza e l’imperturbabilità come elementi fondamentali per il raggiungimento della felicità.
Continua a manifestarsi l'importanza e l'attenzione per i percorsi di istruzione: troviamo le elementari, le secondarie, ma anche scuole di retorica. Emerge la sensibilità e la necessità di avere scuole anche per i ceti inferiori. Si realizzano i pedagogium (istituti tecnici che formavano i guerrieri) e i collegia (scuole per docenti e formatori), dedicati alla formazione tecnica che viene istituzionalizzata e nei quali le persone acquisiscono conoscenze di carattere tecnico operativo. Inizia a costituirsi un apparato di istruzione molto articolato e che mira a coinvolgere un'ampia parte della popolazione.
Educazione retorica> - l'arte del persuadere implica che le persone non siano dotate solo di capacità di intendere, ma abbiano anche una dimensione emotiva e quindi questa disciplina inizia a far capire che l'uomo era qualcosa di più del suo solo intelletto e che questi aspetti potevano essere utili anche per la didattica o per l’insegnamento. Per gli stoici l'attività fisica è comunque ritenuta in parte funzionale all'equilibrio dell'uomo e quindi ha un valore strumentale.
Il periodo imperiale inizia il suo decadimento con l’affermarsi del cristianesimo, inteso come insieme dei fedeli di questa confessione.
Anche la cultura Imperiale è di carattere enciclopedico > si orienta verso un uomo capace di comprendere la relazione esistente fra molteplici aspetti della realtà, non uno specialista capace di entrare nello specifico di una particolare disciplina.
Nascono testi che tentano di presentare in un unico volume l'insieme del sapere di cui una persona avesse bisogno. Questi volumi erano talmente superficiali che da una parte ricevevano le critiche dei docenti del tempo, dall'altra invece trovavano ampia diffusione negli istituti: da questa situazione si instaura e si inserisce sempre più la cultura Cristiana o il cristianesimo.
La questione femminile
- Ruolo sociale: La donna era deputata alla casa per seguire il lavoro degli schiavi o trascorrere il tempo con le altre donne. Solo durante l'epoca ellenistica la donna poteva svolgere delle attività anche anche fuori casa.
- Educazione: Ad Atene la donna seguiva un’educazione sommaria e non era considerata un cittadino. Era permessa comunque l'educazione della musica, considerata capace di promuovere l'eccellenza dell’uomo. A Sparta l'attività fisica per la donna era finalizzata ad insegnare la sofferenza e a irrobustire il fisico materno.
Giochi Erei> - dedicati alla dea Era > corrispettivo femminile delle olimpiadi. Rito di passaggio dalla fanciullezza all'età adulta > consistevano in una corsa di un sesto più corta rispetto a quella delle olimpiadi.
Il cristianesimo
- Rivoluzione dei valori: Rovesciamento dei valori principali della cultura greca.
- Valore del lavoro manuale: Il lavoro manuale diventa qualificante, come all'interno di alcuni monasteri.
- Il povero e l'umile: Acquistano un valore educativo e formativo.
- Istituti di educazione e formazione: La chiesa, i monasteri e la famiglia.
- Formazione retorica: Inizialmente contrari, poi utilizzano le tecniche e strategie elaborate in Grecia per cristianizzare.
- Istruzione: Permettere l'accesso alla parola del Vangelo e alfabetizzare.
- Dualismo anima e corpo: Influenza sulla formazione del carattere e sulla concezione di alcune attività.
Sant'Agostino> - interessato inizialmente al manicheismo e al problema del bene e del male, considerando la realtà come una manifestazione di due principi che si contrappongono. Da questa impostazione si avvicina al cristianesimo e diventa uno dei più eloquenti didatti, capace di far arrivare e di elaborare i concetti della dottrina Cattolica.
Adotta e acquisisce le abilità retoriche, che mette a disposizione della didattica con un testo che si chiama Magister, dimostrando come la capacità e la cultura che gli proveniva poteva essere impiegata e messa al servizio della trasmissione delle idee della dottrina.
Istituzione del battesimo> - eliminazione di tutti i peccati. I bambini iniziano ad essere considerati puri e ad assumere un ruolo fondamentale all'interno del percorso di formazione della persona. Spesso, l'educazione cristiana degli adulti rimanda al bambino e alla sua purezza come esempio di comportamento. Intorno alla figura del bambino si basa una retorica edificatoria dell’adulto, utilizzando l'importanza dell’imitazione. Sant’Agostino cerca di riportare il bambino ad una figura più realistica: diventava fondamentale una formazione che permettesse già dalla giovane età di iniziare a lavorare sul carattere > contraddizione fra un aspetto idealistico proposto dal cristianesimo e un’esigenza formativo-didattica che Sant'Agostino proponeva attraverso questa rielaborazione dell’idea del bambino.
Il Medioevo (476 d.C. - 1492 d.C.)
- Alto Medioevo: V - X sec.
- Basso Medioevo: XIII - XV sec.
Il Medioevo si configura come una matrice dell'Occidente moderno> - si sviluppano la coscienza individuale e l’identità nazionale.Il medioevo non è un momento di sospensione dello sviluppo culturale, ma tutt’altro, soprattutto nel Basso Medioevo. Si sviluppa l'immaginario comune > all'interno di un gruppo ampio di popolazioni iniziano a condividersi miti, tradizioni e leggende. Queste popolazioni condividevano una serie di attività in parte anche di carattere sportivo.Pluralismo > la circolazione di persone conduceva al pluralismo, caratterizzato non solo dal rapporto fra le varie nazioni ma anche tra le varie classi sociali.
Libertates> - la società diventa più dinamica. Diverse classi sociali prendono consapevolezza di avere esigenze diverse rispetto alle altre. Questo riconoscimento è unito alla riflessione che il cristianesimo fa e all'elaborazione del concetto di persona. Iniziano a crearsi le prime riflessioni che porteranno in epoca moderna a quelle che potremmo chiamare libertà, oppure diritti che arriveranno ad essere diritti umani. L'istruzione nell'epoca greca antica non aveva la funzione di ascensore sociale. Oggi il figlio di un operaio può arrivare ai più elevati livelli di istruzione e di occupazione all'interno della società. Nel Medioevo arriva ad esserci un elemento di mobilità interna tra le classi, un pluralismo dettato dal dialogo fra le varie classi sociali tra di loro.
Molti istituti di istruzione all'interno del Medioevo mirano a promuovere e diffondere il cristianesimo. Alle classi più alte era rivolta un'istruzione più razionale e concettuale, per promuovere una capacità di riflessione in ambito teologico che aveva anche la finalità di diffondere il verbo Cristiano. Nelle classi popolari il cristianesimo era semplificato e insegnato attraverso parabole e modalità che permettevano una semplice comprensione dei concetti.
La scuola si struttura in gradi e per finalità. Vengono istituite vere e proprie scuole, molto più simili alle elementari, che permettono ai bambini di tutte le classi sociali di essere educati assieme.
L’Alto Medioevo
- Staticità dovuta al modello economico: Il Feudo > un’unità territoriale governata da un signore.
Economia di sussistenza> - ogni Feudo doveva produrre ciò che serviva per garantire la sussistenza dei propri componenti. Il signore chiedeva un apporto in tasse o in prodotti, che potevano essere utilizzati per una redistribuzione o per un accumulamento per i periodi di carestia, oltre che per commerci tra signori diversi.
Maggior distinzione fra le classi > dualismo sociale > differenti speranze di vita, livelli di istruzione, servizi sanitari, sicurezza, giustizia sociale. Il dualismo è dovuto in parte al cambiamento delle forme economiche del Medioevo. Grazie all'emergere della borghesia e la presa di coscienza dei commercianti si arrivò a porre l'attenzione sul commercio. Aumentarono gli scambi con gli altri paesi andando a costituire un insieme di rapporti che permettevano e facilitavano i viaggi degli stessi educatori.
Assume particolare importanza educativa il clero> - coloro che sono destinati all'insegnamento della dottrina Cristiana.
Scuole monastiche> - obiettivo di istruire i futuri monaci insegnando a leggere, scrivere e commentare la Bibbia. Viene permesso l'accesso anche ai laici e alle donne.
Questi istituti vengono regolamentati attraverso Le Regulae, che possono essere adottate a seconda dell'orientamento educativo di ciascun monastero.
Regola di Pacomio>
- saper leggere, obbligatorio imparare a memoria un buon n° di Salmi e l’intero Nuovo Testamento
Regola di Cesario d’Arles>
- non si accolgono bambine fino ai 6 anni, almeno 2 ore al giorno dedicate alla lettura sacra
Regola di San Basilio>
- Uso di sillabari, apprendimento rivolto ai fanciulli
Regola di San Benedetto>
- Ammessi gli adolescenti, lettura dei testi sacri
Scuole presbiteriali> - legate alle parrocchie rurali, adibite ai primi rudimenti dell'istruzione elementare e rette dal parroco. Primo embrionale programma d'istruzione di massa > si consolida l’idea di coinvolgimento di tutte le persone nell’istruzione, che ha anche funzione di diffusione del Cristianesimo. Erano funzionali alla formazione dei futuri preti ma anche dei laici, come confermato nel Concilio di Vaison del 529